Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 83
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 1 Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Pag. 81
1 su 83
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il concetto di degenerazione in medicina

Questo modo di vedere tipicamente ottocentesco era stato introdotto in medicina da due autori francesi, Morel e Valentin; questi pensavano che l'umanità si fosse avviata lungo un luminoso cammino di sviluppo e di miglioramento/evoluzione positiva, ma pensavano pure che alcuni individui, per tare genetiche, potessero invertire questo percorso creando un processo involutivo (degenerativo) che si sarebbe potuto trasferire, attraverso la linea seminale, da una generazione all'altra, fino a portare un peggioramento di questa linea ereditaria e allo sviluppo di patologie mentali e fisiche rilevanti (sino al raggiungimento della sterilità). All'interno di questa degenerazione si sarebbero potute sviluppare sia patologie organiche che disturbi mentali. Il più famoso, nonché uno dei primi rappresentanti di questo tipo di visione in sessuologia, fu uno dei padri della sessuologia, un celebre psichiatra dell'epoca di nome Krafft-Ebing. Nel 1986

Krafft-Ebing pubblicò il più grande trattato di "psychopathia sexualis".sessuologia mai scritto dal titolo. Questo libro è stato scritto in latino perché alcuni casi erano talmente scabrosi che solo alcune persone colte avrebbero potuto capirli; inoltre, sebbene contenesse alcune distorsioni e alcune convinzioni errate tipiche dell'epoca (retaggio di epoche passate, come il sostenere che una delle cause della degenerazione fosse la masturbazione perché considerata dall'autore come qualcosa di molto pericoloso se proseguiva nell'uomo o nella persona adulta), riprese anche delle convinzioni espresse da un famoso autore, un medico del '700 (Tissot), che nel 1760 pubblicò un trattato diventato celebre e che rimase nella letteratura per oltre un secolo intitolato (tradotto) "sull'onanismo". L'onanismo è il termine dotto con cui all'epoca ci si riferiva alla masturbazione.realtà è un errore perché il termine onanismo si riferisce al famoso peccato di Onan, un personaggio del vecchio testamento di cui viene narrato che, seguendo le regole della cultura ebraica dell'epoca, quando suo fratello morì fu obbligato a sposare la vedova del fratello (per legge). Lui non voleva sposare questa donna che non amava e dalla quale non era attratto, quindi, siccome non voleva avere figli con lei, usava il coito interrotto (prima dell'orgasmo usciva dalla penetrazione). Questo era il peccato di Onan e non la masturbazione. Però, per analogia con la masturbazione (entrambe pratiche che non portano alla procreazione), con il termine onanismo sia in ambito ecclesiastico che scientifico (passato) si è usato questo termine dotto. Oggi non lo si usa più per indicare la masturbazione. Ovviamente non è vero che la masturbazione è una pratica pericolosa, secondo Tissot invece la masturbazione era l'origine di molti disturbi fisici e mentali.

Delle malattie più diverse, da quelle della pelle ai disturbi mentali, qualcosa di veramente assurdo da pensare oggi. Va però tenuto presente che il professore ha letto libri di sessuologia degli anni '50 scritti da italiani e ancora all'epoca in questi testi si diceva che la masturbazione fosse pericolosa e quindi che gli adolescenti dovevano essere sorvegliati / che doveva essere impedito loro di masturbarsi.

Nell'800 addirittura erano stati elaborati degli apparecchi, una sorta di cintura di castità per maschi/femmine, che dovevano servire a impedire la masturbazione, così come alcuni marchingegni (terribili) per i maschi volti a impedire polluzioni notturne. Questi ultimi erano costituiti di anelli con punte interne che venivano montati intorno al pene, se questo fosse andato in erezione durante la notte, sarebbero penetrati nello stesso. Di notte, nei maschi, ogni 90 minuti si verifica un'erezione associata al passaggio verso il sogno REM.

Krafft-Ebing aveva, nonostante tutto questo, una visione piuttosto aperta e moderna in quanto, sebbene descrivesse talvolta anche con un certo compiacimento queste "perversioni", manteneva un atteggiamento molto medico: verso queste persone, pur essendo degenerate (così lui le definiva), era molto motivato a cercare di ridurne le sofferenze e quindi a cercare di curarle nel modo più umano possibile, in quanto pensava che anche loro meritassero l'aiuto del medico. Molti altri autori condividevano la visione degenerativa, però ritenevano, come Albert Moll o Auguste Forell, che non solo eventi di tipo naturale o puramente biologico potessero produrre la degenerazione, ma anche influssi culturali o influssi psicosociali, per cui, ad esempio, Forell sosteneva che si dovesse fare un'adeguata educazione sessuale in modo da prevenire queste possibili degenerazioni e Moll aveva ipotizzato che tramite ipnosi si potesse prevenire questi effetti negativi degli.

eventi di vita, soprattutto nelle persone più deboli, inducendo una sorta di controcondizionamento nei riguardi di determinati tipi di propensioni sessuali da disapprovare. Con queste procedure ipnotiche Moll anticipò le tecniche di controcondizionamento che vennero poi inventate e applicate (non con molto successo) per le parafilie negli anni '60-'70.

Molto importante come sessuologo fu un inglese, Ellis (morto nel 1939), il quale fu uno dei primi, ben prima di Freud, a parlare di simbolismo erotico: esattamente come Freud successivamente scrisse, aveva pensato che le pulsioni sessuali potessero esprimersi simbolicamente in comportamenti che magari non avevano (apparentemente) a che fare con il sesso ma che erano delle espressioni simboliche delle pulsioni sessuali. Pure Ellis disse questo ed affermò che la pulsione sessuale non solo può estrinsecarsi in perversioni sessuali, ma anche in modalità meno dannose (per certi versi), per esempio in

aspetti affettivi, nellapoesia, nell'arte, ma anche in contenuti a carattere religioso o fantastico in generale. Freud fumolto abile perché divenne famoso per esser considerato il padre dell'inconscio/simbolismoerotico quando, tecnicamente parlando, questi concetti erano stati elaborati da altri benprima di lui. Il secondo motivo per cui Ellis è importante è perché pubblico un celeberrimotrattato sull'omosessualità che all'epoca addirittura fu molto contrastato nella suapubblicazione (quando morì i suoi eredi non permisero che venisse più pubblicato); in questotrattato per la prima volta l'omosessualità non viene considerata come una patologia e unadegenerazione. Quindi, ha un atteggiamento nei confronti dell'omosessualità molto"benevolo" considerata l'epoca. Il termine omosessuale venne creato da Benkert, ungiornalista che negli anni '60 dell'800

Pubblicherò un libello contro le leggi che erano state appena emanate nell'impero tedesco contro l'omosessualità. Queste leggi furono ribadite durante il nazismo e poi tolte. Il Regno di Italia fu una delle prime nazioni europee a togliere il reato di omosessualità. Il Regno Unito è stato uno delle ultime nazioni al mondo occidentale (anni '50-'60 del '900).

Freud è sicuramente uno degli autori dell'epoca che segue il modello degenerazionale. Si ricorda la teoria dello sviluppo sessuale di Freud, questa è perfettamente degenerativa: la libido si dirige su vari organi, vi sono le varie fasi dello sviluppo sessuale (fase orale, anale, fallica, latenza, genitale - sviluppo normale della libido). In alcuni soggetti la libido si fissa in una di queste fasi e non progredisce e quindi la persona non si sviluppa adeguatamente ma rimane bloccata a uno stadio precedente più primitivo. Freud sostenne che le

perversionisessuali sono delle psicopatologie che derivano da uno sviluppo anonimo della libido, anchese poi affermò che il neonato è un perverso naturale, nel senso che la sua libido mira allagratificazione senza nessuna inibizione, perché non si è ancora sviluppato un Super-Io; èquindi un perverso totale. Con la crescita si dovrebbe formare un Super-Io e quindi cisarebbero poi l’introiezione delle regole sociali e culturali; di conseguenza, il bambino nondovrebbe diventare perverso. Freud utilizzò le sue teorie basate sui vari conflitti tra libido,pulsioni sessuali e pulsioni dell’Io nella prima teoria topica, poi lo sostituì con la teoriastrutturale in cui gli istinti di vita (ex pulsioni sessuali) si oppongono alle pulsioni di morte, main ogni caso la libido o le pulsioni di vita, sono alla base delle teorie Freudiane -> la spintasessuale è sempre fondamentale (anche se poi si oppone a delle altre spinte di

Varia natura aseconda della teoria che lui sosteneva in quell'epoca). Per quanto riguarda l'omosessualità bisogna dire che Freud non ha mai assunto una posizione in cui affermava che questa fosse una patologia, diceva che è un'espressione del fatto che gli esseri umani sono fondamentalmente bisessuali, e in questo Freud è abbastanza compatibile con gli sviluppi successivi in sessuologia. Furono gli allievi e gli psicoanalisti immediatamente dopo Freud a sostenere che l'omosessualità fosse una patologia, precisamente un disturbo della struttura personologica di una persona. Ancora oggi ci sono alcuni psicoanalisti che sostengono che l'omosessualità sia una patologia che deriva da un cattivo rapporto con la madre per alcuni o da un cattivo rapporto con il padre per altri. Si tende poi a trascurare l'omosessualità femminile. L'ultimo grande sessuologo che sosteneva le visioni della degenerazione fu Magnus Hirschfeld,

che morì nel '35 e che fu un grande sostenitore di quelli che attualmente vengono chiamati movimenti LGBT; secondo lui, in ogni individuo vi sono sia elementi maschili che femminili, che però sono in misura prevalente maschile o femminile a seconda del genere della persona. Quindi l'omosessualità, secondo Hirschfeld, deriva da alterazioni ormonali, per cui una prevalenza di ormoni sessuali maschili nelle donne o ormoni sessuali femminili negli uomini sarebbe a causa dell'omosessualità e dei disturbi dell'identità. Questo studioso fu uno dei primi a occuparsi di quelle situazioni che noi chiameremo disforia di genere; si occupò anche del famoso caso del pittore danese Lily Ebert, che è stato poi descritto in un film (The Danish Girl) in cui se ne narra la storia, verificatasi negli anni '20: questo pittore danese sposato a un certo punto sviluppa una disforia di genere per cui desidera diventare una donna. Hirschfeldti chirurgici principali: una mastoplastica per aumentare il volume del seno e una vaginoplastica per creare un'apparato genitale femminile. Inoltre, Lily iniziò un percorso di terapia ormonale per sviluppare caratteristiche fisiche più femminili, come la redistribuzione del grasso corporeo e la crescita dei capelli. Durante il processo di transizione, Lily affrontò molte sfide emotive e sociali. Dovette affrontare il giudizio e la discriminazione da parte di alcune persone, ma trovò anche un forte sostegno da parte di amici e familiari. Lily si impegnò a educare gli altri sulla realtà delle persone transgender e a promuovere l'accettazione e l'inclusione. Oggi, Lily è felice e realizzata come donna. Ha trovato il suo posto nella società e si sente finalmente in armonia con il suo vero sé. La sua storia è un esempio di coraggio e determinazione nel perseguire la propria identità di genere autentica.
Dettagli
A.A. 2020-2021
83 pagine
3 download
SSD Scienze mediche MED/05 Patologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicola.salvadori di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicopatologia del comportamento sessuale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Dèttore Davide.