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PSICOPATOLOGIA:
1) Nevrosi di traslazione
2) Nevrosi attuali
3) Nevrosi narcisistica (non trattabile con la psicoanalisi)
1) Nevrosi di traslazione (psiconevrosi)
Le cariche psichiche vengono spostate verso qualcos’altro (sintomo).
- Isteria: ritorno della libido ai primi oggetti incestuosi al fine di scaricare la carica libidica (che
provoca un sintomo somatico) derivata dalla rappresentazione originale rimossa; salto dallo
psichico al somatico (rimossa). Utilizza il corpo per controllare l’angoscia. Il meccanismo di difesa
usato è la conversione (viene convertito l’affetto o l’eccitamento separato dall’idea in una
manifestazione somatica).
- Nevrosi ossessiva: regressione a stadi precedenti dell’organizzazione sessuale (stadio sadico-
anale); isolamento dell’affetto (mantenere una rappresentazione psichica privandola dall’affettività,
rappresentazione conscia ripetuta continuamente per annullarne l’affetto). Utilizza il pensiero per
controllare l’angoscia. Il meccanismo di difesa usato è l’isolamento (l’affetto si sposta e si lega ad
altri contenuti latenti incompatibili, formando così ossessioni e fobie in cui lo spostamento
dell’angoscia da un contenuto ideativo inaccettabile ad un elemento o una situazione reale vissuto
come pericoloso).
- Psiconevrosi fobica (isteria d’angoscia): I meccanismi di difesa usati sono lo spostamento e la
rimozione.
Nella sua ricerca dell’evento patogeno, Freud si rese conto di due importanti fatti: in primo luogo
che tale evento era da collocare nell’infanzia dell’individuo, in secondo luogo che questo evento
riguardava la vita sessuale. La causa delle psiconevrosi è da identificarsi in un arresto maturativo
dello sviluppo sessuale per cui alla base della nevrosi ossessiva vi è una fissazione a livello anale
mentre nell’isteria a livello genitale.
2) Le nevrosi attuali sono caratterizzate dai soli sintomi somatici (sul corpo, ad esempio la
frustrazione) senza alcun sintomo simbolico. I sintomi dei disordini nevrosi, quali l’ansia e l’astenia,
erano attribuiti allo stress dovuto a disturbi attuali nel funzionamento sessuale adulto -> le cause
attuali, non nel passato infantile e dovute all’accumulo libidico che trova espressione in questi tre
casi:
- Nevrastenia (senso di stanchezza cronica)
- Nevrosi d’angoscia (ansia continua)
- Ipocondria (paura di essere ammalati)
3.2 EVOLUZIONE CRONOLOGICA DEI CONCETTI DI NEVROSI
- Inconscio, rimozione, pulsione
- Teoria dell’angoscia: rappresentazione e affetto
- Stadi dello sviluppo libidico; la mente poggia sul corpo
- Io, Es, Super-Io
FASE 1: I FATTORI ESTERNI
(con Breuer, “Studi sull’isteria”, 1892-95)
- La causa è in un trauma sessuale (seduzione, abuso sessuale) che veniva poi rimosso
- Sintomi nevrotici dovuti a “ingorgo” pulsionale.
Terapia = abreazione (liberare) impulsi inconsci
- Nevrosi = risultato del conflitto tra pulsioni (impulso interno) e realtà esterna
FASE 2: L’INTRAPSICHICO
(“Interpretazione dei sogni” e scritti successivi)
- Abbandono della teoria del trauma seduttivo (erano solo fantasie del soggetto; è probabile che i
pazienti interpretano le cure genitoriali come fantasie sessuali)
- Modello topico: sintomi nevrotici dovuti a conflitto tra fantasia e Io (rimuove questa fantasia
perché inaccettabile nel mondo reale)
- Teoria della rimozione: destino della pulsione legato a meccanismi di difesa intrapsichici e stadi di
sviluppo libidico determinati “biologicamente”.
FASE 3: L’OGGETTO INTERNO
(“Introduzione al narcisismo”, 1914 – “Lutto e melanconia”, 1915)
- Nel lutto: perdita dell’oggetto (persona oggetto di investimento libidico) amato -> esame di realtà
-> ritiro della libido dagli oggetti perduti e spostamento su altri oggetti
- Nella melanconia (durata e intensità maggiore dal lutto): oggetto introiettato (l’esame di realtà non
funziona, non ammettiamo che l’oggetto non ci sia più), non distaccato dall’Io (l’Io ama l’oggetto
introiettato e quindi l’Io e l’oggetto sono una cosa sola), impregnato di “amore narcisistico”->
Super-Io con punitivo e colpevolizzante nei confronti dell’Io. Il depresso rimprovera se stesso
perché si è lasciato scappare l’oggetto.
Conseguenze:
1) superamento dell’idea di libido come mera scarica che produce piacere
2) le pulsioni possono avere un “oggetto interno” (identificazione)
3) narcisismo (conflitto tra Io e Oggetto) -> libido dell’Io vs libido oggettuale (l’Io non può amare
l’oggetto e quindi ama sé stesso)
Scelta dell’oggetto:
- narcisistica (scelta dell’oggetto simile a se stesso/all’oggetto interno)
- anaclitica (per appoggio)
IL NARCISISMO
Nel narcisismo primario l’energia psichica indifferenziata viene inizialmente investita
sull’Io:
1) stadio inogettuale nel quale l’oggetto non è stato ancora riconosciuto (fasi pregenitali)
2) successivo investimento oggettuale (risoluzione dell’Edipo e processo di identificazione: un
soggetto assimila un aspetto, una proprietà, un attributo di una persona e si trasforma secondo
il modello della persona con cui è avvenuta l’identificazione). Il primo oggetto sessuale investito
dall’energia libidica è rappresentato dalla madre (o da chi si prende cura del bambino).
Da un punto di vista pulsionale si può dire che nel narcisismo primario l’appagamento è ancora
autoerotico, ma le pulsioni parziali sessuali hanno un centro comune che può essere
rappresentato dai genitali del soggetto.
Nel narcisismo secondario le relazioni oggettuali fonti di dispiacere regrediscono in una
relazione d’amore dell’Io quindi a libido oggettuale può essere ritirata dall’oggetto ed essere
rivolta nuovamente all’Io.
1) trauma
2) disinvestimento dell’oggetto (decatexi)
3) introiezione
4. FREUD – IL METODO PSICOANALITICO
Un po’ di storia…
- Medicina del XIX° sec.: isteria considerata affezione organica o pazienti isterici considerati
simulatori
- Charcot: uso della suggestione ipnotica per dimostrare natura psichica dell’isteria
- Bernheim: ipnosi = suggestione basata non sul magnetismo dello sguardo, ma sull’uso della
parola
- Breuer e Freud: utilizzo dell’ipnosi per far riemergere ricordi traumatici del passato
“catarsi” -> i sintomi scompaiono man mano che emergono il ricordo e l’emozione associata
abbandono del comando ipnotico -> era sufficiente chiedere al paziente di dire liberamente tutto
ciò che gli veniva in mente (“libere associazioni”)
L’abbandono del “metodo catartico” – Il caso di “Emmy von N.”
Durante il colloquio, “mi disse che non dovevo continuarle a chiedere da dove venivano fuori
questo e quello, ma lasciarle dire quello che aveva da dire (…) E’ come se si fosse appropriata del
mio procedimento, utilizzando la conversazione apparentemente spontanea e guidata dal caso,
quale complemento dell’ipnosi”.
I motivi che indussero Freud a rivedere le proprie posizioni:
• non tutti i pazienti erano ipnotizzabili
• con la catarsi il sintomo scompariva, ma spesso riemergeva in un’altra regione somatica
• la trance ipnotica, aggirava l’amnesia, permettendo all’analista di accedere ai segreti ma al
risveglio dalla trance, l’amnesia veniva ripristinata
• essere semplicemente informata del ricordo, dopo la trance, dava alla paziente una
consapevolezza esclusivamente intellettuale, non esperienziale
• la situazione ipnotica occultava due elementi fondamentali: le associazioni libere e la resistenza
(aspetto della personalità che si oppone al trauma)
FREUD – I CONCETTI DI TECNICA PSICOANALITICA
- Libere associazioni
- Interpretazione
- Cambiamento terapeutico (obiettivi da superare): insight e resistenza
- Transfert
- Controtransfert
1) LIBERE ASSOCIAZIONI
La “regola fondamentale”
Il paziente deve “comunicare tutto ciò che riesce a cogliere mediante l’autosservazione, senza
sottoporlo a critica e selezione indotta da obiezioni logiche o affettive”
“Si comporti […] come un viaggiatore che segga al finestrino di una carrozza ferroviaria e descriva
a coloro che si trovano all’interno il mutare del panorama davanti ai suoi occhi” (Freud, 1912)
Ciò implica la riduzione della censura sulle spinte motivazionali inconsce
L’associazione libera conserva alcune delle caratteristiche dell’ipnotismo:
- Il paziente è comodamente sdraiato sul lettino in una situazione di silenzio e tranquillità che
favorisce uno stato mentale a metà strada tra la normale coscienza della veglia e la trance
- Il paziente dice qualsiasi cosa gli venga in mente, senza tentare di filtrare o selezionare i pensieri,
e viene incoraggiato a diventare osservatore passivo del proprio flusso di coscienza
- L’analista si trova dietro il lettino, alle spalle del paziente, che non può vederlo
L’ascolto delle libere associazioni: l’attenzione liberamente fluttuante
- L’analista dovrebbe utilizzare tutto ciò che gli viene comunicato ai fini dell’interpretazione (…)
senza sostituire alla rinuncia di scelta da parte del malato una propria censura” (Freud, 1912)
- Il medico deve rivolgere il proprio inconscio come un organo ricevente verso l’inconscio del
malato che trasmette, deve disporsi rispetto all’analizzato come il ricevitore del telefono rispetto al
microfono trasmittente (Freud, 1912). L’analista utilizza le proprie libere associazioni per
selezionare le informazioni senza però influenzare il paziente.
2) L’INTERPRETAZIONE
Descrizione fatta dallo psicoanalista delle esperienze inconsce del paziente con lo scopo di:
- rendere cosciente l’inconscio
- collegare passato e presente
Processo interpretativo composta da:
1) una prima fase dove il paziente fa le sue libere associazioni
2) una seconda fase dove il terapeuta, sulla base della propria teoria sull’eziopatogenesi delle
nevrosi, seleziona i significati inconsci prevalenti
3) una terza fase di “ricostruzione”, ovvero sulla formulazione di ipotesi su eventi e reazioni
emotive vissute nel passato
Interpretazione o costruzione?
- Analisi = archeologia
Analista neutrale rispettando le libere associazioni del paziente
-Interpretazione senza suggestione: non prevede l’entrata in gioco di elementi personali della
figura del medico (chiarificazione, incoraggiament