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ATTENZIONE
È un processo che effettua una selezione delle informazioni che colpiscono i nostri sensi e i
nostri ricordi, e dove solo alcune informazioni accedono agli stadi successivi dell’elaborazione.
E’ l’insieme dei dispositivi che consentono di: 1’orientare le risposte mentali verso eventi e
oggetti; 2.ricercare e individuare le informazioni; 3.mantenere una condizione di controllo su
ciò che facciamo.
Quando siamo guidati da interessi, bisogni, si ha l’attenzione endogena, quando invece è un
evento esterno a catturare la nostra attenzione si ha l’attenzione esogena.
Inoltre vi è l’attenzione spaziale: quando la direzione dello sguardo e dell’attenzione
coincidono, ma questi due processi si possono separare con il fuoco dell’attenzione: che
concentra le risorse su un unico stimolo specifico.
Quando sia ha uno stimolo si può avere: 1- un’elaborazione controllata: che è lenta e
consapevole e non consente di svolgere altro; e 2- un’elaborazione automatica, che è rapida e
inconsapevole e fa svolgere vari compiti.
Inoltre possiamo selezionare ciò che è rilevante in un evento; secondo Broadbent l’attenzione è
un filtro che seleziona le giuste informazioni ed elimina il resto. Si ha la (1) selezione precoce
quando gli stimoli sono filtrati e scartati, mentre solo i segnali pertinenti sono ammessi
all’elaborazione (es: effetto cocktail party: ci permette di seguire una sola conversazione tra
tante); una (2) selezione tardiva secondo cui alcuni elementi sono più facili da rilevare (es:
parole, suono) (Treisman ipotizza la presenza di un filtro attenuato, che rallenta il processo di
elaborazione. Il filtro permette di prestare attenzione ad un solo messaggio -su due-, fatta
eccezione per alcune parole dell’altro). E una (3) selezione visiva dove abbiamo: la Ricerca
disgiuntiva quando il bersaglio differisce dagli stimoli per una sola caratteristica (la forma); e
la ricerca congiuntiva quando il bersaglio ha più caratteristiche simili (forma e tonalità).
Quando, invece, dobbiamo svolgere due compiti abbiamo due alternative: attenzione
focalizzata: concentrare l’attenzione su un’unica fonte; e attenzione divisa: prestare attenzione
ad entrambi gli stimoli, ma con un’elaborazione parziale (es. scrivere un SMS e camminare). Se
abbiamo due fonti di stimolazione diversi in competizione si ha l’inferenza a doppio compito
(es. guidare e ascoltare la musica). Si può avere anche l’incoerenza tra gli stimoli cioè l’effetto
Stroop: parole stampate con inchiostro colorato, il colore indicato dalla parola può essere
congruente o incongruente con il colore dell’inchiostro – compito: dire il colore dell’inchiostro
e non la parola scritta (blu rosso; blu verde).
L’attenzione divisa e l’interferenza implicano che l’attenzione costituisca una forma di
selezione fra stimoli in competizione. Nella competizione semplice lo stimolo è analizzato in
modo più dettagliato; in quella polarizzata gli stimoli sono presentati in serie. Perciò
l’attenzione è un’attività mentale dinamica, che fornisce utili informazioni.
COSCIENZA
Gli esseri umani hanno un elevato grado di coscienza, che è uno stato della mente in cui si ha
consapevolezza degli stimoli interni ed esterni, cioè di sé e dell’ambiente. Ha diverse proprietà:
CONSAPEVOLEZZA COGNITIVA e percettiva: saper rispondere agli stimoli dati
dall’ambiente; inoltre la coscienza ha una funzione di comparazione, poiché confronta
lo stato del mondo con quello previsto in base all’esperienza;
CONTROLLO: è un sistema che rileva gli errori, interrompe l’errore e lo modifica;
METACOGNIZIONE: capacità di autoriflessione.
Possiamo distinguerla in tre livelli:
1. SE’ ORIGINARIO: coscienza radicata nel corpo, riguarda i processi dell’organismo
sé-come-oggetto;
2. SE’ NUCLEARE: coscienza del presente, gli stimoli dipendono anche da informazioni
esterne, che elaborate generano il sentimento del conoscere sé-come-soggetto;
3. SE’ AUTOBIOGRAFICO: coscienza della cultura, siamo consapevoli di quello che è
accaduto, accade e accadrà; è diffusa nel cervello e dà il senso dell’identità sé
spirituale e sé culturale.
Inoltre ha tre stati:
a. SONNO: ridotta capacità di risposta agli stimoli; si distinguono 6 livelli dell’attività
celebrale: due riguardano la veglia che può essere attiva o passiva; quattro riguardano il
sonno. Lo stadio 4 è noto come sonno profondo; durante gli stadi 3-4 si hanno fenomeni
di sonnambulismo. Il passaggio dallo stadio 1 allo stadio 6, si effettua in circa 90 minuti;
dopo di ché si ritorna allo stadio 1 per un altro ciclo. In una notte si effettuano 4-6 cicli.
Quando si ritorna allo stadio 1 si ha il sonno REM (dove avvengono ripetuti movimenti
oculari) contrapposto al NREM (avviene nelle prime ore di sonno, non ci sono
movimenti oculari, il corpo è rilassato). Esistono 2 teorie: (1) teoria ristorativa,
dormiamo per “recuperare le forza” sia fisiche che mentali; e la (2) teoria circadiana,
seguiamo il ritmo luce-buio, e durante la notte possiamo “rilassarci”. Privazione del
sonno: dopo 200 ore di privazione le prestazioni, cognitive e mentali, del soggetto
appaiono normali. Durante la privazione si hanno dei microsonni. Dopo la privazione, si
ha un recupero graduale, soprattutto della fase 4.
b. IPNOSI: processo in cui l’operatore induce il cliente a sperimentare cambiamenti nei sui
comportamenti. Si ha: (1) induzione ipnotica: quando il soggetto abbandona il controllo
sulla propria coscienza e si fa suggestionare; (2) suscettibilità ipnotica: non tutti gli
individui sono ipnotizzabili; (3) analgesia ipnotica: quando si esercita un controllo
diretto sul dolore con autoipnosi;
c. MEDITAZIONE: ripetizione di alcuni esercizi mentali, con senso di benessere.
AZIONE
Sequenza consapevole e libera di movimenti finalizzati ad uno scopo e svolta in base a un
piano. Ha queste proprietà:
AGENTIVITA’: esercitare un potere per influenzare gli eventi;
AUTOEFFICACIA: siamo convinti di ottenere risultati desiderati con le nostre azioni.
Il piano è una mappa mentale della traiettoria delle operazioni da svolgere.
APPRENDIMENTO
L’insieme delle modificazioni durevoli delle possibilità di comportamenti che si basano
sull’esperienza. Può essere:
SITUATO: poiché è connesso con l’esperienza;
o INTENZIONALE: verso il raggiungimento di uno scopo;
o ACCIDENTALE: lo scopo di acquisire qualcosa;
o CONTINGENTE: combinazione tra ambiente e operazioni degli individui;
o INCIDENTALE: provengono dall’ambiente;
o LATENTE (secondo Tolman): impariamo senza accorgercene=> Esperimento: i ratti
o avevano una mappa cognitiva del labirinto che permetteva meno errori.
Gli studi si richiamo a tre indirizzi:
1) Pavlov=> Apprendimento Associativo => studia la relazione che c’è tra lo stimolo e la
risposta con conseguenza il riflesso condizionato. Esperimento: si accorse che i cani
producevano saliva anche con rumori che precedevano il cibo, così iniziò la fase 1=> il
cane produceva saliva grazie al suono che produce prima del cibo(ACQUISIZIONE
SC+SI); fase 2=> si ripresenta lo SC senza SI, la RI scompare(ESTINZIONE); fase 3=>
il cane riposa e il giorno dopo viene presentato solo lo SC, così si ha una
RC(RECUPERO ISTANTANEO). Viene presentato un rinforzo con
SC+SI(RIACQUISIZIONE); infine con la continua presenza di SI, la RI
diminuisce(ASSUEFAZIONE). Quindi avremo una generalizzazione quando stimoli
simili allo SC tendono a suscitare RC; però è possibile addestrare il cane a non
rispondere allo SC e avremo la discriminazione;
2) Skinner=> Apprendimento Strumentale => riprese l’apprendimento per prove ed
errori di Thorndike: usava una gabbia con dei gatti che cercavano d uscire, facevano
movimenti che davano risposte giuste o sbagliate; quando il gatto capì che premendo la
leva usciva, ci fu un margine di errore ridotto. Si ha la legge dell’effetto,
l’apprendimento dipende dalle conseguenze che il comportamento produce e la legge
dell’esercizio, più volte si ha un comportamento meno errori ci sono. Skinner fa una
distinzione tra: comportamenti rispondenti(riflessi innati o appresi) e comportamenti
operanti(emessi spontaneamente dall’organismo). Nel primo la risposta è automatica,
nel secondo si ha un rinforzo. In quello operante il soggetto agisce nell’ambiente
modificandolo, in quello rispondente non controlla la RI provocata dallo stimolo. A
Skinner interessava solo la catena S-R, la mente era da ignorare. Esperimento: ratto
messo in una gabbia, dopo varie azioni preme la leva e ottiene cibo, quindi lo ripete. Ciò
costituisce un rinforzo(cibo), che possono essere positivi(cibo, acqua) o
negativi(eliminazione di una situazione spiacevole); inoltre primari(soddisfano i bisogni
fondamentali) e secondari(presenza di stimoli); infine continui(si segue una prestazione
corretta) o parziali(il rinforzo solo ogni tanto). Ci sono vari piani di rinforzo: a livello
fisso=> dato a scadenze regolari; a livello variabile=> es: elogi occasionali; a rapporto
fisso=> numero uguale di risposte; a rapporto variabile=> es: la lotteria. Introdusse
inoltre la tecnica del modellamento: dare una ricompensa ogni volta che l’animale
premeva la leva, rinforzando la risposta e modellando il comportamento;
3) Gestalt=> Apprendimento Cognitivo => Köhler parlò di modello cognitivo:
l’apprendimento avviene con una connessione di elementi con intuizione. Esperimento:
uno scimpanzé in gabbia vede una banana fuori, ma non riesce a prenderla. Quando si
accorge di alcuni bastoni, li mise insieme e raggiunse la banana.
Anche Rescorla fece un esperimento con due gruppi di cani: gruppo1=> contingenza=> prima
della scossa(SI) c’era un suono(SC) e le scosse dopo il suono; gruppo 2=> non-contingenza=>
le scosse avvenivano anche senza il suono. Solo il G.1 mostrava una RC.
È possibile individuare dei percorsi di apprendimento tra loro contrapposti:
APPRENDIMENTO INDIVIDUALE: nuove informazioni dopo esperienze personali;
APPRENDIMENTO SOCIALE: nuove informazioni grazie all’interazione con i
simili. Si caratterizza per essere: veloce, stabile, attendibile;
IMPRITING: apprendimento precoce in un dato periodo, periodo sensibile in cui le
influenze ambientali sono più efficaci;
APPRENDIMENTO PER OSSERVAZIONE: senza rinforzo, con due meccanismi:
emulazione = ripetizione e imitazione = riproduzione;
APPRENDIMENTO CULTURALE: acquisire nuove inform