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COMUNICAZIONE TRA GRUPPI E STRUTTURA DELL’AZIENDA
all'interno aziende= tre reti di comunicazione:
1) rete strutturale: utilizzata x l'informazione operativa;
2) rete rappresentativa: per l'informazione economica sociale;
3) rete di comunicazione diretta: serve a ogni dipendente per comunicare con
l'azienda.
L'azienda deve dar vita alla informazione strutturale, questa rete è la
risultante di tre sottosistemi:-sottosistema prevalentemente tecnico: uno
stabilimento in più, possibilità di riunirsi ecc;-uno a prevalenza psicologico:
l'intesa tra membri, rigetto ecc;-uno a prevalenza organizzativo:
l'organigramma che esprime/controlla l'economia e sicurezza comunicazioni.
Struttura quindi deve essere adatta al cooperare dei dipendenti
dell'azienda/facilitare la comunicazione. X queste esigenze diverse soluzioni.
TIPOLOGIA DELLE STRUTTURE CLASSICHE
diffusi tre tipi di struttura aziendale:
1) struttura burocratica: più antica, assicura potere dell'ufficio (dei servizi dei
regolamenti impersonali) limita le possibilità di scelta delle singole persone;
largamente diffusa, caratteristiche:
-dettagliata descrizione delle singole funzioni e dei rispettivi compiti;
somiglianza dei posti rappresentati dalla medesima funzione. Funzioni
ripartite tra l'apparato che prende decisioni della macchina che esegue;
-decisioni sono sempre presa dai vertici e con pieno rispetto dei regolamenti.
-I clienti hanno stesso trattamento in tutti punti del territorio (tariffe ecc).
-La centralizzazione è estrema ed ugualmente sviluppata per potere
dell'organizzazione/contro-potere (rappresentanti del personale).
Ogni struttura burocratica si serve della comunicazione impersonale e
cartacea.
2) La struttura detta familiare: nelle piccole/medie aziende, caratteristiche:
-il concetto di funzione è sconosciuto quindi gli attributi sono personali e
appartengono coloro che li esercitano.
-La dipendenza gerarchica e teorica;
-i ruoli associati alle funzioni sono per i membri della famiglia, divisi tra
un'attività specializzata (dipendente gerarchicamente da un capo
extrafamiliare) e una partecipazione al potere direttivo.
-condizioni più legate al diritto-costume che ai contratti, i salari sono
fortemente personalizzati;
-le decisioni vengono prese di volta in volta, i concetti di
pianificazione/previsione sono sconosciuti;
-riforme strutturali riguardano rinnovamento della dirigenza e il recupero di
posizioni perdute.
Sistema strutturale fortemente centralizzato, poco sistematizzato, presenta
debolezze, ma la piccola taglia imprese superano tali limiti per la facilità delle
comunicazioni quotidiane. Strutture familiari impraticabili quando più di 300
unità, allora struttura gerarchica o moderna.
3) struttura moderna: modello che tenta di conciliare l'unità del comando e la
pluralità dei contributi; caratteristiche:
-le funzioni (definite e personali) appartengono a coloro che le possiedono;
-remunerazione legata alla qualificazione della funzione affidata e alla
maniera in cui attuata;
-delega permette di sostituire all'accordo preliminare il controllo a posteriori,
di pianificazione di valutare il rendimento più che il percorso che ha permesso
di attuarlo;
-garanzie individuali diminuiscono in misura avanzamento struttura
dell'organizzazione e le procedure= limitate al necessario;
-Le comunicazioni (più frequentemente orizzontali), riguardano l'efficienza
OSSERVAZIONI E PROPOSTE DI RIMEDIO
struttura gerarchica e funzionale= le migliori. L'unità di comando più teorica
che reale. Poiché ciascun lavoratore dipende da un capo gerarchico e da un
responsabile funzionale, frequenti i conflitti di autorità e gli operatori talvolta
privati del potere senza essere liberati da responsabilità. Gli atteggiamenti
individuali relativi alla informazione verticale faccia a faccia riducono
l'efficacia della rete:-più si scende ai gradi inferiori, più informazione si
impoverisce;-meno capace un capo, più controlla l'informazione;-più l'impresa
grande, più numerosi sono i livelli di e più informazione parallela si sostituisce
a strutturale quindi struttura burocratica, concepita per le grandi aziende, è
bloccata. Rimedi per sbloccare:
1) limitare gli inconvenienti delle strutture tayloristiche: durante gli ultimi
decenni del secolo scorso aziende= tentato di riorganizzare strutture di tipo
Staff and line per ridurre inconvenienti; una delle soluzioni adottate=
dipartimentalizzazione (dividere una grande impresa in tanti dipartimenti)
così ciascun dipartimento, può essere gestito come una impresa distinta e di
dimensioni più ridotte e possono affiliarsi tra loro. Questa soluzione perde
senso quando centralizzazione a oltranza priva i direttori delle filiali del
potere reale.
2) altre soluzioni:
-sistema ideato a partire dai principi della teoria dei sistemi: conduce a
ricercare il minimo indispensabile dei servizi di staff che moltiplicano i bisogni
delle comunicazioni/a creare funzioni globali dotati di una tavola di bordo e
del potere di decisione.
-Altro sistema= struttura per progetto: consiste nel costituire attorno ad un
responsabile un'equipe operativa temporanea (della struttura nessuno è capo
a titolo definitivo, dipendenza gerarchica può essere invertita da un progetto
all'altro, quindi cambiamenti di ruolo…).
-Un altro sistema= dei gruppi autonomi: affidare responsabilità non + a 1
persona designata nominalmente ma a piccolo gruppo (salari uniformi,
comando per via elettiva e rotazione).
-Suddivisione in piccole unità poco strutturate e integralmente responsabili
(soluzione soddisfacente sul piano umano, vantaggi piccole società familiari
ma non loro inconvenienti).
Tentativi di rimodernare le strutture classiche= iniziative volte ad aggiungere
nuovo tipo di imprese le cui caratteristiche salienti sono:
a) specializzazioni meno affermate e meno parcellizzate, che ammettono
polivalenza e sostituzione individui (migliore risposta all'assenteismo per
demotivazione);
B) maggior numero di funzioni globali, con l'animazione più che il comando,
non solo ai vertici ma tutti i livelli.
C) maggiori possibilità di partecipazione a tutti i livelli.
COMPUTER: V. LIBRO
ELEMENTI COMUNICAZIONE ESTERNA DELL’AZIENDA
comunicazione esterna può essere suddivisa in due filoni:
1) relazioni pubbliche: formate da insieme attività il cui obiettivo generale
comunicare per informare/influenzare l'opinione pubblica e i pubblici influenti
per creare benevolenza (goodwill). Compito: curare i rapporti con le persone
che sono già in contatto con l'azienda/che stanno per prendere contatti, e
privilegiare quelli che ricoprono cariche istituzionali (politiche, economiche
ecc), presentano l'azienda. Attività spesso considerata di tipo lobbistico,
perché si sforzano di individuare tutti potenziali interlocutori che sono in
grado di far valere gli interessi dell'azienda nelle sedi di appartenenza. Oggi,
ogni azienda che pretende di agire e produrre ignorando proprio contesto
sociale è destinata a perire,quindi nate nuove professioni/messe a punto
tecniche adatte a rendere tale professione efficiente e produttiva:-creazione
di un'organizzazione di attivisti;-l'uso di diversi mezzi di
comunicazione;-l'impiego di simboli e slogan;-creazione di preudo-eventi
(usata dai professionisti quando creano un evento al solo scopo di ottenere
l'attenzione della stampa);-l'orchestrazione del conflitto (gli atteggiamenti
verso un evento dipendono dal modo in cui vengono interpretati più che del
loro contenuto).
Per delineare le relazioni pubbliche utilizzabili seguenti vocaboli: propaganda,
diffusione di informazione, persuasione scientifica, comprensione reciproca.
2) marketing: affermatosi mano a mano che teoria del marketing
transazionale (politica centrata sul prodotto e su singola transazione) cedeva
posto a marketing relazionale (politiche di costruzione di relazioni durature).
Comunicazione di marketing oltre a essere il principale canale comunicazione
tra impresa/suo ambiente, diventata mezzo efficace per promuovere le
vendite creando un'immagine distintiva del prodotto. Deve rendere visibile
l'identità dell'impresa evidenziandone il valore di riferimento (il suo
posizionamento: il risultato delle percezione che i pubblici di riferimento
dell'impresa hanno di lei, quest'insieme di percezioni concorre a posizionare
le imprese in una scala di classificazione, che terrà conto qualità prodotti,
fiducia, prestigio del marchio ecc). Le modalità di comunicazione= basate su
iniziative di comunicazione interpersonale, quindi che fanno sentire al cliente
di essere una persona conosciuta individualmente e non come una categoria.
CULTURA E CLIMA NELLE ORGANIZZAZIONI
cultura è stata presa in esame come variabile/come aspetto dell'org/come
metafora, fino ad affermare che l'organizzazione stessa è una cultura. Nelle
fusioni organizzative =necessario prestare attenzione alle caratteristiche
culturali nelle aziende e non solo gli aspetti finanziari/economici.
LA CULTURA ORGANIZZATIVA: FUNZIONI E RUOLI
Pettigrew 79 introdusse concetto di cultura nel campo comportamento/teorie
organizzative rendendosi conto dell'importanza che rituali, miti, simboli
assumono per comprensione org. Anni 80 cultura =concetto popolare.
Schein= approfondito lo studio, l'attenzione su concetti come problem
solving/apprendimento/valori/assunzione di base. Nella definizione di
cultura= tre aspetti:-La cultura concerne assunzioni critiche che determinano
come un gruppo percepisce, pensa sente senza comprendere pattern di
comportamento pubblico;-la cultura appartiene ad un gruppo;-la cultura è
appresa. Definizione include due funzioni di base: risolvere i problemi di
integrazione interna/adattamento esterno. Nell'analisi culturale l'attenzione
rivolta comprendere come i cui fondatori definiscono l'ambiente (quale la
mission, quali sono goal, in che modo org realizza compiti, quali informazioni
necessarie ecc); integrazione interna e adattamento esterno sono intrecciati.
La cultura organizzativa, intesa come un aspetto dell'organizzazione=
tentativo di spiegare la A (ambiente) di Lewin: C=f/P,A)1; costituisce una
fonte di forza e di identità dell'organizzazione o di un gruppo. La cultura è
formata da un gruppo, la cultura e la proprietà di un gruppo ( un insieme di
due o più persone che realizzano uno o più obiettivi comuni e con norme
comuni). All'interno org possono coesistere più sottoculture.
Schein propone