Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 16
Riassunto esame psicologia dello sport, prof. Villani, libro consigliato Sportivamente, tempi di psicologia dello sport, Lucidi Pag. 1 Riassunto esame psicologia dello sport, prof. Villani, libro consigliato Sportivamente, tempi di psicologia dello sport, Lucidi Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicologia dello sport, prof. Villani, libro consigliato Sportivamente, tempi di psicologia dello sport, Lucidi Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicologia dello sport, prof. Villani, libro consigliato Sportivamente, tempi di psicologia dello sport, Lucidi Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicologia dello sport, prof. Villani, libro consigliato Sportivamente, tempi di psicologia dello sport, Lucidi Pag. 16
1 su 16
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

L'ATTENZIONE:

Modulazione k comporta un miglioramento netto del rapporto: segnale/rumore degli aspetti della

scena rilevanti a scapito di quelli irrilevanti.

ATTENZIONE ALLO SPAZIO ED ALLE CARATTERISTICHE:

Attenzione spaziale implicita = abilità di focalizzare la nostra consapevolezza su ragioni spaziali del

campo visivo senza spostare il nostro sguardo su questa zona.

Attenzione alle caratteristiche = abilità di focalizzare l'attenzione verso singole le caratteristiche

dello stimolo.

CONTROLLO DELL'ATTENZIONE:

Se decidiamo in anticipo di prestare attenzione vs una zona del campo visivo, o vs determinate

caratteristiche dell'immagine, il nostro “occhio della mente” dirigerà la nostra consapevolezza vs

quella zona o quelle caratteristiche, rendendone + vivida la percezione.

Questo tipo di attenzione è definita: attenzione volontaria o endogena, implica k il focus della nostra

selezione può essere stabilito dagli scopi e dalle motivazioni dell'agente in modo volontario in base

ad una pianificazione precisa del compito.

A volte xò, il mondo esterno non si comporta come vogliamo o pianifichiamo: eventi

insoliti/improvvisi turbano il normale comportamento pianificato in modo volontario.

→ fattori bottom-up e top-down talvolta si trovano in contrasto, in quando particolari caratteristiche

irrilevanti x il compito in esecuzione catturano inevitabilmente l'attenzione e questo determina

rallentamenti o errori di prestazione

ATTENZIONE NEL TEMPO E ATTENZIONE AL TEMPO:

Il volume entro il quale collochiamo lo spazio percettivo contiene non solo le 3 dimensioni dello

spazio, ma anche la 4a dimensione: il tempo.

Conoscere le “caratteristiche temporali” costituisce un problema fondamentale x lo sport; quasi tutte

le discipline sportive richiedono prestazioni in condizione di pressione temporale.

→ blink attenzionale = in presenza di 2 stimoli rilevati in successione temporale rapida, il secondo

ha forti probabilità di non essere elaborato in modo attivo

LA RICERCA VISIVA:

E' il comportamento innescato x trovare informazione rilevante all'interno di scene visiva

complesse.

Rispetto agli ambienti naturali, nello sport, questo fattore è tenuto sotto controllo: con scenari

2 tipi di ricerca visiva:

– la ricerca esplicita (overt) → implica spostamenti dell'attenzione in assenza di movimenti

oculari

– la ricerca implicita (covert)

Entrambi i tipi di ricerca hanno a che fare con l'attenzione e sono ampiamente usate durante la

prestazione sportiva, sia in sport a schema fisso k in sport di situazione.

→ una serie di fattori percettivi influiscono sulla prestazione di riceva visiva, tra cui il

CROWDING = integrazione forzata di stimoli visivi vicini tra loro nella periferia del campo visivo.

“raggruppa” percettivamente gli stimoli e “mischia” le loro caratteristiche semplici.

(es. campo da basket, il play fissa il canestro e decide di passare la palla ad un giocatore alla sinistra

o destra della sua fissazione, ma può incorrere nell'errore di passare la palla all'avversario k

marcava il compagno confondendo il compagno con l'avversario, non essendo in grado di

distinguerli chiaramente). CAPITOLO 13

L'ALLENAMENTO MENTALE DEGLI ATLETI

Allenamento mentale = sistema basato sull'uso di tecniche x la gestione dell'ansia agonistica e

sull'uso della ripetizione mentale x migliorare la prestazione sportiva.

Preparazione psicologica → basata su: tecniche di rilassamento e immaginazione mentale.

– Anxiety Management Training (AMT): metodo x sviluppare il controllo sulle reazioni di

stress, gli atleti sono allenati a riconoscere al loro apparire i segnali fisico-muscolari della

tensione, attraverso l'uso dell'”imagery” e successivamente sono allenati al rilassamento

muscolare profondo.

– Ripetizione Visivo-motoria (VMBR): tecnica di ripetizione immaginativa, usato x allenarsi

METAL TRAINING:

Allenamento delle abilità psicologiche, pratica costante delle abilità mentali allo scopo

d'incrementare la prestazione, aumentare la piacevolezza, o raggiungere livelli elevati di

soddisfazione nello sport e nell'attività fisica.

IL MODELLO DELLO SVILUPPO A LUNGO TERMINE DELL'ATLETA:

Sviluppo a Lungo Termine dell'Atleta (LTAD) = rivolto a tutti colo k vogliono fare sport, propone

un approccio a lungo termine x impedire la probabilità di abbandono precoce.

Si articola in 6 fasi, ognuna delle quali ha l'obiettivo di permettere all'atleta di sviluppare abilità

semplici, k diventeranno poi sempre + complesse → approccio individualizzato, centrato sulla

maturazione biologica del soggetto e non sull'età cronologica.

Le sei fasi:

1. Divertirsi muovendosi: 6 – 9 anni

- abilità globali di movimento

- partecipazione

2. Imparare ad allenarsi: 9 - 12 anni

- sviluppo abilità sportive

- partecipazione a + sport diversi

- identificazione dei talenti

3. Allenarsi ad allenarsi: 12 – 14 anni

- sviluppo abilità sport-specifiche

- sviluppo forma fisica

4. Imparare a competere: 14 – 18 anni

- forma fisica

- attività sport-specifica

- apprendimento in situazioni di gara

5. Imparare a vincere: Oltre 18 anni

- mantenimento/miglioramento abilità fisiche

- allenamenti correlati alle situazioni agonistiche

- mental training individualizzato

6. Sportivi per tutta la vita: Ad ogni età

- libero spostamento da uno sport all'altro

- attività di tipo ricreativo non competitiva

LE ABILITA' PSICOLOGICHE DI BASE:

1. abilità di base → goal setting, impegno, fiducia

2. abilità psicosomatiche → reazioni allo stress, controllo della paura, rilassamento e

attenzione

3. abilità cognitive → immaginazione mentale, ripetizioni mentali, concentrazione, ri-

focalizzazione e pianificazione della competizione

Abilità fondamentali (da sviluppare entro il 3° punto della tabella(= a fine dell'infanzia)) k

permettono al giovane di essere in condizione di agire nel modo migliore alle situazioni sportive

sono: il rilassamento, l'immaginazione mentale, il dialogo con sè stessi, l'imparare dall'esperienza.

IL RILASSAMENTO:

Scopo: sviluppare la capacità di autocontrollo, al fine di ridurre quelle emozioni k ostacolano

l'apprendimento e le prestazioni, permettendo così di adottare comportamenti, modi di pensare e

sentimenti adeguati alle attività da svolgere. Incrementano la fiducia in sé e favoriscono la

concentrazione.

1. concentrazione passiva → la persona attraverso la ripetizione di formule verbali si guida nel

processo di rilassamento + attività di contrazione e rilassamento dei muscoli

2. rappresenta l'opposto dell'azione → xk in esso prevalgono i processi di recupero di energia

3. si acquisisce con l'allenamento quotidiano

4. determina una condizione piacevole di benessere (stato di calma mentale)

5. permette il rapido recupero dalla fatica

IMMAGINAZIONE MENTALE:

La ripetizione mentale della propria prestazione è la componente principale nella preparazione

mentale dell'atleta !!!

consente di eseguire l'azione mentale come se la si stesse eseguendo in quel preciso istante.

Permette di tenere sotto controllo le sensazioni, stati d'animo, pensieri al fine di dominare la fatica,

gestire gli errori, distribuire le energie.

Processo di auto-regolazione attraverso l'interpretazione dei segnali provenienti dal corpo.

LA GESTIONE DEI PENSIERI:

Ovvero: il dialogo interno (fonti principali di autostima).

IMPARARE DALL'ESPERIENZA:

Fra le competenze psicologiche di base, l'apprendimento si fonda sulla continua correzione degli

errori compiuti sono al raggiungimento dell'esecuzione ottimale. L'allenamento ottimale si ha

quando:

1. un atleta è molto motivato

2. con una buona concentrazione

3. svolge un compito ben definito

4. a un appropriato livello di difficoltà

5. riceve feedback informativi

6. gli vengono fornite le opportunità di esercitarsi ripetitivamente x affinare le abilità a

correggere gli errori

→ permette di saper imparare a valutare la prestazione sportiva

Teoria dell'auto-efficacia di Bandura:

la percezione di auto-efficacia basata su esperienze personali positive è rilevante e permette il

consolidamento delle aspettative future.

Le esperienze negative hanno l'effetto opposto.

L'ALLENAMENTO PSICOLOGICO AVANZATO:

Miglioramento delle abilità psicologiche degli atleti:

– goal-setting

– gestione dello stress

– concentrazione

– gestione della gara

– lo stile esplicativo

– lo stile di vita dell'atleta

– il rapporto con l'allenatore

GOAL SETTING:

cioè il raggiungimento degli obiettivi. Distinzione tra:

1. obiettivi di prestazione → miglioramento tecnico

2. obiettivi agonistici → risultati k si intendono raggiungere

andare per gradi: stabilire obiettivi: a breve-medio-lungo termine.

GESTIONE DELLO STRESS:

• stress → processo k coinvolge l'atleta ogni volta k le richieste dell'allenamento o gara

richiedono una risposta di adattamento alla situazione da affrontare, favorendo una risposta

efficace; determinando cambiamenti a livello fisiologico, comportamentale, emotivo,

cognitivo.

modalità di allenamento:

1. rilassamento associato alla ripetizione mentale della propria prestazione

2. identificazione della zona individuale di funzionamento ottimale (IZOF)

3. simulazione della gara

4. accettazione dello stress agonistico

CONCENTRAZIONE:

L'abilità di restare concentrati, a ri-focalizzarsi, ad evitare qualsiasi forma di distrazione.

L'allenamento della concentrazione avviene tramite esercitazioni k aumentano l'abilità a prestare

attenzione in compiti di carattere generale e in compiti specifici x lo sport praticato.

Importante anche potenziare la componente cinestesica dell'immaginazione, relativa alle sensazioni

provenienti dal corpo.

→ Centering = il momento migliore per concentrarsi.

Va attuata ogni volta k si avverte poca convinzione nella capacità di affrontare una situazione.

È un'attività da svolgere prima di iniziare una determinata azione.

Il tempo trascorso tra “centering” ed inizio della prestazione deve essere estremamente breve.

LA GESTIONE DELLA GARA:

Pianificare la gestione della gara stabilendo un piano k aiuti a restare concentrati e focalizzati.

La pianificazione della competizione è distinta in 3 parti:

1. pianificazione della giornata di gara = cosa l'atleta farà nella giornata di gara

Dettagli
A.A. 2017-2018
16 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher micheladelucca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Villani Daniela.