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Estratto del documento

LOBO PARIETALE

Separato dal lobo frontale dal solco centrale (rostralmente),separato dal lobo temporale dal solco laterale

(ventralmente) e separato dal lobo occipitale dal solco parieto-occipitale (caudalmente)

GIRI PRINCIPALI SOLCHI PRINCIPALI

Giro post-centrale Solco post-centrale

Lobulo parietale inferiore Solco intraparietale

Lobulo parietale superiore

Giro sopramarginale

Precuneo

Funzioni lodo parietale:

- Corteccia somatosensoriale primaria: elaborazione dell’informazione somatosensoriale proveniente

dalla metà contralaterale del corpo (sensory homunculus) - giro post-centrale (ci vede con bocca, la

lingua, le mai grandi)

- Riconoscimento di forme (lobulo parietale inferiore)

- Analisi dell’informazione visuo‐spaziale (lobulo parietale superiore)

- Analisi del movimento (lobulo parietale superiore)

- Abilità matematiche (lobulo parietale inferiore)

Lesione del Parietale Superiore: ATASSIA OTTICA: Deficit di trasformazione visuo-motoria

Caratteristiche:

o Alterazione dei movimenti di raggiungimento diretti ad un target visivo

o Cinematica alterata (minore picco di velocità, fase di decellerazione aumentata)

o Assenza di deficit motori di ʻbasso livelloʼ (cinematica non alterata se il movimento non è guidato dalla

vista)

o Discordanza tra lʼapertura della mano e la dimensione dellʼoggetto

o Giudizio percettivo inalterato

Lesione del Parietale Inferiore: deficit visuo-spaziali

Caratteristiche:

o Deficit di orientamento degli oggetti

o Negligenza spaziale unilaterale (disturbo dellʼattenzione spaziale)

NEGLECT

La negligenza spaziale unilaterale: condizione in cui i pazienti ignorano gli oggetti e gli eventi nello spazio contro

lesionale è una sindrome complessa e multiforme che ha contribuito a svelare la possibilità che in seguito a

una lesione cerebrale la consapevolezza possa essere danneggiata in modo selettivo

Si manifesta come una diminuzione o completa assenza di comportamenti finalizzati e di risposte ai più svariati

stimoli sensoriali presenti nell’emispazio controlaterale alla lesione (opposto

- Corteccia somatosensoriale primaria: elaborazione dell’informazione somatosensoriale proveniente

alla lesione) responsabile dell’insorgenza del deficit.

Sintomatologia

Poiché è solitamente conseguenza di una lesione cerebrale situata nell’emisfero destro, e la sintomatologia è

prevalentemente unilaterale, è riferibile all’emispazio di sinistra.

Questo disturbo nella vita di tutti i giorni rappresenta una limitazione notevole del comportamento.

I pazienti che ne sono affetti trascurano, per esempio, di curare e vestire la parte sinistra del corpo, oppure

durante il pasto raccogliere solo il cibo che sta nella parte destra del piatto.

Nel 1988 venne pubblicato uno studio di Marshall e Halligan. Gli autori presentarono a un paziente con grave

neglect sinistro stimoli come quelli mostrati. 

Questo è quello che vedono il paziente

Le due casette erano identiche nella parte destra ma differivano sulla parte sinistra (la parte colpita da neglect)

perché una delle due casette era in fiamme.

Se si chiede ad un paziente, che considera solo gli eventi visivi che stanno a destra di un oggetto o di una scena,

se i due stimoli sono uguali o diversi la risposta sarà: “uguali”.

Sorge però la domanda: E’ possibile un’elaborazione implicita di alto livello anche nella condizione di neglect

conclamato? SI

Gli autori dimostrano ciò chiedendo al paziente in quale delle due case avrebbe preferito vivere.

Il paziente, pur sostenendo che il test era sciocco visto che le due case erano identiche, se spinto ad indovinare,

sceglieva sempre la casa che non bruciava dimostrando così che non solo lo stimolo era stato elaborato ma che

la scelta tra le due case veniva fatta su base del significato trasmesso dal disegno nel suo complesso.

LOBO OCCIPITALE

Separato dal lobo parietale dal solco parieto-occipitale (rostralmente: estremità anteriore) e separato dal lobo

temporale dal solco temporo‐occipitale (rostralmente)

GIRI PRINCIPALI SOLCHI PRINCIPALI

Giro occipitale superiore Solco calcarino

Giro occipitale medio Solco lunato

Giro occipitale inferiore Solco occipitale trasverso

Cuneo

Funzioni lobo occipitale:

- Corteccia visiva primaria (o striata): elaborazione dell’informazione visiva

- Estrema selettività: oltre 30 aree visive specializzate

- Mappa dello spazio circostante analizzato sulla base di caratteristiche diverse (es: colori, forme,

movimento, direzione...)

L’organizzazione topografica delle aree sensoriali e delle aree motorie primarie

A livello anatomico, le aree sensoriali e le aree motorie primarie sono organizzate in modo tale che neuroni in

esse adiacenti ricevono segnali da, e inviano segnali a, porzioni adiacenti del tessuto sensoriale, o muscolare, su

cui terminano i loro assoni.

Questa corrispondenza topografica puntuale rende possibile definire sulla corteccia somatosensoriale una

mappa precisa delle parti del corpo che inviano segnali a ciascuna porzione dell’area corticale, o tracciare sulla

corteccia motoria la mappa delle parti del corpo a cui ciascuna porzione dell’area invia i propri segnali.

N.B. La rappresentazione corticale del corpo umano è distorta, poiché l’estensione della corteccia connessa con

una data parte del corpo non corrisponde alla grandezza di quella parte somatica, ma piuttosto al grado di

sensibilità (nel caso della corteccia sensoriale) o alla precisione dei movimenti (nel caso della corteccia

motoria), che caratterizza tale parte. Nell’essere umano aree enormi della corteccia motoria primaria sono

deputate al governo dei muscoli delle dita e dell’apparato vocale, ove è necessario un controllo fine dei

movimenti. Influenza controlaterale

Quasi tutte le vie nervose che connettono le aree corticali (sensoriali e

motorie) con le regioni del corpo ad esse corrispondenti sono crociate,

ovvero influenzano la metà controlaterale del corpo.

I neuroni sensoriali che hanno le terminazioni assoniche nell’epidermide

della metà destra del corpo e inviano i loro segnali all’area

somatosensoriale dell’emisfero sinistro, e viceversa.

I neuroni della corteccia motoria primaria dell’emisfero sinistro inviano i

loro impulsi ai muscoli della metà destra del corpo, e viceversa

Le 2 parti del corpo, destra e sinistra, riescono a funzionare come tutt’uno grazie

al corpo calloso che permette lo scambio di informazioni (sensoriali e motorie) tra i due

emisferi. I SISTEMI SENSORIALI

Vie sensoriali:

1. Via olfattiva

2. Via ottica

3. Via acustica

4. Via vestibolare

5. Via gustativa

6. Via della sensibilità somatica

N.B. immagine

• le vie olfattive del naso arrivano alla corteccia olfattiva

• la maggior parte delle vie sensoriali proietta al talamo, che elabora le info e le trasmette ai centri corticali

• le vie dell’equilibrio proiettano al cervelletto

Differenza tra:

- SENSAZIONE: (punto di vista fisiologico) la modificazione dello stato del nostro sistema neurologico a causa

del contatto con l'ambiente tramite gli organi di senso gli stimoli offerti dall'ambiente vengono catturati

dai nostri organi di senso, ognuno dei quali adibito alla ricezione di uno stimolo particolare.

I canali sensoriali sono: udito, vista, olfatto, gusto, tatto, cinestesia (o propriocezione: capacità di

percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri

muscoli), termocezione ed equilibrio e sensazione di dolore. Ognuno di essi si avvale per la ricezione dei

segnali di specifici organi di senso (gli occhi ad esempio ci consentono la visione di ciò che ci circonda)

Sentire uno stimolo significa esserne consapevole

- 

PERCEZIONE: processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato esito di un

processo di elaborazione delle informazioni sensoriali da parte dell’intero organismo (Le principali discipline che

si sono occupate di percezione sono la psicologia, la medicina e la filosofia) percepire uno stimolo vuol dire

capire che cosa è

N.B. I sistemi sensoriali registrano, grazie agli organi di senso, gli stimoli ambientali (o interni) e li trasmettono al

così 

cervello tali stimoli vengono tradotti in segnali bioelettrici TRASDUZIONE

Descrizione generale dell’elaborazione sensoriale:

• Amplificazione del segnale: tramite apparati pre‐neurali, l’energia viene raccolta, filtrata e amplificata

(occhio, padiglione auricolare, naso, creste dermiche, struttura delle papille gustative, etc.)

• Trasduzione sensoriale: l’energia (elettromagnetica, o meccanica, o chimica) modifica la permeabilità della

membrana delle cellule recettrici (modificazione canali ionici redistribuzione cariche elettriche interne e

esterne alla cellula) e il segnale viene tradotto in un codice neurale (potenziali d’azione)

RECETTORI SENSORIALI : sono di dimensioni microscopiche costituiti da terminazioni di cellule nervose, di struttura

anatomica differente a seconda del ruolo che ciascun tipo di recettore deve svolgere :

- Rilevare una determinata forma di energia

- Trasdurre un segnale stimolo in un segnale elettrico

Classificazione recettori in base al tipo - Misurare stimoli importanti per la sopravvivenza

di stimolo:

• Fotorecettori: rispondono alla luce

• Meccanorecettori: rispondono a deformazioni meccaniche

• Termocettori: rispondono a variazioni di temperatura

• Chemorecettori: rispondono alla presenza di determinate molecole

I sistemi sensoriali si basano su neuroni sensoriali specializzati che utilizzano meccanismi di trasduzione del segnale

per trasmettere impulsi al sistema nervoso centrale (stimolo – recettore – cervello)

SENSAZIONE : consapevolezza conscia o subconscia dei cambiamenti dell’ambiente interno ed esterno.

Per produrre una sensazione devono essere soddisfatte quattro condizioni:

vi deve essere uno stimolo

lo stimolo deve essere trasformato da un recettore sensitivo in impulso

gli impulsi nervosi devono essere condotti all’encefalo

una regione dell’encefalo deve riceverli e integrarli

N.B. La PSICOFISICA (termine coniato da G. Fechner ) studia relazione tra gli stimoli fisici e l’esperienza sensoriale

Quanto intenso deve essere uno stimolo prima che possiamo rilevarne la presenza?

Uno stimolo, oltre a essere adeguato al suo organo sensoriale, deve essere abbastanza intenso da stimolarlo.

Studi rivelano che variando l’intensità di uno stimolo, è possibile determinare il livello minimo di stimolazione

(intensità più bassa alla quale lo stimolo si può rivelare) necessario a suscitare una

Dettagli
A.A. 2016-2017
58 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher EmanuelaEsposito95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Fabbri Destro Maddalena.