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Il sentimento di sicurezza (che fa parte dell'omeostasi affettiva, insieme al benessere)
Partiamo da uno scritto di Freud del 1925 "Inibizione, sintomo e angoscia", in cui parla della differenziazione che va fatta tra il concetto di trauma e il concetto di pericolo. Il trauma è un'improvvisa e imprevista elevata eccitazione (stato di tensione dell'Io) dell'apparato psichico che non è in grado di padroneggiare questa situazione di scaricare l'energia. Da un punto di vista affettivo questo improvviso ammontare è un carico di angoscia rispetto al quale c'è un sentimento tipico del soggetto che vive il trauma che è il sentimento di impotenza. Questo sia nel microtrauma che nel macro-trauma, non cambia la definizione. Una persona sicura e una persona non sicura si differenziano per il tempo che impiegano per recuperare il loro stato di sicurezza dopo il trauma. Il trauma mina profondamente il sentimento di.di base che ci permette di riconoscere e interpretare gli stimoli provenienti dall'ambiente circostante. La percezione ci aiuta a distinguere ciò che è sicuro da ciò che è pericoloso, consentendoci di adattarci e reagire di conseguenza. Un'altra funzione importante per il mantenimento della sicurezza è la capacità di valutazione. Attraverso la valutazione, siamo in grado di analizzare e comprendere le situazioni che ci circondano, valutando i rischi e prendendo decisioni consapevoli per proteggerci. Inoltre, il senso di sicurezza è strettamente legato alla fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Quando abbiamo fiducia nelle nostre abilità, ci sentiamo più sicuri nel gestire le sfide e le difficoltà che incontriamo lungo il cammino. Infine, la sicurezza è anche influenzata dalle relazioni che abbiamo con gli altri. Le relazioni di sostegno e di fiducia ci aiutano a sentirsi al sicuro e protetti, mentre le relazioni negative o abusive possono minare il nostro senso di sicurezza. In conclusione, la sicurezza è un elemento fondamentale per il benessere psicologico e emotivo. È un processo continuo che richiede consapevolezza, valutazione e adattamento alle situazioni che incontriamo nella vita.dell'apparato psichico massicciamente legata al mantenimento della sicurezza. La percezione non è un attopassivo dell'apparato psichico, è frutto di un grosso lavoro di sviluppo cerebrale e sensoriale per cui riusciamo a trasformare dei dati sensoriali grezzi (sensazioni) in percezioni, cioè in percetti che per noi acquisiscono un significato sulla base del passato in funzione del nostro futuro (funzione integrativa). Se noi non avessimo questa capacità di padroneggiamento della realtà interna ed esterna il bombardamento sensoriale in sé sarebbe traumatico in quanto sarebbe privo di senso. Chi non è dotato di questa capacità è lo schizofrenico che è costretto alla catatonia, un congelamento che serve a dare dei dati sensoriali sicuri, perché deve difendersi da dati sensoriali che non riesce a controllare (e così anche i bambini autistici). Quindi c'è un rapporto stretto tra percezione.E sicurezza. I cardini del legame tra percezione e sicurezza stanno in due cose:
- In COSA percepisco, ovvero l'oggetto di percezione (la perdita di sicurezza dipende da cosa ho percepito).
L'azione sul cosa percepisco può avvenire in due modi:
- Agire sul mondo esterno, cioè attraverso una manipolazione del mondo esterno (se sono in una zona sismica costruirò una casa antisismica).
- Agire una volta che il percetto è all'interno dell'apparato psichico, cioè attraverso una manipolazione della realtà interna (attraverso un diniego, per esempio, o i meccanismi di difesa).
In COME percepisco l'oggetto di percezione.
Abbiamo bisogno di sviluppare queste due dimensioni per riuscire a mantenere un buon livello di sentimento di sicurezza (quando percepiamo meglio abbiamo un miglior livello di sicurezza).
Sandler dice che la sicurezza non è semplicemente uno stato d'animo in cui c'è esenzione da
angoscia; noi abbiamo bisogno di crearci sicurezza continuamente come se fosse un tono dell'Io, è un qualcosa di base che attivamente e continuamente dobbiamo costruire. Di base, se consideriamo che l'altra faccia della sicurezza è il trauma, cioè dove non c'è sicurezza c'è la minaccia traumatica, allora questo sentimento che dobbiamo mantenere per tutta la vita riguarda il sentirsi in salvo e al sicuro. Questa è la qualità arcaica di questo sentimento che dobbiamo mantenere attraverso una buona attività della percezione. La percezione quindi è uno strumento essenziale per il mantenimento della sicurezza attraverso due vie: il cosa e il come percepiamo. Mi sento più sicuro quando percepisco l'oggetto meglio e più facilmente (qualità). Abbiamo bisogno di oggetti familiari: da un punto di vista percettivo, "familiare" è importante perché vuol direpiù facilmente percepibile (soprattutto un bambino ha bisogno del "familiare"). Tutto lo psichico svolge un lavoro percettivo in grado di modulare l'oggetto di percezione e la modalità di percezione.IL PRINCIPIO DI SICUREZZA
Un principio è ciò di cui tiene conto un funzionamento. Il principio di sicurezza è il principio della tutela della sicurezza, che media il passaggio dal principio di piacere al principio di realtà. Arriviamo a tenere conto delle conseguenze delle nostre azioni sulla realtà (principio di realtà) per tutela della nostra sicurezza.
Quali principi conosciamo?
- Di piacere
- Di realtà
- Di sicurezza
- Di costanza
LA POSTURA PSICOANALITICA E LA FORMAZIONE
Il concetto di postura non è mai stato sviluppato in modo specifico in psicoanalisi. "Postura" significa posizione abituale nello spazio assunta dal corpo o da una parte di esso; la postura psicoanalitica è una posizione
abituale con cui una persona si mette in relazione a un'altra persona. Questo in maniera privilegiata nel contesto analitico, ma è una posizione che di base uno ha la stessa posizione anche nella vita in generale. È una posizione che alla base ha l'interesse di capire come sta l'altro, di ascoltarlo, di aiutarlo. Molte persone che non fanno gli psicoanalisti hanno questa postura e molte persone che fanno gli psicoanalisti non ce l'hanno. Questa postura è innata, è una dotazione che o si ha oppure non si ha. Poi c'è la formazione, che è un percorso formativo alla postura. Formare significa buttare un seme nella terra; se la terra è giusta per quel seme si sviluppa la pianta. L'attività di formazione della postura è uno sviluppo personale. Quindi, la postura è un atteggiamento di base, non manipolativo, interessato all'altro. Anche il paziente deve avere una certa postura, una dotazione.minima posturale, nei propri confronti.
Lezione del 15 maggio 2018
Psicoterapia, 1904
Si tratta di un articolo tratto da una conferenza in cui Freud tenta di spiegare cosa sia la psicoterapia analitica. Per psicoterapia intendiamo una terapia che si basa sull'azione dell'influsso psicologico del terapeuta e quindi da questo punto di vista è una manovra responsabile e delicata. È importante mettere il paziente in uno stato di confidente attesa. È il paziente che crea una relazione che influenza l'influsso psicologico del terapeuta.
Freud parla di un fenomeno di suggestione: comunque sia si crea questo fenomeno, per cui il paziente è suggestionato, in qualunque relazione di cura; l'importante è che sia qualcosa che possiamo utilizzare ai fini della terapia. L'ipnosi è una terapia suggestiva per eccellenza, viene dato un ordine che per suggestione viene eseguito dal paziente. Per suggestione si intende un fenomeno in base al
Quale un soggetto assume in modo acritico un'opinione altrui. Quindi, è un'assunzione acritica che agisce tipicamente nell'ipnosi. Il paziente ci deve collocare tra le immagini interne di chi gli ha voluto bene, si può fidare, ci ascolta e dà un particolare valore a quello che gli diciamo.
Freud dice che questo fenomeno che avviene va padroneggiato. Distingue tra ipnosi e analisi. Terapia analitica vs altre terapia: la terapia analitica si distingue come unica terapia in cui non avviene un'azione manipolativa da parte del terapeuta; tutte le altre forme di terapia sono manipolative (non ne parla Freud, divagazione del prof).
Freud parla di 6 punti per chiarire meglio la dinamica analitica:
- Usa una riflessione di Leonardo sulla differenza tra pittura e scultura: la prima è un'arte per via del porre, la seconda è un'arte per via del torre (togliere). Nella pittura su una struttura aggiungiamo delle cose, nella scultura no.
pulsionali la cui colpa è attribuita allasocietà e alla civiltà che hanno fatto molti danni.
Lezione del 16 maggio 2018
Verso un nuovo modello psicoanalitico, Sandler
Un modello è una concezione soggettiva del funzionamento mentale.