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L CONTRIBUTO DI ATRICIA RITTENDEN ALLA TEORIA DELL ATTACCAMENTO
Allieva di Mary Ainsworth.
Per la Crittenden ogni percorso di sviluppo è contrassegnato da una carattestica
organizzazione della sfera cognitiva e affettiva del soggetto e dalla costruzione di determinati
modelli operativi interni. 1) CONFIGURAZIONE B (attaccamento sicuro)
Lattanti= le figure genitoriali rispondono in maniera sensibile , confortano i bambini, fiducia
e affidabilità. I segnali affettivi sono rinforzati positivamente, incoraggiati. Le loro emozioni
legittimate e confermate. Le fig. di attaccamento forniscono ai bambini l’impalcatura
emozionale e cognitiva attraverso la quale essi cominciano a fare esperienza della realtà,
affidabile e piacevole.
Età prescolare= i genitori prendono atto dei mutamenti e delle esigenze dei loro bambini.
Sono coerenti nei comportamenti. Nel periodo preoperatorio i bambini tendono a formarsi
+ accurati modelli rappresentativi interni delle relazioni di attaccamento. c’è uno scambio
completo di affettività e cognitività, con poche distorsioni. I bambini possono anche stare
separati senza stare in ansia e ciò facilita l’esplorazione del mondo da parte dei bambini.
Adolescenti: la mente inizia a basare il proprio funzionamento su OPERAZIONI FORMALI
CONCRETE. L’adolescente potrà iniziare a riconoscere le proprie reazioni emotive , a
vederne le cause e ad utilizzarne il potenziale predittivo. Le figure di attaccamento
forniscono una BASE SICURA che garantisce un’accettazione empatica dei suoi vissuti e
delle sue emozioni. Il tema dell’identità è percepito nei termini di un contrasto fra sé e gli
altri. 2)CONFIGURAZIONE A (ansioso/evitante)
Lattanti: i segnali dei lattanti hanno come risultato l’interferenza o il rifiuto , i bambini si
sentono puniti per il loro comportamento quindi imparano a inibire il comportamento/
l’espressione delle emozioni. Sono in grado di dare un senso alle informazioni cognitive
ma non a quelle affettive. Tendono a idealizzare in senso negativo le fig. genitoriali.
Età prescolare : In questa età i bimbi di tipo A sviluppano diverse configurazioni a seconda
del tipo di madre.
1) MADRI INTERFERENTI ( prendono iniziativa senza considerare le esigenze del bimbo.
Quando i loro figli mostrano pochi segnali affettivi essi diventano intrusivi e mostrano
affetti falsamente positivi. I bambini inibiscono quindi i propri segnali.- bambini inibiti)
2) MADRI CHIUSE E RITIRATE ( problema del bambino di suscitare l’attenzione della
madre,
, imparano a fingere la felicità quando sono disperati e arrabbiati, x rassicurare la
madre. Spesso quando il genitore si avvicina il bambino diventa inibito ed evita il
contatto – INVERSIONE DEI RUOLI COMPULSIVA).
3) MADRI OSTILI ED ESIGENTI ( le madri hanno di frequente un comportamento
rabbioso, disgustato ed ostile, imparano in età prescolare ad inibire i propri desideri e a
fare apertamente quello che gli viene chiesto loro, sono compulsivamente
ACQUIESCENTI.
In età scolare questi bambini utilizzano soprattutto la memoria semantica
influenzata dai genitori per trovare informazioni su ciò che devono o nn devono fare,
sentire, imparano a ricordare cose ed episodi spiacevoli.
Adolescenti: Periodo molto critico per la configurazione difesa, gli adolescenti trovano
molto difficile tollerare l’intimità, rischiano di rimanere isolati e soli. Tendono a scartare
le informazioni emozionali. Possono essere affetti da depressione caratterizzata dal
distanziamento affettivo.
3 ) CONFIGURAZIONE C (Ansioso, ambivalente-resistente)
Lattanti: le madri dei bambini che appartengono a questa configurazione sono chiare
nella loro comunicazione affettiva, ma rispondono ai segnali in modo INCOSTANTE E
INCOERENTE. I lattanti diventano ansiosi e collerici.
Età prescolare: tutti i bambini usano il comportamento fintamente timido per
disarmare la collera altrui e per suscitare tutela. Offre l’opportunità di organizzare una
strategia con cui obbligare a rispondere le figure genitoriali. Sono COERCITIVI
( Strategia che deve servire x aumentare la prevedibilità del comportamento dei
genitori incostanti. I genitori insegnano ai figli di non fidarsi delle informazioni
cognitive. I bambini restano aggrappati eccessivamente ai genitori ai quali tendono a
dare la colpa dei propri problemi.
Adolescenti: avendo modelli rappresentativi confusi , si concentrano sui dettagli della
memoria per immagini ed episodica. È possibile che i disordini della condotta si
intensifichino fino a diventare comportamente veramente pericolosi e violenti,
delinquenza e criminalità. 4)Configurazioni A C e A/C
• Configurazione A e C la caratteristica è la psicopatia. Diffidano sia dall’affettività che
dalla cognitività, distorcono il proprio comportamento invertendo significati e valori.
Tutte le info per loro sono potenzialmente false, tutto è minaccioso. Affettività seduttiva
ma falsa per coprire la rabbia.
• Configurazione A/C gli individui oscillano, a volte bipolari, fra strategie difensive e
scarsa capacità di integrare affettività e cognitività. gli A/C hanno una comprensione e
un’esperienza dell’ambiguità molto profonda, avendo attraversato situazioni molto
dolorose. Se l’integrazione non riesce, sono molti soggetti alla depressione. Gli A/C
traggono dai loro conflitti una capacità + creativa di intuizioni brillanti e di
comprensione dei paradossi della vita e del dolore degli altri.
ADULT ATTACHMENT INTERVIEW è uno strumento creato da George, Kaplan e Main nel 1984
per la valutazione dei modelli operativi interni di adolescenti e adulti. È un intervista
strutturata volta a ricostruire le relazioni di attaccamento dei primi 14 anni di vita.
4 tipi di pattern di attaccamento:
1) Categoria F (free) : autonomi, sicuri. Parlano in modo fluido della propria infanzia e delle
loro esperienze di vita, interazioni positive con le figure di attaccamento.
2) Categoria E (entangled) : preoccupati o coinvolti. Parlano con rabbia e in modo
svalutante di episodi della loro infanzia che non sembrano ricordare in modo coerente e
organizzato, dimostrano di non ricordare in modo coerente e organizzato/ dei sospesi
con le fig. di attaccamento.
3) Categoria D (dismissing): distanziati. Pochi ricordi dell’infanzia e negano l’influenza
delle relazioni precoci sui loro vissuti attuali.
4) Categoria U(Unresolved): con lutti e traumi non risolti. Traumi o perdite delle fig.
significative. Daniel Stern.
1) I sensi del sé
Le sue teorie appartengono a quelle dell’infant research. Critica la Mahler perché ritiene che le
sue teorie siano frutto di una visione adultomorfica.
Il bambino secondo Stern è fin dalla nascita:
• Impegnato nella ricerca di stimoli, impegnato attivamente in processi interattivi, capace
di sperimentare l’emergere di un’organizzazione del Sé, già predisposto a distinguere
tra sé e l’altro, capace di utilizzare i processi interattivi per la regolazione dei processi
organizzativi e costruzione del proprio sé.
Il processo di SVILUPPO è continuo e contrassegnato da diverse modalità di sperimentare la
propria organizzazione del sé, da diversi SENSI DEL SE’.
X SE’ fa riferimento a uno SCHEMA STABILE DI CONSAPEVOLEZZA che si presenta solo in
occasione di azioni o di processi mentali dell’infante.
X SENSO DEL SE’ ESPERIENZA diretta che il soggetto fa dei propri processi interni di
organizzazione delle esperienze vissute. È preriflessivo, pre-verbale e nasce dall’incontro tra:
a) L’esperienza di sé in rapporto con l’ambiente e con gli altri
b) Il modo in cui il bambino organizza interiormente quella esperienza dando ordine agli
stimoli ricevuti.
SENSI DEL SE’ sperimentati:
EMERGENTE 0-2 mesi NUCLEARE 2-6 mesi SOGGETTIVO 7-15 mesi VERBALE
15-18 mesi NARRATIVO 3-4 anni
SENSO DEL SE’ EMERGENTE
- Primi 2 mesi di vita, 2 funzioni fondamentali:
1) PERCEZIONE AMODALE capacità di ricevere un’informazione attraverso una
modalità sensoriale e di tradurla in un’altra modalità. Inizia a cogliere certe modalità
dell’esperienza.
2) ASPETTI VITALI qualità sottili dei sentimenti coinvolti negli eventi percettivi
(fluttuare, esplodere, crescere, decrescere…) sono sentimenti indotti da
modificazioni di stati motivazionali, tensioni, profili di attivazione.
SENSO DEL SE’ NUCLEARE
- Dopo i 3 mesi. Situazione dove c’è una maggiore integrazione del senso di Se’ e della
differenza dall’altro. Per formare un senso del Sé nucleare c’è bisogno di:
- 1) Sé agente: il bambino si deve sentire autore delle proprie azioni
- 2) Sé dotato di coesione: entità fisica non frammentata.
- 3) Sé affettivo: sperimenta qualità affettive.
- 4) Sé storico: senso di continuità con il proprio passato e sensazione di regolarità nel
flusso degli eventi.
- Il compito del bambino è integrare tutte queste costanti in un’unica prospettiva
soggettiva.
Una delle tendenze della mente, è la TENDENZA A ORDINARE IL MONDO attraverso la
ricerca di costanti.
COSTANTI PRINCIPALI ( isole di coerenza) : percepire le proprie strutture di intensità
come diverse dagli altri, costanza della forma al mutare delle espressione (es. del volto
della mamma),il bambino ha le capacità necessarie per conservare una memoria,
percettiva e affettiva.
RIG= schemi dell’essere con l’altro. Sono le unità di basa per la rappresentazione del
Sé nucleare e per l’integrazione del Sé agente.
SENSO DEL SE SOGGETTIVO
Tappa successiva che viene raggiunta quando il bambino si rende conto di avere una
mente e scopre che anche gli altri ce l’hanno, che le esperienze della sua vita interiore,