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Il tema del chiudere la porta a chiave

Freud sostiene che il motivo per cui Dora ha ripetuto lo stesso sogno in luogo e circostanze diverse rispetto alla prima volta, è il fatto che il litigio dei genitori dovuto all'iniziativa della madre che aveva chiuso la porta a chiave rievoca nella sua mente il ricordo della sua permanenza nella casa del Signor K., dove ella si era vista costretta a chiudere la porta a chiave per via del timore che il Signor K. potesse entrare mentre si vestiva.

"Mi vestii in fretta": tramite l'associazione precedente ritroviamo il tema del vestirsi. Dora racconta che il mattino dopo l'accaduto "si vestii in fretta" per il timore che il Signor K. potesse entrare nella stanza da un momento all'altro, poiché non aveva potuto chiudere la porta a chiave.

"Appena eravamo giunti fuori, mi svegliavo": circa quest'ultima espressione del sogno, Freud precisa che come ogni sogno, anche questo ha lo

scopo di preservare il sonno di Dora da ogniturbamento per consentirle di riposare. Egli comprende da questa espressione che il sogno di Dora si ripresentava ogni notte perché corrispondeva a un'intenzione, e un'intenzione resta in vista finché non la si è attuata. Il giungere fuori nel sogno di Dora rappresenta la liberazione dal pericolo e il risvegliarsi indica che il pericolo è finalmente passato. "Mia madre voleva fermarsi per mettere in salvo il cofanetto dei gioielli": la prima associazione riguardante quest'espressione del sogno è fornita da Dora su sollecitazione di Freud. La ragazza comincia con il rivelare che a sua madre piacevano molto i gioielli e che anche lei prima della malattia era solita portarne. Ella ricorda inoltre un litigio in cui furono coinvolti i suoi genitori per via del fatto che sua madre desiderava degli orecchini a goccia, ma suo padre le aveva invece regalato un braccialetto. Ancora, ella rivela,con non poca riluttanza, che il Signor K. le aveva regalato una scatola porta-gioielli poco tempo prima. Freud ritiene, infatti, che il simbolismo della scatola portagioie sia molto chiaro, in quanto la parola tedesca utilizzata per esprimere il concetto "portagioie" è la stessa che si usa per esprimere il concetto di genitale femminile (Shmuckastchen). Ancora, secondo Freud, Dora conosceva molto bene il significato di quest'aspetto del sogno: il Signor K. le aveva donato un portagioie, per cui lei avrebbe dovuto ricambiare in un modo ben preciso. A questo proposito, la ragazza avvertiva il pericolo che minacciava il proprio "portagioie" ossia avvertiva il fatto che il Signor K. voleva da lei qualcosa di ben più importante della sua amicizia. E giacché gli elementi rimossi appaiono spesso in sogno delineati dai propri opposti, Freud ritiene che il fatto che suo padre tentasse di salvarla dal pericolo dell'incendio fosse invece espressione.del fatto che Dora attribuiva a suo padre la responsabilità e quindi la colpa dellasituazione in cui si trovava, poiché ella si percepiva come merce di scambio tra suo padre e ilSignor K. per via della relazione di suo padre con la Signora K. La madre di Dora rientra inoltre nelsogno a dimostrazione dell’intenso affetto che ella nutriva dei confronti del padre e a dimostrare cheella sarebbe stata pronta a dare a suo padre tutto ciò che sua madre gli negava. Essendo, infatti, lamadre di Dora sua antica rivale, ella sostituiva nel sogno la Signora K. così come suo padre eradivenuto sostituto del Signor K. al fine di celare l’amore che Dora provava per quest’ultimo.Il tema del bruciare: come Freud fa notare, spesso nel sogno ricorre il termine bruciare oun’allusione a esso “la casa era in fiamme”, “mi rifiuto di lasciarmi bruciare”. Per richiamarel’associazione concernente questo termine, Freud mostra a

Dora una scatola di fiammiferi e le chiede se conosca il motivo per cui si dice ai bambini di non giocare con il fuoco. Freud spiega, a questo punto, che l'avvertimento non riguarda soltanto il fuoco in senso letterale. I termini bruciare, ardere, fuoco, fiamme si usano, infatti, anche con riferimento all'amore. Bruciare d'amore indica in senso figurato un chiaro stato d'eccitazione. E allo stesso modo, richiamando l'antitesi acqua-fuoco riferita agli incendi, si comprende che anche in relazione all'acqua vi è una serie di riferimenti che conducono all'amore, giacché lo stato d'eccitazione collegato al "bruciare d'amore" porta a "bagnarsi". Dora, dunque, riprende inconsciamente nel sogno il proprio amore per il Signor K. e la paura che il proprio "porta gioia" potesse ardere, potesse bruciarsi, in conseguenza di "un incidente notturno che potesse spingerla a dover lasciare la camera".

Freud sostiene, inoltre, che sia propriol'antitesi acqua-fuoco in tal modo richiamata, l'elemento in grado di mostrare la connessione tra il sogno e la realtà. Il tema richiama, infatti, l'allusione a un bisogno fisico molto preciso, che trasposto però nell'infanzia potrebbe richiamare il bisogno fisico sopperito dall'enuresi notturna che portava Dora a bagnare il letto. In quella situazione, il padre la faceva alzare dal letto per evitare danni, ed è proprio questo l'elemento che le ha permesso di creare nel sogno la connessione con la realtà e di sostituire suo padre al Signor K. accanto al letto ("mi fece alzare"). "Mi rifiuto di lasciare che i miei figli brucino per la salvezza del tuo portagioie": secondo Freud, quanto proferito dal padre di Dora nel sogno, indica il fatto che la ragazza si aspettava nella realtà che il padre la salvasse dal suo bisogno fisico così come faceva quando era.

bambina in occasione della sua enuresi notturna. L'elemento rievoca quindi un desiderio di protezione, a sostituzione della protezione che ella non ha ricevuto nella realtà degli eventi. E giacché la madre è in realtà sostituzione all'interno del sogno della figura della Signora K., l'evento rievoca anche una rinuncia a quest'ultima a vantaggio di Dora. 6. Conclusioni circa il primo sogno Il significato dell'enuresi notturna: Freud ricollega l'enuresi notturna di Dora alla masturbazione che ella confessa durane la terapia di aver perpetrato durante il periodo dell'infanzia. Freud porta Dora all'ammissione della sua maturazione infantile seguendo una precisa linea di associazioni che la porta dalla valutazione delle cause del suo ammalarsi fino alla rivelazione delle sue congetture. Dora, infatti, attribuiva a suo padre la causa della sua malattia, poiché pensava di aver ereditato da lui la sua salute cagionevole e.

Pensava inoltre che il padre le avesse trasmesso per via ereditaria la malattia venerea di cui soffriva (sifilide, per l'appunto). Freud suppose, quindi, che dietro le aperte accuse che la ragazza rivolgeva a suo padre doveva celarsi una precisa forma di auto-accusa, probabilmente dovuta all'inconscia consapevolezza di aver svolto azioni che fossero ritenute sconvenienti per una ragazza, quali la masturbazione. Dora non diede una vera e propria conferma della sua masturbazione infantile, ma qualche giorno dopo alla seduta successiva si presentò portando con sé una borsetta (cosa mai fatta prima), con cui continuava a giocherellare mentre era distesa sul divano, togliendo e rimettendovi dentro un anello. Freud considera quest'azione un "atto sintomatico" a conferma della sua tesi. L'autore ritenne che la borsetta di Dora fosse una rappresentazione dei genitali femminili e l'atto compiuto fosse una pantomima di ciò che ella avrebbe

voluto compiere. Molto importante per la definizione di questo sintomo è proprio il fatto che scompare a un certo punto della vita infantile di Dora per poi ripresentarsi dopo il sesto anno. Questo tipo di sintomo isterico si manifesta, infatti, non durante il periodo in cui si svolge frequentemente la masturbazione, ma nel momento in cui non svolge più tale pratica. È quindi un sintomo di astinenza. Il significato della leucorrea: in un primo momento, Freud, come Dora, aveva attribuito questa forma di catarro vaginale all'ereditarietà dei sintomi luetici da cui era affetto il padre di Dora, malattia da cui derivava anche la neuro psicosi di Dora. In seguito però, dopo aver appreso della masturbazione infantile di Dora e dopo aver colto i sintomi di un'inconscia autoaccusa nel suo modo di comportarsi, egli non aveva avuto dubbi sulla sua origine: la leucorrea era, infatti, una diretta conseguenza della masturbazione, così comel'enuresi. Il significato del rifiuto di Dora per i medici: a questo punto, Freud è finalmente in grado di spiegare anche il rifiuto di Dora nei confronti di ogni nuovo medico che non fosse il suo medico di famiglia. La ragazza aveva, infatti, l'inconscio timore che un bravo medico potesse giungere tramite l'analisi dei suoi sintomi a scoprire il suo segreto più nascosto, l'origine della sua malattia che ella a livello inconscio conosceva: la sua masturbazione. Il significato dei dolori addominali: anche i dolori addominali, secondo quanto sostiene Freud, erano prettamente legati all'abitudine di Dora di masturbarsi. Infatti, egli ricorda che a livello clinico, le persone che sono solite masturbarsi soffrono spesso di dolori addominali o disturbi gastrici. Inoltre, in una precisa occasione, Dora aveva espresso il suo sospetto nei confronti della cugina che sosteneva si masturbasse poiché soffriva di dolori addominali. Questo denota, secondo Freud,

Un'inconscia ammissione di colpa da parte di Dora, poiché i nevrotici sono spesso propensi a riconoscere in altre persone i sintomi e i disturbi che non sono in grado di riconoscere a livello conscio in se stessi.

Il significato della dispnea: Freud è in grado di fornirci solo dati frammentari circa questo sintomo per via dell'interruzione della terapia voluta dalla paziente. Egli ci ricorda che la dispnea è, solitamente, nelle pazienti affette da isteria o da nevrosi d'angoscia, un'espressione frammentaria dell'atto della copulazione. Dora rivela, durante una seduta, che la dispnea e l'asma nervosa comparvero in un periodo in cui suo padre era per la prima volta via da casa dopo essersi ripreso dalla malattia. Poiché la camera di Dora era posta accanto a quella dei genitori e visti i presupposti precedenti, Freud suppone, dunque, che Dora avesse da bambina origliato lo svolgersi dell'atto sessuale dei genitori e come spesso.

accade con i bambini, aveva ricollegato il respiro affannoso del padre a qualcosa di sessuale. In quella situazione, alla sua masturbazione si legò un'inclinazione all'angoscia, poiché ella aveva ricollegato allo sforzo che suo padre faceva per respirare un senso di eccitazione sessuale.
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Publisher
A.A. 2012-2013
9 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marty Ten di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Ciambelli Maria.