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cognitivi, problematiche emotive o psicopatologiche, l’appartenenza culturale e la sua
influenza…
Anche da un punto di vista storico il disegno è sempre stato ritenuto importante, a partire
da Bruner (disegno= forma di rappresentazione che riflette le caratteristiche dell’individuo)
o dalla psicoanalisi (disegno in termini proiettivi, come proiezione dei processi interni
inconsci) fino ad arrivare, ad esempio, al cognitivismo (disegno come rilevatore di abilità
cognitive e del livello di sviluppo dell’individuo).
La teoria dei riferimento del disegno congiunto è la teoria sistemico - costruzionista. Il
costruzionismo sostiene che la conoscenza è sempre una conoscenza co-costruita
all’interno del sistema e delle relazioni; lo psicologo, di conseguenza, deve prestare molta
importanza al linguaggio sia verbale che non verbale. Sulla scia di questa visione, la
comunicazione umana viene considerata un processo in cui vengono creati, mantenuti e
cambiati i significati attraverso l’azione ricorsiva tra individui e contesti. Il termine
sistemico, invece, si riferisce alla visione della famiglia come sistema interattivo aperto,
dove ogni comportamento influenza e viene influenzato dal comportamento degli altri e
dalla storia delle interazioni interne o con l’ambiente. La lettura non è più lineare, ma
relazionale. Anche lo psicologo contribuisce a costruire il sistema osservato.
SVOGLIMENTO
La consegna del test è la seguente: “Adesso su questo foglio vi chiedo di disegnarvi come
famiglia mentre state facendo qualcosa. Potete impiegare un po’ di tempio per decidere
insieme cosa disegnare e utilizzare tutto il tempo necessario.” Alla consegna principale
seguono solitamente due affermazioni: “Ognuno può disegnare se stesso o gli altri” e
“Ognuno avrà un pennarello di colore diverso”. È importante che i colori vengano
mantenuti separati e non scambiati, per poter analizzare chi disegna cosa o chi aggiunge
modifiche ai disegni degli altri componenti della famiglia. Alla fine del compito lo
psicologo procede col chiedere agli individui di descrivere e commentare il proprio
disegno: questo non è solo un momento riepilogativo dell’attività appena svolta, ma
soprattutto un’ occasione per co-costruire nuovi significati in un processo ricorsivo che
coinvolge diversi livelli di comunicazione.
I criteri di lettura del disegno sono i seguenti: