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EURISTICA
Esistono situazioni in cui le persone sono motivate ad elaborare accuratamente le informazioni prima di
emettere il giudizio sociale , ma esistono anche situazioni in cui le persone devono elaborare giudizi
complessi in situazioni che diminuiscono l’accuratezza dei processi cognitivi è in questo modo che
interviene EURISTICHE.
Possiamo avere diversi tipi di euristiche :
- EURISTICHE DELLA RAPPRESENTATIVITA’ : per la quale si intende a classificare un oggetto attraverso il
criterio somiglianza o rilevanza , attribuendo caratteristiche simili a oggetti simili , spesso ignorando
informazioni che dovrebbero far pensare il contrario .
–EURISTICA DELLA DISPONIBIITA’ : per la quale si intende a stimare la probabilità che si verifichi un evento
sulla base di un impatto emotivo di un ricordo, piuttosto che sulla probabilità oggettiva.
–EURISTICA DELLA SIMULAZIONE : viene utilizzata nella sostituzione di scenari ipotetici quando
immaginiamo come potrebbero evolvere certi eventi o come sarebbero potuti evolvere .
IL GIUDIZIO SOCIALE
Le persone, oltre a conoscere il proprio mondo lo valutano , per cui gli ATTEGGIAMENTI , LE IMPRESSIONI
che si formano circa le altre persone , LE REPUTAZIONI di cui esse godano sono elementi che possono
aiutare a capire il giudizio sociale e quindi i comportamenti dell’attore sociale.
Il termine ATTEGGIAMENTO è stato utilizzato per la prima volta nella ricerca di due sociologi Thomas e
Znanieski , nel 1918 , i quali lo definiscono come un processo della coscienza individuale che determinano
l’azione.
La concezione tripartita degli atteggiamenti ha conosciuto una parti locare diffusione e si basa sul concetto
che l’atteggiamento è un costrutto psicologico costruito da tre componenti di natura diversa:
1) COMPONENTE COGNITIVA ( le informazioni e le credenze che gli individui possiedono a proposito
dell’oggetto a cui si volge l’attenzione).
2) COMPONENTE AFFETTIVO: ( la relazione emotiva che l’oggetto suscita).
3) COMPORTAMENTO COMPORTAMENTALE: ( concerne l azione di avvicinamento o allontanamento
rispetto allo stesso oggetto ).
Le principali modalità di formazione degli atteggiamenti sono :
- esperienza diretta , osservazione dell’esperienza altrui, comunicazione.
Come si misurano gli atteggiamenti
A partire dagli anni 20 alcuni studiosi si dedicarono alla messa a punto di metodi per la misurazione degli
atteggiamenti come la scala likert e il metodo del differenziale semantico.
Nella scala likert , vengono presentate delle affermazioni , ciascuna delle quali è seguita da una risposta a
scelta multipla fra opzioni che vanno da “ fortemente d’accordo2 a “ fortemente in disaccordo “ , ad
ognuna di queste opzioni viene attribuito un codice numerico (da 5 a 1 ) che consente di effettuare varie
operazioni .
Nel metodo del differenziale semantico , è costituito da un insieme di coppie di aggettivi opposti separati
da 7 spazi che rappresentano una graduazione da uno all’altro cosi ché si possa scegliere lo spazio che
rappresenta meglio la propria valutazione dell’oggetto in questione.
Prevedere il comportamento a partire dall’atteggiamento
A partire dagli anni 60 si capì che non sempre conoscere gli atteggiamenti delle persone ( attraverso le
risposte ai questionari ) serviva per prevedere i loro comportamenti . Il problema della coerenza fra
atteggiamenti e comportamenti portò a formulare la teoria dell‘AZIONE RAGIONATA, che si proponeva di
integrare gli atteggiamenti come un fattore del comportamento con altri fattori , come l’intenzione.
L’intenzione , a sua volta , è il prodotto delle credenze che l’individuo ha circa le conseguenze del suo
comportamento e delle norme condivise sui comportamenti adeguati in determinate situazioni.
Le prime critiche a questa proposta concettuale sono state all’assunto di controllabilità dei comportamenti,
che non tutti sono facilmente controllabili dall’individuo come quelli che derivano da un abitudine
consolidata , da una dipendenza , da stati emotivi acuti .
Il cambiamento degli atteggiamenti
Nonostante la tendenza al conservatismo cognitivo, gli ATTEGGIAMENTI possono subire cambiamenti nel
corso del tempo per varie cause come :
- a causa dell’esposizione della comunicazione persuasiva;
- attraverso processi individuali , come la ripetuta esposizione allo stimolo;
- teoria della dissonanza cognitiva , secondo la quale l’individuo ha la necessità di mantenere la coerenza
fra le cognizioni che possiede circa se stesso ; se non si verifica questa coerenza , l’individuo sente un
disagio emotivo che cerca di rimuovere riducendo la dissonanza attraverso varie strategie .
Il problema della formulazione di una teoria generale del cambiamento degli atteggiamenti è stato
affrontato con 2 teorie teoriche :
2) IL MODELLO DELLA PROBABILITA’ DI ELABORAZIONE = prevede che il cambiamento di atteggiamento
che puo derivare da un messaggio persuasivo è l’esito di due possibilità ( percorso centrale che è il processo
di elaborazione attenta e di riflessione accurata sull’argomento e sulle informazioni contenute nel
messaggio ; percorso periferico che è basato su elementi che hanno a che vedere con il modo con cui sono
presenti come il tono della voce ) .
2) IL MODELLO EURISTICO – SISTEMATICO = prevede due processi di natura diversa ( processo sistematico
che coincide con il percorso centrale, cioè l’elaborazione approfondita delle informazioni contenute nel
che consiste nel raggiungere un’opinione finale attraverso la semplice
messaggio ; processo euristico
applicazione di un’euristica ). Queste due modalità di elaborazione , non si escludano a vicenda .
La formazione delle impressioni
Solomon Asch si è preoccupato del problema di individuare il processo attraverso il quale arriviamo ad una
e le
rappresentazione delle persone , affermando che le persone si formano prima un’impressione globale
informazioni che possiedono vengono ricondotte ad un nucleo interpretativo unificante .
Secondo l’effetto Primacy, i primi tratti servono a formare la prima impressione ed hanno un effetto molto
superiore rispetto a quelli successivi.
L’interpretazione che Anderson fa degli Studi di Asch e dei suoi risultati arriva alla conclusione che l’affitto
primacy è dovuto semplicemente ad un calo di attenzione che si verifica man meno che l’individuo procede
nella lettura dei tratti . Per questo propone un modello algebrico secondo il quale l’impressione è il frutto
dell’integrazione algebrica delle connotazioni attribuiti ai vari tratti .
Alla fine degli anni 80 il modello di Asch e quello di Anderson vengono integrati in una proposta concettuale
secondo la quale nella formazione delle impressioni intervengono diversi processi a secondo delle
condizioni nelle quali si attuano.
La formazione delle impressioni è quindi vista come il prodotto di un continuum di elaborazioni , suddivisa
in vari stadi , infatti di fronte ad uno sconosciuto si formula un’impressione a partire dalle apparenze più
evidenti ( sesso , fasci d’età , altezza, ecc, …. ) , si procede poi ad una elaborazione più approfondita che
richiede maggiori attenzioni in questa fame . Se le formulazioni formulate corrispondono alla realtà , il
Se invece
soggetto continuerà ad utilizzare prevalentemente u processo di categorizzazione confermativa.
il soggetto percepisce una certa incongruenza fra la prima categorizzazione e le informazioni acquisite
successivamente , procederà ad una ricategorizzazione.
La formazione della reputazione
Le impressioni che le persone si formano le une delle altre costituiscono uno degli argomenti essenziali
nella comunicazione .
Le fonti delle informazioni sugli altri , cioè le modalità per conoscere gli altri sono tre :
1) OSSERVAZIONE DIRETTA DEL COMPORTAMENTO
2) L’ASCOLTO DI CIO’ CHE GLI ALTRI VOGLIONO RIVELARE DI SE
3) LA RICEZIONE DI INFORMAZIONI DA TERZI ( che formula la reputazione )
Nicholas Emler definisce la REPUTAZIONE come un giudizio formulato da una comunità su un individuo
particolare .
E’ dunque una forma di conoscenza del mondo sociale mediante l’esperienza degli altri , che si costruisce
nella comunità fra i membri del gruppo.
Infatti , perché un individuo abbia una reputazione sono necessari tre condizioni :
1) che faccia parte di una comunità con membri relativamente stabili;
2) che questi parlino fra loro del comportamento e delle qualità altrui;
3) che le persone siano legate tra di loro in una rete di conoscenze anche indirette.
Mentre per quanto riguarda le funzione della reputazione abbiamo :
- assicurare scambi operativi; - autocontrollo e gestione delle informazioni personali .
La reputazione inoltre è specifica dei contesti ; è questo è dovuto non solo al fatto che ci si comporta in
modo diverso a secondo del contesto in cui ci troviamo , ma anche alle aspettative diverse e ai sistemi di
norme e valori differenti per ogni gruppo sociale.
Il singolo individuo attraverso il suo comportamento cerca di controllare e in qualche modo gestire la sua
reputazione .
Tutta via l’individuo non può controllare interamente l’esito finale di questo processo perché la reputazione
, una vota stabilizzatasi diventa difficile modificarla . Inoltre la reputazione è una sorte di ESTENSIONE DI
SE’.
LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI
Da Durkheim a Moscovici
Prima ancora che nell’ambito della psicologia si affermasse il paradigma cognitivista Moscovici avviò uno
studio dei fenomeni psicosociali che si fonda su assunti del tutto diversi da quelli neocomportamentisti .
questo autore per primo impiegò la nozione di rappresentazione sociale in occasione dell’elaborazione