Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Minacce all'immagine di una persona tollerante
In situazioni in cui le norme sociali per i comportamenti appropriati sono ambigue, il razzista riluttante razionalizzerà la sua tendenza a discriminare descrivendola in termini diversi. Queste razionalizzazioni apparentemente non hanno niente a che fare con la razza.
Uno studio condotto da Dovidio e Gaertner nel 2004 ha coinvolto partecipanti bianchi liberali e bianchi conservatori. I partecipanti venivano contattati telefonicamente e a seconda della condizione sperimentale, il richiedente aiuto poteva essere bianco o afroamericano. Si è osservato che i liberali chiudevano anzitempo la chiamata.
La motivazione dietro l'aiuto delle persone può essere spiegata attraverso tre classi di ragioni:
- Apprendimento
- Comportamentismo
Secondo la legge dell'effetto di Thorndike, un atto si verifica tanto più spesso quanto ad esso è associata una ricompensa. Le persone sono motivate ad agire in modo altruistico perché in passato hanno avuto rinforzi positivi.
Secondo il comportamentismo, un atto si verifica tanto più spesso quanto ad esso è associata una ricompensa. Le persone sono motivate ad agire in modo altruistico perché in passato hanno avuto rinforzi positivi.
(conseguenze) positivi
Rinforzo diretto
Apprendimento sociale: le persone possono imparare una riposta comportamentale altruista senza esperienza diretta, ma osservando e imitando il comportamento altrui
Apprendimento sociale
Norme sociali
Norme sociali: regole implicite che prescrivono quali sono i comportamenti apprezzati e condivisi dal gruppo. Attraverso le norme sociali le persone capiscono come dovrebbero comportarsi in una data situazione e comprendono come gli altri si aspettano che essi stessi si comportino
Teorie normative sul comportamento di aiuto: le persone aiutano gli altri perché possiedono delle aspettative o perché sostengono che aiutare sia la risposta socialmente più appropriata in quel momento
Norme sociali che favoriscono l'aiuto:
Norma della reciprocità: prescrive di restituire i favori ricevuti. Gli individui aiutano coloro che nel passato li hanno aiutati. È stato dimostrato che anche quando chi ci ha
fatto un favore non è più presente, tendiamo a ricambiare il favore a qualcun altro Norma dell'equità: l'equità esiste quando le persone in una relazione credono che vi sia un giusto equilibrio tra ciò che esse danno alla relazione e ciò che esse ne ricevono. I gruppi hanno la possibilità di massimizzare la ricompensa collettiva solamente approvando sistemi di ripartizione equa delle ricompense e dei costi Norme sociali che favoriscono e ostacolano l'aiuto: - Credenza in un mondo giusto: le cose positive accadono alle persone buone, le cose negative accadono alle persone cattive (promuovere l'aiuto) ma anche ognuno ha ciò che si merita (riduce l'aiuto) Norma della responsabilità sociale: sentiamo il dovere di aiutare chi è in difficoltà e dipende da noi Quando chi si trova in difficoltà viene considerato causa della sua difficoltà e colpevole. La tendenza adaiutare si riduce quando il bisogno viene collegato ad un'attribuzione di non responsabilità (disgrazia). La tendenza ad aiutare aumenta quando il bisogno viene collegato ad un'attribuzione di responsabilità (colpa). Norme sociali che ostacolano l'aiuto: - Nome di autosufficienza: le persone hanno il dovere di badare a se stesse - Norme della privacy familiare: questa norma impone di evitare di fornire aiuti non richiesti e di intromettersi in situazioni nelle quali sia più importante rispettare la privacy altrui Emozioni: - Weiner (1992): attribuire un problema ad una causa non controllabile genera simpatia e predispone all'aiuto - attribuire un problema ad una causa controllabile può provocare rabbia che inibisce la disponibilità a dare aiuto Si tende a pensare che le emozioni negative rispetto alle emozioni positive inibiscono l'altruismo. In realtà, alcune emozioni negative motivano l'altruismo. La tristezza, ad esempio, si verifica quando qualcosa di ingiusto accade ad una persona senza che essa sia responsabile di tale accadimento.senso di colpa: essere responsabili di qualcosa di ingiusto che accade ad una persona, minaccia la propria autostima. Ipotesi della riparazione del senso di colpa: In generale, vengono identificate due motivazioni alla base del comportamento altruistico: - Motivazione egoistica: chi aiuta lo fa per migliorare il proprio benessere personale. - Riconducibile a tre famiglie: - La ricerca di vantaggi di tipo materiale, sociale o personale. Aiutare gli altri è un comportamento premiato e premiante, che porta con sé delle forme di ricompensa sociale e personale. - L'evitamento di sanzioni di tipo materiale, sociale o personale. Non rischiare di essere denunciati o disapprovati, non sentirsi delle brutte persone. - Riduzione dello stato di tensione interno. Non sentirsi a disagio, in colpa o non adeguati alla situazione quando si è esposti alla sofferenza e allo stato di bisogno altrui. - Il modello del sollievo dallo stato d'animo negativo: interpretazione dell'altruismo in- La tua prima frase non richiede alcun tag HTML.
- Per formattare il testo in elenchi puntati, puoi utilizzare il tag
<ul>
per creare una lista non ordinata e il tag<li>
per ogni elemento dell'elenco. Ad esempio:
- Recare danno ad una persona o essere testimoni di una situazione di sofferenza provoca sentimenti negativi (tristezza e senso di colpa).
- Le persone sono motivate a ridurre i sentimenti negativi. L'aiuto è un comportamento strumentale volto a migliorare il tono dell'umore.
- Per formattare il testo in elenchi numerati, puoi utilizzare il tag
<ol>
per creare una lista ordinata e il tag<li>
per ogni elemento dell'elenco. Ad esempio:
- Lo stato d'animo negativo può avere origine da diverse fonti.
- Altri eventi, oltre all'aiuto, possono far sentire meglio le persone: Schaller e Cialdini (1988) hanno trovato che persone che si sentivano tristi aiutavano meno quando venivano informate che avrebbero visto un film allegro e divertente rispetto a quando venivano informate che avrebbero visto un film triste e deprimente.
- Le persone con umore negativo sono motivate ad aiutare solo se hanno la convinzione che...
- Per formattare le parole o le frasi in corsivo, puoi utilizzare il tag
<i>
. Ad esempio:
Se le persone hanno a disposizione altri mezzi per sentirsi bene, non metteranno in atto una risposta pro-sociale.
``` Ricorda di chiudere correttamente tutti i tag utilizzati.Aiutare migliorerà il loro umore negativo.
Cialdini et al. (1973)
Manipolazione della situazione di danno:
Attori del danno: metà partecipanti rovesciava delle scatole piene di schede e materiali di lavori per una tesi di un ipotetico studente, che risultava così danneggiato.
Osservazioni del danno: l'altra metà dei partecipanti assisteva allo sperimentatore che faceva rovesciare la scatola.
Manipolazione del sollievo:
Sollievo: metà partecipanti otteneva una ricompensa in denaro oppure un feedback positivo per alcuni esercizi che svolgeva.
Non sollievo: l'altra metà dei partecipanti non otteneva nessuna ricompensa oppure non veniva chiesto loro di svolgere alcun esercizio.
Successivamente, a tutti i partecipanti veniva chiesto di aiutare uno studente nello svolgimento di brevi interviste telefoniche.
Non c'è differenza tra le condizioni di attore e osservatore.
Nella condizione di sollievo, i partecipanti aiutano.
significativamente di meno
lo studente rispetto alle condizioni di non sollievo
Il modello attivazione costi-benefici
Questo modello parte dall'assunto che l'attivazione empatica è generata dall'essere testimoni della sofferenza di un'altra persona: attivazione fisiologica alla vista del dolore e della pena altrui
Secondo questo modello, la principale determinante di aiuto non è la quantità di attivazione che lo spettatore prova ma attribuisce alla situazione dell'altra persona. Se lo spettatore crede che qualcos'altro sia causa della situazione dell'altra persona, la sua attivazione non motiverà l'intervento di aiuto.
Paradigma dell'attribuzione errata.
Gaertner e Dovidio (1977): Due gruppi di soggetti che provano la stessa attivazione per un evento, credono che le cause dell'attivazione siano diverse.
Placebo ai partecipanti: Metà dei partecipanti
Crede che la pillola produca un'attivazione.
Metà dei partecipanti crede che la pillola non produca alcuna attivazione.
Successivamente, entrambi i gruppi di partecipanti avvertivano un rumore che dava l'idea dell'esistenza di un'emergenza che coinvolgeva un altro partecipante all'esperimento (in realtà un complice).
La prima metà dei partecipanti aiutava di meno (35%) rispetto alla seconda metà (85%) poiché attribuiva la causa dell'attivazione alla pillola.
Modello attivazione costi-benefici Modello del sollievo dallo stato d'animo negativo.
Ruolo chiave dell'attribuzione: solo l'attivazione attribuita alla sofferenza motiva la risposta d'aiuto.
Indipendentemente dall'attribuzione, lo stato d'animo negativo motiva la risposta d'aiuto.
Le persone aiutano per alleviare la propria tensione provocata dalla vista della sofferenza.
l'umore nero costituisce una valida alternativa alaltrui: la causa del disagio va eliminata. prestare aiuto. Motivazione altruistica: chi aiuta lo fa per migliorare il benessere dell'altra persona. Realmente orientata a procurare del bene all'altro. Perché un'azione possa essere considerata altruistica, ciò che conta è che la motivazione dell'attore non sia ottenere compensi per sé. L'empatia. La principale fonte di motivazione altruistica è l'empatia. Due tipologie: - Empatia cognitiva: forma di consapevolezza cognitiva degli stati interni di un'altra persona (pensieri, sentimenti). - Empatia affettiva o risposta empatica: risposta affettiva orientata all'altro che si sintonizza sullo stato di benessere o malessere dell'altro. Ipotesi empatia-altruismo: l'empatia sollecita una motivazione diretta ad alleviare la sofferenza di chi si trova in difficoltà. Maggiore la risposta empatica,a di aiuto è necessaria). Coltivare l'empatia: sviluppare la capacità di mettersi nei panni degli altri e comprendere le loro emozioni e prospettive. Insegnare l'importanza dell'aiuto reciproco: promuovere la consapevolezza che l'aiuto reciproco è fondamentale per il benessere individuale e collettivo. Valorizzare l'altruismo: riconoscere e premiare comportamenti altruistici per incoraggiare gli altri a fare lo stesso. Creare un ambiente di supporto: favorire la creazione di reti di supporto sociale e fornire risorse per aiutare gli altri. Promuovere la responsabilità sociale: incoraggiare l'assunzione di responsabilità per il benessere degli altri e dell'intera comunità. Insegnare abilità di comunicazione efficace: sviluppare la capacità di comunicare in modo chiaro ed empatico per favorire la comprensione e la risoluzione dei problemi. Sensibilizzare sull'importanza dell'aiuto: informare sulle conseguenze positive dell'aiuto e sensibilizzare sulle sfide e le difficoltà che gli altri possono affrontare. Promuovere l'auto-riflessione: incoraggiare l'auto-riflessione per comprendere le proprie motivazioni e comportamenti nei confronti degli altri. Insegnare strategie di gestione dello stress: fornire strumenti per gestire lo stress e le emozioni negative, in modo da poter essere disponibili per aiutare gli altri. Coltivare la gratitudine: incoraggiare la pratica della gratitudine per riconoscere e apprezzare gli sforzi degli altri e per motivare comportamenti altruistici.