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CPA

• avvocati

servizi territoriali

• psichiatri

servizi psicologici

• educatori

cooperative

• magistrati

in proprio

Ambito civile

Valutazione di adulti che si occupano di minori:

inidoneità genitoriale: in relazioni conflittuali in cui bisogna stabilire l’affido del bambino.

• incapacità genitoriale: valutazione del rispetto dei requisiti che richiede la figura genitoriale.

• L’assenza di essi implica la perdita della potestà genitoriale.

idoneità genitoriale: viene applicata alle coppie che danno disponibilità ad accogliere un figlio

• (adozione, affido); si valutano alcune caratteristiche per verificare se soddisfano alcuni requisiti

fondamentali.

Valutazione di adulti:

danno psichico: valutazione che avviene nel momento in cui una persona fa richiesta di

• risarcimento in seguito a un danno. E’ una categoria particolare del danno biologico, per poter

avere un danno psichico riconoscibile sono richiesti una certa permanenza nel tempo, il

riconoscimento di un effettivo cambiamento psicologico e una documentazione del danno.

mobbing: riconoscimento di comportamenti atti a danneggiare la persona sul luogo di lavoro, è

• richiesto anche qui che abbiano una certa persistenza nel tempo.

capacità di intendere e di volere: valutazione che serve a limitare la capacità di agire di una

• persona.

Ambiti di tutela (legati alle valutazioni):

separazione coppia con minori

tutela del minore (abbandono): unico ambito che unisce la valutazione all’azione

valutazione del rischio/allontanamento

• provvedimenti

• presa in carico

disponibilità adozione/affido

salute psichica

salute in contesto lavorativo

interdizione e inabilitazione

Ambito penale

Si occupa di salvaguardare l’identità sociale e culturale della realtà a cui si rivolge.

imputabilità: una persona incapace di intendere e di volere non può essere imputata, cioè non

• può essere sottoposta a un processo.

pericolosità sociale: anche nel momento in cui una persona venga dichiarata incapace di

• intendere e di volere, vi può essere una valutazione mirata a capire se le azioni dell’individuo 9

Psicologia Giuridica

possono causare danno alla sua persona o ad altri. In questo caso possono essere presi

provvedimenti restrittivi.

capacità di stare in giudizio: valutazione della possibilità che l’imputato sia in grado di

• comprendere fino in fondo ciò che sta succedendo; si basa sul fatto che una persona debba

saper affrontare il processo comprendendo a pieno ciò che gli sta succedendo.

capacità testimoniale: valutazione delle capacità di un testimone.

Valutazione di:

capacità di intendere e di volere (imputabilità e pericolosità sociale): la capacità di intendere e di

• volere in ambito di imputabilità lavora in maniera retrospettiva, cioè si rifà al momento in cui il

reato è stato compiuto; in ambito civile, invece, la tendenza è contraria, cioè nonostante la

persona sia lucida in qualche momento, si analizza la complessità delle sue azioni. Per quanto

riguarda la pericolosità, è una valutazione prognostica (da oggi in avanti), si basa sul passato

della persona ma è mirata al futuro.

Per l’imputabilità e la pericolosità sociale la figura che viene maggiormente richiesta è quella dello

psichiatra piuttosto che quella dello psicologo è importante poter associare all’incapacità un

disfunzionamento (l’esclusione di imputabilità è legata all’infermità mentale).

integrità ed efficienza delle funzioni mnestiche/cognitive delle risorse umane (capacità di stare in

• giudizio e capacità testimoniale)

Penale minorile

Nell’ambito penale minorile, i quesiti e le aree rimangono le stesse ma cambiano le modalità: la

capacità di intendere e di volere segue criteri assolutamente diversi, si viene meno, quindi, al

principio di generalità e si analizza caso per caso. In questo caso non si va a verificare se vi è una

patologia ma se la capacità di intendere e di volere di quel minore è matura la figura più indicata

in questo caso è quindi quella dello psicologo.

Raccolta di informazioni:

incidente probatorio: per tutelare il minore (in situazioni che potrebbero turbarlo o danneggiarlo), si

ritiene importante, poter raccogliere le informazioni in un momento (antecedente al processo) e in

una sede diversi da quelli che vengono di solito utilizzati questo compito viene delegato allo

psicologo per salvaguardare la salute psicofisica del minore.

Incidente probatorio (art. 392-404 c.p.p.)

L’incidente probatorio è un istituto del diritto processuale penale italiano con il quale il pubblico

ministero (anche su sollecitazione della parte offesa) e la difesa dell’indagato possono chiedere

l’assunzione anticipata dei mezzi di prova nella fasi precedenti il dibattimento. Anche se è

prescritto durante la fase delle indagini preliminari, non è escluso il suo ricorso nell’udienza

preliminare, in questo caso è competente il GUP che procede, e nella fase predibattimentale.

I presupposti che lo giustificano sono riconducibili (e le ipotesi sono tassative) e quattro grandi

aree concettuali:

prova esposta a inquinamento (anche i confronti)

• prova esporta a deterioramento o futura impossibilità di acquisizione

• prova concernente chiamate in correità od in reità

• prova periziale di lunga e difficile formazione

audizione protetta: raccolta di informazioni in un contesto protetto, eseguita solitamente da

psicologi esperti. Vi è anche la presenza di altri esperti (giudice, avvocato …), che collaborano con

lo psicologo chiedendo all’esperto di approfondire certe tematiche, o di fare alcune domande pur

non essendo direttamente presenti alla raccolta di informazioni (es. uso di vetro bidirezionale).

Questo avviene solitamente in ambiti molto delicati come situazioni di abuso o molestie che sono,

solitamente, difficili da rilevare.

L’audizione protetta è una forma particolare di udienza in cui viene ascoltato un minore (di anni 16)

presunta vittima di reati di natura sessuale. Siamo in fase di incidente probatorio, in cui avviene

l’assunzione della prova. La testimonianza del minore viene raccolta con l’ausilio di un esperto in

psicologia dell’infanzia che ha il compito di facilitare la raccolta delle dichiarazioni del minore.

L’audizione protetta si dovrebbe svolgere in uno “spazio neutro” cioè un luogo in cui il minore

possa sentirsi tranquillo e tutelato. L’audizione si svolge in una sala con vetro-specchio

unidirezionale e sistema di audio-video registrazione. Nella sala adiacente possono assistere

attraverso il vetro il Giudice, gli avvocati di parte, i consulenti, i genitori della presenta vittima, il

presunto abusante. 10

Psicologia Giuridica

Di solito le due sale sono intercomunicanti mediante citofono attraverso il quale il Giudice rivolge le

proprie domande e quelle delle parti allo psicologo che, a sua volta, le trasformerà, se necessario,

in un linguaggio consono all’età del minore per facilitarne la comprensione.

L’audizione protetta dovrebbe essere audio-videoregistrata per “congelare” la testimonianza del

minore, cercando di evitare, così, altri interrogatori che potrebbero provocare ulteriore e maggiore

stress psicofisico e alterare la qualità e la quantità dei ricordi.

Intervento:

messa alla prova: si sospende un processo, il minore viene inserito all’interno di un percorso per

• valutare un minore imputabile. Se alla fine del percorso il minore viene valutato idoneo non vi è

alcuna imputazione e il processo decade. Questo non è un intervento terapeutico ma di

riconnessione al contesto sociale (quindi è diverso dalla presa in carico che è un percorso

terapeutico).

“Le testimonianze dei minori sono fonte legittima di prova: perciò l’affermazione di responsabilità

dell’imputato può essere fondata anche sulle dichiarazioni di minori, specie se queste siano

avvalorate da circostanze tali da farle apparire meritevoli di fede”

(Cass., Sez.III, 8 Aprile 1958, Giustizia Penale, 1958, II, 53, m.71)

Ambito penitenziario

Ex Art. 80:

servizio nuovi giunti

I o II livello

Sevizio di osservazione e trattamento

L’osservazione scientifica della personalità per i detenuti definitivi (per quelli in attesa di

• giudizio).

Programma trattamentale per i detenuti definitivi

• Riunione di equipe

• Relazioni per la richiesta di misure alternative alla detenzione

• Revoca o conferma della misura cautelativa della Grande Sorveglianza

• Relazioni richieste dalla Magistratura, dalla Direzione o dai Medici

• Colloqui di trattamento psicologico continuativi e costanti, prestando scrupolosa osservanza

• alle disposizioni contenute nella circolare n. 3524 n. 572897/9 del 12 maggio 2000, avente per

oggetto “Atti di autolesionismo e suicidi in ambiente penitenziario. Linee guida operative ai fini

di una riduzione dei suicidi nei carceri”.

UEPE (ufficio esecuzione penale esterna): cura i detenuti all’esterno del carcere (lavoro esterno

• al carcere) e si occupa della reintegrazione dei detenuti all’interno della società dopo aver

scontato la pena.

1. Interventi sviluppati sul territorio nell’ambito dell’esecuzione penale esterna.

La competenza centrale degli UEPE è quella relativa alla concessione e alla gestione delle

Misure Alternative alla Detenzione (Affidamento in Prova al Servizio Sociale, Affidamento

in casi particolari, Detenzione domiciliare e Semilibertà). Rispetto a tale settore, gli UEPE

svolgono delle inchieste sociali su incarico dei Tribunali di Sorveglianza, finalizzate alla

conoscenza della situazione familiare, relazionale e sociale dei soggetti coinvolti, con

particolare riguardo agli aspetti problematici e agli interventi messi in atto per il loro

superamento.

Il compito principale è quello di favorire il processo di recupero e di reinserimento del

soggetto nella società, aiutandolo a superare le difficoltà di adattamento

2. Interventi svolti in favore di soggetti ristretti negli istituti di pena.

All’interno del carcere l’UEPE, attraverso gli Assistenti Sociali, partecipa alle attività

d’osservazione scientifica della personalità dei detenuti e apporta il s

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
58 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giu1603 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia giuridica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Magrin Elena.