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Identificazione con l'aggressore: disconoscere la propria impotenza e riassumere il controllo sulla relazione

Anna Freud è importante sia per i meccanismi di difesa ma perché insieme a Melanie Klein sono le prime analiste a utilizzare la psicoanalisi con i bambini. Vogliono adattare questo modello ai bambini. Le modalità di lavorare con i bambini saranno diverse per le due. Klein lavora molto sul piano transferale e trasporta sostanzialmente mentre Freud sostiene che l'analisi del bambino sono diverse e va trattato in maniera diversa, il bambino non ha ancora sviluppato una personalità forte, non è il bambino che va in analisi ma è volontà dei genitori.

Prima generazione di psicoanalisti successivi a Freud (Hartmann, Ferenczi, Abrham, William Reich)

Ernest Jones è uno psicoanalista che Freud conosce gli ultimi anni della sua vita, si occuperà di sistematizzare il pensiero psicoanalitico.

Tendeva a patolocizzare gli individui che divergevano dal pensiero di Freud. Abrham sviluppa la teoria freudiana pur rimanendo dentro la teoria freudiana. Freud è ancora vivo e utilizza anche spunti provenienti dai suoi allievi. Abrham supera una sorta di vincolo che Freud aveva messo alla psicoanalisi che mirava alla cura delle nevrosi, in particolare le nevrosi di transfert. Il soggetto per quanto sia con ittuale è comunque in grado di stare in relazione con la realtà esterna. La prima idea di Freud è che ci siano pazienti in grado di poter essere analizzati e pazienti non adatti. Quelli non analizzabili sono i soggetti in cui la libido è stata riti-rata su sé stessi, sull'Io, l'altro non può esserne investito. La psicosi per Freud consiste nel reinvestimento narcisistico del soggetto, non si può creare una relazione oggettuale perché l'altro non può esserne investito. L'Io in questi casi smette diessere in contatto con la realtà esterna, è sottoposto a tuttociò che viene dall'Es. Il soggetto si chiude in un mondo psicotico, in una realtà parallela caratterizzata da deliri e allucinazioni. Abraham modificherà un po' quest'idea. Distinguerà la psicosi organica che comprende aspetti che non possono essere curati e la psicosi caratterizzata da un blocco avvenuto in età molto precoce. Bisogna lavorare per recuperare il blocco, da quel momento in poi l'energia potrà essere investita in altro modo e da qui si potrà utilizzare il modello psicoanalitico per le nevrosi. Ferenczi parte dall'idea che al di là degli sviluppi successivi di Freud, la patologia psichica debba essere ricondotta ad un trauma reale avvenuto sul serio. Freud si distaccava da quest'idea di un trauma avvenuto mentre Ferenczi sostiene l'esistenza di questo trauma reale e da questo dipartono i sintomi checaratterizzano quella patologia. Nel 1932 Ferenczi ha scritto un saggio "la confusione delle lingue tra adulto e bambino" molto breve in cui riflette sul significato che può avere per un bambino un'esperienza traumatica, in particolare quella delle molestie e quella dell'abuso. Parla di confusione delle lingue, di un momento traumatico che avviene nel momento in cui il bambino si approccia all'adulto con il proprio linguaggio (tenerezza, bisogno di cura) ma si trova di fronte un adulto patologico che sta utilizzando lo stesso canale comunicativo con una diversa finalità. Quel linguaggio che lega le due figure nel gioco diventa un'altra cosa e il significato di quella cosa viene acquisita quando il bambino introietta il senso di colpa dell'altro. Il significato diventa razionalizzato nella misura in cui introiettiamo il senso di colpa. Questo scambio nel bambino diventato adulto altererà sia il funzionamento sessuale che in generale.quello psichico. William Reich corazza è importante soprattutto per aver introdotto il concetto di corazza caratteriale. Alcune resistenze di alcuni pazienti non sono le classiche resistenze ma alcuni pazienti hanno una sorta di armatura, di corazza caratteriale che l'accompagna in ogni attività che svolgono nella vita. Chiamati pazienti "caratteriali". L'elemento centrale della corazza caratteriale è la rigidità e l'immodicabilità. La psicoanalisi dell'Io ha come elemento centrale la comprensione della funzione adattiva dell'Io, la capacità di adattarsi anche funzionalmente alla realtà. Gli psicologi dell'Io pensano i meccanismi di difesa come elementi che ci aiutano a far fronte alle difficoltà che normalmente incontreremmo nel corso della vita. Hartmann ipotizza l'esistenza di una parte dell'Io libera dal conflitto. Questa parte è il pensiero, l'apprendimento.

la percezione, il controllo motorio, il linguaggio. L'io e l'es per Hartmann si sviluppano parallelamente. Ipotizza questo perché nel processo di sviluppo dell'io l'Io ha due compiti: fare fronte ai conflitti che si sviluppano dalla libido mentre l'altro compito è crescere, adattarsi alla realtà (pensiero, apprendimento ecc.) che non sono interessate dal conflitto. L'io impiega le sue energie per adattarsi alla realtà. Quest'idea è stata ripresa da Mahler e Spitz. Questi autori prendono in considerazione il rapporto con l'ambiente esterno. Spitz ospedalismo: parlerà di una sorta di conformazione patologica che si trova nei bambini ricoverati in un ospedale per una parte della loro vita. Durante questo ricovero in un ospedale sono rimasti lontani dalla figura materna per molto tempo e ciò ha sviluppato in loro una tendenza depressiva. Depressione anaclitica - come conseguenza di una totale o

parziale privazione attiva che si presenta in un bambino che aveva precedentemente goduto di una normale relazione affettiva. Ciò che Spitz definisce così verrà ripreso da Blatt che parlerà di una depressione in cui l'altro è tendenzialmente organizzato ad una sorta di angoscia di separazione e cerca l'altro per ovviare ed aiutare la sua depressione, una condizione che il depresso anaclitico tende a risolvere con una prossimità con depresso autocritico, l'altro; l'altra depressione caratterizza il depresso che non sono contenti mai di ciò che ottengono, molto esigenti, umore depresso, criticizzazione continua e pervasiva della loro vita. La depressione anaclitica di Spitz parte da una deprivazione che segue a una relazione che funzionava bene, il soggetto sviluppa prima una lamentosità e poi una condizione in cui ricerca il contatto con l'altro, molto poco portato ad agire, più incline a contrarre.

malattie no a stati di ritardo psicomotorio. Parliamo di un disturbo che deriva da un fatto esterno. Spitz pensa alla possibilità di individuare delle fasi, parla di stadio progettuale-uno in cui esiste una differenziazione tra mondo interno e mondo esterno; stadio dell'oggetto precursore: individua nel sorriso il primo organizzatore psichico, comincia a comunicare con l'esterno e lo notiamo perché il bambino comincia a sorridere in seguito a ciò che l'individuo fa; stadio dell'oggetto libidico: l'organizzatore è l'angoscia. L'angoscia dell'estra-neo. Segnala la raggiunta capacità del bambino di riconoscere il volto materno e distinguerlo da quello dell'estraneo. M. Mahler è allieva di Anna Freud. Continua il lavoro con i bambini. L'osservazione infantile diventa centrale nel partorire poi delle teorie.

Indifferenziazione primaria—> nascita

psicologicaIndividua varie fasi:

  • Fase autistica normale: prime 4 settimane di vita il bambino non ha nessuna consapevolezza degli oggetti esterni, è spinto dal principio del piacere. Il bambino non ha contatto con la realtà esterna. In realtà non esiste questa fase, il bambino da subito entra in contatto con la realtà esterna. L'autismo è un'altra cosa.
  • Fase simbiotica: il bambino vive in simbiosi con la madre, in uno scambio reciproco. Non c'è differenziazione tra me e non me.
  • Fase di separazione-individuazione: si svolge dai 4 mesi ai 3 anni. Il bambino riconosce l'altro come esterno da sé e comincia ad individuarsi attraverso questa separazione. In questo processo c'è un ruolo fondamentale della deambulazione, che tende a far separare sempre di più il bambino. Il processo di individuazione è articolato in 4 sottofasi che sono:
  1. Differenziazione
  2. Sperimentazione

camminare a carponi, sperimentazione del mondo esterno, la madre svolge la funzione di "rifornimento affettivo" Riavvicinamento -> maggiore consapevolezza della separazione dalla madre, aumento dell'ansia di separazione, necessità di integrare l'ambivalenza affettiva e capacità della madre di promuovere le spinte di separazione pur accogliendo i bisogni di riavvicinamento.

Costanze dell'oggetto o dell'individualità -> diventa il bisogno di aver integrato l'oggetto. Incorporare e introiettare l'oggetto. L'oggetto rimane ed è costante anche quando mi allontano. Tollerare l'ambivalenza affettiva dell'oggetto da cui ci separiamo.

Il depresso anaclitico non ha la consapevolezza di costanza dell'oggetto.

Psicoanalisi delle relazioni oggettuali Filone di teorici che si muove a partire dal fatto che nel '38 Freud si sposta a Londra all'interno della Società psicoanalitica

odello kleiniano, le relazioni oggettuali sono fondamentali e si sviluppano all'interno della mente dell'individuo. Le pulsioni assumono una forma e un significato in base all'oggetto su cui vengono investite. L'oggetto diventa concreto quando le pulsioni oggettuali trovano un oggetto su cui possono essere investite.
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Publisher
A.A. 2020-2021
60 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiara06- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Gullo Salvatore.