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STIMOLI NOCIVI
O PIACEVOLI DETERMINANO NELL’INDIVIDUO UNA SERIE DI ALTERAZIONI CHE
PREPARANO L’ORGANISMO
L ORGANISMO ALL
ALL’AZIONE
AZIONE APPROPRIATA (ATTACCO,
(ATTACCO
FUGA, ESPERIENZA SESSUALE)
IPOTALAMO
INTEGRA LE RISPOSTE MOTORIE ED ENDOCRINE CHE PRODUCONO I COMPORTAMENTI EMOZIONALI APPROPRIATI
TELENCEFALO
SOPPRIME LE RISPOSTE EMOZIONALI AGLI STIMOLI INSIGNIFICANTI ED INCONGRUI E METTE IN CONNESSIONE
L’IPOTALAMO CON IL MONDO ESTERNO, IN MODO TALE CHE POSSONO ESSERE ESPRESSE, IN RISPOSTA A
SITUAZIONI ESTERNE, LE REAZIONI AUTONOME ED ENDOCRINE CHE SOLITAMENTE ACCOMPAGNANO LE EMOZIONI.
FORNISCE I MECCANISMI NEURONALI NECESSARI PER DIRIGERE EFFICACEMENTE LE RISPOSTE SCHELETRO-
MOTORIE VERSO GLI EVENTI ESTERNI, COSICCHE’, PER ESEMPIO, UN OGGETTO PUO’ VENIRE OPPORTUNAMENTE
AVVICINATO O EVITATO.
E’ IMPORTANTE PER L’ESPERIENZA COSCIENTE DELLE EMOZIONI.
Il sistema limbico e le emozioni
Circuito di Papez (1937)
Papez avanzò l’ipotesi che esistesse un circuito
emozionale situato nella porzione mediale del cervello
che fungeva da punto di congiunzione tra la corteccia e
l’ipotalamo 4
Sistema limbico
Localizzazione delle principali strutture del sistema limbico 5
Esperimento di Klüver-Bucy
Rimozione dell’amigdala
g in p
primati non umani,
, con conseguente
g sviluppo
pp
della sindrome di Klüver-Bucy:
¾ Agnosia visiva
¾ Docilità
¾ Scarse reazioni emotive
¾ Spiccate tendenze orali
¾ Ipersessualità AMIGDALA ED EMOZIONI
Funzione determinante dell’AMY, nelle reazioni fisiologiche e
comportamentali, ad oggetti e situazioni che rivestono un significato
biologico
g particolare
p (
(come q
quelli che p
preannunciano dolore o altre
conseguenze spiacevoli, o segnalano la presenza di cibo, H O, rivali o
2
compagni potenziali, neonati bisognosi di cura...) 6
AMIGDALA ED EMOZIONI
Una gran quantità di studi relativi alla condotta emotiva sia nell’uomo
che negli animali ha dimostrato che danni all’amigdala, o la sua
disconnessione da altre aree cerebrali, producono:
¾ Gravi disturbi di valutazione di stimoli piacevoli o minacciosi
¾ Gravi anomalie nei comportamenti emotivo-istintuali
¾ Gravi disturbi legati alla motivazione.
In definitiva, sembra corretto considerare l’amigdala una componente
essenziale della trasmissione di messaggi emotivi.
AMIGDALA ED EMOZIONI
In sintesi, l’amigdala riceverebbe un’ampia gamma di input relativi a stimoli
presenti, ricordati o semplicemente immaginati. La sua struttura anatomica
consente che essa venga attivata sia da oggetti elementari, sia da stimoli
complessi. Ciascuno di questi input sarebbe in grado di mettere in moto dei
meccanismi
i i che
h integrano
i t i
informazioni
f i i sia
i di tipo
ti cognitivo
iti sia
i emotivo
ti in
i altre
lt
parti del sistema. In altre parole, mentre l’amigdala non è in grado di
decodificare la qualità emozionale degli stimoli, sarebbe invece preposta ad
alimentare ed attivare l’intero sistema emotivo (LeDoux, 1993). 7
Rappresentazione molto
1) Apprendimento emotivo legato a situazioni avversive Corteccia semplificata delle principali
2) Espressione di risposte emozionali a stimoli nocivi sensoriale suddivisioni e connessioni
3) Sviluppo di risposte emozionali condizionate dell’amigdala
Talamo
Afferenze sensoriali sensoriale
presenza di odori e feromoni Striato
laterale
Ipotalamo
mesencefalo,
f l Nucleo
ponte e bulbo dorsomediale del
talamo
Formazione
ippocampale
Sostanza grigia
periacquedottale
Proencefalo
Bulbo olfattivo basomediale e
principale e ipotalamo
accessorio
L’amigdala: organizza le risposte comportamentali, vegetative e ormonali di rabbia, paura e ansia ed è
implicata nei comportamenti sessuali e materni
Connessioni anatomiche:
l’amigdala è costituita da nuclei basolaterali che ricevono informazioni
sensoriali da corteccia e talamo, da un nucleo mediale che riceve informazioni olfattive dal bulbo olfattivo e
accessorio e da un nucleo centrale che invia comandi a strutture motorie del troncoencefalo e all’ipotalamo
(funzioni vegetative e comportamenti specie-specifici)
L’amigdala centrale assume un’importanza particolare nell’apprendimento
emotivo legato a situazioni avversive (LeDoux, 1995).
Per indurre una risposta emozionale di paura condizionata si associa un tono ad
una lieve scarica elettrica che produce un aumento della pressione sanguigna e
determina immobilità; alla fine il tono da solo suscita direttamente queste
risposte. 8
LeDoux e coll. Hanno dimostrato che
il nucleo centrale dell’amigdala è
necessario per lo sviluppo di una
risposta emozionale condizionata,
poiché una lesione di questo nucleo
impedisce che si stabilisca il
at
condizionamento. Inoltre, LeDoux
al. hanno praticato lesioni in altre due
regioni, che ricevono proiezioni dal
nucleo centrale, l’ipotalamo laterale e
la sostanza grigia periacquedottale
caudale, scoprendo che le lesioni
dell’ipotalamo laterale sopprimono i
cambiamenti della pressione
sanguigna, mentre le lesioni della
sostanza grigia periacquedottale
aboliscono la risposta di freezing.
Due meccanismi diversi,
diversi entrambi
sotto il controllo del nucleo centrale
dell’amigdala, sono responsabili delle
componenti vegetative e
comportamentali delle risposte
emozionali condizionate.
La stimolazione elettrica
dell’amigdala nell’uomo: induce
risposte emozionali
specialmente associate a
rabbia, paura e ansia; la sua
disattivazione farmacologica
(benzodiazepine, oppio) attenua
la risposta emozionale e la sua
distruzione praticamente la
abolisce
Stimoli visivi che illustrano visi
impauriti: inducono nel soggetto
umano una significativa
attivazione bilaterale
dell’amigdala (in colore giallo
nella figura, che mostra una
sezione coronale del cervello
umano) Scansione PET che mostra l’aumentata
attivazione dell’amigdala 9
Sindrome di Urbach-Wiethe: la malattia provoca la calcificazione bilaterale
dell’amigdala, che risulta quindi gravemente danneggiata
Pazienti con lesioni cerebrali esterne al lobo temporale anteriore-mediale e la paziente
S.M. con la sindrome di Urbach-Wiethe valutavano il contenuto emotivo di una serie di
espressioni facciali. Ciascuna linea colorata rappresenta l’intensità delle emozioni
rilevata nelle espressioni facciali. Nelle fotografie che le venivano mostrate S.M. era in
grado di riconoscere la sorpresa, la felicità, la rabbia, il disgusto, la tristezza ed
espressioni neutre. Tuttavia ella, a differenza dei controlli, non riusciva a riconoscere e
valutare la paura (linea arancione). Gli schizzi fatti da S.M. quando le
veniva chiesto di disegnare
espressioni facciali corrispondenti
alle varie emozioni 10
Modello delle due vie
(Le Doux 1986)
Amigdala
Riceve afferenze sensoriali talamiche e corticali (vie 1 e 2)
1. Via talamica (sottocorticale)
L’amigdala riceve informazioni povere sullo stimolo, che
avviano una risposta emotiva indifferenziata
2. Via corticale
L’amigdala riceve informazioni percettive e semantiche
dettagliate che servono a preparare una risposta emotiva
adeguata CORTECCIA SENSORIALE
Via corticale Via sottocorticale
TALAMO SENSORIALE AMIGDALA
Stimolo emotivo Risposte emotive
L’informazione sugli stimoli esterni raggiunge l’amigdala da percorsi diretti provenienti dal talamo e
da percorsi che vanno dal talamo alla corteccia all’amigdala. La via talamo-amigdala è più breve, il
sistema di trasmissione è più veloce. Tuttavia, siccome il percorso diretto evita la corteccia, non può
sfruttare l’elaborazione corticale e quindi fornisce all’amigdala solo una rappresentazione rozza
dello stimolo. Si tratta di un percorso di elaborazione veloce e impreciso, che ci consente di
rispondere a stimoli potenzialmente pericolosi prima di sapere esattamente che cosa siano. È molto
utile nelle situazioni pericolose. Tuttavia il percorso corticale deve essere in grado di prevalere sulla
via sottocorticale. È possibile che quest’ultima sia responsabile del controllo delle risposte emotive
che non capiamo. Potrebbe essere il modo di funzionamento dominante negli individui che soffrono
di alcune turbe emotive e prodursi in ognuno di noi solo occasionalmente. 11
La corteccia orbitofrontale riceve afferenze dirette dal talamo dorsomediale, dalla corteccia temporale,
dall’area tegmentale ventrale, dal sistema olfattivo e dall’amigdala.
Infine, essa comunica con le altre regioni della corteccia frontale.
In questo modo, le sue afferenze le forniscono informazioni su tutto ciò che sta accadendo nell’ambiente
circostante e sui piani in corso di elaborazione nelle restanti porzioni dei lobi frontali, e le sue efferenze le
permettono di influenzare un’ampia gamma di comportamenti e di risposte fisiologiche, incluse le
risposte emozionali organizzate dall’amigdala. 12