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MODELLI RELAZIONE ATTEGGIAMENTI – COMPORTAMENTO.
Servono a spiegare come gli atteggiamenti siano predittivi dei comportamenti: teoria
dell’azione ragionata;modello mode e rim.
1) Teoria dell’azione ragionata(Ajzen e Fishbein)
Atteggiamento verso comportamento :
- Credenze su conseguenze al comportamento
- Valutazione conseguenze credenze
comportamentali INTENZIONE
COMPORTAMENTALE
COMPORTAMENTO
Norme soggettive :
- Credenze su ciò altri pensano credenze normative
- Motivazione a compiacere tali aspettative
Intenzione comportamento: predittore diretto o dominante del comportamento ---
intenzione di fare una cosa e quindi agire: per esempio: riciclare bottiglie.
Tali fattore è determinato da altri due fattori:
1) Atteggiamento verso comportamento: atteggiamento verso
comportamenti(riciclare vetro) è in futuro dell’aspettative (credenze
comportamento produce conseguenze desiderata( preservare ambiente e del
valore legato a tale conseguenza(è bene riciclare il vetro). Atteggiamento
individuale = alle somme ‘’ aspettativa – valutazione per ogni conseguenza
prevista.
Norme soggettive: è in funzione di credenze individuali ossia e dalle credenze
normative ossia credenze che altri hanno e si aspettano che uno agisce associate
alle motivazioni a compiacere tali aspetti di tale aspettativa. Infatti le norme
soggettive è maggiore quando saranno maggiori le aspettative positivi di
altri(famiglie,amici).
Tale teoria fu rivista in quanto individui attivano i comportamenti anche in base
alle percezioni individuali circa il poter svolgere o meno un’azione, ossia
possedere le capacità per poter svolgere un comportamento.
Per esempio: se una persona ha intenzione di iniziare una dieta, non bastano
atteggiamenti e norme soggettive positive se tale persona non possiede la
capacità di controllarli ma non mangiare dolci, cioccolata.
Ecco che subentra l’autoefficacia : convinzioni individuali circo la propria
capacità di svolgere comportamenti.
Nasce così la teoria del comportamento pianificato: l’intenzione
comportamentale è determinata non solo da atteggiamenti, norme ma anche
dal controllo comportamentale percepito: indurre le percezioni che uno ha circa
le sue capacità di mettere in atto un comportamento e può agire su: intenzione
comportamentale: esso è influenzato dalla percezione che uno ha come proprie
capacità e fiducia nel compiere azioni; comportamento : effettivo controllo sulla
realtà ossia se è possibile agire.
Atteggiamento intenzione comportamentale
comportamento
Norme soggettive
Controllo comportamento percepito
Credenze sul controllo: credenze di una persona di questo sia facile o difficile
che un comportamento si attivi.
Implementazione delle intenzioni: servono per chi dice come le intenzioni siano
tradotte in comportamenti ---- sono piani di azioni sottoforma di stati mentali( tipo
quando – allora) che l’individuo si forma che indicano quando attiva un
comportamento ed in quel luogo. Per esempio: quando incontro una data persona in
un dato contesto, allora agirò con tale comportamento.
Comportamenti abituali( automatici): sono quelli attivati in modo spontaneo e si
riescono a predire maggiormente. Il comportamento può essere attivato da stimoli
ambientali senza che l’individuo ne sia consapevole.
2) MODELLO MODE – FAZIO.
Motivazioni Comportamento spontaneo
Opportunità
Motivazione ed opportunità determinano il comportamento nella base di un analisi
meditata (ragionata) delle info disponibili sono bassi,solo atteggiamenti molto
accessibili saranno predittivi dei comportamenti ‘’spontanei ‘’. Se tali fattori sono alti,
possono superare le possibili distinzioni dell’atteggiamento di un soggetto.
Atteggiamenti sono guidare comportamenti senza che l’individuo consideri gli
atteggiamenti e senza che abbia consapevolezza che influenzano comportamenti. Più
un atteggiamento è accessibile,più predirrà comportamento. Accessibilità = la forza di
associazione tra oggetto e la valutazione di esso: tanto più tale associazione sarà
forte,tanto più l’atteggiamento è richiamato velocemente e facilmente alla memoria.
3) Modello RIM --- MODELLO RIFLESSIVO - IMPULSIVO.
Sistema riflessivo Comportamento
Sistema impulsivo
Sistema riflessivo comportamento intenzionale
( atteggiamenti espliciti)
Guida comportamenti in base a ragionamento di info disponibili
Sistema impulsivo comportamento spontaneo
(atteggiamenti impliciti)
Guida comportamento in base ad associazioni automatiche.
Misure di atteggiamenti.
Gli atteggiamenti non sono direttamente osservabili: non possono ‘’vedere’’
l’atteggiamento positivo di una persona verso le macchine rosse ma possono inferire
gli atteggiamenti delle sue risposte alle domande su tali veicoli. Diversi tipi di misure:
- Esplicita( diretta)
- Implicita ( indiretta)
Misure esplicite: richiedono attenzione del soggetto su ciò che si deve analizzare ---
quindi soggetti pensano e rispondono verbalmente tali misure consistono in:
- Questionari :soggetto risponde alle domande direttamente su ciò che pensa per
esempio di aborto.
- Scale di atteggiamenti:--- scale di tipo Likert.
Atteggiamento verso eutanasia: i partecipanti devono dare delle risposte che
indicano il grado di favoritismo uno in relazione ad eutanasia: vi sono diversi
item e dei punteggi da uno a cinque: più si dà un punteggio basso più
l’atteggiamento è negativo e viceversa. Alla fine si sommano risposte.
Differenziale semantico: scala di atteggiamenti.
Permette di esprimere i propri atteggiamenti (opinioni) su una varietà di oggetto. Preso
un oggetto,eutanasia, la scala di differenziale semantico mostra una serie di coppie di
risposte opposte,cattiva,buona,negativa,positiva,spiacevole e piacevole tra ogni
coppia vi sono caselle in cui mettere una X(le caselle sono 8).
Tali misure fanno apprezzate e poi criticate per diversi motivi:
1) Spesso la persona non è consapevole del proprio atteggiamento
2) Gli item possono influenzare risposte
3) Risposte socialmente desiderabili: individui danno risposte falsate per
presentarsi in modo favorevole ad essere accettati. Quindi gli atteggiamenti non
sono veritieri.
Misure implicite: le risposte indirette, non verbali ma comportamentali: reazioni
fisiologiche, espressioni facciali. Quindi tali misure non richiedono attenzione e
quindi nessun resultato verbale. Misure più comuni:
- Priming valutativo
- IAT( Implicit Association Test)
Priming valutativo: Fazio: l’atteggiamento, secondo lui ,è un associazione in memoria
tra soggetto e la sua valutazione. Tale associazione ha forza variabile e determina
l’accessibilità degli atteggiamenti: tanto più l’associazione oggetto - valutazione è
forte,tanto più l’atteggiamento è accessibile ( più veloce,immediato). Per esempio:
individuo non sopporta cavoletti di Bruxelle tanto che perfino l’odore provoca un
atteggiamento immediato--- associazione forte,atteggiamento molto accessibile.
Anche le carote non piacciono ma non quanto cavoletti,quindi associazione meno
forte.
Studio su pregiudizi – Fazio: partecipanti erano soggetti ad una foto di una persona
bianca o di colore in modo veloce e dopo dovevano associare aggettivi positivi e
negativi: associavano oggetti negativi quando si presentava foto di persone di colore
in modo più veloce rispetto a quando associavano aggettivi positivi a persone
bianche(più lenti). Tali atteggiamento negativo comportava anche un comportamento
negativo verso lo sperimentatore di colore.
Implicit associativo test (IAT).
Il test sui pregiudizi razziali indica atteggiamenti razziali ed è costituito da 5 blocchi:
Primo blocco: si mostrano a partecipanti foto di persone bianche e di colore:
se vedevano foto persone bianche,cliccare tasto S,nel caso contrario cioè
quelli di colore cliccare il tasto K. Il tutto il più velocemente possibile.
Secondo blocco: si mostravano :aggettivi positivi,preme tasto S,quelli
negativi tasto K.
Terzo blocco: persona bianca o aggettivo positivo: preme tasto S,persone di
colore o aggettivo negativo tasto K.
Quarto blocco: aggettivi positivi,premere tasto K,quelli negativi (contrario del
blocco due) tasto S.
Quinto blocco: persone bianche o aggettivo negativo ,premere tasto S;
quello di colore o aggettivo negativo (contrario del blocco tre) premere tasto
K.
In base alle risposte veloci vediamo se l’individuo ha atteggiamenti pregiudizievoli o
no: risposte veloci, legame tra oggetto( categorie) la valutazione è congruente.
Tali misure,a differenza di quelli espliciti non necessitano di porre attenzione e sono
meno influenzabili (desiderabilità sociale). Le misure sono in relazione a due fattori:
- Attendibilità
- Validità
Attendibilità:
- Coerenza interna: item tra loro sono correlati positivamente perché valutano lo
stesso argomento.
- Attendibilità test retest: punteggi coerenti nel tempo ossia danno punteggi simili
Misure esplicite: elevata attendibilità:
- Coerenza
- Test-retest
Misure implicite: poche ricerche ma mostrano attendibilità elevata.
Validità: grado di precisione con cui una misura dichiara il costrutto per cui è stata
costruita.
Misure esplicite: valide
Per esempio: atteggiamento verso omossessuale è predittivo di un comportamento
omofabo.
Misure implicite: valide.
STRATEGIE DI CAMBIAMENTO DI ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI.
Quando i comportamenti /atteggiamenti sono dannosi(fumare, bere,rapporti
sessuali non protetti ) ,si adottano strategie:
- Persuadere
- Uso di incentivi e/o sanzioni.
L’uso di incentivi e sanzioni è una strategia più efficace rispetto alla persuasione: le
istituzioni hanno provveduto a norme che contro l’uso di alcolici,
sigarette,droghe,etc.
Problema: un cambiamento di comportamento non implica un cambiamento
sempre di atteggiamenti. Esempio: l’atteggiamento verso un comportamento
riflette le conseguenze che tale comportamento comporta. Se ad esempio si
aumentano i prezzi degli alcolici,ciò influenza l’atteggiamento nell’acquisto di
alcool ma ciò non influenza l’atteggiamento del bere in quanto le persone
continuerebbero a bere alle feste dove alcolici sono gratuiti o se il prezzo di alcolici
cambia di nuovo( si abbassa). Per cui è preferibile che vi sia un cambio di
comportamento corrisponde ad un cambio di atteggiamento:
quando un comportamento varia a causa di sanzioni o incentivi è un<