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Legge di Fechner

K= ΔI/IK=1/50, quindi 0.02 ΔI= 1 g su 50 g; 10 g su 500 g

La grandezza della sensazione evocata da uno stimolo è proporzionale al numero JND sopra la soglia assoluta S=sensazione All'aumento in progressione S=K log(I) K= costante di Weber geometrica dello stimolo corrisponde un aumento in progressione aritmetica della sensazione.

La nuova psicofisica prende in considerazione il fatto che l'individuo non sia un passivo recettore di stimoli ma che sappia:

a) Valutare e stimare lo stimolo Legge di Stevens→Egli fece fare ai soggetti una stima di grandezza e scoprì che la relazione tra il giudizio sensoriale e l'intensità dello stimolo è una funzione di potenza =KΨI

Se n<1 Ψ aumenta sempre più lentamente→Se n>1 Ψ aumenta sempre più velocemente

b) Adattare la sensazione all'ambiente adattamento sensoriale, fenomeno per cui la capacità sensoriale diminuisce con la lunga

esposizione allo stesso stimolo

Decidere se rilevare o meno la differenza percepita detenzione del segnale, considera l'influenza della presa di decisione del soggetto sulla presenza o meno di un ostimolo, il soggetto ha quattro possibilità:

  • dire sì quando il segnale è realmente esistente (detezione corretta - DC)
  • dire sì quando il segnale non c'è (falso allarme - FA)
  • dire no quando il segnale c'è (omissione - O)
  • dire no quando il segnale non c'è (rifiuto corretto - RC)

Ci sono tre fattori che influenzano la valutazione sensoriale: la sensibilità dell'organismo, il criterio soggettivo di decisione e il contesto in cui ci si trova.

LA VISTA

cornea Raggio di luce viaggia attraverso la rifrange la luce che la attraversa per metterla a fuoco pupilla E poi attraverso la buco nero al centro dell'iride processo di accomodazione = il Entra successivamente nel cristallino focalizza

La retina è composta da due tipi di fotorecettori: i bastoncelli, cellule ricettive sottili e cilindriche, molto sensibili alla luce; e i coni, cellule ricettive responsabili della percezione del colore. L'immagine raggiunge la retina, che la appiattisce (per oggetti vicini) e arrotonda (per oggetti distanti), cambiando lo spessore della luce; ciò permette la visione periferica e notturna. L'energia elettromagnetica viene convertita in segnali neurali dai fotorecettori. Dall'occhio al cervello, le cellule bipolari ricevono le informazioni dai bastoncelli e coni e le comunicano alle cellule del ganglio, le quali raccolgono e sintetizzano l'informazione visiva che viene inviata al cervello attraverso il nervo ottico. I due nervi ottici si incrociano nel chiasma ottico, dove alcune sostanze chimiche innescano una risposta neurale. I neuroni della corteccia visiva sono i primi a ricevere l'informazione visiva.

di arrivare al cervello. Nell'area visiva primariaattivati solo da stimoli(lobo occipitale) le rappresentazioni dei due campi visivi di determinatesono incrociate e avviene l'estrazione delle caratteristicheforme.l'immagine trasmessa è una versionemigliorata del reale stimoloL'integrazione degli stimoli visivi da parte del cervello avviene a più livellicontemporaneamente; sono state codificate 30 aree distinte organizzate secondo due vie(ossia insieme di regioni celebrali disposte in successione e connesse):- Via visiva ventrale (collega lobo occipitale con lobo temporale) dedicata allapercezione degli attributi di un oggetto ad esempio la forma, la dimensione el'orientamento utili per riconoscerlo (COSA È UN OGGETTO).Il suo danneggiamento provoca agnosia visiva ossia incapacità di distinguereconsapevolmente forma, dimensione e orientamento di un oggetto.- Via visiva dorsale (collega lobo occipitale con lobo parietale)

analizza la posizione degli oggetti nello spazio (DOVE È UN OGGETTO ). Le lesioni alla via dorsale provocano atassia ottica, un disturbo visivo-motorio: i pazienti descrivono correttamente la posizione degli oggetti ma non riescono a raggiungerli utilizzando le sole informazioni visive.

Teoria tricromatica della visione = esistono tre tipi di coni nella retina, ciascuno dei quali risponde principalmente a una specifica varietà di lunghezza d'onda (blu/viola, verde e rosso/giallo)

Cecità per i colori = disturbo genetico che determina l'impossibilità di vedere il rosso o il verde (supporta la teoria tricromatica).

Teoria dei processi opponenti del colore = le cellule recettive sono legate a coppie e lavorano in opposizione l'una all'altra (giallo-blu; rosso-verde; bianco-nero)

Immagine residua l'attività della retina continua anche quando non si sta più fissando l'immagine iniziale.

L'UDITO

processo

tramite cui le onde sonore sono tradotte in forme comprensibili

Suono = movimento di molecole d'aria provocato da una fonte di vibrazione. Entra nell'orecchio esterno, procede all'interno del condotto uditivo e timpano, arriva al martello (membrana che vibra al passaggio del suono). Piccola cavità contenente all'orecchio medio. Le vibrazioni sono trasferite all'incudine e staffa che trasmettono le vibrazioni, aumentandone l'intensità, alla finestra ovale. L'orecchio interno trasforma il suono in energia da inviare al cervello. Dopo aver raggiunto l'orecchio interno, il suono continua il suo percorso nella coclea. Il suono arriva alla coclea (tubo a forma di spirale contenente un fluido capace di vibrare in risposta al suono). Dentro la coclea, la membrana basilare e la cavità inferiore (coperta da cellule ciliate) quando le cellule ciliate vengono mosse inviano un messaggio neurale al cervello.

fisici di un suono:

  • frequenza: numero di vibrazioni che avvengono in un secondo (frequenze basse suoni - poco alti)
  • pitch (tono): caratteristica che rende il suono basso o alto
  • ampiezza: ci permette di distinguere tra suoni percepiti con un volume forte e debole

Avendo due orecchie, il suono arriva prima a una delle due e ciò ci permette di localizzare la fonte, la testa funge da barriera spaziale.

Teoria dell'onda viaggiante: aree diverse della membrana basilare rispondono a diversi tipi di frequenza (spiega i suoni ad alta frequenza).

Teoria della discriminazione in frequenza: l'intera superficie della membrana funge da microfono vibrando completamente in risposta al suono (più il suono è alto, più è elevato il numero di impulsi nervosi trasmessi) (spiega i suoni a bassa frequenza).

Queste due teorie però non danno una spiegazione esauriente del fenomeno dell'udito, per esempio i suoni a media frequenza coinvolgono entrambe le teorie.

teorie. Molte strutture dell'orecchio sono legate al nostro senso di equilibrio: - canali semicircolari: tre tubicini contenenti un liquido che si sposta al loro interno quando la testa si muove, segnalandone un movimento rotatorio o angolare al cervello. - otoliti: cristalli che segnalano movimenti avanti, indietro, su e giù, insieme alla forza di gravità. L'OLFATTO Il senso dell'olfatto è attivato nel momento in cui le molecole di una sostanza entrano nelle cellule olfattive dei canali nasali e incontrano le fibre nervose. Il segnale arriva al bulbo olfattivo, posto sotto i lobi frontali e connesso con la corteccia olfattiva. I recettori olfattivi sono neuroni che penetrano nel sistema nervoso e inviano direttamente al cervello segnali per gli odori. L'olfatto permette di distinguere più di 10.000 odori, grazie ai quali possiamo evocare anche determinati ricordi. IL GUSTO Il gusto permette la valutazione qualitativa di una sostanza in base alsensibilità somatiche) 1. Sensibilità tattile: coinvolge la percezione del contatto e della pressione sulla pelle. I recettori tattili sono distribuiti in tutto il corpo e permettono di percepire le sensazioni tattili come il tocco leggero, la pressione e la vibrazione. 2. Sensibilità termica: coinvolge la percezione delle variazioni di temperatura. I recettori termici sono sensibili alle variazioni di calore e freddo e si trovano principalmente nella pelle. 3. Sensibilità meccanocettiva: coinvolge la percezione delle sensazioni legate al movimento e alla posizione del corpo. I recettori meccanocettivi sono presenti nei muscoli, nelle articolazioni e nei tendini e permettono di percepire la posizione del corpo nello spazio e di rilevare la forza e la direzione dei movimenti. Questi tre tipi di sensibilità somatica lavorano insieme per fornire informazioni al sistema nervoso sulle sensazioni fisiche che provengono dal nostro corpo e dall'ambiente circostante.

tessuti corporei – pressione, solletico…), (caldo e freddo) edolorifiche (evocate dai fattori che danneggiano i tessuti).

I recettori tattili sono specializzati in base ai vari tipi di contatto o pressione:

  • cellule di Merkel= pressione sulla pelle (regioni cutanee sensibili)
  • corpuscoli di Meissner= reagiscono alla variazione di pressione
  • corpuscoli del Pacini= segnalano pressione e vibrazione
  • corpuscoli di Ruffini= reagiscono alla variazione di tensione
  • recettori per il caldo e per il freddo= sono terminazioni nervose libere che generanoun impulso nervoso quando c’è variazione di temperatura cutanea

Le informazioni della sensibilità somatica, dopo essere entrate nel midollo spinale,seguono due vie differenti:

  1. il sistema dorsale-lemniscale= l’informazione viene trasmessa rapidamente e con altafedeltà spazio temporale
  2. il sistema antero-laterale= organizzazione inferiore per informazioni più grezze

Dolore= insorge quando un tessuto sta

subendo un danno, le cellule danneggiate rilasciano la sostanza P che trasmette messaggi di dolore al cervello; costituisce un meccanismo di difesa per l'organismo. Il dolore può essere acuto o lento ed è influenzato da fattori legati alla valutazione emotiva. Teoria del gate control
  1. Recettori specifici a livello del midollo spinale sono collegati a determinate aree del cervello legate al senso del dolore. Quando i recettori sono attivati "aprono un cancello" e si sperimenta la sensazione del dolore; questo cancello può essere richiuso in due modi:
    1. competizione di stimoli stimoli diversi possono competere per l'attenzione del cervello, riducendo la percezione del dolore;
    2. inibizione da parte di segnali provenienti da altre parti del corpo o da processi mentali come la concentrazione o la distrazione.
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Publisher
A.A. 2019-2020
82 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.almici99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Repetto Claudia.