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Psicologia sociale, gli atteggiamenti sociali Pag. 1
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Scala Likert

Insieme di affermazioni o item riguardanti l’atteggiamento, a cui è associata una scala di risposta a 7 o 5 punti, ad

esempio:

7 = molto d’accordo

6 = abbastanza d’accordo

5 = un po’ d’accordo

4 = né d’accordo né in disaccordo (o indifferente)  PUNTO NEUTRO

3 = un po’ in disaccordo

2 = abbastanza in disaccordo

1 = molto in disaccordo.

→ PUNTEGGIO TOTALE di ogni rispondente = somma del punteggio ottenuto in ciascun

item = grado di FAVORE/SFAVORE verso l’oggetto di atteggiamento.

→ Assunzioni di Likert (1932):

:) più numerosi sono gli item che esprimono un atteggiamento positivo con cui si è d’accordo → atteggiamento

positivo;

): più numerosi sono gli item che esprimono un atteggiamento negativo con cui si è d’accordo → atteggiamento

negativo.

Misurare DIRETTE

Scala Likert

Quanto sei d'accordo con ognuna delle seguenti affermazioni? Per rispondere usa la scala indicata tenendo presente che:

1 = assolutamente in disaccordo

2 = in disaccordo

3 = un po' in disaccordo

4 = né d’accordo, né in disaccordo

5 = un po' d'accordo

6 = d'accordo

7 = assolutamente d'accordo

Misure DIRETTE

Differenziale semantico

Tecnica ideata da Osgood, Suci e Tannenbaum (1957) per misurare REAZIONI EMOZIONALI prodotte da uno stimolo

(o concetto).

• Composto da una serie di scale bipolari.

• L’obiettivo di Osgood et al. (1957) era quello di mettere a punto uno strumento per rilevare con il massimo di

standardizzazione il significato dei concetti.

• Secondo Osgood et al. (1957), il significato misurato tramite il differenziale semantico è il significato affettivo

ossia la disposizione favorevole o sfavorevole all’oggetto e tutte le connotazioni di tipo emotivo, che

costituiscono una parte importante del significato di un concetto al di là degli aspetti descrittivi.

Misure DIRETTE

Differenziale semantico

• Grazie al differenziale semantico, invece di chiedere al rispondente una descrizione diretta di un concetto (ad

esempio, la droga) ponendo la domanda “cosa significa per te la droga?” →  si chiede una descrizione fondata

sulle associazioni tra il concetto in questioni e altri proposti in modo standardizzato → cioè si chiede: “droga

è... duro o soffice, buono o cattivo, rapido o lento, forte o debole...?”

Differenziale semantico

Numerose ricerche, condotte utilizzando l’analisi fattoriale, e realizzate in culture diverse, hanno consentito di

identificare 3 DIMENSIONI FONDAMENTALI in cui si articolano le reazioni emozionali (modi di reagire

affettivamente all’ambiente):

La dimensione valutazione si caratterizza come espressione di un giudizio di valore che distingue ciò che è apprezzato

da cio che non lo è, ciò che suscita un atteggiamento positivo da ciò che viene rifiutato. Esempi di scale bipolari: buono-

cattivo, bello-brutto.

La dimensione potenza esprime la forza dei concetti giudicati intesa come la resistenza che possono opporre ad azione

del soggetto.

Esempi di scale bipolari: forte-debole.

La dimensione attiva si caratterizza come espressione del grado di attivazione suscitato nell’organismo dai concetti.

Esempi di scale bipolari: attivo-passivo.

Perché occuparsi degli atteggiamenti?

• Atteggiamento = TENDENZA a VALUTARE sempre nello stesso modo uno stesso “oggetto” predittiva di

valutazioni future;

• atteggiamento influenza il comportamento sociale.

Cambiamento di atteggiamento

Che cosa induce le persone a cambiare i propri atteggiamenti che sono elementi di stabilità, sicurezza, identità?

Quando il comportamento modifica l’atteggiamento

Teoria della dissonanza cognitiva (Festinger, 1957). Modificare gli atteggiamenti per giustificare il comportamento.

•  Mantenere condizione di armonia/coerenza fra

credenze, valutazioni, comportamenti e decisioni.

•  Eventuali INCOERENZE fra gli elementi cognitivi → DISAGIO PSICOLOGICO (attivazione emotiva) →

MOTIVAZIONE a RIDURRE o ELIMINARE INCOERENZE →

cambiamenti nell’organizzazione cognitiva.

TEORIA della DISSONANZA COGNITIVA: modificare gli atteggiamenti per giustificare il comportamento

Persona indotta da situazione, incentivi o volontà altrui (=giustificazioni esterne) a sostenere tesi, ruoli, a fare o dire

qualcosa in contrasto con opinioni, convinzioni personali → autoconvicimento\ autopersuasione → cambiamento di

atteggiamento.

Esperimento “venti dollari per una menzogna” (festinger e carlsmith, 1959).

2 condizioni sperimentali:

1) giustificazione esterna ampia → a metà 20$ per mentire

Dettagli
A.A. 2018-2019
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher -elenasinigaglia- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Falvo Rossella.