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PSICOLOGIA GENERALE

Che cos'è la psicologia?

La psicologia è lo studio scientifico del comportamento degli individui e dei loro processi mentali. Focalizziamoci sui termini centrali di questa definizione: scientifico, comportamento, individuo e mentale.

L'aspetto scientifico della psicologia richiede che le conclusioni a cui essa approda siano basate su prove raccolte secondo il metodo scientifico.

Il comportamento è l'insieme delle azioni attraverso cui gli organismi rispondono agli stimoli interni e interagiscono con il loro ambiente. Gli psicologi esaminano cosa fa l'individuo e come l'individuo si comporta nel farlo, considerando ciascun comportamento calato nell'ambiente sociale e culturale in cui è prodotto.

Molti ricercatori in psicologia ritengono che non sia possibile capire le azioni degli esseri umani senza capire anche i processi mentali. La maggior parte delle attività umane si svolgono come un evento privato.

interno (pensare, pianificare, ragionare, sognare). Per questo numerosi studiosi hanno escogitato tecniche ingegnose per studiare le manifestazioni e i processi mentali, e per rendere pubbliche tali esperienze.

La psicologia si collega inoltre agli studi della medicina, dell'educazione, della giurisprudenza e dell'ambiente, cerca di migliorare la qualità della vita di ciascun individuo e di potenziare il benessere della collettività.

Le basi della scienza psicologica

La psicologia scientifica è ufficialmente nata in Europa nella seconda metà dell'Ottocento e si è successivamente diffusa negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Essa ha le sue radici nel pensiero classico dell'Occidente.

In Occidente i filosofi e uomini di scienza si sono occupati di tematiche psicologiche. Tra i filosofi dell'antica Grecia, psyché ha rappresentato una nozione importante, che si è estesa all'interno del mondo classico. Spiccano

Intale ambito Platone e il suo allievo Aristotele. Platone ha teorizzato la netta separazione tra psyché e soma (tra anima e corpo). Questo dualismo non fu accettato da Aristotele, il quale, a partire dal suo testo sulla psyché ritiene che l'anima sia indivisibile dal corpo e che la sua essenza consista in quelle capacità che consentono all'organismo di sopravvivere. Psyché per Aristotele è la forma di corpo vivente. La classicità romana non ha dato contributi particolarmente significativi alla conoscenza della psyché. Lucrezio dichiara esplicitamente la incompetenza sulla natura dell'uomo. Seneca separa l'anima dal corpo, l'imperatore Marco Aurelio Antonino mantiene la distinzione operata da Seneca tra anima e corpo. La visione dualistica dell'uomo di origine platonica permane nel Medioevo, accanto a pensatori che si riallacciano al pensiero aristotelico, come i due cristiani Alberto Magno e Tommaso.D’Aquino. La netta separazione tra anima e corpo sarà riproposta dal dualismo di Cartesio. Per Cartesio l’anima e il corpo sono unite nell’uomo da una fantomatica “ghiandola pineale”, organo di raccordo tra le due sostanze, situato nel cervello. Cartesio ha fornito un contributo fondamentale allo sviluppo della scienza moderna, sviluppo che ha avuto in Galileo Galilei, Newton, Keplero, Copernico le figure di maggior spicco. Galileo è considerato un riferimento fondamentale, perché ha indicato le linee guida del metodo della nuova scienza: il metodo scientifico è un intreccio di “sensate esperienze” e di “certe dimostrazioni”. Dal Seicento in poi si assistette a un numero sempre crescente di lavori nell’ambito delle scienze empiriche, con un progressivo affinamento dei metodi d’indagine. Degli studi sulle strutture cerebrali furono condotti dal medico inglese Thomas Willis. Un impulso allo studio delle vie nervose,sensoriali e motorie, fu dato dalle scoperte del medico scozzese Charles Bell e del fisiologo francese Francois Magendie. Johannes Muller formulò la teoria delle "energie specifiche dei sensi", secondo la quale per ogni tipo di sensazione esistono differenti e specifici tipi di recettori. Contrariamente alle opinioni di Muller, il fisico e fisiologo Hermann misurò la velocità di trasmissione dell'impulso nervoso. A distanza di circa due secoli dagli esperimenti di Galileo si avvertì quindi l'esigenza di utilizzare il metodo sperimentale anche in psicologia; questo nuovo interesse fu alla base della fondazione dei primi laboratori di psicologia sperimentale. Wundt e l'introspezione Nel 1879 Wundt diede inizio a un programma di ricerche di psicologia. La psicologia sperimentale praticata da Wundt e i suoi allievi applicava i metodi della fisiologia ai processi e ai contenuti della coscienza umana. Nel suo laboratorio furono avviati esperimenti.

Per l'analisi e la misurazione delle sensazioni, esperimenti sui tempi di reazione per misurare la durata per processi mentali. Per Wundt, l'oggetto di studio della psicologia era l'esperienza diretta, o immediata, e il metodo elettivo per rilevarla era l'introspezione. Secondo Wundt, l'introspezione come metodo scientifico richiedeva: a) il controllo accurato dello stimolo in grado di produrre l'evento mentale (oggetto di osservazione), b) l'elaborazione e la stesura di un resoconto. La bontà dei risultati del metodo introspettivo dipendeva dall'abilità e dall'esperienza dell'osservatore. Le convinzioni di Wundt e dei suoi collaboratori sono state ampiamente superate dai successivi sviluppi della ricerca psicologica. Ma il contributo fondamentale di Wundt sta nell'avere intuito la potenzialità della psicologia scientifica e di avere mosso i primi passi per legittimarla come disciplina scientifica.

Il termine strutturalismo compare per la prima volta in un famoso articolo del 1898 dello psicologo inglese Tichener, allievo di Wundt.

[Strutturalismo: approccio psicologico fondato sull'elementarismo e sull'introspezione come metodo]

Secondo Tichener, il primo passo per comprendere la mente consisteva nello scoprirne la struttura, scomponendola nei suoi elementi primari. Era necessario evidenziare come si combinano tali elementi. In fine occorreva capire perché si configurano determinate combinazioni.

Secondo lo psicologo, l'esperienza cosciente è costituita da percezioni, idee, emozioni o sentimenti a cui corrispondono tre componenti: sensazioni, immagini, stati affettivi, che sono gli elementi semplici, sulla base dei quali si strutturano le percezioni, le idee e le emozioni.

Lo strutturalismo si fondava sul presupposto che tutte le esperienze mentali degli esseri umani potessero essere comprese attraverso le combinazioni delle componenti di base;

Molti psicologi però criticarono lo strutturalismo per tre ragioni:

  1. Era riduzionista;
  2. Era elementarista, perché concepiva la mente come il risultato del combinarsi di elementi semplici;
  3. Era mentalista, perché analizzava solo i resoconti verbali della consapevolezza umana cosciente, ignorando chi si trovava nell'impossibilità di descrivere le proprie introspezioni.

James e il funzionalismo

Il pensiero di Tichener si opponeva a una psicologia "funzionale" e "descrittiva". In Europa, i primi attacchi alla scuola strutturalista furono condotti dal filosofo e psicologo Franz Brentano. Secondo Brentano, l'oggetto di studio della psicologia è l'attività mentale. Negli Stati Uniti spiccava la figura di William James a cui si ispirò la psicologia funzionalista.

[Funzionalismo: approccio psicologico che interpreta i fenomeni psichici come funzioni mediante le quali l'organismo si adatta]

All'ambiente fisico e sociale, James teorizzò una psicologia sperimentale originale rispetto a quella sorta negli stessi anni in Europa. Il funzionalismo attribuì un'importanza sostanziale alle abitudini apprese, che permettevano a un organismo di adattarsi all'ambiente e di funzionare con efficacia. All'approccio funzionalista aderirono filosofi e psicologi statunitensi tra cui John Dewey.

Il funzionalismo fornì un contributo determinante al formarsi di un nuovo concetto di esperimento di laboratorio, a partire dall'oggetto d'indagine che era il comportamento nella sua totalità. I funzionalisti sostenevano l'esigenza di una psicologia impegnata anche sul versante applicativo e malgrado le critiche, le intuizioni di strutturalisti e funzionalisti crearono il contesto intellettuale nel quale si è potuta sviluppare la psicologia contemporanea.

La prospettiva psicodinamica

Secondo l'approccio psicodinamico, il...

comportamento è guidato o motivato da potenti forze interiori. In quest’ottica, le azioni umane sono il risultato di istinti ereditari, di impulsi di natura biologica e di tentativi di soluzione di conflitti tra i bisogni personali e le richieste della società. Secondo questo modello, l’organismo torna in uno stato di equilibrio quando i suoi bisogni sono soddisfatti e le sue pulsioni sono ridotte. I principi psicodinamici della motivazione furono sviluppati da Freud: le sue idee derivarono dal suo lavoro con pazienti mentalmente disturbati. La teoria psicoanalitica di Freud considera la persona in balia di una complessa rete di forze interne ed esterne. Il modello di Freud fu il primo a rilevare che la natura umana non è sempre razionale e che le azioni possono essere la risultante di motivi inconsci. Dopo Freud, altri psicologi hanno impresso nuovi sviluppi al modello psicodinamico. I principi psicodinamici hanno esercitato una grande influenza su molte aree della psicologia.

La psicologia psicodinamica

Il termine Gestalt fa riferimento a una configurazione unitaria e organizzata, che differisce dalla somma delle singole parti.

La data di nascita della psicologia della gestalt risale al 1912, anno in cui Wertheimer pubblicò i risultati delle sue ricerche sul movimento apparente.

Questo movimento apparente si ottiene, per esempio, proiettando su uno sfondo scuro uno stimolo luminoso e, dopo un intervallo variante tra i 50 e 100 millisecondi, un secondo stimolo luminoso vicino alla posizione del primo; l'osservatore percepirà un unico stimolo in movimento. Questo tipo di movimento apparente, detto stroboscopio, è alla base della percezione del movimento cinematografico. Nel processo percettivo l'organizzazione globale deve essere logicamente precedente rispetto ai singoli elementi. L'approccio gestaltista enfatizza tre aspetti fondamentali per spiegare i fatti psicologici.

Innanzi tutto, per quel la natura degli eventi psicologici,

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A.A. 2020-2021
12 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giuliaacc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Passafiume Domenico.