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Contaminazione
Quando considero erroneamente parte del contenuto dei miei stato dell'Io Bambino o Genitore per contenuto dell'Adulto si dice che il mio Adulto è contaminato. È come se uno stato dell'Io invadesse i confini dell'altro.
Esclusione
Talvolta una persona sigilla uno o più stati dei suoi stati dell'Io. Berne chiamava questo fenomeno esclusione. Abbiamo 3 possibilità di esclusione:
- Genitore: Affronterà il mondo unicamente attraverso un insieme di regole costanti genitoriali
- Adulto: Non sa divertirsi con gli altri. Funzionerà praticamente soltanto come un programmatore
- Bambino: Si comporterà, penserà e sentirà sempre come se fosse ancora nell'infanzia. Di fronte a un problema la strategia di questa persona sarà di dar libero sfogo alle proprie emozioni. Queste persone escludono l'esame della realtà e gli insiemi delle regole genitoriali
Lezione 6. La transazione.
La transazione è un'interazione tra due specifici Stati dell'Io. Ognuno di noi passa attraverso innumerevoli Stati dell'Io (3 macrocategorie) e ogni volta che mi esprimo con un'altra persona parto da uno di questi 3 Stati dell'Io, lo stesso vale per l'interlocutore, che risponde con il proprio Stato dell'Io che ha attivato in quel momento. Da un punto di vista grafico ci sono tre palline che interagiscono con altre tre palline. Effettuare transazioni significa anche riconoscersi l'un l'altro. Questo vuol dire "io ti vedo, ti osservo, per me ci sei", vuol dire dare all'altro la dignità di ascoltare, di esserci, di essere visto. La comunicazione è per definizione un atto di valorizzazione. Online sappiamo che avviene il fenomeno della disinibizione: online una persona tratta l'altra in un modo diverso rispetto a come la tratterebbe se ce l'avesse davanti.
Manca l'inibizione data dalla presenza sociale dell'altro. 23 Una conversazione consiste in una serie di transazioni legate tra di loro. L'analisi transazione si occupa degli scambi di stimoli e risposte. Gli scambi possono essere classificati in base a quale Stato dell'Io viene attivato. Transazioni complementari: interessano due Stati dell'Io, il mio e quello di un'altra persona; i vettori che rappresentano lo stimolo e la risposta sono paralleli (complementari). Le transazioni complementari possono avvenire tra due qualsiasi Stati dell'Io. I livelli "verbale" e "non verbale" sono congruenti tra loro e quindi coincidono. Una conversazione può andare all'infinito fino a quando uno non cambia Stato dell'Io. La prima regola della comunicazione: una transazione complementare ha la caratteristica di essere prevista. Quando si chiede l'ora ci si aspetta che l'altro cirisponda dall'Adulto. Questo è formalizzazione nella prima regola della comunicazione: finché i vettori rimangano paralleli, quella comunicazione può continuare indefinitamente Esempio transazione Genitore-Genitore/Genitore-Genitore: il datore di lavoro dice "i lavoratori sono scansafatiche" (Genitore Genitore) - il sindacalista dice "non è vero siete voi che siete abusivi" (Genitore Genitore). Il Genitore basa le sue considerazioni su stereotipi, non su dati oggettivi (come fa l'Adulto). Esempio transazione Adulto-Adulto/Adulto-Adulto: "voglio andare a vedere Joker" (Adulto Adulto) - "io ci sono già andato" (Adulto Adulto). Esempio transazione Bambino-Bambino/Bambino-Bambino: "che bello è uscito Frozen 2! Lo voglio andare a vedere subito" (Bambino-Bambino) - "a me Frozen 2 fa schifo!" (Bambino-Bambino). Transazioni incrociate: lo Statodell'Io che risponde non è quello che è stato stimolato, ovvero il vettore della risposta coinvolge Stati dell'Io diversi da quelli da cui era partito lo stimolo. Quando i vettori della comunicazione si incrociano, oppure quando si risponde puntando a coinvolgere uno Stato dell'Io diverso da quello da cui era partito lo stimolo, la comunicazione si interrompe e probabilmente un'altra la sostituisce: è la seconda regola della comunicazione. Generalmente le transazioni incrociate danno origine a litigi, incomprensione e sorprese. Lasciano stati d'animo negativi. La seconda regola della comunicazione: quando una transazione è incrociata ci sono buone probabilità che la persona che riceve la risposta passi nello stato dell'Io cui è stata invitata dall'altro. Probabilmente poi si porterà a una transazione parallela a partire dal nuovo stato dell'Io. La seconda regola della comunicazione afferma: quandoUna transazione è incrociata si ha un'interruzione della comunicazione e una o entrambe le persone dovrà cambiare stato dell'Io affinché la comunicazione possa esser ristabilita.
Esempio transazione Adulto-Adulto/Genitore-Adulto: "che ore sono? (Adulto → Adulto) – "è ora di comprarsi un orologio" (Genitore Adulto).
Esempio transazione Genitore-Bambino/Adulto-Adulto: "mi raccomando non si torna a casa dopo le 11 perché fuori è pericoloso" (Genitore Bambino) – "credo che sia arrivato il momento di poter fare più tardi, non credi?" (Adulto Adulto). Se fosse stata complementare e avessi risposto da Bambino "io voglio tornare a che ore mi pare!!".
Esempio Bambino-Genitore/Adulto-Adulto: "io faccio quello che mi pare" (Bambino Genitore) – "va bene, purché tu ti comporti bene" (Adulto Adulto).
Transazioni ulteriori: sono
caratterizzate dalla presenza di un messaggio ulteriore che corrisponde ad un livello psicologico nascosto indipendente da quello verbale espresso chiaramente a livello sociale. (es: a livello sociale ti sto chiedendo "dove è la pentola?" a livello psicologico posso intendere "tutte le volte la metti in posti diversi e non la trovo mai"). Dal punto di vista grafico utilizziamo una linea tratteggiata per sottolineare la comunicazione ulteriore. Esempio: "come sono andato?" in realtà vorrei comunicare a livello psicologico "ho fatto fiasco?" e quindi mi aspetto una risposta "tranquillo, sei andato benissimo, non si è visto che sei caduto". Il livello psicologico ulteriore può partire, per quanto riguarda lo stimolo, da uno Stato dell'Io diverso da quello coinvolto nel livello sociale. La risposta dipende sempre dallo Stato dell'Io che viene toccato a livello psicologico, non sociale. Il risultato diUna transazione ulteriore dipende dal livello psicologico e non da quello sociale. Se non diventiamo consapevoli di questo livello il risultato è imprevedibile. Le uniche persone davvero consapevoli del messaggio psicologico sono i partecipanti alla conversazione stessa, più spesso esse stesse non lo sono. Il messaggio psicologico non è espresso dal contenuto della transazione, ma dal canale non verbale, che utilizza la mimica facciale, i movimenti oculari, la postura ed il movimento corporeo, la modulazione del tono della voce. Nelle transazioni ulteriori il messaggio trasmesso a livello "non verbale" è incongruente con il contenuto "verbale" della comunicazione. Una categoria particolare della transazione ulteriore è quella di transazione della forca (utilizzata maggiormente nelle persone con dipendenza da alcol). Parla il paziente rivolgendosi al gruppo: "ieri ho fatto proprio una bella bevuta" → apparentemente è
Una comunicazione Adulto-Adulto; in realtà sta dicendo "sonorisataproprio figo" (Bambino Genitore). A questo si aggiunge la risata chiamata "della forca": una persona ride di una sua difficoltà, agganciando l'altro a ridere con lui, con il risultato di impiccarsi nel suo problema. La terza regola della comunicazione: l'esito in termini comportamentali di una transazione ulteriore è determinato a livello psicologico e non a quello sociale. La pubblicità è tutta comunicazione ulteriore e tutta la pubblicità è ricolta la Bambino, non sarà mai ricolta all'Adulto. L'osservazione delle transazioni ci permette di capire come è possibile in alcuni casi anche prevedere gli esiti di scambi comunicativi solo guardando i vettori che vengono attivati e quindi posso lavorare con le persone ed aiutarle a migliorare il grado di comunicazione utilizzando lo schema che abbiamo visto.
Transazioni complementari:
“oggi ho voglia di uscire anche se ho da studiare!” – “che bella idea andiamo!” Bambino-Bambino.2. “oggi è brutto tempo” – “meglio prendere un ombrello prima di uscire” Adulto-25Adulto.Transazioni incrociate:1. “voglio andare al parco ora!” – “ti ci porto volentieri, appena ho finito di fare lefaccende” Bambino-Genitore/Adulto-Adulto.2. “oggi vado dal parrucchiere a tagliarmi i capelli” – “eh stai sempre a spendere isoldi te” Adulto-Adulto/Genitore-Adulto.Transazioni ulteriori:1. “ho fatto il compito ma non so come sia andato, forse ho sbagliato qualchedomanda” (a livello sociale Adulto-Adulto/a livello psicologico Bambino-Genitore) –“tranquillo, vedrai che sono giuste” (Genitore-Bambino).2. “secondo te passerò l’esame? Non ho studiato molto” – “vedrai che ce la farai, non preoccuparti!”
farai”.Lezione 7.
Il Bambino esclusore: ognuno di noi ha la caratteristica di passare infinte volte da uno Stato dell’Io all’altro nel corso della giornata ma ognuno di noi tende ad avere pattern stabili e posizioni nelle quali si trova più a suo agio. Proviamo ad immaginare cosa succede quando una persona ha un Bambino molto sviluppato, talmente sviluppato che lo sviluppo del Bambino è così predominante da escludere gli altri Stati dell’Io è impulsivo, istintuale ed avrà un livello di funzionamento in cui l’Adulto non c’è ed in più non tiene conto delle regole e delle norme (es. criminale, antisociale, persona con livello di psicopatologia di tipo schizzo-affettivo ecc.). Questo caso viene chiamato Bambino esclusore: quando l’Adulto ed il Genitore funzionano meno o affatto. Il Bam