Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 11
Psicologia dinamica – Psicologia dei gruppi Pag. 1 Psicologia dinamica – Psicologia dei gruppi Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dinamica – Psicologia dei gruppi Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dinamica – Psicologia dei gruppi Pag. 11
1 su 11
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Pensiero di gruppo: possibilità di riconoscersi in un prodotto risultato dalla messa in comune di pensieri individuali

Pensare di gruppo: pensiero flessibile, orientato alla costante revisione del precedente stato di coscienza e conoscenza

Fattori costitutivi della cultura di gruppo:

  • differenziazione della leadership: ripartizione delle funzioni. Il dissenso è un valore, l'obbedienza è flessibile
  • trattamento dei conflitti tramite la condivisione: i conflitti non risolvibili possono essere risorse, gestibili momento per momento
  • potere psichico, oggetto di conoscenza scientifica
  • il potere è a somma variabile: il potere è plurale, quello di un membro accresce quello di un altro membro
  • centralità del futuro: polidimensionalità temporale. Presente-passato-futuro si intersecano
  • polidimensionalità dei metodi conoscitivi
  • pluralismo normativo: non esistono tabù e violazioni di norme. Il crescere degli altri fa crescere anche

Capitolo tre

Storia e collocazioni concettuali

Il gruppo in psicologia clinica e sociale

Gruppi nell'area clinica e psicoterapeutica

Il primo caso di utilizzo del set gruppale con fine terapeutici è stato individuato nel lavoro di Pratt (1904). Dello stare in gruppo era utilizzata la potenzialità ad avere influenze sulle dimensioni relazionali e sull'erisonanze affettive del disturbo.

I gruppi psicoanalitici

La prima esperienza è stata da fatta da Burrow. Da allora si differenziano analisi mediante il gruppo, in gruppo e di gruppo. Burrow sosteneva l'esistenza di una primaria tendenza aggregativa ricolta alla solidarietà, ostacolata però nella sua piena realizzazione dall'imposizione dei codici morali convenzionali di comportamento. In chiave psicoterapeutica il gruppo è l'unica possibilità di trattamento dei conflitti psichici perché permette la messa in crisi delle false immagini di sé dettate dai

Ruoli e dalla morale sociale. Terapia psicoanalitica IN gruppo

Le prime esperienze risalgono agli anni 30. Figura rappresentativa è Slavson che giunse alla psicoterapia di gruppo dal lavoro con gruppi di bambini. Il gruppo si costituisce, secondo il nostro autore, come riproduzione del nucleo familiare originale. Non si attribuisce al gruppo un valore terapeutico perché la coesione potrebbe essere di ostacolo al lavoro analitico. Il gruppo sarebbe allora una sorta di cassa di risonanza in cui l'inconscio individuale può meglio risuonare ed essere visualizzato. Wolf introdusse nel trattamento la seduta alternata, una seduta settimanale gestita dai pazienti in assenza dell'analista, in cui si nota che le dinamiche interpersonali non sono da considerarsi ostacoli, poiché si creano indipendentemente dalla presenza del conduttore.

Terapia psicoanalitica DI gruppo

Conflitto focale di gruppo: gruppo come totalità agente sugli individui e sui loro conflitti inconsci.

Conflitto inconscio condiviso dai componenti. Si determina a partire dalla contrapposizione di un motivo disturbante (desiderio) e un motivo reattivo (paura). La soluzione del conflitto focale di un gruppo risulta essere un accomodamento delle forze opposte e le soluzioni del conflitto possono essere di natura restrittiva. Perché si arrivi alla soluzione è necessario l'intervento del leader del gruppo. Terapia psicoanalitica attraverso il gruppo, Foulkes e la gruppo analisi. Analisi di gruppo: metodo che deriva dalle esperienze di Foulkes, forma di psicoterapia praticata dal gruppo nei confronti del gruppo. Il gruppo analitico è un amatrice interattiva di comunicazioni inconsce. Tutti i fenomeni che si verificano "sono parte di una gestalt, di una configurazione nella quale esse costituiscono le figure (primo piano) mentre il campo (sfondo) è rappresentato dal resto del gruppo". La situazione può essere descritta come un insieme di persone (max).8) che periodicamente si incontrano in presenza di un terapeuta e che a determinate condizioni stabilite possono produrre e analizzare i propri sintomi, i propri modi di interagire allo scopo di giungere a una soluzione dei conflitti. Il conduttore deve avere come obiettivo l'analisi, cioè il costruire e mantenere la situazione analitica di gruppo. Lewin: - teoria dinamica della personalità: dinamica, in continuo cambiamento in riferimento al campo psicologico nel quale si situa - teoria del campo: i fenomeni psicologici sono analizzabili come fenomeni che hanno sede nel campo psicologico e dunque nel campo dell'interrelazione tra persona e ambiente - spazio di vita: insieme dei fatti che determinano il comportamento di una persona: C = f (P,A) - gruppi operativi: finalità è mobilitare, elaborare e rimuovere le strutture stereotipate di pensiero che hanno origine dall'ansia che si determina in presenza di ogni cambiamento - gruppi interattivi: lacaratteristica risiede nell'accento posto sugli aspetti comunicativi che si realizzano tra i partecipanti. Altra caratteristica è il numero molto limitato dei componenti. Si dà importanza alla funzione che ricopre l'individuo e alla comunicazione che mobilita. Bion con il termine gruppo indica un insieme di persone che si trovano allo stesso grado di regressione per effetto delle rinunce che derivano dal contatto di ciascuno con la vita affettiva del gruppo. Ciò che consente all'individuo di entrare immediatamente in combinazione con uno schema prestabilito di comportamento viene chiamato valenza: definita come capacità del singolo di combinarsi istantaneamente e volontariamente con un altro per condividere un assunto di base. L'individuo deve stabilire un contatto con la vita emotiva del gruppo e ciò gli pone il problema di evolversi e differenziarsi e pertanto di affrontare timori connessi a questa evoluzione. Queste complicazioni lo

Portano ad una regressione. Assunti di base modulano stati emotivi del gruppo. In verità lo stato emotivo precede l'assunto di base esegue alcuni fenomeni proto mentali dei quali è espressione. Gli assunti di base individuati e ritenuti fenomeni tipici del gruppo sono:

  • Assunto d.b. di dipendenza: il gruppo si riunisce in attesa di protezione e difesa da un capo dal quale dipende e viene nutrito (questo assunto si incarna con la chiesa)
  • Assunto d.b. di accoppiamento: determina un sentimento di speranza per l'avvento di un messia che dovrà nascere dal rapporto tra due componenti del gruppo ma in realtà non deve mai realizzarsi (incarnato con l'aristocrazia)
  • Assunto d.b. di attacco/fuga: gruppo teso alla lotta o in difesa da qualcosa. Il capo è colui che guida questa difesa o questa lotta (incarnato con l'esercito)

Gli assunti di base non devono essere visti come collegati in sequenza ma piuttosto come successione circolare.

Capitolo

quattroVariabili di un gruppoI parametri fondativi del gruppo- consulenza psicologica gruppale come ricerca-interventoforma di ricerca-intervento orientata alla riflessione sui processi mentali. Indica in specifici contesti lacompetenza di accogliere e analizzare la domande dell'utenza e della committenza, di progettareinterventi, ci strutturare set set-ting funzionali- rappresentazioni socialiattive: complesso degli insieme psico-socio-cognitivo-affettivi: modi di ricostruzione della realtà chetengono conto del sistema cognitivo dei valori del soggetto e del suo contesto. I processi che lacostituiscono: oggettivazione e ancoraggio- contesto, istituzione, collusioneil Contesto è l'insieme delle relazioni e della loro struttura organizzativa. Il soggetto vive la propriaesperienza. Collusione: insieme delle simbolizzazioni affettive evocate inconsciamente nel contesto daipartecipanti.- set/settinginsieme dei parametri visibili e invisibili che definiscono il

campo entro e attraverso il quale è possibileuna consulenza scientifica di natura psicologica.

Set: insieme delle condizioni operative visibili nell’intervento clinico

Setting: insieme invisibile delle concezioni scientifiche, professionali e personali dello staff.

- cultura: insieme delle peculiari e soggettive modalità affettive e cognitive presenti nella nostra relazione con il mondo interno ed esterno

- cultura organizzativa: modula l’unicità o la pluralità di potere secondo le esigenze funzionali, i conflitti sono accolti come espressioni dinamiche collettive

- analisi della domanda consente il chiarimento delle dinamiche collusive che si determinano nel rapporto richiesta-offerta tra l’utente e lo psicologo. Orientamento pragmatico. Il gruppo può essere utilizzato per compiere l’analisi della domanda anche laddove si intuisca la necessità di un intervento individuale.

Elementi di base del gruppo di lavoro

Le variabili cruciali

di osservazione e intervento gruppale per lo psicologo sono:
  1. Obiettivo: risultato atteso dal gruppo di lavoro, coerente con i risultati attesi dall'organizzazione. Deve essere: definito, costruito su fatti, perseguibile e misurabile.
  2. Metodo: insieme di principi che orientano le attività del gruppo. Richiede: analisi delle risorse e dei vincoli, discussioni di confronto, raccolta di dati concreti.
  3. Ruoli: insieme di comportamenti che ci si aspetta da chi occupa una posizione all'interno del gruppo. È influenzato da: aspettative, conoscenza del ruolo, motivazione a ricoprirlo, consapevolezza delle proprie competenze.
  4. Leadership: espressione della funzione di influenzamento. Determinate per: prestazioni, comunicazione, decisioni del gruppo. Differenziare leadership formale o istituzionale (condurre il lavoro del gruppo, scelta dall'organizzazione) da leadership informale o funzionale (negoziazione e condivisione individuo-gruppo). La leadership efficace
Il gruppo di formazione costituisce una tecnica finalizzata a favorire la crescita personale e collettiva nei mondi del lavoro e della polis. Quale gruppo, quale formazione 1. leadership: è l'esito dell'incontro tra le aspettative del gruppo. Definita anche leadership di servizio. 2. comunicazione: processo di scambio di informazioni ed influenze che orienta le relazioni interpersonali. Componenti principali: confronto, scambio, ascolto, esposizione, feedback. Lo stile di comunicazione è l'insieme di caratteristiche linguistiche, relazionali e pragmatiche. 3. clima: insieme di elementi che colgono la qualità dell'ambiente del gruppo, la sua atmosfera. Aspetti salienti: percezioni, vissuti, sentimenti dei membri. 4. sviluppo: evoluzione di un processo che integra il sistema di competenze e quello esterno in modo interdipendente. Può rivelarsi attraverso: capacità strategiche, innovative e informative, operative. Capitolo cinque Il gruppo nella formazione

I processi formativi sono attivi ben a

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Calamoneri Filippo.