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GRUPPO DI AMICI
- L'affettività è più blanda ma presente
- Le norme possono essere il rispettarsi o l'essere discreti
- Possono non esserci dei ruoli precisi
- L'obiettivo fondamentale è il benessere dei suoi membri
GRUPPO DI LAVORO
Sono fatti di persone che non si sono scelte e potrebbero non avere affinità, né essere legate da sentimenti di affettività
Gli obiettivi più importanti sono orientati al compito, sono obiettivi strumentali
Obiettivo secondario è il benessere dei suoi membri
Vi è di solito una struttura di ruoli precisa, ma la struttura di potere imposta dall'esterno può non corrispondere alla struttura operante all'interno
Gruppi di lavoro stabili: Sono gruppi definiti dalle diverse funzioni organizzative (reparti come Amministrazione, Direzione Infermieristica, Direzione Medica...) all'interno dei quali sono presenti ruoli, compiti e mansioni
Task Forces: Gruppi che vengono costruiti ad hoc per la realizzazione di uno specifico obiettivo e che si sciolgono una volta che è stato raggiunto.
Team: Sono gruppi composti da membri con un alto livello di competenza professionale cui vengono affidati compiti complessi. Si distinguono dagli altri gruppi di lavoro per la forte interdipendenza tra i membri del gruppo che li porta ad una stretta interazione.
Team autogestiti: Si caratterizzano per un'autonomia nella gestione dei processi per il raggiungimento degli obiettivi: dai componenti stessi del gruppo vengono concordati modalità di azione e tempi. È richiesta una stretta interazione e cooperazione tra i componenti del gruppo. L'equipaggio.
Weber e Klimoski hanno individuato una quinta tipologia di gruppo di lavoro:
Il livello di tecnologia definisce compito e ruoli che i membri devono svolgere.
Il livello di interazione tra i membri è regolato dagli strumenti.
Non è necessario un periodo di integrazione: le posizioni all'interno del gruppo possono essere occupate da persone con la medesima preparazione in caso di abbandono.
La durata è breve, fino al termine del compito.
Tutti i gruppi di lavoro condividono il fatto che il sentimento di appartenenza e il riconoscimento esterno non sono automatici come nei gruppi informali, ma vadano costruiti nei processi e nelle dinamiche che si sviluppano nell'ambiente organizzativo in cui operano e con cui interagiscono.
Ogni gruppo di lavoro è un gruppo situato, un sistema organizzato di relazioni tra persone, mezzi e obiettivi che agiscono in un particolare ambiente organizzativo.
PROCESSI DINAMICI NEI GRUPPI
Tre tappe importanti della vita di un gruppo:
- L'entrare nel gruppo
- Lo stare in un gruppo
- L'uscire dal gruppo stesso
ENTRARE IN UN GRUPPO
È un'esperienza tipica dell'esistenza umana e può provocare agitazione ed ansia.
L'attività di ricognizione iniziale si basa: - Da una parte sulla capacità del singolo di valutare ciò che il gruppo gli può dare, la cosiddetta membership (la soddisfazione dei propri bisogni di identità, sicurezza, stima, autostima), groupship. - Dall'altra su ciò che il gruppo si aspetta da lui, ovvero la (la soddisfazione dei bisogni del gruppo come il senso di coesione, appartenenza uniformità e raggiungimento degli obiettivi). Comporta dei cambiamenti nel gruppo ma anche nell'individuo, sia per quanto riguarda le dinamiche e le strutture interne sia in riferimento alla cultura e ai valori, in un'ottica di reciproco influenzamento. Per il soggetto l'entrata in un gruppo porta a una ridefinizione della propria identità sociale e a una nuova lettura della propria stima di sé in relazione all'appartenenza a quello specifico gruppo.
STARE IN GRUPPO Rimanere nel gruppo necessita di una serie di
Apprendimenti rispetto a come ci si deve comportare, a quali regole seguire, a quali ruoli assumere, ma anche cosa il gruppo si aspetta dal soggetto.
Processo di socializzazione
Il processo di socializzazione di gruppo consente al soggetto di acquisire conoscenze utili a partecipare come membro effettivo di un particolare gruppo.
Levine e Moreland (1994) hanno individuato 5 tappe di tale processo:
- L'esplorazione: sia il soggetto che il gruppo valutano i reciproci vantaggi e svantaggi che l'essere membri del gruppo o accogliere un nuovo componente comporta.
- La socializzazione vera e propria, in cui il soggetto cerca di comprendere la cultura presente nel gruppo (norme, regole, abitudini...).
- Il mantenimento, momento in cui tutti i soggetti sono impegnati a ricoprire un ruolo e a raggiungere gli obiettivi del gruppo.
- La risocializzazione, presente nei gruppi dove sono sorte delle divergenze e in cui tutti sono impegnati a superarle.
- Il ricordo, in cui sia il soggetto sia il gruppo possono riflettere sulle esperienze passate e trarne insegnamenti.
USCIRE DAL GRUPPO
Il fenomeno dell'uscita dai gruppi non è stato particolarmente approfondito come processo ma ne sono state studiate le principali cause (conflitto, scisma, mobilità sociale, ecc.)
Speltini e Palmonari (1999) descrivono la fase finale di uscita dal gruppo sia dal punto di vista del gruppo sia dal punto di vista dell'individuo.
Dal punto di vista del gruppo è possibile distinguere:
- I gruppi che si estinguono raggiunto l'obiettivo e in cui avviene un'uscita di tutti i componenti contemporaneamente
- I gruppi che si mantengono tali nonostante alcuni suoi membri entrino e altri escano
Dal punto di vista dell'individuo, le motivazioni possono essere molteplici:
- Il soggetto può essere espulso dal gruppo
- Il soggetto può scegliere autonomamente di andarsene
- Il soggetto esce dal gruppo insieme a tutti gli altri membri
L'uscita dal gruppo comporta una forte ristrutturazione:
Sia a livello individuale (“chi sono? Cosa posso fare?”). Quanto più sarà sentito il senso di appartenenza, tanto maggiormente l’uscita dal gruppo sarà vissuta come mancanza e senso di perdita.
Sia a livello di gruppo (“quali compiti e quali ruoli devono essere riattribuiti ai soggetti che continuano a far parte del gruppo?”). Essendo il gruppo un insieme di forze interdipendenti, l’uscita avrà delle ricadute sulle dinamiche e le relazioni che legano tutti i componenti.
ASPETTI STRUTTURALI NEI GRUPPI
NORME
Tipico della fase di mantenimento del processo di socializzazione secondo Levine e Moreland è il processo di creazione di norme.
Le norme possono essere descritte come le aspettative condivise rispetto a come dovrebbero comportarsi i membri di un gruppo ovvero quello che è ritenuto accettabile o non accettabile dai diversi componenti.
alle regole fondamentali del gruppo e sono considerate di grande importanza- PERIFERICHE quando riguardano aspetti meno rilevanti e possono essere trasgredite senza gravi conseguenzeLe norme possono essere anche:- FORMALI, quando sono stabilite da un'autorità o da un organismo ufficiale- INFORMALI, quando sono create e seguite spontaneamente dai membri del gruppoLe norme possono variare da gruppo a gruppo e da cultura a cultura, ma sono fondamentali per il funzionamento e la coesione di ogni gruppo sociale.alle regole fondamentali che il gruppo si è dato, la cui violazione potrebbe portare alla dissoluzione del gruppo- PERIFERICHE quando sono considerate marginali al mantenimento e alla sopravvivenza del gruppo. Mentre su stravaganze personali il gruppo può lasciare ai singoli individui ampi gradi di libertà, su altre versanti che riguardano elementi fondamentali della vita di gruppo i soggetti per essere accettati devono sottostare alle norme elaborate al riguardo. Se da un lato le norme consentono al singolo di delimitare il proprio spazio di vita nel gruppo, dall'altro permettono al gruppo stesso di regolare i rapporti interni, facilitando nel contempo il raggiungimento degli scopi comuni e il rafforzamento della propria identità. I RUOLI E LO STATUS Il RUOLO rappresenta quell'insieme di condotte e modi di essere che un individuo assume all'interno di un gruppo, in relazione alla funzione che ricopre e sulla base delle attese che emergono.dell'assistenza: infermiere, tecnico di radiologia, tecnico di laboratorio, assistente sociale, psicologo Il medico specialista in riabilitazione è responsabile della valutazione e della prescrizione del trattamento riabilitativo. Il fisioterapista si occupa della terapia fisica e dell'esercizio terapeutico. Il logopedista si occupa della riabilitazione del linguaggio e della comunicazione. Il terapista occupazionale si occupa della riabilitazione delle abilità motorie e cognitive necessarie per svolgere le attività quotidiane. L'educatore professionale si occupa dell'educazione e della riabilitazione sociale. L'infermiere fornisce assistenza infermieristica e supporto durante il percorso riabilitativo. Il tecnico di radiologia esegue gli esami radiologici necessari per la diagnosi e il monitoraggio del paziente. Il tecnico di laboratorio esegue gli esami di laboratorio per valutare lo stato di salute del paziente. L'assistente sociale fornisce supporto sociale e aiuto nella gestione delle risorse. Il psicologo fornisce supporto psicologico e consulenza durante il percorso riabilitativo. Ogni membro dell'equipe riabilitativa ha un ruolo specifico e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di riabilitazione del paziente. La collaborazione e la comunicazione tra i membri dell'equipe sono fondamentali per garantire un trattamento efficace e completo.con specifica formazione riabilitativa in ambito socio sanitario assistenziale, quale l'infermiere, l'OSS, lo psicologo clinico e l'assistente sociale. Il paziente e il caregiver o familiare coinvolti nella presa in carico del paziente per la gestione delle problematiche attuali e future. In ambito riabilitativo il lavoro in team gode di importanza: dalla presa in carico alla valutazione alla definizione e attuazione di intervento. I ruoli come le norme rappresentano punti di riferimento e di orientamento e in quanto tali, se non diventano coattivi e oppressivi per l'individuo, concorrono al buon andamento del gruppo e facilitano le relazioni tra i membri. Avere un ruolo chiaro e definito offre un grosso supporto all'individuo e alla definizione della sua identità. È possibile distinguere nei gruppi due principali categorie di ruolo: - I ruoli emergenti - I ruoli prescritti dall'organizzazione RUOLI EMERGENTI Ogni gruppo ha dei ruoli che emergono spontaneamente durante il processo di interazione tra i membri. Questi ruoli possono essere assunti da uno o più individui e possono variare nel tempo a seconda delle esigenze del gruppo. Alcuni esempi di ruoli emergenti sono il leader informale, il mediatore dei conflitti, il motivatore, il coordinatore delle attività, il facilitatore della comunicazione. RUOLI PRESCRITTI DALL'ORGANIZZAZIONE Oltre ai ruoli emergenti, ci sono anche ruoli che vengono assegnati o prescritti dall'organizzazione o dal contesto in cui il gruppo opera. Questi ruoli sono generalmente definiti in base alle competenze e alle responsabilità specifiche di ciascun membro del team. Ad esempio, l'infermiere si occupa delle cure dirette al paziente, l'OSS fornisce assistenza nelle attività quotidiane, lo psicologo clinico si occupa della salute mentale del paziente, l'assistente sociale si occupa delle questioni sociali e familiari. In conclusione, i ruoli all'interno di un team riabilitativo sono fondamentali per garantire un'efficace presa in carico del paziente e la gestione delle problematiche presenti e future. I ruoli emergenti e quelli prescritti dall'organizzazione lavorano in sinergia per favorire il buon funzionamento del gruppo e facilitare le relazioni tra i membri.