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“PSICOLOGIA GIURIDICA E FORENSE APPUNTI”
26/2/14
Quando accade che un minore è imputabile? Quando si ritiene che nel momento dell’atto è capace
di intendere e di volere. L’ambito di utilizzo delle teorie psicologiche è l’ambito forense.
Ambiti della psicologia giuridica:
- Psicologia della polizia: reclutamento, stress;
- Psicologia investigativa: profiling, territorialità;
- Psicologia clinica: valutazione, predizione;
- Psicologia carceraria: trattamento, sistemi alternativi;
- Psicologia forense: aspetto clinico, applicativo al contesto della giustizia;
- Psicologia biologica: basi genetiche della criminalità, danni alla violenza;
- Psicologia dello sviluppo: aggressività, devianza;
- Psicologia cognitiva: utilizza la memoria. Testimonianza, attendibilità, tecniche di intervista;
- Psicologia sociale: giurie e decisione di giudizio.
Oggi, in Italia, gli psicologi lavorano anche all’interno delle forze dell’ordine e non sono più solo
limitati alla fase di selezione. Chi entra in polizia come psicologo diventa un membro di polizia o
carabinieri a tutti gli effetti, con distintivo e arma. Oggi gli psicologi delle forze dell’ordine si
occupano soprattutto di casi che riguardano minori. Può anche chiedere, quando segue un caso, la
custodia in carcere di una persona al giudice. Noi psicologi possiamo essere interpellati nel caso di
“abuso su minori”. Nei casi in cui bisogna fare i profiler ci sono due opzioni: o le forze dell’ordine
si dotano di conoscenze psicologiche, o il magistrato chiede una consulenza tecnica. Quando uno
psicologo fa una consulenza tecnica nell’ambito di un processo, deve mantenere il segreto.
Sotto i 14 anni, in Italia, non si è imputabili. In Italia la legge afferma che: “una persona non è
imputabile se, nel momento dell’atto, era incapace di intendere e di volere”. Se un ragazzo sotto i 14
anni compie un reato viene imputato il genitore. L’imputabilità tra i 14 e i 18 anni è da valutare caso
per caso. Si tende a cogliere la cosa penale per responsabilizzare il ragazzo e fare un percorso
educativo. Nel momento in cui il giudice reputa la persona responsabile di un atto, in quel momento
non capace di intendere e di volere, vuole sapere se è una persona “socialmente pericolosa”.
Psicologia giuridica/forense, è importante:
- conoscere le legislazioni del paese in cui si opera;
- normativa penale e civile;
- statistiche criminali;
- ricerca e metodologia per la raccolta dei dati in criminologia.
La funzione giuridica in Italia:
- tribunale penale-procura presso i tribunali;
- tribunale per i minorenni-funzione civile e penale;
- tribunale civile;
- tribunale della libertà o del riesame;
- tribunale di sorveglianza;
- corte d’appello;
- corte di cassazione;
- giudice di pace (ex pretore).
Nel tribunale penale c’è anche la procura, ci sono gli uffici della procura. Gli uffici della procura
sono quelli che cercano i cattivi, chi fa un’azione illecita. Nella fase iniziale delle indagini (che può
durare 6 mesi, 1 anno) si raccolgono le informazioni del reato e le cerca il pubblico ministero (PM).
Il “numero oscuro” sono i reati non denunciati.
Ci sono due categorie di reati: i “reati a querela di parte” (furto, violenza sessuale); i “reati”
procedibili d’ufficio” (tentato omicidio, omicidio).
3/3/14
La “separazione consensuale” è quando marito e moglie, di comune accordo, scelgono i termini
termini per il divorzio. La “separazione giudiziale” (ex “separazione per colpa”) è quando una delle
due persona della coppia richiede il divorzio anche senza il consenso dell’altro (per es. una donna
dice di volersi separare dal marito perché la picchia). La “mediazione familiare” è quella modalità
di aiutare le coppie, quando sono già scoppiate ed hanno deciso di separarsi, a farlo in modo civile.
Anche se non è obbligatoria nel nostro sistema civile, a volte può accadere che questa venga
suggerita dal giudice. Può accadere che questo caso arrivi da noi psicologi direttamente dal
tribunale o, più spesso accade che vengano da noi per una consulenza tecnica in merito alla
“funzione genitoriale”. La consulenza ha la funzione di esprimere un giudizio. È difficile farlo
perché, dobbiamo dare una consulenza sulla funzione di un genitore in un tempo breve.
“Consulenza tecnica di ufficio”. Accade anche che venga richiesta una consulenza tecnica su istanza
delle parti (la richiedono i genitori) ma, questa deve essere motivata ed il giudice valuterà se farla
fare o meno. CTP= consulente tecnico di parte. CTU= consulente tecnico di ufficio.
La “terapia di coppia” aiuta quelle persone che vogliono ancora stare insieme ma che hanno delle
difficoltà.
Il giudice chiede al mediatore familiare di valutare quale siano i giudizi sulle capacità genitoriali e
quali sia il miglior affido per il minore.
Tribunale per i minorenni: si occupa della protezione dei minori; si occupa della salvaguardia dei
minori che hanno il diritto di crescere nella loro famiglia d’origine; ha la funzione anche di
nominare un tutore per il minore (e c’è anche un “giudice tutelare):
- civile: si occupa della sospensione delle funzioni genitoriali;
- penale:
Quando si lavora in qualsiasi ambito in cui si ha a che fare con un disagio avremo a che fare con gli
assistenti sociali (per es. cooperative; comunità; tribunale). L’assistente sociale può andare a
guardare la situazione di un minore a casa solo in presenza di un mandato da parte dell’autorità
giudiziaria. “L’assistente sociale” ha il ruolo di valutazione socio-ambientale. “L’ambito
amministrativo”, ha una funzione amministrativa ed ha un ruolo “meno restrittivo” in quella che è la
libertà della persona. Nei confronti dei reati minorili, non ci si limita solo alla pena ma, si pone
molta attenzione all’ambito rieducativo. I reati minorili legati ai furti sono rimasti stabili mentre,
quelli relativi ai “reati violenti”, sono notevolmente aumentati. I “giudici onorari” sono tecnici
esperti (lavorano in corte d’appello, nel tribunale per i minorenni e nel tribunale di sorveglianza)
entra nel merito di fare i colloqui con i genitori, di valutare gli assistenti sociali. Il tribunale di
sorveglianza di Roma entra nel merito della richiesta di revoca del 41 bis. Il “41 bis” è un tipo di
carcere molto rigido, in cui non si può vedere nessuno, si hanno due ore d’aria al giorno, si sta in
isolamento. La “corte di cassazione” è una sola ricontrolla il giudizio della corte d’appello è dà la
conferma o la sconferma di quel giudizio. La “corte d’appello” è divisa in due parti è si utilizza
dopo il 1° grado.
La tutela dei minori: concetto di “rischio evolutivo”; disagio minorile. Gli organismi deputati alla
tutela del minore sono: il tribunale ordinario civile, il giudice tutelare, il tribunale per i minorenni,
in concerto con i servizi (sociali, ASL, cooperative, associazioni). I provvedimenti a tutela dei
minori sono stati disposti quando si è visto “il minore non più come adulto mancato”. Non tutti i
casi di disagio minorile, naturalmente, sono da portare all’attenzione dello psicologo. In questo
campo, la figura dello psicologo non è da sola ma, ha dietro una struttura (come ASL, cooperative).
Tutela del minore: bisogna entrare in contatto con il suo mondo. Il minore, ha il diritto di
partecipare a scelte che lo riguardano ed è “importante ascoltarlo”. È importante “la promozione del
benessere oltre alla rimozione del malessere”. Il concetto di “rischio evolutivo” è che qualcosa può
accadere. Le condizioni di pregiudizio per il minore sono:
- in ambito familiare: maltrattamento fisico, abuso sessuale, trascuratezza, maltrattamento
psicologico-strumentalizzazione genitoriale (processo di triangolazione). Molte figure
professionali (come psicologi o insegnanti), spesso, quando un minore gli porta una storia di
abuso, non la segnalano per paura di ricevere una denuncia di diffamazione. Ma non è cosi.
Lo specialista dirà (“segnalazione”): “il soggetto x mi ha riportato una storia di abuso
sessuale ricevuta dal soggetto y“ (in questo modo non è diffamazione). Sarà diffamazione se
invece dirà: “il soggetto y ha stuprato il soggetto x”.
Affido eterofamiliare-adozione: il focus è sulla tutela del minore ma, anche di sostegno della
famiglia con disagio attraverso l’attivazione di servizi. Il minore viene affidato in comunità (case di
famiglia) o in famiglia previo assenso genitori o del minore maggiore di 12 anni. Se esiste il
pregiudizio e non l’assenso, si ha “l’affidamento giudiziario” disposto dal tribunale per i minorenni.
L’adozione, inoltre, si ha nei casi di decadenza/sospensione della potestà genitoriale. Solo le coppie
sposate possono adottare un bambino. L’affidamento può avvenire quando decade la potestà
genitoriale e quando non c’è nessun altro genitore/familiare che può adottare il minore.
10/3/14
La tassonomia delle domande in ambito legale può essere concepita lungo un continuum che va
dalla “forma libera” a quella più “coercitiva”. Ci sono quattro tipi di forma delle domande:
1) domande aperte (open-ended questions): queste permettono a chi deve rispondere di parlare
dell’accaduto ascoltando il suo flusso;
2) domande chiuse (closed questions): servono per puntualizzare alcune cose che sono emerse
dalle risposte alle domande aperte;
3) scelta multipla;
4) a coda.
Bisogna prediligere “domande neutre” ed evitare le “domande coercitive” che fanno rischiare di
avere risposte scorrette. All’interno delle domande coercitive ci sono:
- domande suggestive (leading questions): contengono o suggeriscono le risposte;
- domande fuorvianti (mislleading questions): contengono informazioni errate.
Sono due tipologie di domande che vanno evitate accuratamente quando si raccolgono informazioni
testimoniali in sede giudiziale, soprattutto con i bambini. Nelle domande che poniamo al bambino,
dobbiamo cercare di fare le domande utilizzando i termini che lui ha usato.
I “testimoni vulnerabili” sono coloro che sia per il reato accusato sia per le vittime del reato stanno
molto male. La persona vulnerabile può essere ascoltata dallo psicologo, sia che sia un adulto sia
che sia un minore. Le domande dobbiamo farle ad