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La psicologia dei sistemi motivazionali
La psicologia dei sistemi motivazionali considera la "motivazione" come qualcosa che spinge al raggiungimento di un determinato obiettivo perché vi è una finalità che si intende raggiungere.
LIOTTI sostiene che la psiche diventi sofisticata quando nelle relazioni sociali nasce l'intenzionalità comune. Liotti parte da una classificazione e considerazione delle varie parti del nostro cervello, individuando delle aree che hanno funzioni diverse. Egli si basa su una teoria già esistente per individuare 3 tipi di cervelli:
- CERVELLO RETTILIANO fa riferimento alle strutture che si trovano sotto l'apparato limbico.
Controlla i sistemi che controllano i comportamenti e le funzioni fisiologiche necessarie al mantenimento dell'omeostasi corporea.
2. CERVELLO LIMBICO è connesso all'attività di reti neurali che regolano i sistemi motivazionali quali le richieste di cura, offerta di cura, formazione della coppia sessuale e competizione per il rango.
3. CERVELLO NEOCORTICALE Ha a che fare con la possibilità di regolare le condotte di cooperazione. Tale sistema si basa sulla possibilità di riconoscere che l'altro possieda un'intenzionalità che è simile alla nostra, quindi potrà esserci un conflitto una modalità cooperativa.
Sulla base di questa tripartizione, Liotti individua 5 sistemi motivazionali interpersonali.
SISTEMA DELL'ATTACCAMENTO: ha a che fare con la possibilità di mantenere una vicinanza con una persona, quindi ottenere aiuto dalla persona. Tale sistema si basa sul cervello limbico.
SISTEMA
DELL'ACCUDIMENTO: Secondo Liotti siamo programmati per questo sistema. L'accudimento viene inteso come senso gruppale, dove siamo chiamati ad offrire cura non solo ad un bambino ma anche ad un adulto.
SISTEMA AGONISTICO O DELLA COMPETIZIONE PER IL RANGO: esiste la necessità di stabilire un ordine all'interno di un sistema. Quella a competere è la motivazione, ma solo nella misura in cui vengono riconosciuti dei vantaggi rispetto ad un altro, ovvero quando l'altro ad essere più forte, attuiamo un comportamento che comunica la sottomissione.
SISTEMA SESSUALE: Ha a che fare con la possibilità di cercare un partner dell'altro sesso che si dichiara disponibile per l'accoppiamento. Si attivano emozioni come il desiderio e la gelosia.
SISTEMA DI COOPERAZIONE PARITETICA: è un sistema cosa intenzionale. Il raggiungimento dell'obiettivo condiviso procura gioia reciproca e non solo personale.
Questi 5 Sistemi vanno pensati come
attivabili contemporaneamente ma rispetto ai quali esiste una dominanza, ovvero momenti nei quali non sistema è particolarmente attivo e dominante rispetto ad altri.
LITCHENBERG
Per Litchenberg, la motivazione è quella forza che organizza la percezione, il pensiero, l'attivazione e l'azione in modo da modificare una preesistente situazione non soddisfacente verso una più appagante. Può anche essere intesa come la risultante di vari sistemi di motivi che interagiscono con vari sistemi di abilità. A partire dagli anni '50 sono nati diversi sistemi motivazionali, tra i quali spicca per notorietà quello di Maslow strutturato come una piramide, in cui alla base si hanno bisogni fisiologici, ovvero quelli più elementari. Successivamente, salendo per gradi, si hanno dimensioni di maggiore rilevanza nella realizzazione della persona. In cima alla piramide troviamo i bisogni collegati alla realizzazione come il successo, apprendere,
conoscere, ecc. Litchenberg prende spunto da questa teoria per poter formulare la propria, nella quale introduce i SISTEMI MOTIVAZIONALI MULTIPLI. Ogni sistema è costruito attorno ad un bisogno di base ed è basato su comportamenti osservabili, le motivazioni hanno origine solo dall'esperienza vissuta. REGOLAZIONE PSICHICA DELLE RICHIESTE FISIOLOGICHE: Da questo sistema emerge il quadro di inter-regolazione madre/bambino. I passaggi del bambino fra uno stato e l'altro (es. sonno, veglia) sono caratterizzati da ritmo e coerenza, la combinazione fra stati programmati del bambino e risposte organizzate del caregiver creano un sistema di sensibilità mutualmente regolantesi. La regolazione psicologica sarà ottimale quando la regolazione fisiologica sarà altrettanto buona. SISTEMA DI ATTACCAMENTO-FILIAZIONE: Riprende il concetto di attaccamento proposto da Bowlby (nel quale X chiede cure e Y le fornisce). Estende il concetto di attaccamento.All'affiliazione che si configura come una sorta di dipendenza e di non-reciprocità, poiché non sono presenti due unità che si scambiano dei comportamenti, bensì è intesa come un comportamento unidirezionale dove un soggetto, ovvero il caregiver, si pone nelle condizioni di affiliazione, l'altro soggetto, cioè il bambino, si pone invece nella condizione di dipendenza dalla figura di affiliazione.
Vi sono 2 tipi di dipendenza: SANA e PATOLOGICA.
Sana: Si esplica quando il soggetto ha bisogno di figure a lui care per raggiungere dei risultati in modo che forniscano supporto.
Patologica: Quando il soggetto sente di non poter sopravvivere senza la presenza di una persona a lui cara.
SISTEMA ESPLORATIVO-ASSERTIVO: Sistema che comprende la spinta che porta l'individuo ad esplorare. È importante che l'attaccamento sia andato a buon fine affinché l'individuo possa compiere l'esplorazione del mondo esterno.
Esplorazione e assertività hanno a che fare con quella che Litchenberg chiama pulsione epistemofilica, cioè la tendenza naturale dell'essere umano verso l'apprendimento.
SISTEMA DELL'ANTAGONISMO-REAZIONE AVVERSIVA: L'antagonismo e la reazione avversiva sono 2 aspetti legati al non ottenimento di una condizione di soddisfazione. Nell'essere umano vi è una tendenza all'antagonismo e all'avversione che fungono anche da mezzo di comunicazione. Ad esempio, il bambino può esprimerle tramite il pianto, rabbia, vergogna, ecc. e sarà compito del caregiver eliminare la sofferenza.
SISTEMA DEL PIACERE SESSUALE-SENSUALE: Ha a che fare con il soddisfacimento dei bisogni e istinti di natura sessuale e sensuale. Ogni bambino ha modelli di attivazione e potenzialità di piacere sessuale e sensuale che renderanno individuale la sua mascolinità o femminilità.
In questi 5 sistemi si parte da un livello di funzionamento
psichico delle funzionifisiologiche fino ad arrivare a dei concetti che riguardano l'interazione fra individuo e ambiente sociale.
TEORIE DI ATTACCAMENTO
BOWLBY
Studia l'importanza dei legami di attaccamento che, secondo lui, rappresentano un sistema motivazionale primario ed è importante quanto il soddisfacimento dei bisogni primari come il cibo. La prossimità con l'adulto è dovuta ad un bisogno primario che è quello di stare a contatto con gli altri ed è una funzione d'adattamento naturale e fa, quindi, parte della teoria dell'evoluzione. L'attaccamento può essere definito come la tendenza a ricercare il contatto con uno o più individui che sono potenziali fonti di sicurezza e sostegno. In tale contesto, il caregiver deve essere un punto di riferimento per il bambino e deve sostenerlo. Quando il caregiver si allontana dal bambino, il bambino sperimenterà sentimenti di sofferenza che verranno espressi.
Attraverso comportamenti di segnalazione (pianto, sorriso), comportamenti di accostamento (seguire il caregiver per ridurre la distanza), comportamenti avversivi (per richiamare l'attenzione). Bowlby parla di MODELLI OPERATIVI INTERNI, ovvero delle rappresentazioni mentali del sé, degli altri e delle relazioni costruite a partire dal primo anno di vita come sito delle relazioni reali con le figure di attaccamento. Tali Rappresentazioni forniscono al bambino una bozza approssimativa di ciò che è possibile aspettarsi nelle interazioni con le figure di attaccamento. Inoltre, svolgono la funzione di elaborare, regolare, interpretare e predire il comportamento, i pensieri ed i sentimenti relativi all'attaccamento sia del proprio caregiver che dei sé. Tali modelli vengono definiti operativi poiché permettono di organizzare percezioni e memoria e attese nei confronti dell'ambiente e di organizzare il comportamento in maniera consapevole e conscia.
Essi influenzano le relazioni sociali in quanto le regole per la direzione e organizzazione dell'attenzione e memoria permettono o limitano l'accesso da parte dell'individuo a certe forme di conoscenza del sé, della figura di attaccamento e della relazione tra il sé e la figura di attaccamento.