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Percezione: sistemi fisiologici. Rilevazione di uno stimolo.

Sensazione: sistemi fisiologici + sistemi cognitivi. Tali sistemi ricevono dal mondo le varie forme di energia (tattile, luminosa, sonora...) e la trasformano (trasduzione) in segnali nervosi che arriveranno alla Corteccia. Elaborazione cognitiva dell'informazione sensoriale che perviene ai nostri sensi. Risultato di una serie di processi che si realizzano in modo automatico. Attribuzione di un significato (processo attivo) sistemi cognitivi.

Cognizione: Il fisiologo tedesco Hermann Von Helmholtz fu un pioniere dello studio della relazione tra fenomeni fisiologici e psicologici. Misura il diametro pupillare attraverso l'oftalometro. Misura del tempo reazione in diversi tipi di risposte che consentirà di stimare il tempo supplementare che implica l'intervento della consapevolezza soggettiva. Elabora il concetto di soglia differenziale: minima differenza percepibile tra Weber.

stimoli; empiricamente rilevò che essa è proporzionale all’intensità assoluta deglistimoli utilizzati.Il rapporto fra cambiamento di intensità occorrente per produrre una differenzaappena individuabile e l’intensità iniziale dello stimolo varia a seconda dello stimolo,della modalità sensoriale, del contesto edelle caratteristiche del soggetto.

delinea tre metodi per individuare la soglia assoluta (=minimo di intensitàFechnerdi uno stimolopercepibile):

  1. Metodo dei limiti: consistente in due procedure indipendenti e complementari:
    • Far variare lo stimolo in senso regolarmente crescente (a partire da un valore inferiore a quello della soglia subliminale, cioè che il soggetto non rileva) fino a che il soggetto non affermi di rilevarlo.
    • Far variare lo stimolo in senso regolarmente decrescente (a partire da un valore superiore a quello della soglia subliminale), fino a che il soggetto non affermi di non essere in grado di rilevarlo.

più in grado di rilevarlo. Ad un certo livello di intensità le risposte diventano irregolari e incostanti. Se si chiede ai soggetti di ripetere la prova i risultati non sono perfettamente coerenti.

2. Metodo costante: consente di ovviare a questi risultati. Stimoli di diversa intensità vengono somministrati in ordine casuale e più volte chiedendo al soggetto di riferire se ha avvertito o meno la sensazione. La tabulazione dei valori consente di stimare l’intensità dello stimolo corrispondente alla sua rilevazione nel 50% dei casi, che viene assunto come soglia assoluta. La soglia assoluta di uno stimolo viene definita in base a quella intensità che nel 50% dei casi evoca una sensazione.

3. Metodo dell’errore medio (o dell’aggiustamento): consiste nel chiedere al soggetto di regolare lui stesso il valore dell’intensità dello stimolo, per uguagliarla all’intensità di un altro stimolo (standard).

Questi metodi volti

all'identificazione della soglia assoluta misero in evidenza la difficoltà di definire un valore fisso (a causa di differenze inter-individuali che intra-individuali), ma anche un'inaspettata sensibilità degli organi di senso (valori di intensità estremamente bassi). Ai fattori di variabilità interindividuali, quali la diversa acuità sensoriale di un individuo rispetto a un altro, si aggiungono anche dei fattori intra-individuali, quali il periodo dello sviluppo, il diverso momento della giornata, stanchezza, etc.. Teoria della rivelazione del segnale: utilizzando la classica procedura degli esami clinici di audiologia, al soggetto venivano somministrati stimoli molto deboli ed egli doveva rispondere se li percepiva oppure no. Un giorno il test ebbe luogo nonostante lo sperimentatore avesse dimenticato di inserire lo spinotto della cuffia nell'apparecchio. Sebbene il segnale emesso dall'apparecchio non potesse pertanto essere udito, il soggetto rispose comunque di percepirlo.raggiunge l'orecchio del soggetto, questi in alcuni casi affermò sicuro di aver udito qualcosa. Riproposizione del problema della definizione di un livello minimo di sensibilità a un segnale da uno schema basato su due alternative (il soggetto rileva o non rileva il segnale) a un problema più complesso basato sull'incrocio di 2x2 alternative: 1) il segnale c'è e il soggetto: - lo rileva (successo) - non lo rileva (insuccesso per mancato rilevamento) 2) il segnale non c'è e il soggetto: - lo rileva (falso allarme) - non lo rileva (esclusione corretta). La rilevazione di uno stimolo qualsiasi equivale alla distinzione di un segnale da un rumore di fondo. Man mano che il livello di intensità dello stimolo si abbassa esso tenderà a confondersi con gli effetti di altri debolissimi stimoli ambientali. In tali condizioni emerge la tendenza del soggetto a rispondere in un certo modo: - se vuole essere sicuro di rispondere solo quandouno stimolo di prova è chiamata soglia di differenza discriminabile (SD). La legge di Weber afferma che la SD è proporzionale all'intensità dello stimolo di riferimento. In altre parole, maggiore è l'intensità dello stimolo di riferimento, maggiore sarà la SD necessaria per percepire una differenza. Ad esempio, se lo stimolo di riferimento ha un'intensità di 10 unità e la SD è del 10%, allora la differenza minima percepibile sarà di 1 unità. Se invece lo stimolo di riferimento ha un'intensità di 100 unità, la SD necessaria per percepire una differenza sarà di 10 unità. La legge di Weber è importante per comprendere come percepiamo e discriminiamo gli stimoli sensoriali. Ci aiuta a capire come le nostre percezioni dipendono dall'intensità degli stimoli di riferimento e dalla sensibilità dei nostri sensi. In conclusione, la legge di Weber ci mostra che la nostra capacità di percepire e discriminare gli stimoli dipende dalla relazione tra l'intensità dello stimolo di riferimento e la SD necessaria per percepire una differenza.

Uno stimolo di confronto è direttamente proporzionale alla grandezza (intensità) fisica dello stimolo standard. Es. un soggetto è sensibile alla differenza tra un peso di 100 gr e un peso di 102 grammi (cioè ritiene diversi i due pesi e identifica correttamente quello più pesante), ma non a quella tra due pesi di rispettivamente 100 e 101 gr., k = 2%. Ciò significa che lo stesso soggetto sarà in grado di distinguere un peso di 500 da uno di almeno 510 gr., un peso di 700 gr da uno di almeno 714, etc.

Per percepire il dalmata occorre far ricorso alla MEMORIA, alla IMMAGINAZIONE, alla ATTENZIONE (processo di selezione delle informazioni), alla COSCIENZA (la consapevolezza di avere riconosciuto la figura).

Attivazione di strutture cerebrali sensibili a informazioni, composto di diversi sottosistemi - proprietà cognitive - Sistema integrato di elaborazione di caratteristiche fisiche.

degli stimoli – percezione Collegata con altri processi cognitivi – immaginazione – attenzione – attenzione (selezione informazioni) – memoria – coscienza – linguaggio – linguaggio, memoria, pensiero PERCEZIONE UDITIVA: Ha consentito lo sviluppo di due processi cognitivi: – linguaggio verbale – musica sensoriale: gli stimoli che possono essere percepiti hanno una frequenza daFinestra20 a 20.000 Hz Orecchio medio:  – La membrana timpanica separa l'orecchio esterno da quello medio – L'orecchio medio consta di tre ossicini che amplificano la pressione dei suoni: - Martello - Incudine - Staffa: trasmette le vibrazioni delle onde sonore alla finestra ovale Il segnale viene trasmesso poi all'orecchio interno dove troviamo la coclea (struttura aspirale). Nell'orecchio interno c'è anche il sistema vestibolare, responsabile dell'equilibrio. La coclea è divisa in 3 dotti e nel

Dotto interno: vi è la membrana basilare inferiore e una superiore detta tettoria. Nella basilare c'è l'Organo del Corti e le cellule ciliate, che hanno base nella basilare e apice nella tettoria. Le ciliate si attivano quando si propagano le onde sonore nel liquido del dotto esterno, quindi si flettono e si genera un impulso nervoso che poi arriva al nervo uditivo (lungo il quale corre l'impulso elettrico per poi arrivare alle strutture centrali). Le strutture che si occupano della percezione uditiva comprendono:

  • Strutture sottocorticali (es: collicolo inferiore e corpo genicolato mediale)
  • Strutture corticali

Nel sistema uditivo c'è un'organizzazione detta tonotopica, quindi all'arrivo di un suono c'è una selettività per specifiche frequenze. Quindi neuroni che rispondono per determinate frequenze sono anatomicamente organizzati vicini.

Teoria zonale: Questo si rifà alla di Von Békésy: alte frequenze

Fanno vibrare la parte inferiore della membrana basilare, le basse la parte superiore. Le capacità sensoriali del sistema uditivo vengono valutate tramite indagini di audiometria: vengono usati toni puri di cui si varia l'intensità. Ciò permette di valutare la soglia assoluta ossia il valore minimo di intensità a cui è udibile ciascun tono.

Perdita dell'udito:

  • Sordità di conduzione: ad esempio, perforazione del timpano. Si può installare un apparecchio.
  • Sordità neurale: danno a livello dei recettori.

DISTURBI DEL LINGUAGGIO:

AFASIA: disturbi nella produzione e comprensione del linguaggio. Esiste di vari tipi:

  • di Broca (lobo frontale sx, produzione): discorso poco fluente ma intatta la comprensione.
  • di Wernicke (lobo temporale sx, di comprensione): "insalata di parole", la comprensione è carente.
  • di conduzione (fascicolo arcuato che connette il lobo temporale a quello frontale): difficoltà
nel ripetere le parole globale (larga parte dei lobi temporale e frontale), sono disturbate tutte le funzioni del linguaggio PERCEZIONE VISIVA: MOVIMENTI OCULARI: tre tipi: 1. Lenti 2. Veloci 3. Coniugati PERCEZIONE VISIVA: Percezione: identificazione di uno stimolo (descrizione e confronto) (es: colore, forma..) (ORGANIZZAZIONE: vedi leggi della Gestalt) Si divide in 2 stadi: 1. primario: descrizione strutturale dell'oggetto 2. secondario: confronto (matching) con le tracce depositate in memoria; "elaborazione cognitiva". Nel processo di riconoscimento di uno stimolo sono possibili due tipi di operazioni a seconda che prevalgano le parti o il tutto: - dal basso verso l'alto - bottom up o guidata dai dati -> data-driven: si analizzano le informazioni co
Dettagli
A.A. 2020-2021
64 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilaria.mori350 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Giganti Fiorenza.