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TRANSFERT

Originariamente Freud aveva considerato il transfert come un ostacolo al lavoro psicoanalitico, ma nella seconda fase egli giunse a ritenere che l'analisi del transfert fosse uno strumento tecnico indispensabile. Nel transfert viene più chiaramente delineata la situazione del trattamento psicoanalitico, nella quale l'analista rivela il meno possibile le sue abitudini e i suoi interessi al paziente. La personalità dell'analista, diciamo, è nascosta da un atteggiamento "professionale" nei confronti del paziente. In queste circostanze il paziente sviluppa una serie di convinzioni, atteggiamenti, fantasie, sentimenti e risposte allo psicoanalista, molte delle quali si considerano derivate dalle esperienze, dalle pulsioni e dai desideri passati propri del paziente.

I desideri istintuali infantili diretti verso gli oggetti dell'infanzia (genitori, fratelli e altre figure significative) persistono nell'Inconscio in forma primitiva e camuffata. Possono essere...

relativamente addormentati, o posson esser risvegliati cn ulteriori quantità di energiepulsionali sessuali e aggressive.In qst circostanze il risveglio d desideri istintuali particolarpuò verificars xstimoli interni all’individuo o cm risultato d 1stimolazione specifica dlmondo esterno.

DERIVATI DEL TRANSFERT NEL PRECONSCIO : i desideri istintuali precoci direttiverso oggetti significativi, risvegliati nel corso della terapia entrano negli strati più profondidel Preconscio, dove, ancora al di fuori della coscienza, vengono attentamente esaminati ecensurati. Se non sono troppo minacciosi per l’individuo, a questi desideri istintuali puòessere consentito di procedere per una certa distanza nel Preconscio senza modificazioni. Ildesiderio di transfert preconscio è diverso dal desiderio istintuale infantile inconscio, anchese deriva e rappresenta quest’ultimo. In questo modello di riferimento, si ritiene che lagratificazione di questo

derivato preconscio permetta la scarica delle energie istintuali dallequali il desiderio inconscio è stato essere respinti e rimossi nell'Inconscio, in modo particolare se si intensifica il conflitto. Inoltre, il derivato preconscio può divenire sempre più minaccioso quando si avvicina alla consapevolezza cosciente.

DERIVATI DEL TRANSFERT NEL CONSCIO: il derivato di transfert, che si forma nel Preconscio, se sufficientemente camuffato, può essere ammesso ad entrare nel Conscio, qualora l'attenzione venga rivolta verso di esso. Ma non è sempre così; la pulsione o il pensiero di transfert precoci possono essere respinti sulla soglia della coscienza in modo che all'interno del Preconscio, si deve formare un derivato di transfert secondario che può essere ammesso alla coscienza. Questo comparirà nelle associazioni del paziente, potrà essere riconosciuto per mezzo dell'acting out o potrà essere scoperto

per mezzo del controtransfert dell'analista. Uno dei compiti dell'analista è quello di individuare le allusioni alle idee di transfert incoscie sottostanti. I SOGNI: si ritiene che le principali forze motivanti nella formazione dei sogni siano i desideri istintuali dell'Inconscio. Anche durante il sonno questi desideri hanno una qualità imperiosa, intendendo come la conseguenza della pressione dell'energia psichica che cerca di scaricarsi. Il metodo delle libere associazioni è la chiave per l'interpretazione dei sogni. Non sono solo i desideri istintuali che forniscono materiale per la formazione dei sogni, ma il loro contenuto deriva anche da altre fonti, note come fonti del sogno. Possono entrare nella categoria delle fonti non istintuali i problemi irrisolti, consci o preconsci, che nascono durante il giorno e che rappresentano le principali preoccupazioni attuali, come anche i ricordi dei giorni precedenti (residui diurni). L'aumentato investimento dei contenuti del desiderio lo rende.

urgente e lo spinge in modo +forte verso la scarica in un'attività fisica. Tutte le trasformazioni del desiderio istintuale nel suo passaggio dall'inconscio alla rappresentazione finale nella coscienza in forma di sogno sono note come il lavoro del sogno. I due aspetti più essenziali del sogno sono la formazione di un desiderio onirico modificato e la rappresentazione del soddisfacimento o della gratificazione di questo desiderio. Allo scopo di ottenere ciò, il lavoro del sogno utilizza lo spostamento e la condensazione, processi che sono guidati da fattori di rappresentabilità visiva e uditiva. L'attività di censura durante il sogno è nota come censura del sogno; essa è meno rigida della censura che opera nella veglia. Si ritiene che la censura operi a due livelli: da un lato tra l'Inconscio e il Preconscio, e dall'altro tra il Preconscio e il Conscio. Nei sogni, l'attività della prima censura modifica il desiderio pulsionale istintuale.

Il contenuto latente del sogno è noto come il contenuto latente del sogno. Il contenuto latente del sogno comprende i derivati del desiderio istintuale nel Preconscio, i residui diurni e i pensieri onirici che si trovano in questo sistema.

Il contenuto latente del sogno comprende tentativi di fornire una gratificazione allucinatoria alle pressioni inconsce che non sono state capaci di superare la seconda censura per diventare un sogno manifesto. Un fattore importante che facilita la rappresentazione dei derivati pulsionali, eludendo la censura, è la simbolizzazione. Essa consiste in un camuffamento del desiderio istintuale ed è influenzata in modo relativamente forte dai processi primari.

Nel determinare la trasformazione del sogno latente in sogno manifesto sono importanti i fattori di rappresentabilità. La versione finale del sogno deve essere in grado non solo di superare la seconda censura, ma anche di essere rappresentabile come allucinazione in forma di immagini verbali, visive o uditive.

Durante e

opo il processo del sogno, si verificano ulteriori modificazioni dei contenuti del sogno, a cui ci si riferisce come revisione secondaria o elaborazione secondaria. Questo processo è una specie di ulteriore "editing" del sogno sotto l'influenza della seconda censura e negli interessi della razionalità e dell'intelligibilità; esso si svolge quando il sogno si avvicina allo stato di veglia. La revisione secondaria fa uso dell'attività dei processi secondari e procura al contenuto manifesto del sogno una facciata di logica, causalità, coerenza e sequenzialità temporale. Il prodotto finale della formazione del sogno, il sogno come è ricordato coscientemente dopo il risveglio, è noto come il contenuto manifesto del sogno. L'analisi del contenuto manifesto può portare alla ricostruzione di quei pensieri onirici latenti che si ritiene contengano un indizio per comprendere il significato sottostante del sogno. Il contenuto manifestsogni spesso rivela l'attività di meccanismi di difesa come la negazione. Assunsero un importante significato le fasi psicosessuali dell'infanzia, non solo per il conflitto nevrotico, ma anche per fornire alla psicoanalisi una struttura di base dello sviluppo. Le fasi libidiche quindi sono: fase orale - si svolge per tutto il primo anno di vita, le fonti maggiori di piacere sessuale sono la bocca, le labbra. Zona anale - va dal secondo anno fino ai 3-4 anni; la preoccupazione del bambino si riflette nell'espulsione e la ritenzione delle feci. contemporaneamente si prova piacere in quella attività che si considerano derivate dall'erotismo anale. Fase fallica - dura fino ai 5 anni sia i bambini che le bambine sono preoccupati per gli organi genitali. Nella fase fallica si sviluppa il complesso di Edipo in cui c'è un insieme di desideri amorosi e ostili che il bambino prova nei conflitti dei suoi genitori. Secondo Freud, l'esistenza di angoscia e del complesso di castrazione durante la fase.

edipicaha cm risultato la dissoluzione del complesso di Edipo, la consolidazione del Super-Io attraverso l'interiorizzazione dei genitori e l'ingresso nella fase di latenza. Fase di latenza– secondo Freud durava fino alla pubertà ed era caratterizzata da uno spostamento d'interesse per attività non sessuali. Quest'ultima è seguita da quello che Freud chiamò "primato genitale" della pubertà, un periodo in cui le zone erogene divengono subordinate ai genitali. Freud credeva che la trasformazione dovuta alla pressione culturale, di desideri istintuali, apparentemente non sessuali, si ottenesse attraverso il processo di sublimazione. Nel 1914 Freud introdusse il concetto di narcisismo nel tentativo di spiegare il problema della relazione dell'individuo con i suoi oggetti d'amore e con se stesso. Infatti egli sviluppò la teoria delle pulsioni istintuali che furono dapprima concepite come la pressione di

Un'energia sessuale che cerca di scaricarsi in qualche forma di attività fisica o mentale. Si riteneva che amare qualcuno fosse come investire l'oggetto di energia lipidica. Più libido è investita nell'oggetto, meno né è investita verso se stessi e viceversa. La catessi lipidica può essere trasferita dal sé all'oggetto e dall'oggetto al sé; questo si osserva nella situazione dell'innamoramento, in cui si postulava che ci fosse un investimento quasi completo della libido sull'oggetto. Freud distinse tra narcisismo primario e secondario; durante il narcisismo primario l'oggetto viene delineato come parte del non sé e distinto dal sé. L'oggetto non è investito di libido, poiché tutta l'energia lipidica è investita sul sé. Insieme allo sviluppo dell'amore oggettuale persiste con esso una condizione di catessi narcistica residua del sé.

questa è considerata le situazione in cui si verifica un equilibrio tra narcisismo residuo e amore oggettuale. Il termine narcisismo secondario si riferisce al ritiro di una certa quantità di libido dall'oggetto e al reinvestimento lipidico del sé. Il concetto di ideale dell'Io fu proposta de Freud nel suo lavoro sul narcisismo. Si riteneva che lo sviluppo dell'ideale dell'individuo fosse collegato alla rottura della condizione precoce di narcisismo primario. Freud riteneva che vi fossero 2 vie verso la scelta di un oggetto: la via narcisistica -> si può amare secondo l'immagine di se stessi, l'immagine di come si era, l'immagine di come ci piacerebbe essere o l'immagine di qualcuno che a sua volta era sentito come un'estensione di se stessi. La vita analitica (dell'attaccamento) -> si può amare la donna che ci ha nutriti e l'uomo che ci ha protetti. Freud aveva difficoltà a collocare ilconcetto di aggressività all'interno della teoria topografica e ciò lo spinse ad assegnarlo alle pulsioni di autoconservazione o pulsioni dell'io e a considerarlo di natura non lipidica. Nel
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A.A. 2008-2009
7 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Saraceno Carmela.