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I SISTEMI DELLA MEMORIA
Essenziali aiuta ad evitare di essere distratti da dati privi di significato; inoltre l'oblio permette di formare impressioni e ricordi (ad es. i nostri amici ci sembrano più familiari perché dimentichiamo dati riguardanti caratteristiche transitorie)
I tre sistemi di memoria: i magazzini di memoria
I procedimenti di codifica, immagazzinamento e recupero delle informazioni non spiegano come le informazioni effettivamente entrino nella memoria.
Secondo la (teoria non pienamente accettata ma di cui si utilizzano ancora termini), esistono differenti stadi di memoria che le informazioni devono affrontare per essere ricordate; esistono tre distinti magazzini di memoria:
- Magazzino di memoria iniziale, temporaneo, che immagazzina le informazioni soltanto per qualche secondo; informazione perduta rapidamente (entro 1 secondo)
- Magazzino di memoria che immagazzina le informazioni per un periodo di tempo più lungo, ma comunque limitato (da alcuni secondi a qualche minuto)
- Magazzino di memoria a lungo termine, che immagazzina le informazioni per un periodo di tempo indefinito
secondi sono i più recenti nella memoria (sono ancora disponibili nella MBT).
LA TEORIA CONTEMPORANEA:
la memoria di lavoro e i moduli di memoria a lungo termine
La teoria contemporanea
Diversi approcci contemporanei hanno criticato questo approccio seriale di passaggio da uno stadio all'altro: esso offre una descrizione incompleta e parziale del funzionamento della memoria. Alla luce di nuove prove empiriche, che hanno dimostrato che l'encefalo può elaborare informazioni simultaneamente, alcuni autori hanno proposto una riconcettualizzazione del concetto di memoria a breve e lungo termine, favorendo così un processo in parallelo:
- MBT MEMORIA DI LAVORO
- MLT MODULI DI MEMORIA A LUNGO TERMINE
La memoria di lavoro = insieme di magazzini di memoria temporanei che manipolano e reiterano attivamente le informazioni, consentendo di mantenere attive le informazioni per un breve lasso di tempo affinché possano essere utilizzate.
Questa definizione è
in contrapposizione con la concezione passiva della memoria a breve termine operata dalla teoria dei tre sistemi. Un'altra differenza è data dal fatto che la memoria di lavoro sia concepita come un magazzino multicomponenziale, mentre la MBT proposta dalla teoria dei tre sistemi sia invece un sistema unitario. All'interno della memoria di lavoro si evidenzia che interviene durante il ragionamento e nel processo decisionale coordinando tre distinti sistemi di immagazzinamento: - MAGAZZINO VISIVO BUFFER EPISODICO - MAGAZZINO VERBALE (taccuino visuo-spaziale) - LOOP ARTICOLATORIO/CIRCUITO DI MANTENIMENTO E MANIPOLAZIONE FONOLOGICO Questi sistemi permettono il mantenimento e la manipolazione delle informazioni che rappresentano eventi spaziali e visive, per renderle disponibili all'esecuzione dei compiti. Non ci sono prove univoche riguardo al suo funzionamento: un'ipotesi è che il linguaggio funga damagazzino ausiliario quando gli altri sono troppo carichi, un'altra è svolge funzione di coordinamento. Pianifica le azioni in vista di uno scopo, che sia il luogo dell'integrazione delle informazioni visive e verbali mentre la monitora e/o interrompe azioni automatiche, recupera le informazioni terza è che sia specializzato nel reiterare necessarie per l'esecuzione dei compiti sia dai magazzini a BT che da quelli a LT informazioni legate ad eventi specificiPSICOLOGIA GENERALE | Viviana Pennisi
I moduli di memoria a lungo termine
Molti ricercatori contemporanei ritengono che la memoria a lungo termine non sia un magazzino unitario ma un insieme di moduli, distinti in:
- memoria dichiarativa: dedicata alle informazioni fattuali, relative alle cose e ai fatti
- memoria episodica: dedicata ai particolari biografici della vita individuale, alle cose fatte e alle esperienze vissute. È particolarmente dettagliata considerando la lontananza dei fatti evocati.
essa le coordinate spazio-temporali sono esplicitate, essendo una memoria collocata in un contesto spazio temporale preciso. dedicata alle conoscenze, ai fatti generali e alle regole della logica
Memoria semantica: utilizzate per dedurre tali fatti (es. grazie a questa ricordiamo che 2+2=4)
In essa non sono esplicitate le coordinate spazio-temporali.
Memoria procedurale: dedicata alle abilità e alle abitudini, relativa al come fare le cose e di conseguenza alle abilità percettive e motorie.
I modelli associativi di memoria: teoria secondo cui la memoria è costituita da rappresentazioni mentali di gruppi di informazioni interconnesse, processo dell'attivazione. Questa teoria si basa sul pensiero che un concetto particolare attiva l'effetto priming. Tale processo permette di spiegare la rievocazione di concetti correlati; fenomeno in cui l'esposizione a una parola o a un concetto (detto prime) facilita successivamente la rievocazione di informazioni correlate.
anche in assenza di memoria conscia della parola o del concetto. La scoperta dell'esistenza di ricordi inconsapevoli ha indotto a ipotizzare che possano coesistere due forme di memoria: - La memoria esplicita: il ricordo intenzionale o conscio di informazioni. - La memoria implicita: i ricordi di cui le persone non hanno consapevolezza conscia, ma che possono influenzare la prestazione e il comportamento successivi attraverso abilità che operano automaticamente, senza riflessione. Ad esempio, il sentimento di avversità per un conoscente senza comprenderne le cause. PSICOLOGIA GENERALE | Viviana Pennisi LA RIEVOCAZIONE DEI RICORDI A LUNGO TERMINE La rievocazione dei ricordi a lungo termine: rievocazione e riconoscimento Non sempre è facile ricordare e pu