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L'ATTENZIONE:
Modulazione k comporta un miglioramento netto del rapporto: segnale/rumore degli aspetti della
scena rilevanti a scapito di quelli irrilevanti.
ATTENZIONE ALLO SPAZIO ED ALLE CARATTERISTICHE:
Attenzione spaziale implicita = abilità di focalizzare la nostra consapevolezza su ragioni spaziali del
campo visivo senza spostare il nostro sguardo su questa zona.
Attenzione alle caratteristiche = abilità di focalizzare l'attenzione verso singole le caratteristiche
dello stimolo.
CONTROLLO DELL'ATTENZIONE:
Se decidiamo in anticipo di prestare attenzione vs una zona del campo visivo, o vs determinate
caratteristiche dell'immagine, il nostro “occhio della mente” dirigerà la nostra consapevolezza vs
quella zona o quelle caratteristiche, rendendone + vivida la percezione.
Questo tipo di attenzione è definita: attenzione volontaria o endogena, implica k il focus della nostra
selezione può essere stabilito dagli scopi e dalle motivazioni dell'agente in modo volontario in base
ad una pianificazione precisa del compito.
A volte xò, il mondo esterno non si comporta come vogliamo o pianifichiamo: eventi
insoliti/improvvisi turbano il normale comportamento pianificato in modo volontario.
→ fattori bottom-up e top-down talvolta si trovano in contrasto, in quando particolari caratteristiche
irrilevanti x il compito in esecuzione catturano inevitabilmente l'attenzione e questo determina
rallentamenti o errori di prestazione
ATTENZIONE NEL TEMPO E ATTENZIONE AL TEMPO:
Il volume entro il quale collochiamo lo spazio percettivo contiene non solo le 3 dimensioni dello
spazio, ma anche la 4a dimensione: il tempo.
Conoscere le “caratteristiche temporali” costituisce un problema fondamentale x lo sport; quasi tutte
le discipline sportive richiedono prestazioni in condizione di pressione temporale.
→ blink attenzionale = in presenza di 2 stimoli rilevati in successione temporale rapida, il secondo
ha forti probabilità di non essere elaborato in modo attivo
LA RICERCA VISIVA:
E' il comportamento innescato x trovare informazione rilevante all'interno di scene visiva
complesse.
Rispetto agli ambienti naturali, nello sport, questo fattore è tenuto sotto controllo: con scenari
2 tipi di ricerca visiva:
– la ricerca esplicita (overt) → implica spostamenti dell'attenzione in assenza di movimenti
oculari
– la ricerca implicita (covert)
Entrambi i tipi di ricerca hanno a che fare con l'attenzione e sono ampiamente usate durante la
prestazione sportiva, sia in sport a schema fisso k in sport di situazione.
→ una serie di fattori percettivi influiscono sulla prestazione di riceva visiva, tra cui il
CROWDING = integrazione forzata di stimoli visivi vicini tra loro nella periferia del campo visivo.
“raggruppa” percettivamente gli stimoli e “mischia” le loro caratteristiche semplici.
(es. campo da basket, il play fissa il canestro e decide di passare la palla ad un giocatore alla sinistra
o destra della sua fissazione, ma può incorrere nell'errore di passare la palla all'avversario k
marcava il compagno confondendo il compagno con l'avversario, non essendo in grado di
distinguerli chiaramente). CAPITOLO 13
L'ALLENAMENTO MENTALE DEGLI ATLETI
Allenamento mentale = sistema basato sull'uso di tecniche x la gestione dell'ansia agonistica e
sull'uso della ripetizione mentale x migliorare la prestazione sportiva.
Preparazione psicologica → basata su: tecniche di rilassamento e immaginazione mentale.
– Anxiety Management Training (AMT): metodo x sviluppare il controllo sulle reazioni di
stress, gli atleti sono allenati a riconoscere al loro apparire i segnali fisico-muscolari della
tensione, attraverso l'uso dell'”imagery” e successivamente sono allenati al rilassamento
muscolare profondo.
– Ripetizione Visivo-motoria (VMBR): tecnica di ripetizione immaginativa, usato x allenarsi
METAL TRAINING:
Allenamento delle abilità psicologiche, pratica costante delle abilità mentali allo scopo
d'incrementare la prestazione, aumentare la piacevolezza, o raggiungere livelli elevati di
soddisfazione nello sport e nell'attività fisica.
IL MODELLO DELLO SVILUPPO A LUNGO TERMINE DELL'ATLETA:
Sviluppo a Lungo Termine dell'Atleta (LTAD) = rivolto a tutti colo k vogliono fare sport, propone
un approccio a lungo termine x impedire la probabilità di abbandono precoce.
Si articola in 6 fasi, ognuna delle quali ha l'obiettivo di permettere all'atleta di sviluppare abilità
semplici, k diventeranno poi sempre + complesse → approccio individualizzato, centrato sulla
maturazione biologica del soggetto e non sull'età cronologica.
Le sei fasi:
1. Divertirsi muovendosi: 6 – 9 anni
- abilità globali di movimento
- partecipazione
2. Imparare ad allenarsi: 9 - 12 anni
- sviluppo abilità sportive
- partecipazione a + sport diversi
- identificazione dei talenti
3. Allenarsi ad allenarsi: 12 – 14 anni
- sviluppo abilità sport-specifiche
- sviluppo forma fisica
4. Imparare a competere: 14 – 18 anni
- forma fisica
- attività sport-specifica
- apprendimento in situazioni di gara
5. Imparare a vincere: Oltre 18 anni
- mantenimento/miglioramento abilità fisiche
- allenamenti correlati alle situazioni agonistiche
- mental training individualizzato
6. Sportivi per tutta la vita: Ad ogni età
- libero spostamento da uno sport all'altro
- attività di tipo ricreativo non competitiva
LE ABILITA' PSICOLOGICHE DI BASE:
1. abilità di base → goal setting, impegno, fiducia
2. abilità psicosomatiche → reazioni allo stress, controllo della paura, rilassamento e
attenzione
3. abilità cognitive → immaginazione mentale, ripetizioni mentali, concentrazione, ri-
focalizzazione e pianificazione della competizione
Abilità fondamentali (da sviluppare entro il 3° punto della tabella(= a fine dell'infanzia)) k
permettono al giovane di essere in condizione di agire nel modo migliore alle situazioni sportive
sono: il rilassamento, l'immaginazione mentale, il dialogo con sè stessi, l'imparare dall'esperienza.
IL RILASSAMENTO:
Scopo: sviluppare la capacità di autocontrollo, al fine di ridurre quelle emozioni k ostacolano
l'apprendimento e le prestazioni, permettendo così di adottare comportamenti, modi di pensare e
sentimenti adeguati alle attività da svolgere. Incrementano la fiducia in sé e favoriscono la
concentrazione.
1. concentrazione passiva → la persona attraverso la ripetizione di formule verbali si guida nel
processo di rilassamento + attività di contrazione e rilassamento dei muscoli
2. rappresenta l'opposto dell'azione → xk in esso prevalgono i processi di recupero di energia
3. si acquisisce con l'allenamento quotidiano
4. determina una condizione piacevole di benessere (stato di calma mentale)
5. permette il rapido recupero dalla fatica
IMMAGINAZIONE MENTALE:
La ripetizione mentale della propria prestazione è la componente principale nella preparazione
mentale dell'atleta !!!
consente di eseguire l'azione mentale come se la si stesse eseguendo in quel preciso istante.
Permette di tenere sotto controllo le sensazioni, stati d'animo, pensieri al fine di dominare la fatica,
gestire gli errori, distribuire le energie.
Processo di auto-regolazione attraverso l'interpretazione dei segnali provenienti dal corpo.
LA GESTIONE DEI PENSIERI:
Ovvero: il dialogo interno (fonti principali di autostima).
IMPARARE DALL'ESPERIENZA:
Fra le competenze psicologiche di base, l'apprendimento si fonda sulla continua correzione degli
errori compiuti sono al raggiungimento dell'esecuzione ottimale. L'allenamento ottimale si ha
quando:
1. un atleta è molto motivato
2. con una buona concentrazione
3. svolge un compito ben definito
4. a un appropriato livello di difficoltà
5. riceve feedback informativi
6. gli vengono fornite le opportunità di esercitarsi ripetitivamente x affinare le abilità a
correggere gli errori
→ permette di saper imparare a valutare la prestazione sportiva
Teoria dell'auto-efficacia di Bandura:
la percezione di auto-efficacia basata su esperienze personali positive è rilevante e permette il
consolidamento delle aspettative future.
Le esperienze negative hanno l'effetto opposto.
L'ALLENAMENTO PSICOLOGICO AVANZATO:
Miglioramento delle abilità psicologiche degli atleti:
– goal-setting
– gestione dello stress
– concentrazione
– gestione della gara
– lo stile esplicativo
– lo stile di vita dell'atleta
– il rapporto con l'allenatore
GOAL SETTING:
cioè il raggiungimento degli obiettivi. Distinzione tra:
1. obiettivi di prestazione → miglioramento tecnico
2. obiettivi agonistici → risultati k si intendono raggiungere
andare per gradi: stabilire obiettivi: a breve-medio-lungo termine.
GESTIONE DELLO STRESS:
• stress → processo k coinvolge l'atleta ogni volta k le richieste dell'allenamento o gara
richiedono una risposta di adattamento alla situazione da affrontare, favorendo una risposta
efficace; determinando cambiamenti a livello fisiologico, comportamentale, emotivo,
cognitivo.
modalità di allenamento:
1. rilassamento associato alla ripetizione mentale della propria prestazione
2. identificazione della zona individuale di funzionamento ottimale (IZOF)
3. simulazione della gara
4. accettazione dello stress agonistico
CONCENTRAZIONE:
L'abilità di restare concentrati, a ri-focalizzarsi, ad evitare qualsiasi forma di distrazione.
L'allenamento della concentrazione avviene tramite esercitazioni k aumentano l'abilità a prestare
attenzione in compiti di carattere generale e in compiti specifici x lo sport praticato.
Importante anche potenziare la componente cinestesica dell'immaginazione, relativa alle sensazioni
provenienti dal corpo.
→ Centering = il momento migliore per concentrarsi.
Va attuata ogni volta k si avverte poca convinzione nella capacità di affrontare una situazione.
È un'attività da svolgere prima di iniziare una determinata azione.
Il tempo trascorso tra “centering” ed inizio della prestazione deve essere estremamente breve.
LA GESTIONE DELLA GARA:
Pianificare la gestione della gara stabilendo un piano k aiuti a restare concentrati e focalizzati.
La pianificazione della competizione è distinta in 3 parti:
1. pianificazione della giornata di gara = cosa l'atleta farà nella giornata di gara
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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