Anteprima
Vedrai una selezione di 23 pagine su 107
Psicologia sociale Pag. 1 Psicologia sociale Pag. 2
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 6
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 11
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 16
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 21
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 26
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 31
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 36
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 41
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 46
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 51
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 56
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 61
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 66
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 71
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 76
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 81
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 86
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 91
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 96
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 101
Anteprima di 23 pagg. su 107.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 106
1 su 107
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL CAMBIAMENTO DEGLI ATTEGGIAMENTI

La dissonanza cognitiva: cambiamenti di

atteggiamento risultanti dall'introspezione e

dall'analisi personale. Se un comportamento

contraddice gli atteggiamenti esistenti si genera un

senso di disagio detto dissonanza, gli individui

cercheranno di spiegarla in un certo modo, o di

risolverla mutando il proprio atteggiamento.

Ci sono 3 fattori chiave che determinano l'emergere

della dissonanza cognitiva quando viene attuato un

comportamento incoerente con i propri atteggiamenti :

1-La Giustificazione , a cui le persone ricorrono per

essersi comportate in modo antietico

2-La libertà di scelta, se siamo costretti a fare

qualcosa ciò costituisce di per sè una spiegazione per

ciò che abbiamo fatto, perciò non si verifica la

dissonanza

3-L'investimento, più qualcuno è convinto del

proprio punto di vista, più importante è per il concetto

di sè e più forti saranno gli effetti della dissonanza.

Quindi, quando non c'è nessuna giustificazione,

scegliamo liberamente un comportamento e

l'atteggiamento rilevante è importante per noi, è

probabile che si verifichi dissonanza cognitiva, ed è

più probabile che modifichiamo il nostro

atteggaimento perchè coincida col comportamento.

Gli atteggiamenti quindi secondo entrambe le teorie

(dissonanza cognitiva e autopercezione) sono inferiti

dai comportamenti. Ma la dissonanza cognitiva si

verifica quando le discrepanze sono evidenti e quindi

l'atteggiamento è importante per il concetto di sè

(quindi non è possibile spiegare accuratamente la

discrepanza), quando invece le discrepanze sono

medie e l'atteggiamento non è troppo importante per

qualcuno allora operano i processi di autopercezione

(il comportamento coovaria con gli atteggiamenti

essendo questi meno rilevanti per il concetto di sè)

La dissonanza cognitiva si rileva a partire da una

discrepanza interna, mentre la persuasione designa da

un messaggio esterno. L'analisi delle reazioni delle

persone ai messaggi di PERSUASIONE ci riporta

alla distinzione tra scienzato ingenuo ed

economizzatore cognitivo-->PROCESSO DUALE

DI PERSUASIONE, due modelli caratterizzano

questo approcio:

-Il modello della probabilità di elaborazione e il

modello euristico-sistematico, entrambi i modelli

sostengono che vi siano 2 modi in un mess. persuasivo

determini un mutamento di atteggiamento:

Il percorso centrale-->si utilizza quando le

• persone sono motivate e capaci di riflettere

attentamente sul contenuto di un messaggio

Il percorso periferico--> compiuto quando le

• persone sono incapaci di analizzare il contenuto di

un messaggio

Oltre al sovraccarico cognitivo, alle info insufficienti

sul tema, alla bassa rilevanza per il sè e al tempo

disponibile limitato vi sono altri fattori che

influenzano il percorso da intraprendere:

-La velocità del discorso rende difficile l'elaborazione

del coontenuto di un messaggio persuasivo, viene

così abbandonato il percorso centrale affidando a

quelli periferici la quantità degli argomenti,

considerata un'euristica x decidere se accettare il

messaggio

-L'umore: generalmente le persone felici usano il

percorso periferico e quelle infelici quello centrale,

infatti l'umore negativo segnala qualcosa che non va

e induce un aumento d'attenzione per identificare il

problema, invece le persone felici sono più sensibili

alle chiavi deboli.

-Rilevanza per il sè: se il tema in oggetto influenza

direttamente e ha implicazioni per il sè si prenderà il

percorso centrale ponendo più attenzione.

-Le differenze individuali aumentano la probabilità

che certe persone più di altre prendano una strada

(bisogno di cognizione: bisogno di elaborare con cura

un'informazione), le persone con maggior bisogno di

cognizione prendono un percorso centrale, mentre

quello con minore bisogno il periferico (le persone

con alto automonitoraggio prendono percorso

centrale)

-L'uso dell'umorismo influenza la decisione, infatti

l'umorismo rilevante conduce a un percorso centrale,

mentre quello irrilevante un percorso periferico.

Una volta intrapreso il percorso può rilevarsi

persuasivo o no a seconda del contesto: se viene

preso il percorso centrale la chiave della persuasione

sarà la qualità dell'argomento (convincente o no?), se

periferico saranno importanti le caratteristiche del

messaggio sorgente--> cambiamento d'atteggiamento

se il comunicatore è fisicamente attraente, e se è ha

caratteristiche socialmente condivise, inoltre anche la

sua credibilità è fondamentale (quindi esperto, privo

di pregiudizi e attendibile). Ma anche le persone non

credibili ci possono persuadere perchè la memoria

della fonte col tempo si affevolisce.

CAPITOLO 6 : L'AGGRESSIVITA'

Le teorie dell'aggressività sono divise in 2 categorie:

in base alla biologia (nasciamo con la tendenza

all'aggressività) o in base alla teoria sociale

(apprendiamo l'aggressività dal contesto).

Secondo le spiegazioni biologiche l'individuo è

geneticamente predisposto a essere aggressivo, la

teoria PSICODINAMICA che era quella dominante

all'inizio del 900 sosteneva che l'individuo ha in sè

due istinti innati e opposti: uno di vita (Eros) e uno di

morte (Thanatos), secondo Freud, sebbene l'istinto di

morte sia diretto all'autodistruzione, man mano che il

bimbo cresce può indirizzarlo dal Sè agli altri sotto

forma di comportamento aggressivo (accumulo di

tensione fisica che dev'essere espressa per ristabilire

l'equilibrio).

La teoria EVOLUZIONISTICA dice che

l'aggressività serve per assicurarsi la sopravvivenza

(gli animali maschi combattono per accoppiarsi e

cacciano, mentre le madri difendono i loro piccoli).

In realtà questa teoria può essere smentita nel

comportamento umano perchè spesso gli individui

mostrano la più feroce aggressività proprio verso i

familiari più stretti e perchè non può essere verifica

in laboratorio dato che si è sviluppata per migliaia di

anni .

Secondo le teorie sociali ( le quali non negano la

componente biologica) è l'ambiente a modellare il

comportamento aggressivo. Vediamone le ipotesi:

-Ipotesi frustrazione-aggressione: se l'aggressività

non può essere rivolta direttamente alla causa della

frustrazione perchè sovraccaricante fisicamente o

socialmente o perchè la causa è una situazione può

essere deviata verso un obiettivo più realistico (ad

esempio le minoranze nelle società economicamente

in declino). Ma questo non spiega il comportamento

aggressivo del tutto.

-Ipotesi catartica: quando l'individuo si trova in una

situazione frustrante prova un crescendo di emozioni

negative, e l'unico modo per scacciarle è esternarle

per ritrovare l'equilibrio (alcuni studi hanno detto che

a volte scacciare la rabbia non è efficace nel

fermarla).

Il modello cognitivo neoassociazionista fornisce una

spiegazione dell'aggressività prendendo in

considerazione le condizioni ambientali che

determinano un comportamento aggressivo. Qualsiasi

oggetto o persone può rappresentare un segnale per

scatenare l'aggressività se in passato è stato più volte

collegato alla sensazione di rabbia (persona sgradita).

Il modello del trasferimento dell'eccitazione-->si

prova attivazione fisiologica (aurosal) in molti

contesti come la discussioni con qualcuno, o con una

persona attraente, dopo aver fatto un giro sulle

montagne russe, quando questa eccitazione viene

attribuita alla collera possiamo comportarci in modo

aggressivo-->( se lavoriamo a una tesi che poi non

viene salvata per ore, e dopo nostra madre ci chiede

di buttare l'immondizia, ci ncazzeremo). Questo è un

trasferimento dell'eccitazione, infatti l'attivazione

residua può scatenare un comportamento aggressivo.

Descriviamo ora due modi in cui è possibile imparare

a comportarsi in modo aggressivo:

-Rinforzo operante: secondo Skinner le modifiche

nel comportamento sono il risultato di una reazione

agli stimoli presente nell'ambiente, infatti quando uno

stimolo-risposta riceve un rinforzo positivo ossia

viene premiato e non punito il nesso viene rafforzato.

(se un bimbo picchia un altro e non viene sgridato

potrà continuare a reagire con violenza in futuro).

-Teoria dell'apprendimento sociale: Bandura

afferma che sebbene i comportamenti possano essere

appresi attraverso l'esperienza diretta, se le persone

dovessero basarsi solo sul proprio comportmano

passato per sapere come agire, sareppe un

apprendimento lungo, soggetto a errori e limitato ,

per questo molti comportamenti vengono appresi

osservando gli altri che fungono da guida (Modellin,

apprendimento osservazionale). Per quanto riguarda

la violenza le persone si basano su due domande:

serve a raggiungere qualche scopo? La violenza è

stata premiata o punita? (i bimbi copiano più i

maschi, le femmine le donne, quindi imitano in

maniera selettiva). Esperimenti su videogame, o

scene di violenza in tv confermano questa teoria.

Alcune critiche si muovono dal fatto che la toeria non

tiene conto di fattori genetici o neuropsicologici, e

uno studio conferma che per ragazzi delinquenti

guardare programmi violenti alla tv riduceva il loro

comportamento aggressivivo successivamente perchè

lo vivevano come un'opportunità per scaricare le

tendenze senza metterle inpratica.

Fattori centrati sulla persona: presentiamo di

seguito due fattori che spiegano le differenze

individuali nell'aggressività:

-Genere--> gli uomini tendono più delle donne a

manifestare aggressività fisica, la spiegazione

potrebbe stare negli ormoni infatti gli uomini con

livelli più alti di testosterone tendono a manifestare

più aggressività. Inoltre maschi e femmine sono

trattati in modo diverso dalla famiglia e dalla società

e questo ha un impatto profondo sul loro

comportamento, infatti le ragazze sono incoraggiate

ad essere remissive e gentili mentri i maschi ad essere

diretti ed aggressivi . Le ragazze mostrano più

aggressività indiretta rispetto agli uomini

(pettegolezzi, rivelare segreti degli altri in modo

malevolo).

-Personalità--> l&

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
107 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgia_333 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Pedrazza Monica.