vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
QUESTIONI TEORICHE
Nascita disciplina: fine 800 inizio 900
Il termine "psicologia sociale" è stato utilizzato per la prima volta da Carlo Cattaneo nel 1864 in un articolo per la rivista il politecnico. La teoria delle menti associate intendeva l'idea secondo cui il progresso di una società deriva dal contributo di individui in relazione tra loro, mai da singoli individui. Cattaneo conia per la prima volta il termine psicologia sociale.
1908 - anno in cui vengono pubblicati 2 manuali che portano come titolo "psicologia sociale". I testi hanno visioni distanti tra loro della psicologia sociale:
- Contesto anglosassone, scritto da uno psicologo. Visione focalizzata sull'individuo, prendendo in considerazione aspetti legati alla genetica e biologia degli individui. Psicologia sociale psicologica - per rimarcare il focus interno all'individuo e non quello sociale.
- Stati Uniti. Scritto da un sociologo. Visione diversa, psicologia sociale...
attendibilità rappresentatività= la maggior parte degli studi psicologici e psicosociali sono condotti con studenti di psicologia, perché più facilmente rintracciabili. 96% Studi basati su partecipanti WEIRD (occidentali, ben istruiti, condotti in paesi industrializzati, ricchi e democratici) – rappresentano una piccola parte della popolazione (12%). Impegno a garantire una più ampia rappresentatività
stabilità= idea che i fattori psicosociali indagati possono cambiare in quanto influenzati dalle diverse fasi storiche dell'umanità non è stato adeguatamente preso in considerazione.
12/10/21 Cap 1 pp.9-28
COGNIZIONE SOCIALE
CONOSCENZA DELLA REALTÀ SOCIALE
Fin dalla nascita gli esseri umani hanno il bisogno di conoscere se stessi, gli altri e l'ambiente circostante. Indagare mediante quali processi conosciamo e diamo significato alla realtà sociale che ci circonda.
SOCIAL COGNITION
Anni 50 l'approccio
che si occupa di questo problema è l'approccio socio cognitivo, socialcognition. Si occupa dei fattori e processi socio cognitivi che consentono agli individui di riconoscere attivamente la realtà che li circonda affinché queste conoscenze aiutino a orientare i comportamenti in modo adattivo nella vita quotidiana. L'approccio della social cognition si pone in contrapposizione con l'approccio comportamentista (dominante fino a quel momento). L'approccio comportamentista presupponeva che tutto ciò che avviene all'interno di un individuo non fosse osservabile, e che lo studio psico-sociale potesse essere fatto solo attraverso l'osservazione del comportamento, considerato come l'esito coerente a uno stimolo del contesto. A un determinato stimolo corrisponde un determinato comportamento (Pavlov). L'approccio della social cognition supera questa teorizzazione, focalizzandosi su ciò che avviene nell'individuo. La mente.La social cognition intende la mente umana come un computer, ovvero un elaboratore attivo di informazioni, che riceve degli input (stimoli), li elabora e li traduce in risposte (output). Non necessariamente i processi mentali portano a interpretazioni corrette ma sono utili perché permettono agli individui di muoversi e conoscere rapidamente la molteplicità di stimoli che la vita quotidiana comporta.
Il principale presupposto della social cognition è l'approccio olistico, la percezione umana considera sia i singoli dati di realtà ma è anche in grado di individuare le relazioni tra gli elementi e dare una visione di insieme (visione di un quadro di paesaggio). La Psicologia della Gestalt sostiene che "il tutto è diverso dalla somma delle sue parti". Basato
sull'approccio olistico. La composizione dei dati di realtà va oltre la somma delle parti. TEORIA DEL CAMPO Lewin, 1951 Padre della psicologia sociale moderna. Formula la nozione di campo psicologico partendo dai presupposti del campo percettivo, della psicologia della Gestalt. Campo percettivo: oggetti e situazioni non possono essere percepiti a prescindere dal contesto nel quale sono inclusi e da fattori legati all'individuo (esperienza pregressa, cultura). Campo psicologico: insieme delle dinamiche che intervengono tra individuo e ambiente in un dato momento, dando origine a dei comportamenti. Formula matematica: i comportamenti sono una funzione dell'individuo e dell'ambiente C = f (A,I). Si sviluppano un susseguirsi di modelli interpretativi degli individui come elaboratori attivi di informazioni. L'individuo attivamente percepisce gli stimoli interni, li elabora e acquisisce un comportamento adattivo rispetto allo stimolo iniziale. Ci sono 3 componenti:sono elaborati attraverso processi automatici, che avvengono in modo rapido e senza sforzo da parte nostra. Questi processi automatici sono fondamentali per il funzionamento della nostra mente, in quanto ci permettono di risparmiare energia mentale e di reagire velocemente agli stimoli che ci circondano. I processi automatici sono influenzati da diversi fattori, come ad esempio le nostre esperienze passate, le nostre emozioni e le nostre motivazioni. Possono anche essere soggetti a distorsioni cognitive, che possono portare a errori di percezione e di giudizio. Un esempio di processo automatico è la percezione facciale. Quando vediamo un volto, il nostro cervello elabora automaticamente diverse informazioni, come ad esempio l'espressione facciale e il genere della persona. Questo avviene in modo rapido e senza che noi siamo consapevoli di questo processo. In conclusione, i processi automatici sono fondamentali per il nostro funzionamento cognitivo e influenzano il nostro comportamento sociale. Sono processi che avvengono in modo rapido e senza sforzo da parte nostra, ma possono essere influenzati da diversi fattori.Sono gestiti da processi sia automatici che consapevoli.
ORGANIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA
2 fonti di informazioni
- Realtà oggettiva
- Modo in cui gli individui percepiscono ed elaborano tale realtà
Tendenza degli individui a sovrastimare ciò che deriva dalla realtà esterna e sottostimare l'elaborazione soggettiva dello stimolo - pensare che il loro modo di interpretare le cose sia la realtà, oggettivo
PROCESSI DI CONOSCENZA
- Processi di conoscenza top-down: Si basano sull'esistenza di concetti, conoscenze e teorie presenti in memoria, che permettono di trattare stimoli nuovi facendo riferimento a informazioni già possedute. Ci permette di elaborare informazioni rapidamente, processo meno preciso, può portarci a dare giudizi sbagliati.
- Processi bottom-up: basati su dati della situazione in atto, raccolti tramite la percezione. Sono più accurati ma dispendiosi sul piano temporale, in quanto si centrano su ogni singolo