vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Molto attenti a non mettere i soggetti in situazioni stressanti.
Esperimento famoso e criticato (per l'inganno) perchè era un esperimento di
psicologia sociale, relazioni di coppia e fra individuo e gruppo. Ipotesi secondo
la quale si voleva capire quali sono gli elementi che nel rapporto uomo donna
inducono o costituiscono elementi di seduzione.
Quali sono i comportamenti relazionali seduttivi fra l'uomo e la donna, e quali
sono quelli che funzionano. Esperimento estremamente complicato, utilizzati
dei soggetti (studenti o giovani adulti) in cui c'era una parte di soggetti che si
chiamavano confederati (soggetti alleati con lo sperimentatore) soggetti
eseguivano delle istruzioni mettendo in atto determinati comportamenti
ritenuti seduttivi, e quali avevano più effetto per l'oggetto da sedurre.
Naturalmente mentre gli erogatori di seduzione erano d'accordo con lo
sperimentatore gli soggetti passivi non erano d'accordo con lo sperimentatore.
Si creavano situazioni di vita reale in cui un soggetto doveva mandare ogni
giorno una rosa ad una ragazza. Mandare un sms ogni 3 ore. Fare un
complimento sulla bellezza, sull'aspetto etc. ipotesi era quella di vedere se e
quali di questi comportamenti funzionavano più o meno. Alcune di queste
persone si innamorarono dei confederati.
Altro grave esperimento. Questo ricercatore studiava le espressioni facciali
delle persone non vedenti. C'è un dibattito relativo al fatto se l'espressioni
facciali siano innate od apprese. Si studia se il sorriso sia un espressione
facciale appresa oppure innata. Se i bambini imparano a sorridere vedendo la
madre o perchè sia innato. Una emozione fondamentale è la paura, esiste una
configurazione facciale rispetto alla quale questi ricercatori volevano
apprendere se era innata o meno. Impossibile presumere questo
apprendimento. Li misero in una condizione in cui il loro viso esprimesse paura.
Costruirono un apparato sperimentale con un enorme pallone che aveva tutte
le caratteristiche della palla. Misero questi bimbi per giocare uno alla volta sulla
palla. Quando il bimbo si muoveva aveva la percezione del vuoto. (fatto a dei
bambini).
Le cose che ci possono dare fastidio sono infinite, microscopiche oppure
macroscopiche. Ci deve essere una grande attenzione da parte degli psicologi
per non mettere i soggetti in questa situazione.
Secondo l'APA i soggetti sappiano di poter interrompere qualunque
esperimento che susciti loro disagio
i soggetti dopo essere stati informati della natura dell'esperimento devono dare
loro il consenso.
Venga garantita la riservatezza delle loro informazioni.
(NB. Chiede l'esperimento di Tajfel)
lo scopo dell'esperimento di tajfel è quello di capire come si formano i gruppi e
cioè in base a quali criteri si forma un gruppo etc. quali sono le caratteristiche
che fanno si che un certo numero di persone si aggreghi in un gruppo.
80 soggetti.
Esperimento diviso in 2 parti
prima parte ad ogni soggetto viene fatto vedere 12 coppie di quadri, uno di
klee ed uno di kandinsky, i soggetti vedono due quadri diversi, non ne vedono
soltanto due ma 12 coppie di quadri diversi, per ogni coppia di quadri il
soggetto deve scrivere su un foglio quello che preferisce, ogni soggetto degli
80 viene etichettato con un numero il quale numero può iniziare con un 7 o con
un 4, ciascun soggetto sa naturalmente il proprio numero ma sa anche quello
degli altri, noi dobbiamo scrivere per ogni coppia di quadro quello che ci piace
di più ognuno di noi sa il nostro numero ma anche quello degli altri. Di questi
80 soggetti metà sono informati che i quadri sono di klee e di kandinsky (ma
non a chi appartengano, solo i pittori) questa condizione somiglianza
altra metà non è informata del nome dei pittori, condizione non somiglianza.
Ciascuno viene informato delle proprie scelte (vengono etichettati con un
numero) se hanno scelto klee o kandinsky
questo gruppo si chiama somiglianza e categorizzazione.
Altro gruppo: come sopra, non si da loro un nome e a cosa corrisponda 7 o 4.
(perciò non sanno che cosa effettivamente li abbia divisi in gruppo)
altro gruppo: non somiglianza categorizzazione. Per ciascuno sorteggiata una
lettera, X o W non si parlò affatto delle precedenti scelte.
con prima matrice si può avere solo il favoritismo, con la seconda si può anche
avere un concetto di massimizzazione del guadagno collettivo.
Senso dell'esperimento: vedere se funzionava solo il favoritismo oppure se si
sceglie la matrice 2 vedere come si comporta l'individuo con il concetto della
massimizzazione dell'utile collettivo.
Dati analizzati sono 2, favoritismo e massimizzazione.
Tajfel. Vedere se questa strategia di massimizzazione dell'utile collettivo
aumenta il guadagno di tutti ma riduce il guadagno del gruppo.
Quello che fa la differenza è la categorizzazione e non la somiglianza.
Per quanto riguarda la strategia della massimizzazione dell'utile collettivo è
usata pochissimo e solo nelle relazioni di somiglianza. Pur di privilegiare i nostri
simili preferiamo non aumentare il guadagno di tutti
Lezione speciale (spiegazione di alcuni esperimenti)
I nostri gesti quotidiani sono automatici e semplici.
Sono diventati facili e automatici perché appresi nel corso della nostra
esperienza con l’ambiente esterno.
Le nostre esperienze cognitive si sviluppano nel tempo.
Fra i primi autori ad essersi occupato del come apprendiamo i nostri sviluppi
cognitivi ricordiamo Jean Piaget.
In un contesto socio-biologico normale, l’adattamento dell’individuo alla realtà
esterna avviene in modo spontaneo.
L’adattamento dell’individuo affronta due meccanismi: assimilazione e
accomodamento. L’assimilazione avviene quando il bambino si rapporta con
l’ambiente per la prima volta incorporando gli stimoli esterni.
L’accomodamento modifica la struttura cognitiva creatasi nell’assimilazione in
funzione alle diverse esigenze ambientali.
Per adattarsi all’ambiente esterno questi due processi devono sempre
interagire fra loro, mantenendosi in equilibrio per tutto l’arco della vita.
Secondo Piaget l’intelligenza si sviluppa quando si verifica un conflitto, cioè
quando il nostro equilibrio non è più sufficiente e bisogna reinventarsi.
Lo sviluppo cognitivo permette di apprendere nuove informazioni.
Il primo stadio è quello senso-motorio, che dura fino ai 2 anni; il periodo
preoperatorio dai 2 ai 7; il periodo operatorio concreto dai 7 agli 11; quello
formale dagli 11 fino all’adolescenza.
La prima forma di intelligenza che si sviluppa mette in relazione i sensi del
bambino con il suo rapporto nelmondo esterno.
Il bambino apprende grazie ai movimenti che compie.
Ciò che sviluppa è il concetto di “conservazione dell’oggetto”: un oggetto
esiste anche se nascosto alla vista.
Verso i 2 anni il bambino inizia lo stadio preoperatorio: parla, sviluppa attività
simboliche, riesce a nominare gli oggetti con cui interagisce basandosi sulla
loro forma.
Il mondo diventa una rappresentazione, non solo basato su caratteristiche
senso-motorie, ma anche simboliche.
Il bambino sviluppa un’altra percezione: la conservazione della sostanza,
relativa alle trasformazioni che un oggetto può subire
La conservazione della sostanza permette di riconoscere e quantificare in un
oggetto le sue caratteristiche: peso, forma, colore.
La ristrutturazione del pensiero porta al passaggio di uno stadio evolutivo
successivo.
Il passaggio fra uno stadio e l’altro è obbligatorio. Gli stadi sono consequenziali,
cumulativi e non prevedono salti.
Il passaggio di stadio in stadio implica una elaborazione e una adattabilità
nuova con l’ambiente esterno.
Non è un semplice passaggio di conoscenza in modo sommatorio, ma c’è una
rielaborazione.
Piaget prevede 4 stadi di sviluppo del bambino.
Una bambina di 5 anni ha davanti a se 2 bicchieri uguali con la stessa quantità
d’acqua. La bambina si chiede se l’acqua contenuta è la stessa in entrambi i
bicchieri. Si risponde di sì.
In seguito lo sperimentatore toglierà uno dei due bicchieri, aggiungendone uno
di forma allungata, sempre con la stessa quantità d’acqua. Porrà di fronte alla
bambina i due bicchieri di forma diversa e le chiederà se la quantità di acqua
contenuta questa volta è la stessa. Se la bambina non ha ancora raggiunto il
livello di conservazione della sostanza, dirà di no. Il cambio di bicchiere avviene
davanti alla bambina.
Questi esperimenti sono stati condotti anche con altri materiali: palline di
pongo e monete.
Si pongono due file uguali con un numero pari di monete, nel primo esempio le
file sono lunghe uguali, nel secondo una fila viene allargata e la bambina deve
dire se in entrambi i casi le monete sono lo stesso numero.
I bambini non riescono a relazionare perché si basano su qualità o quantità più
macroscopiche.
Nel periodo operatorio concreto il bambino acquisisce il concetto di
reversibilità: se vede due oggetti in due stanze, capisce che sono gli stessi e
che il primo è stato spostato nella seconda stanza.
Nel periodo operatorio formale l’adolescente può concettualizzare la realtà. Può
ragionare in termini anche astratti e seguire i principi e le regole della logica. In
quest’ultimo stadio ci sono tutti i processi maturi per riuscire a ragionare sul
concreto e sull’astratto.
Lorenz, lavoro sull’imprinting e il primo amore non si scorda mai
Lorenz era un etologo sperimentale. Egli studiò l’imprinting: l’attaccamento
animale successivo alla nascita. L’etologo si riferì alle teorie di Darwin, il quale
credeva che esistevano dei modelli di comportamento trasmessi
geneticamente. Modelli selezionati in modo naturale e che permettevano la
sopravvivenza dell’individuo.
I comportamenti geneticamente determinati corrispondono al migliore
adattamento dell’individuo: la capacità di trovare cibo, la difesa, il sentore di
pericolo.
Gli animali riconoscono i loro stimoli e agiscono in modo motorio di
conseguenza.
Riconoscere i propri simili per Lorenz poteva essere un carattere innato o di
apprendimento dato dalla somma di due fasi: prima un riconoscimento dello
stimolo e poi una sequenza comportamentale.
Lo studio avviene sulle papere.
Eiron osservò che se delle uova di oca venivano dischiuse in una incubatrice, i
pulcini non avevano paura dell’uomo, anzi, lo seguivano. Avevano un
comportamento motorio peculiare.
Lorenz doveva studiare la nascita dei piccoli e il loro periodo di ambientamento
successivo, con l’assenza