Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
(IRREVERSIBILE)
Quando dico: nessun A è B è vero anche che nessun B è A
(REVERSIBILE)
3. particolare affermativa (I) (alcuni A sono B) Es. alcuni animali sono
pericolosi
4. particolare negativa (O) (alcuni A non sono B) Es. alcune animali non
sono mucche
Quando dico: alcuni A sono B è vero anche che alcuni B sono A
(REVERSIBILE)
Quando dico: alcuni A non sono B non è vero che alcuni B non sono A
(IRREVERSIBILE)
Tutti questi tipi di proposizioni possono essere rappresentati con i
diagrammi di Ven (insiemi)
• Designazioni a scopo mnemonico
30.11.09
Gli enunciati in forma affermativa vengono designati rispettivamente con
la lettera A e I (AffIrmo)
Gli enunciati in forma negativa vengono designati rispettivamente con la
lettera E ed O (NeGo)
Gli enunciati Tutti e Nessuno vengono detti universali; gli altri particolari.
Qualche in logica vuol dire: almeno 1, forse tutti.
• I sillogismi hanno 2 caratteristiche fondamentali:
- modo: si riferisce al tipo di quantificatore utilizzato (tutti, nessuno, alcuni,
ecc)
- figura: si riferisce alla posizione dei tre termini all’interno delle premesse
Il modo viene definito dal tipo di relazione (affermativa o negativa,
universale o particolare) tra i termini espressa dalle due premesse e dalla
conclusione
Es. Tutti gli uomini sono mortali (A)
Socrate è un uomo (I)
Socrate è mortale (I)
Tutti i gatti hanno le corna (A)
Alcuni gatti hanno le corna (I)
Tutti gli animali hanno le corna (A)
Nessun A è B (E)
Nessun A è C (E)
Nessun B è C (E)
La figura è determinata dalla posizione, nelle premesse, dei 3 termini che
costituiscono sillogismo, cioè soggetto e predicato, detti termini estremi,
e il termine medio, che permette di unirli.
Termine maggiore è predicato della conclusione. Termine minore è soggetto
della conclusione.
La premessa maggiore lega il termine medio al predicato.
La premessa minore lega termine medio al soggetto.
Il termine medio nella conclusione scompare!!!
Es. Tutti gli uomini sono mortali (premessa maggiore)
Socrate è un uomo (premessa minore)
Socrate è mortale (conclusione) scompare termine medio!
“Socrate”: soggetto della conclusione
“mortale”: predicato della conclusione
“uomo”: termine medio del sillogismo
4 figure del sillogismo
1° F. PERFETTA M – P Termine medio è ‘soggetto’ della
premessa maggiore e ‘predicato’ della
S – M premessa minore
S – P Tutti gli uomini sono mortali
Socrate è un uomo
Socrate è un mortale
2° FIGURA P – M Termine medio è ‘predicato’ della premessa
maggiore e premessa minore
S – M
S – P Tutti i mortali sono uomini
Socrate è un uomo
Socrate è un mortale
3° FIGURA M – P Termine medio è ‘soggetto’ della premessa
maggiore e premessa minore
M – S
S – P Tutti gli uomini sono mortali
Uomo è Socrate
Socrate è mortale
4° FIGURA P – M Termine medio è ‘predicato’ della premessa
maggiore e ‘soggetto’ della
M – S premessa minore
S – P Tutti i mortali sono uomini
Uomo è Socrate
Socrate è uomo
Struttura del sillogismo
Moltiplicando tutto per tutto si hanno 256 possibili sillogismi (solo 24
validi)
Fonti di errore nel ragionamento sillogistico
A) Errore semantico
La verità di un sillogismo dipende soltanto dal fatto che la conclusione deriva
delle premesse
Spesso è difficile separare il problema dalla validità di un sillogismo
dall’incongruenza tra il sillogismo e le proprie credenze; conseguentemente,
può succedere che un sillogismo possa essere rigettato perché la sua
conclusione non viene considerata empiricamente vera (può essere rifiutato
perché non è fattualmente vero)
In logica, il contenuto delle frasi è irrilevante. Ciò che è importante è la
relazione fra gli enunciati.
B) Effetto atmosfera: errore tale per cui se ho un sillogismo in cui le
premesse hanno una certa forma, cioè sono o negative o positive, io tendo
a ripetere nelle conclusioni la stessa qualità che ho denunciato nelle
premesse.
Le premesse creano l’atmosfera che induce la conclusione
Il tipo di quantificatore tende ad essere ripetuto nelle conclusioni: se la
premessa è negativa, crea un’atmosfera negativa..
Inoltre si ha una predisposizione per la conclusione “qualche” è più
rassicurante (poiché tendiamo a pensare che forse tutti è troppo ma
qualche va bene)
Es. Tutti.. tutti.. conclusione positiva (= tutti..); nessuno.. nessuno..
conclusione negativa (nessuno..);
C) Errore di conversione: alcune frasi si possono convertire, altre no.
Universale affermativa
(A) Tutti i canarini sono uccelli
Tutti gli uccelli sono canarini
Particolare negativa
(O) Qualche animale non è una mucca
Qualche mucca non è un’animale
L’italiano non ci aiuta....
Tutti gli angoli retti sono di 90°
Tutti gli angoli di 90° sono angoli retti (logicamente non si può fare, anche se
in italiano è giusto)
2) Sillogismo condizionale o ragionamento condizionale (se.. allora)
Una proposizione condizionale è costituita da 2 parti, l’antecedente (segue
il termine se) e il conseguente (segue il termine allora).
Es. Se oggi è lunedì, allora domani è martedì (logicamente vero)
Se domani c’è il sole, allora prendo l’ombrello (logicamente vero)
Tavola di verità: modo per rappresentare varie combinazioni dei
costituenti (p, q) preposizioni logiche.
p q se p allora q (p può essere negativo: se non p allora q)
p q V se Pippo ha fame allora mangia (vero)
p non-q F se Pippo ha fame allora non mangia (falso)
non-p q V se Pippo non ha fame allora mangia (vero)
non-p non-q V se Pippo non ha fame allora non mangia (vero)
2 regole valide
Modus ponens (ponere = affermare)
Modus tollens (tollens = negare)
Modus ponens Immaginiamo di avere delle carte in mano, potremmo
affermare: Se nella mano c’è un re allora c’è un asso
Se nella mano c’è un asso allora c’è un re
Se p allora q q quindi p
Modus tollens Se nella mano c’è un re allora c’è un asso
Se nella mano non c’è un asso allora non c’è un re
Se p allora q non q quindi non p (non asso quindi non re)
2 regole non valide
Fallacia della negazione dell’antecedente
Fallacia dell’affermazione del conseguente
Fallacia negazione antecedente Se p allora q Se non-p allora non-q (NO!)
Es. Se Pierino piange allora ha fame
Se Pierino non piange allora non ha fame (NO!)
(Pierino non piange ma non vuol dire che non ha
fame, potrebbe averne)
Fallacia affermazione conseguente Se p allora q Se q allora p
Es. Se Pierino piange allora ha fame
Se Pierino ha fame allora piange
Se piove allora la strada è bagnata;
Se la strada è bagnata allora piove (potrebbe
esser bagnata x altri motivi)
Inferenza deduttiva
Compito di selezione
Se p allora q Se vocale, allora numero pari.
Se p allora non-q Se vocale, allora numero dispari FALSO!
Se non-p allora q Se consonante, allora numero pari
Se non-p allora non-q Se consonante, allora numero dispari
Quale carte giro per verificare che la regola è vera?
|E| |F| |2| |5|
Evidenzia a favore dell’ipotesi di una tendenza alla conferma: se i
soggetti scelgono una carta con una vocale oppure con un numero pari,
questo significa che stanno scegliendo delle carte che potrebbero
confermare la regola.
Difficoltà di applicare il modus tollens
Se verifico, la mia conoscenza si accumula; se falsifico, la mia conoscenza
progredisce.
Come già indicato, il compito di selezione è fortemente influenzato
dal contenuto delle carte.
Es. Se vado a Toronto allora uso l’aereo
I soggetti si rendono facilmente conto che devono girare la carta con il
nome automobile
Se questa carta avesse Toronto sull’altro lato la regola verrebbe falsificata
Il contenuto delle frasi aiuta molto.
C’è un altro compito di particolare difficoltà, se è formulato in termini
formali, non comuni.
Il problema del Thog
Supponete che sia scritto su un pezzo di carta il nome di uno dei colori (cioè
nero o bianco) e il nome di uno delle due forme (cioè rombo o cerchio)
Un disegno è considerato Thog se e soltanto se presenta colore o forma
prescelti, ma non entrambi.
Il rombo nero è un Thog, quali sono altri possibili Thog? Cerchio
bianco.
Tendenza ad affermare che il rombo bianco e il cerchio nero sono dei Thog.
Due possibili spiegazioni degli errori:
1) Gli individui trovano difficile separare le proprietà di un particolare
oggetto dalla proprietà di una classe (Thog).
2) Matching bias: tendenza a considerare più simili due cose quanti più
attributi hanno in comune
Per risolvere il problema bisogna usare la regola della disgiunzione
esclusiva.
Cioè per essere un Thog, una figura deve possedere una oppure l’altra
caratteristica, ma non entrambe.
Da altre ricerche è noto che i soggetti hanno una grande difficoltà a
ragionare per mezzo di disgiunzioni esclusive.
Questo fatto può essere dovuto ad una bassa frequenza di disgiunzioni
esclusive nella vita di tutti i giorni
Però se lo metto sul piano della vita quotidiana è molto più facile risolverlo:
Una donna è mia sorellastra se uno dei genitori è anche uno dei suoi
genitori, ma non se lo sono entrambi.
3) Sillogismo lineare (o ragionamento relazionale)
Costituito da:
a) 2 premesse e 1 conclusione
b) premesse esprimono relazioni lineari tra gli elementi
c) conclusione esplicita queste relazioni
Es. Stefano è più giocane di Alessandro
Alessandro è più giovane di Marco
Marco è più vecchio di Stefano
Molti ricercatori sostengono che quando ragioniamo in modo deduttivo,
abbiamo la capacità mentale di ragionare in modo deduttivo perché
abbiamo delle regole mentali che ci aiutano in questo senso.
Teoria delle regole astratte
Mente umana è dotata di un set di regole logiche, con cui noi siamo in
grado di ragionare deduttivo.
Lo sviluppo cognitivo si conclude con l’acquisizione di un repertorio di
regole formali che definiscono la compe