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FORMATI DI RISPOSTE

Le domande chiuse possono essere distinte in base al formato di risposta in

 Domanda a risposta alternativa : rispondere si o no

 Domande a risposta graduata : si può scegliere tra varie

alternative

 Domande con lista di preferenza : scegliere le diverse categorie

La scelta del formato è molto importante per la successiva misurazione delle

risposte. Stevens formulò una categoria di misurazione :

 Misurazione nominale : un sistema di classificazione

 Misurazione ordinale : prevede categorie

 Misurazione a intervalli : è possibile determinare le unità che

costituiscono le differenza tra una posizione nella graduatoria e quella

successiva

 Misurazione a rapporto : avere un punto zero assoluto e reale

I formati di risposta sono tre : tecnica ranking, scale di giudizio, scale di

grandezza.

Tecnica ranking : consiste nel chiedere ai soggetti di mettere tutte le

alternative di risposta in ordine di preferenza o di importanza. Svantaggi :

a) può essere troppo difficile per alcune persone poiché comporta molta

concentrazione

b) porta via molto tempo quindi è molto costosa

c) richiede spesso suddivisioni quindi difficile se l’intervista è telefonica

d) non è possibile usare le tecniche statistiche

le scale di giudizio : questo metodo è più facile da usare e se composte di

solo categorie verbali possono essere usate anche nelle interviste

telefoniche. In pratica è più facile perche all’interno della domanda ti

anticipa le alternative da prendere al posti di elenchi di alternative come nel

metodo sopra elencato. Svantaggi :

dato il minor impiego dell’intervistato la qualità dei dati può risultare

inferiore a quello del metodo ranking. Inoltre può cadere nel fenomeno di

response set. questo metodo è molto usato nelle ricerche di psico-sociale.

Possono essere composte da categorie verbali ordinate di numeri, o di

numeri e linee, viene chiesto ai soggetti di scegliere una categoria, di

segare un numero o una linea.

Scale di grandezza : derivano dal tentativo di studiare per la misura delle

opinioni e atteggiamenti le scale di rapporto, in pratica studiano le

differenze tra le grandezze di una determinata sensazione, ai soggetti viene

chiesto di mettere a confronto di grandezza determinate situazioni.

Svantaggi : i soggetti devono essere ben addestrati per non confondersi e

dare giudizi di tipo ordinario.

ALCUNI TIPI DI DOMANDE

Le domande di atteggiamento

Le domande per rilevare gli atteggiamenti sono formulate in modo simile

alle domande di tipo ordinarie, questo metodo viene chiamato single-item

questo domande mettono in lice la direzione degli atteggiamenti, per

rilevare anche la forza degli atteggiamenti sono stati suggeriti diversi

concetti : intensità, salienza, importanza. Un altro concetto è anche quello

della cristallizzazione il soggetto di fronte a certe domande tende ad

elaborare un atteggiamento.

La tecnica delle vignette

Molti questionari vengono criticati per la mancata concretezza e poca

informazione la soluzione è quella di rendere gli stimoli più concreti, quindi

si usano le cosiddette domande aneddotiche in cui si descrivono dei fatti nei

confronti dei quali il soggetto deve esprimere un giudizio. Questo modo di

formulare le domande ha dato origine ad una tecnica molto sofisticata

chiamata “ metodologia delle vignette”, le vignette sono brevi descrizioni di

una persona o situazione che contengono precisi riferimenti ai fattori

considerati più importanti nel determinare il processo di giudizio da parte

dei soggetti. Gli svantaggi sono l’elevato numero di vignette che dovrebbero

esserci per le variazioni e questo comporta molto tempo e molti costi.

Le domande filtro e le domande condizionate

Le domande filtro mirano a rilevare se ad un soggetto vanno rivolte le

domande successive del questionario, le domande condizionate seguono

quelle filtro. Es. domanda filtro: ha figli ? se la risposta è “si” seguirà la

domanda condizionata: quanti anni aveva quando ha avuto il primo figlio?

Le domande filtro operano una selezione di soggetti, risparmiando tempo ed

evitando che le persone possano innervosirsi perche tempestate di domande

a cui non possono dare risposte.

Le domande di controllo o “domande a trappola”

Hanno la funzione di controllare la sincerità delle risposte, questo controllo

può avvenire in due modi :

 Confrontando le risposte date alla domanda di controllo con quelle

date ad una domanda precedente sullo stesso argomento

 Ponendo domande impossibili, che consistono nel chiedere la

conoscenza di fatti o eventi inesistenti

Questo metodo da la possibilità di escludere persone che mentono dalla ricerca

poi l’analisi non sarà attendibile.

ALCUNE DOMANDE DIFFICILI

Le domande imbarazzanti e gli effetti di desiderabilità sociale delle risposte

Molte volte succede di dover porre ai soggetti domande imbarazzanti

provocando nel soggetto uno stato d’ansia e quindi possono o rifiutarsi di

andare avanti o rispondere in modo errato dovuti all’effetto di desiderabilità

sociale. Ci sono alcuni suggerimenti per evitare che questo accada :

 Dare la possibilità al soggetto di spiegare la propria azione anche se non

si è interessati

 Formulando la domanda dando per scontato che il soggetto abbia attuato

un determinato comportamento

 Indicare nella domande che anche altre persone attuano un

comportamento o atteggiamento socialmente indesiderabile dimostrando

cosi che è più diffuso di quanto si pensi

 Sottolineare che non esiste un esplicito consenso riguardo ad una norma

 Sostituire con eufemismi parole con un alto livello di desiderabilità o

indesiderabilità sociale

Domande riguardanti il passato

Le domande riguardanti al passato comportano due errori, il primo è dovuto al

non ricordo , il secondo dovuto alla compressione del tempo intercorso tra

l’evento e l’intervista. In questo secondo caso l’evento viene ringiovanito

(effetto telescopico). È più facile che una persona ricordi eventi più importanti.

Per evitare questi errori sono state suggerite alcune strategie:

 Restringere il periodo di riferimento a sei mesi o meno

 Si può chiedere di fare un media un reso conto

 Usare punti di riferimento per aiutare il soggetto a ricordare

 Dare dei suggerimenti

Le domande ipotetiche

Chiedere alle persone “cose se”, domande che comportano una forte

immaginazione nel soggetto, con queste si cerca di intercettare un

atteggiamento, ma data le difficoltà le ricerche in questo senso sono poche.

Inoltre le domande sono sempre difficile e vanno sempre attentamente

valutate, e inserire anche domande di esperienza reale .

2 ERRORI DA EVITARE

Le domande doppie

Bisogna sempre stare attenti a non formulare domande doppie cioè che

prendono in considerazioni più argomenti altrimenti il soggetto avrà

difficoltà nel rispondere. Quindi non bisogna inserire in una domanda due o

più idee.

Le domande ambigue

L’ambiguità può essere originata da termini imprecisi , es. “lei quando era

giovane..” la parola giovane è ambigua poiché il soggetto non può sapere a

quale periodo della propria vita può riferirsi, e come queste ce ne sono tante

altre ( identificare, sicurezza, famiglia o vicinato). Queste domande

comportano risultati pessimi poiché il soggetto risponderà a domande

differenti dovuti ad una sbagliata interpretazione inoltre questa ambiguità

possono far innervosire il soggetto e portarlo al rifiuto.

Le domande pilotanti

Sono domande che rendono più allettante per l’intervistato una risposta

invece di un'altra , perche indirizzano verso un certo tipo di risposta (es. lei

fuma vero?) la presenza di nomi prestigiosi o opinioni più diffusi all’interno

di una domanda porta l’intervistato a conformarsi con la stessa opinione.

Le domande caricate emotivamente

Le risposte dei soggetti possono essere anche influenzate dall’uso dei

termini che hanno una forte carica emotiva che inducono il soggetto a dare

una determinata risposta per non risultare insensibili!(lei è favorevole o

contrario a spedire cibo ai popoli affamati dell’india?)

Effetti della formulazione delle domande e del contesto

Response effect : una definizione

È possibile che molti intervistati usino scorciatoie di pensiero e scelgono la

risposta che occupa le stessa posizione nella scale o nelle alternative di

risposte senza considerare il contenuto delle domande dando luogo cosi ai

response effect. La situazione in cui viene condotta un intervista o

somministrato un questionario può essere considerato un sistema micro-

sociale all’interno di questo sistema possiamo rilevare tre fonti di response

effect :

 Il soggetto: i response effect attribuiti al soggetto possono

manifestarsi nel rifiuto sistematico a rispondere a certe domande ,

nella tendenza a dare risposte incomplete e a non riportare

informazioni indesiderabili o minacciose.

 L’intervistatore: anche se i questionari strutturati non lasciano spazio

agli interventi personali, il comportamento dell’intervistatore può

influenzare le risposte del soggetto

 Il compito: le caratteristiche del compito svolgono un ruolo decisivo

nel determinare il comportamento dei soggetti nell’ intervista.

Response effect dovuti alla formulazione delle domande

Le domande possono contenere nel testo e nelle alternative di risposte diversi

elementi terminologici e sintattici che influenzano le risposte del soggetto

introducendo distorsioni di vario genere.

L’asimmetria proibire-permettere

Rugg in un lavoro di 50 anni fa dimostrò l’influenza della domanda sulle

risposte, ponendo queste domande : lei ritiene che negli stati uniti bisogna

proibire i discorsi pubblici contro la democrazia? – lei ritiene che negli stati

uniti bisogna permettere i discorsi pubblici contro la democrazia? Furono poste

secondo il metodo split-ballot e si rilevo che il 54% alla prima aveva risposto

si, e il 75% alla seconda aveva risposto no. dimostrando che l’uso dei due

verbi aveva influenzato le risposte. Dopo molti anni la ricerca è stata ripresa da

Shuman e Presser dando gli stessi risultati. Secondo questi autori le

spiegazioni erano tre :

 La prima fa riferimento alla connotazione tra proibire e permettere;

proibire per i soggetti è più duro quindi possono trattenersi

nell’affermarlo, permettere invece può essere inteso come un

incoraggiamento ad un comportamento deviante quindi &eg

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
14 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Maya79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche di misurazione in psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Lucidi Fabio.