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PECULIARITÀ E PUNTI DI FORZA

- Profilo della diverse organizzazioni di personalità (soprattutto in presenza di un funzionamento

psichico non riducibile alle due categorie nosologiche classiche di nevrosi e psicosi)

- Superati i limiti di impostazioni diagnostiche di tipo descrittivo (incentrate sui sintomi)

L’ANALISI STRUTTURALE

- Concetto di struttura psichica (Freud, 1922): tripartizione della psiche in Io, Es e Super-Io

- Psicologia dell’Io: rapporto tra i derivanti strutturali delle relazioni oggettuali interiorizzate.

- Kernberg non rifiuta il modello pulsionale proposto da Freud, ma considera ogni derivato

pulsionale come costituito da una rappresentazione del Sé e dell’oggetto tenute insieme dalla

disposizione affettiva. Gli affetti sono: strutture psicofisiologiche che svolgono la funzione

innata di esprimere i bisogni fondamentali; sono strutture biologiche che si manifestano in

modo automatico sin dalla nascita e che immediatamente si costituiscono come strutture di

memoria della relazione con l’oggetto.

LE ORGANIZZAZIONI DI PERSONALITÀ E I CRITERI DIAGNOSTICI STRUTTURALI

Kernberg prende in considerazione 3 ampie organizzazioni di personalità:

- Nevrotica

- Borderline (al limite)

- Psicotica

PERSONALITÀ BORDERLINE

Kernberg cercò di procedere ad una definizione descrittiva della sindrome integrandola in una

concettualizzazione psicoanalitica. Idealizzò l’espressione organizzazione di personalità borderline

per definire quei pazienti che si collocano in un’area al limite tra psicosi e nevrosi e che manifestano

un’organizzazione patologica specifica e stabile della personalità.

- SINTOMI DESCRITTIVI

• Angoscia (cronica, diffusa, vincolante)

• Nevrosi polisintomatica (fobie, ipocondrie)

• Tendenze sessuali perverse polimorfe

• Le strutture “classiche” della personalità prepsicotica (paranoide, schizoide)

• Nevrosi impulsiva e tossicomane (si possono riscontrare gravi patologie del carattere

che si esplicitano con atti determinati dal soddisfacimento di bisogni pulsionali non in

sintonia con l’Io perché dominati dall’impulso)

- CARATTERISTICHE STRUTTURALI

1. Dispersione d’identità

2. Meccanismi di difesa primitivi

3. Esame di realtà

4. Manifestazioni aspecifiche di debolezza dell’Io

5. Patologia delle relazioni oggettuali interiorizzate (mancata integrazione del Super Io)

1. Dispersione d’identità (SE’ SCISSO – IO INTEGRO)

• Concetto integrato del Sé e degli altri significativi

a. cronico sentimento di vuoto

b. percezioni contraddittorie del Sé

c. percezioni superficiali, piatte e impoverite degli altri

• Su un piano eziopatogenetico, questa mancata integrazione dell’identità è sottesa da:

a. Confini dell’Io integri (nelle strutture psicotiche fusioni Sé - oggetto)

b. Immagini buone e cattive non integrate

c. Intensa aggressività primitiva

2. Meccanismi di difesa primitivi

• Se nel primo periodo di vita è normale che il bambino tenga scissi gli oggetti buoni da

quelli cattivi per una naturale incapacità integrativa dell’Io, non lo è più in seguito, in

quanto la scissione dovrebbe essere sostituita da meccanismi di difesa dell’Io a livelli

più maturi incentrati sulla rimozione. Se la mancanza d’integrazione dell’Io continua,

essa verrà utilizzata in modo difensivo per impedire che l’angoscia minacci il nucleo

dell’Io costruito attorno agli introietti positivi.

• Scissione delle rappresentazioni polarizzate del Sé e degli oggetti; identificazione

proiettiva; diniego; idealizzazione; svalutazione; onnipotenza; acting out

3. Esame di realtà

• Capacità di differenziare il Sé dal non-Sé

a. Assenza di allucinazioni e deliri

b. Discreta valutazione della realtà ma utilizzo di un pensiero privo di struttura

c. Assenza di affetti, contenuti di pensiero o comportamenti inappropriati o bizzarri

d. Capacità del paziente di empatizzare (appropriarsi del senso di esperienza che gli

viene comunicato; il paziente borderline ha deficit nella capacità di empatia) e

comprendere il punto di vista del clinico rispetto ai propri comportamenti,

contenuti di pensiero e affetti

4. Manifestazioni aspecifiche di debolezza dell’Io

• Incapacità di tollerare l’angoscia

• Incapacità di controllare gli impulsi (incapacità di posticipare la scarica

pulsionale)

5. Patologia delle relazioni oggettuali interiorizzate

• Menomazioni dell’integrazione del Super-Io (precursori sadici e idealizzati)

a. Compromessa una sana capacità di sperimentare sentimenti di colpa

(regolazione dell’autostima) -> l’Io è incapace di riconoscere la propria

aggressività e di esprimere colpa verso l’oggetto odiato; la reazione più comune

di fronte alle sconfitte dei propri desideri è la rabbia furiosa ostacolata, però, dal

Super-Io

b. Idealizzazioni esagerate dell’oggetto d’amore

c. Scarsa capacità empatica e scarso interesse verso gli altri, le loro relazioni

interpersonali sono superficiali o totalmente dipendenti. Per paura di un

eccessivo coinvolgimento affettivo, il borderline è spinto inconsciamente a ritirarsi

così da poter controllare la fantasia che l’oggetto sta diventando importante

possa poi attaccarlo annientandolo. Per mantenere il controllo sull’ambiente e

prevenire le sue paure primitive tende a manipolare gli altri senza rispetto e a

svalutare gli oggetti esterni.

HEINZ KOHUT (1913-1981)

LA PSICOLOGIA DEL SE’

Vengono trattati:

- Narcisismo e sviluppo del sé

- Disturbi narcisistici della personalità

- Teoria della tecnica psicoanalitica

NARCISISMO = Investimento pulsionale del sé (Freud invece investimento pulsionale dell’IO)

• Non si riduce all’autoerotismo -> riferito al processo di costruzione dell’identità del Sé

• Non è incompatibile con l’investimento degli oggetti, ma parallelo ad esso

• Sviluppo narcisistico: da uno stato originario di onnipotenza e grandiosità arcaica si passa ad un

narcisismo sano (autostima, aspirazioni, ironia, creatività)

IL SE’ = Nucleo strutturale primigenio dell’individuo, pre-strutturale e pre-pulsionale

• Nucleo strutturale primigenio dell’individuo: “sé nucleare congenito”, principio motivazionale

sovraordinato della psiche.

• Pre-strutturale: antecedente all’IO (evolutivamente e funzionalmente)

• Pre-pulsionale: alla base dell’organizzazione delle pulsioni che entrano in gioco successivamente

al consolidamento dei bisogni del sé

Freud -> priorità al conflitto tra pulsioni

Kohut -> priorità al soddisfacimento dei bisogni narcisistici

IL SE’ E L’OGGETTO

Non è pensabile il Sé senza l’oggetto

Oggetto-Sé = oggetto necessario alla sopravvivenza del Sé

Il ruolo svolto da un oggetto di relazione a beneficio dei principali bisogni narcisistici del Sé.

A differenza dall’oggetto parziale (M. Klein) o dell’oggetto interno (Fairbairn), per Kohut (come per

Winnicott) il focus è sulla funzione che l’oggetto svolge in favore del Sé.

L’oggetto è quindi percepito come parte del Sé (narcisisticamente).

Legame Sé – Oggetto Sé

Il sé: bisogni narcisistici

Gemellare (o alteregoico) -> bisogno di sentirsi simile ad un altro essere umano amato e amabile

 Speculare -> immagini del Sé grandioso ed esibizionistico legate a oggetti-Sé rispecchianti

 (“Io sono perfetto e tu mi ammiri”)

Idealizzazioni: immagini attenuate del Sé si fondono con oggetti-Sé idealizzati (“Tu sei perfetto e

 io sono parte di te”)

L’oggetto-sé: promosso processo di “interiorizzazione trasmutante” (introiezione)

Qualità dell’oggetto vitali per il Sé introiettate e utilizzate nella costruzione delle strutture psichiche

del Sé (autostima, fiducia in se stesso, ideali, super-io, ecc.)

NARCISISMO E SVILUPPO DEL SE’

Rivisitato sviluppo edipico freudiano

Fase pre-edipica della formazione del Sé Coesivo: sviluppo narcisistico precoce caratterizzato

non da gratificazioni pulsionali, ma dal tipo di relazione oggettuale.

Poiché tutta la felicità e il potere risiedono nell’oggetto idealizzato, il bambino si sente vuoto e

impotente quando è separato da esso e cerca di mantenere l’unione costante.

Per Freud la relazione con l’oggetto ha solo il fine del soddisfacimento dei bisogni, mentre per Kohut

la relazione oggettuale è indispensabile alla sopravvivenza del Sé.

Inoltre per Kohut il legame oggetto-sé precede la scarica pulsionale.

Uomo colpevole (Freud): il senso di colpa deriva dai sui impulsi sessuali rimossi

Uomo tragico (Kohut): dramma per la raggiunta coesione tra Sé e oggetto-Sé

“Se il bambino sente che il padre lo considera con orgoglio un figlio degno di sé e gli permette di

operare una fusione con lui e la sua grandezza di adulto allora la sua fase edipica costituirà un

passo decisivo nel consolidamento del Sé; se invece questo aspetto è assente i conflitti edipici

assumeranno un carattere infausto. I genitori che non sono capaci di stabilire un contatto empatico

con il Sé in evoluzione del bambino tenderanno a vedere una sessualità e un’ostilità allarmanti

invece di configurazioni più vaste di affetto” (Kohut, 1977)

Sviluppo del Sé = graduale separazione dagli oggetti-Sé

 Frustrazione ottimale = naturali fallimenti empatici nel rispettare i bisogni dell’oggetto-sé

 Vengono utilizzati meccanismi di scissione, idealizzazione e sublimazione

 Deficit del Sé: avido e pretenzioso, sebbene più costante e integrato del borderline -> Io viene dal

 Sé (tolleranza dell’ansia e degli impulsi).

Investimento grandioso del Sé = difesa dell’investimento dell’oggetto d’amore (con frustrazione

 difensiva contro la paura della dipendenza primitiva)

DISTURBO DI PERSONALITA’: NARCISISMO

• Nevrosi -> area pulsionale (conflittuale)

• Psicosi e disturbi borderline -> area pre-pulsionale (strutturale) e frammentazione del Sé, della

relazione oggettuale. Vengono abbandonate le configurazioni narcisistiche coesive e sostituite

con deliri di grandezza (sentirsi grandi, onnipotenti) e persecuzioni (essere vittima di qualcuno

che vuole danneggiarti).

Il

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrew9313 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Auletta Andrea.