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Hartmann

• Adattamento

• Differenze con Darwin tra Freud e Hartmann (Freud, istinto animale pulsione umana e il

bambino si forma in seguito a dei conflitti interni, Hartmann l’essere umano deve essere

predisposto ad adattarsi al proprio ambiente)

• Freud: sublimazione, incanalare le pulsioni in attività socialmente utili; Hartmann:

neutralizzazione, trasformare la natura delle pulsioni in modo da abolirle

Spitz

• Oggetto libidico (Freud: meta delle pulsioni; Spitz: conquista evolutiva, mantenimento di

una distanza fisica e temporale, legame affettivo)

• Rapporto mamma-bambino: indifferenziato, riguarda la psiche (non ha un Io autonomo e

dipende dalla madre che funge da Io ausiliario); non differenziato, il bambino non dipende

fisicamente dalla madre in quanto non dipende più solo biologicamente dalla madre

• Indicatori sociali: sorriso sociale, angoscia dell’estraneo, padronanza del no

Mahler

• Lavora con gli psicotici (persone perdute nel loro mondo di fantasie ed illogico)

• Natura prima fase di vita: bimbo chiuso in un guscio autistico

• Seconda fase di vita: simbiosi con la madre

• Separazione/individuazione: con la crescita interagiscono più fattori psichici, fisici,

relazionali con la madre. Ci sono tre sottofasi: differenziazione, aumentata prontezza del

bambino che dirige lo sguardo prima verso l’esterno e poi verso la madre come punto di

riferimento; sperimentazione, il bambino si allontana dalla madre e comincia ad esplorare

il mondo esterno, ma è ancora legato psichicamente alla madre; riavvicinamento, si

verifica uno squilibrio psichico che porta il bambino a riavvicinarsi alla madre.

Sullivan

• Psicoanalisi interpersonale (relazione del Sé con altri individui)

• Lavora con gli schizofrenici (persone che vivono in un mondo proprio)

• “La personalità dell’individuo prende forma in un ambiente composto da altre persone”

• Freud: desideri e fantasie rimosse; Sullivan: interazioni trascurate

• Ansia e motivazione: Secondo Sullivan l’ansia è il fattore patologico fondamentale nella

formazione del Sé e nell’interazione con gli altri

• Tendenze integrativa: paura, perché spinge gli esseri umani ad unirsi per soddisfare le

proprie tendenze; Bisogno di soddisfacimento, il bambino ha bisogno del seno della

madre e la madre ha bisogno di allattare (si collega al concetto di tendenza integrativa)

• Tendenza disintegrativa: ansia, perché fa parte del nucleo esterno

• Il bambino percepisce l’ansia come fattore esterno; una volta formato il Sé, comincia a

comprendere i suoi stati d’animo e quelli degli altri, accorgendosi che coi suoi

comportamenti può influenzare gli stati d’animo altrui. Si crea quindi una distinzione fra:

buon me, non me e cattivo me. Il sistema del Sé consente l’accesso al buon o al cattivo

me e si allenta per la formazione di nuove relazione, domina quando l’ansia incombe.

• Quando c’è una possibile situazione d’ansia si attivano le operazioni di sicurezza che

consistono nel favorire un’ansia a lungo termine piuttosto che una a breve termine

• Punto d’ansia: elemento che provoca vulnerabilità e precede le operazioni di sicurezza

• Insight concettuale e percettivo per Sullivan, solo concettuale per Freud perché aveva

solo consapevolezza interna, mentre per Sullivan deve esserci consapevolezza anche

nelle sequenze degli eventi interpersonali

• Ossessivi, Freud li riteneva pazienti aventi difese complesse contro le pulsioni a

sporcare e sfidare; per Sullivan gli ossessivi nascevano in famiglie di ipocriti e venivano

umiliati.

Klein

• Riteneva che i bambini si potessero analizzare come gli adulti, prendendo come riferimento

il loro giocattolo preferito. Lavora con bambini disturbati e terrorizzati fino ad arrivare agli

psicotici.

• Freud: psiche stabile e coerente; Klein: psiche instabile, fluida, costantemente impegnata a

tenere lontane le angosce psicotiche (flusso caleidoscopico di immagini.

• La Klein riteneva che ognuni di noi lotta tra terrori di annichilimento e abbandono

• Posizione (organizzazione dell’esperienza) schizoparanoide: paranoide, angoscia

persecutoria; schizo, difesa centrale: la scissione tra seno buono (amato) e seno cattivo

(odiato) (fare discorso sulla scissione e tra seno buono e seno cattivo)

• Posizione depressiva: diminuisce l’angoscia paranoide; il dolore e la frustrazione sono

causati dalla fallibilità e dall’incoerenza. Angoscia depressiva: il terrore intenso e il senso

di colpa prodotti dal danno che il bambino infligge al suo oggetto d’amore con la sua

distruttività; posizione depressiva: organizzazione dell’esperienza in cui il bambino entra

in relazione sia con l’odio che con l’amore verso oggetti interi. Difesa maniacale:

alternativa al dolore dell’angoscia depressiva

• Sessualità: concetto di riparazione: il bambino cerca di riparare al danno che ha recato al

suo oggetto d’amore

• Invidia: non è una reazione alla frustrazione e al dolore, bensì alla gratificazione e al

piacere. Il bambino distrugge il seno buono per invidia perché è troppo avido.

• Identificazione proiettiva: viene proiettata una parte del Sé, buona o cattiva che essa sia,

in un’altra persona e si mantiene un legame con questa parte espulsa attraverso

l’identificazione inconscia.

Winnicott

• Il falso Sé: la qualità dell’essere persona è in qualche modo disturbata

• Going on being (bisogni differenziati): il bambino ha un flusso di bisogni indifferenziati; se la

madre riesce a comprenderli, li differenzia e li immerge in questo flusso.

• Il falso sé è un disturbo da deficit ambientale; la madre deve creare un ambiente nel quale

il bambino possa immergersi e fare esperienza per risvegliare la propria soggettività in

modo da far emergere una persona distintamente umana che sente la vita reale e

significativa. In questo periodo il bambino vive uno stato di onnipotenza soggettiva: i suoi

desideri fanno sì che le cose accadano, vive un momento di illusione credendo che siano i

suoi desideri a creare l’oggetto desiderato.

• Esperienza transizionale: all’onnipotenza soggettiva si unisce la realtà oggettiva (quando il

bambino capisce di dover trovare da solo l’oggetto che desidera). L’esperienza

transizionale si manifesta tramite l’oggetto transizionale che fa da mediatore fra

onnipotenza e realtà. A questo punto si sviluppa il sé creativo e sorgono l’arte e la cultura.

• Fatto della madre non sufficientemente buona che potrebbe far rincoglionire il bambino se

non gli dà il suo aiuto durante l’esperienza transizionale

• Situazione psicoanalitica: si occupa dell’esplorazione e della rigenerazione della

soggettività personale, poiché si sviluppa un falso sé, quindi si offre al paziente un rifugio

dal mondo esterno

Kohut

• Si occupa dei narcisisti

• Freud: uomo colpevole; Kohut: uomo tragico

Dettagli
A.A. 2016-2017
5 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher liliana.dassisti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Balzotti Angela.