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B.
Il potere è la potenzialità di esercitare l’influenza;
La dominanza (o influenza sociale) è la tendenza ad attualizzare tale potenzialità: “L’influenza è
l’aspetto cinetico del potere mentre il potere è l’influenza potenziale” (French e Raven)
Per Hollander (1985) l’influenza è basata sulla persuasione mentre il potere si riferisce alla
possibilità di controllare persone, cose ed eventi.
Fonti del potere
Il potere può essere concepito, fra le altre cose, in termini di “risorse disponibili per poter esercitare
la propria influenza” : Le fonti o basi del potere differiscono dalle tattiche di influenza in quanto le
prime si riferiscono ad un aspetto potenziale mentre le ultime all’uso effettivo del potere
Una prima e sovraordinata categorizzazione delle diverse fonti di potere è quella fra:
- Potere personale (informale), basato sulle qualità, caratteristiche, orientamenti delle persone che
tentano di esercitare la loro influenza, e
- Potere di posizione (formale), basato sullo status associato ad una posizione occupata dall’Agente
di influenza nell’ambito di un gruppo od organizzazione.
Potere legittimo (Hard) L’autorità che deriva dal diritto legittimo di A (Agente di influenza)
di richiedere ed esigere obbedienza da parte di B (Target di
influenza).
Potere coercitivo (Hard) La capacità di A di dispensare punizioni a B nel caso in cui B non
dovesse conformarsi alle richieste che gli vengono avanzate.
Potere di ricompensa (Hard) La capacità di A di mediare la distribuzione di rinforzi positivi e
negativi a B.
Potere esperto (Soft) Potere che deriva dall’assunzione di B che A possegga abilità e
skills superiori
Potere di riferimento (Soft) Potere basato sull’identificazione di B con A
Potere di informazione (Soft) Potere basato sulla capacità di A di presentare a B materiale logico
e persuasivo
Benché le 6 basi del potere costituiscano tutte potenziali risorse alle quali può far ricorso l’agente di
influenza per promuovere un cambiamento nelle credenze, atteggiamenti e comportamenti delle
persone bersaglio di influenza, la natura e la stabilità del cambiamento sociale prodotto ed il modo
in cui ciascuna di esse si stabilisce e mantiene, differiscono da base a base.
Le 6 basi del potere implicano differenti processi di influenza e motivazioni del target a conformarsi
con le richieste dell’agente di influenza.
Basi del Potere Motivazione del target a Processi di influenza
conformarsi
Potere legittimo Obbligo Internalizzazione
Potere coercitivo Utilitaristico (estrinseca) Acquiescenza
Potere di ricompensa Utilitaristico (estrinseca) Acquiescenza
Potere di riferimento Mantenimento (o formazione) Identificazione
delle relazioni con l’agente
Potere esperto Reality testing (Razionale) Internalizzazione
Potere di informazione Reality testing (Razionale) Internalizzazione
Acquiescenza: processo basato esclusivamente su motivazioni utilitaristiche
Identificazione: processo dovuto all’attrattività della fonte di influenza
Interiorizzazione: processo basato sulla credenza circa la correttezza ed appropriatezza del comp.
Il bisogno di chiusura cognitiva
Il bisogno di chiusura cognitiva è un costrutto teorico-empirico proposto da Kruglanski.
Esso induce nella persona “il desiderio di ottenere una risposta certa ad una questione, qualsiasi
risposta sicura che risolva uno stato di confusione e ambiguità"
Non è inteso come autoritarismo, ma come la tendenza non protrarre le sequenze epistemiche
(ricerca di informazioni/verità) al di là dell’acquisizione di una conoscenza ritenuta valida e sicura.
Questo bisogno è in parte influenzato dalle hot cognition, ovvero tutti quei processi di tipo affettivo
o emozionale che possono influenzare l’attività cognitiva.
Kruglanski e Webster hanno proposto la NFCS (Need for Closure Scale) nella quale il bisogno di
chiusura viene trattato come variabile latente riconducibili:
Preferenza per l’ordine e la struttura + Bisogno di prevedibilità + Decisionalità + Intolleranza per
l’ambiguità + Chiusura mentale.
Per fermare il processo di generazione di ipotesi alternative si attivano tendenze ad afferrare-seize
(afferro prima info disponibile) o congelarsi-freeze sulle prime ipotesi
Il group-centrism è costituito da un insieme di condotte e orientamenti che rispecchiano il
significato e il valore che il gruppo ha per i suoi membri.
Riguarda la ricerca di consenso e di omogeneità interne + il desiderio che il gruppo non cambi + la
tendenza a sostenere una leadership forte che mantenga l' unità nel gruppo + vivere sentimenti
positivi verso il proprio gruppo e negativi verso i gruppi rivali.
Acquisizione delle conoscenze
Pressione verso l’uniformita’
1)Diviso i partecipanti in gruppi composti da membri per meta’ con alto bisogno di chiusura
cognitiva, per meta’ basso Dovevano portare avanti una discussione su come distribuire un premio
in denaro tra 4 impiegati di un’azienda. E’ risultato che i membri di gruppi composti da partecipanti
con alto bisogno di chiusura cognitiva hanno sperimentato una forte pressione verso l’uniformita’.
2)Partecipante ingenuo era affiancato da complice dello sperimentatore; veniva chiesto loro di
giudicare un caso giudiziario; meta’ dei partecipanti riceveva anche una ‘consulenza legale’, la
quale indicava la decisione migliore da prendere. Le persone che presentavano maggiore BCC si
dimostrano fermi sulla loro opinione quando ricevono la consulenza, mentre molto piu’ semplici da
persuadere quando non la ricevono.
Emergenza di strutture di gruppo autocratiche
Una delle conseguenze di un bisogno di chiusura cognitiva elevato è quello di un favoritismo verso
un tipo di struttura autocratico, in modo da rendere molto veloce il raggiungimento del consenso.
1)In uno studio di De Grada venivano valutati, all’interno di gruppi di discussione, le volte in cui
ciascun membro prendeva la parola (turni ottenuti) e le volte in cui un membro la manteneva
nonostante gli altri provassero ad interromperlo (turni mantenuti). Nei gruppi con partecipanti con
alto BCC disposizionale, i turni mantenuti mostravano molta asimmetria, in quanto la discussione
era dominata solo da alcuni membri che escludevano altri.
2)Viene ripreso ed ampliato lo studio di De Grada in cui i partecipanti dovevano decidere come
assegnare un premio in denaro ad alcuni impiegati. Lo studio, invece di dividere i partecipanti per
grado di bisogno di chiusura cognitiva, veniva invece innescato il bisogno, tramite pressione
temporale, nella meta’ dei gruppi. Nei gruppi in cui era stato innescato il bisogno di chiusura
cognitiva viene riscontrato un numero nettamente maggiore sia di atti emessi che di atti ricevuti,
mentre gli altri membri sono rimasti in disparte. E’ quindi evidente che i gruppi con maggior BCC
hanno la tendenza a sviluppare una struttura comunicativa centralizzata.
Accettazione, uso ed efficacia del potere
Una serie di studi che presuppone che le persone con maggiore bisogno di chiusura cognitiva
abbiano una preferenza per alcune forme di potere rispetto ad altre. Partendo dalla scala di Raven
(IPIM), propongono ai partecipanti un questionario per vedere se preferiscono un potere di tipo
hard o soft.
1)Ad alcuni impiegati e’ stata sottoposta la scala di bisogno di chiusura cognitiva, ed una versione
dell’IPIM per rilevare la loro percezione delle strategie di potere utilizzate dai loro superiori.
Le persone con alto bisogno di chiusura cognitiva hanno mostrato di subire un maggiore utilizzo di
strategie di poter hard.
2)Replicano lo studio numero 1 valutando la relazione fra le strategie di potere utilizzate e lo stress
percepito dai subordinati: l’impatto negativo delle strategie hard sullo stress risulta essere minore
nelle persone con alto bisogno di chiusura cognitiva.
3)Ai partecipanti veniva chiesto di rispondere alla scala di bisogno di chiusura cognitiva, all’IPIM e
ad una scala che doveva misurare le preferenze dei subordinati circa i seguenti stili di risoluzione
dei conflitti con i superiori: evitamento del confronto (positivamente correlato con fonti hard di
potere in persone con alto BCC ), orientamento alla soluzione dei problemi (la relazione tra fonti
hard e stile orientato alla risoluzione dei problemi e’ piu’ positiva per i soggetti con BCC elevato),
controllo (positivamente collegato a fonti di potere hard ).
Bisogno di chiusura cognitiva e leadership prototipica
Un aspetto importante nella prospettiva del bisogno di chiusura cognitiva dei membri e’ quello della
prototipicita’ del leader, ovvero il grado in cui questi e’ percepito come simile ai membri stessi, e
quindi rappresentativo del gruppo. I membri di un gruppo sono piu’ sensibili all’influenza di un
leader prototipico in quanto garantisce una migliore omogeneita’ del gruppo.
Impiegati di tre aziente italiane, sottoposti ad un questionario per misurare la prototipicita’ del
leader e chiedere l’efficacia del leader percepita, le intenzioni di cambiare azienda e la
soddisfazione per il lavoro svolto. Vi e’ una forte correlazione positiva tra prototipicita’ del leader e
bisogno di chiusura cognitiva, e soddisfazione sul lavoro.
Favoritismo per l’endo-gruppo e ostilità-avversione verso l’eso-gruppo
Il BCC aumenta la valutazione positiva del proprio gruppo e quella negativa verso gruppi in
contrasto con il proprio.
1)A studenti universitari e’ stato chiesto di classificarsi secondo etnia. Dopo aver misurato il loro
BCC, gli viene chiesto di valutare i diversi gruppi etnici. E' stato riscontrato nei partecipanti con
maggior BCC una propensione positiva verso l’endo-gruppo e meno positiva verso gli eso-gruppi.
2)Ai partecipanti viene indotto il BCC tramite pressione temporale, e viene detto loro che, insieme
ad un compagno, avrebbero dovuto gareggiare in un compito di lettura contro altri due studenti. A
questi vengono presentati dei finti suggerimenti su come partecipare scritti uno dal presunto
compagno di squadra, e l’altro da qualcuno di un'altra squadra. Il bisogno di chiusura cognitiva
porta a priori ad accettare i consigli del presunto compagno e rifiutare quelli di un altro
Le persone con bisogno di chiusura cognitiva elevato non favoriscono l’endo-gruppo in modo
indiscriminato, ma lo fanno in rapporto al grado di consenso ritenuto presente nel gruppo.
1)Manipolato l’accordo percepito tra alcuni studenti e altri due studenti della stessa universita’, e
due studenti di un’altra università. I partecipanti con alto grado di BCC svalutano l’eso-gruppo in
maniera minore se questo presenta opinioni simili a quelle dell’endo-gruppo.
2)Viene manipolat