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I CASI CLINICI. 1. IL CASO DI DORA.
Sogni e isteria doveva essere il titolo del saggio con cui Freud voleva
dimostrare l’importanza dei sogni nella terapia( il saggio fu poi pubblicato con il titolo
FRAMMENTO DI UN ‘ANALISI D’ISTERIA.Caso clinico di Dora( 1901 a ).
L’analisi di Dora durò tre mesi( da ottobre a dicembre 1900) e venne interrotta il
31 dicembre 1900.
Freud scrisse il caso subito dopo,all’inizio di gennaio
Aspetto a pubblicarlo fino al 1905
Si chiamava Ida Bauer ( 1882 – 1945)
Apparteneva a una importante famiglia ebrea dell’Austria dell’epoca:
- Il padre Philip Bauer era un ricco industriale tessile; era ammalato di sifilide e
contagiò la moglie. Era una persona brillante,intelligente, ma con aspetti
psicologici complicati.
- La madre si chiamava Kathe Gerber; scoprì la malattia del marito solo dopo il
matrimonio. Possiamo immaginare lo sconvolgimento di questa donna che Freud
descrive come affetta da NEVROSI CASALINGA. Il bisogno di igiene la portava a
tenere sempre pulita la casa con criteri salutistici estremi: finestre aperte anche
quando nevica e ghiacciava,chiusura delle stanze la notte. Una reazione alla
malattia così ‘’sporca’’ che l’aveva colpita.
- Si sposarono nel 1881
- Poco dopo nacque il figlio Otto l’anno successivo Dora.
La figlia descrivendolo a Freud dice: ‘’ Papà ama sempre le vie traverse non è
mai sincero, è una persona di cui non ci si può fidare’’ . era però la persona a
cui Dora si sentiva legata perché per lei la madre era come se non esistesse.
Il primo ricordo: è al seno della balia a un anno e mezzo, collegato all’assenza
della mamma; il cucirsi il pollice: ‘’ una bambina piccola seduta per terra in un
angolo,che si ciucciava il pollice sx mentre con la mano dx tirava il lobo del
fratello che le sedeva placidamente accanto’’.
Quando ha 6 anni: il padre si ammala di tubercolosi e la malattia avvicina
ancora di più la figlia a lui.
A 7 anni: ha un episodio di enuresi.
L’anno successivo soffre di tosse stizzosa e crisi asmatiche. Nell’analisi compare
un ricordo di quel periodo: Dora sta dormendo nella stanza accanto a quella dei
genitori, sente dei rumori, intuisce che c’è un rapporto tra i genitori, sente il
respiro del padre che diventa affannoso e soffocato e ha una crisi respiratoria.
La scena primaria (urszene) è per Freud: la scoperta o l’intuizione da parte del
bambino che c’è un rapporto sessuale tra i genitori, la percezione di un legame
tra i genitori diverso da quello che hanno con il bambino, legame da cui il
bambino è escluso.
Dopo questo episodio soffre di crisi asmatiche per sei mesi.
Per motivi di salute la famiglia si trasferisce a Merano, dove conoscono e
frequentano i signori K hanno problemi psicologici e coniugali. Il loro matrimonio
dopo la nascita dei figli è diventato un matrimonio bianco. L’amicizia tra due
famiglia diventa stretta, in particolare Peppina diventa la compagna preferita
del padre di Dora e comincia a occuparsi del malato subentrando alla figlia.
A 10 anni: altra malattia del padre; ha un distacco della retina. Il padre per un
certo periodo vive nel buoi assoluto. Una zia materna va a trovare la madre e
parlando sottovoce con lei dice: ‘’ anche questa cosa degli occhi è quella
malattia schifosa che tuo marito ti ha trasmesso’’. Il padre viene poi colpito da
una malattia ancora più grave, una crisi confusionale seguita da paralisi. Il
rapporto tra il papà e Peppina diventa ufficiale e lei si occupa completamente di
lui. Hans accompagna il padre di Dora da Freud per una visita, e Freud
diagnostica una vasculopatia generalizzata e prescrive un energica cura da cui il
padre trae beneficio.
C’è un'altra scena importante: quello del gioiello. Il padre regala alla moglie un
gioiello, ma lei lo rifiuta, ed è l’occasione di una lite profonda tra i due. Forse
sentendosi in colpa per la relazione con Peppina, il padre aveva cominciato a
fare grandi regali alla moglie e alla figlia. Ma questi regali erano ‘’avvelenati’’ e
la moglie li rifiuta.
In questo periodo avviene il tentativo di Hans di sedurre Dora che ha 13 anni e
mezzo. Hans , scrive FREUD, era di bell’aspetto, giovane, sinceramente
interessato a Dora. L’occasiona è la processione per la festa del patrono. Hans
invita Dora nel suo negozio, nella piazza Duomo, dicendo di aver invitato anche
la moglie. All’ultimo momento si fa però trovare solo. Devono salire al piano di
sopra per vedere la processione e Hans d’improvviso prende Dora e la bacia. È
probabilmente la fine di aprile del 1896.
Dora è sconvolta,evita di rimanere sola con Hans e accusa raucedine e tosse. Il
padre la porta da Freud ma la tosse passa da sola. Peppina invita Dora in
villeggiatura sul lago di Garda. Si trovavano così Peppina, Hans e Dora. Hans
approfitta di ritrovarsi da solo con Dora e si dichiara. Ma appena comincia a
parlare,Dora lo schiaffeggia. Avverte il padre che però tarda a venirla a prendere
e Dora rimane per tre giorni a casa di Hans.
In quelle notti agitata Dora fa un sogno,che poi ripeterà durante l’analisi con
Freud: il sogno della casa in fiamme. Finalmente il padre viene e la porta via.
Siamo in estata; l’incontro successivo con Hans è a Natale, quando le due
famiglie si riuniscono. Hans si dichiara ancora a Dora regalandone un prezioso
cofanetto.
L’anno successivo Malvine, la zia preferita di Dora, muore. I Bauer ritornano a
Vienna. Dora insiste con il padre perché la governante venga licenziata. Si
trattava di una giovane donna che aveva fatto di tutto per conquistare il padre
e avendo capito che la relazione del padre con Peppina era
inattaccabile,d’improvviso aveva cominciato a trattare male Dora.
Dora si sentì tradita e voleva che il padre lasci Peppina, gli chiede una
decisione. Ma il padre nega la relazione dicendo che lui e Peppina sono solo due
persone malate che si fanno compagnia. Dora non sopporta neanche più la
situazione con Hans che le fa una corte assidua, mandandole fiori ogni giorno.
Allora Dora rivela al padre quello che era successo aspettandosi un suo
intervento deciso, ma il padre parla con Hans che nega. Anzi in un incontro
successivo Hans dice al padre che lei si è inventata tutto, che ha fantasie
sessuali molto accese. Gli racconta che Dora legge la Fisiologia dell’amore del
Mantegazza, un testo di divulgazione sessuale, allora considerato sconveniente.
Dora l’aveva letto con Peppina e quindi solo Peppina poteva averlo rivelato.
Dora si sente tradita e abbandonata da tutti e scrive una lettera in cui annuncia
di volersi uccidere,poi sviene perdendo i sensi. Il padre è veramente
preoccupato e,anche se Dora non vuole, la prende e la porta da Freud.
Fermiamoci sulla situazione psicologica di Dora. Oggi un adolescente della sua età
troverebbe aiuto nel gruppo di pari e avrebbe occasioni per poter parlare,comunicare e
condividere le proprie esperienze. Dora invece era sola.
La madre le è mancata sin dall’inizio, il fratello è stato un legame importante ma
deludente perché Otto, psicologicamente molto debole, era succube della madre.
Come spesso avviene nelle coppie conflittive. Dora aveva scelto il padre e Otto la
madre. Otto era incapace di affrontare i conflitti e cercava sempre di evitare lo
scontro. Quando divenne evidente la relazione del padre con Peppina. Dora ne
discusse con la madre e il fratello, che però consigliò di fare finta di niente.
Questo aspetto psicologico secondo Rogow, il biografo di Otto Bauer, spiega anche la
sua posizione politica: era un socialista rivoluzionario ma rifuggiva dal conflitto
violento.
Il padre,il grande amore di Dora. Il rapporto con lui crolla quando si accorge di essere
stata soppiantata da Peppina,quindi delusione e tradimento. Poi Hans, l’amico di
famiglia, Dora si sente tradita anche da lui. La zia Malvine muore. Dora è veramente
sola.
Dora pensa che tutti gli uomini siano oscuri e pericolosi. È disperata,prova con la
minaccia del suicidio, sviene. Non ce la fa più sviene e non si fida di nessuno. Con
tutte le crisi d’asma, enuresi, tosse che aveva avuto, il padre l’aveva portata da tanti
medici che le avevano prescritto cure inutili. Dura si faceva beffa dei medici.
Solo perché costretta va da Freud. Qualcosa succede perché lei continua ad andarci.
Oggi sappiamo quanto l’approccio con gli adolescenti sia difficile e come molto si
giochi nel primo incontro. Quando poi l’adolescente non chiede aiuto ( autoriferimento)
tutto diventa più difficile. Freud non ci ha lasciato il resoconto delle sedute e non
sappiamo cosa sia successo, ma sappiamo che qualcosa è successo perché Dora
accetta l’analisi e continua ad andare da Freud. Sapendo quanto si sentisse sola e
disperata. Freud ha trovato un modo per farle sentire che può essere capita e aiutata.
Dora racconta il primo sogno:
in una casa c’è un incendio,mio padre è in piedi davanti al mio letto e mi sveglia. Mi
‘’
vesto rapidamente. La mamma vorrebbe ancora salvare il suo scrigno di gioielli, ma il
babbo dice: non voglio che io e i miei due bambini bruciamo a causa del tuo scrigno
dei gioielli. Scendiamo in fretta e appena sono fuori mi sveglio’’.
Il giorno dopo aggiunge che ,’’appena svegliata,aveva sentito odore di fumo’’. Si tratta
di un sogno ricorrente che Dora aveva già fatto durante le tre notti dopo l’episodio del
lago di Garda. Ora si è ripetuto e lei lo racconta a Freud.
In una casa c’è un incendio: il metodo di Freud,lo sappiamo,è seguire il
sogno scena per scena e invitare il pz ad associare. Alla fine così è possibile
ricostruire il desiderio inconscio che si realizza nel sogno.
Il pericolo dell’incendio : si riferisce all’occasione del sogno, scena con Hans,
la violenza subita e la natura conflittiva dell’esperienza:
- Colpevole
- Eccitante
Freud diceva che ‘’ il sogno si regge su due gambe:
1) Poggia su uno spunto recente essenziale
2) Su qualcosa che avvenuto negli anni dell’infanzia e gravido di conseguenza ‘’
Quello che mette in moto il sogno è il legame della situazione presente con
una situazione dell’infanzia,il passato.
L’incendio che bruciava nell’infanzia di Dora era l’enuresi con il collegamento
alla scena primaria e alla masturbazione infantile.
Mio padre è davanti al mio letto e mi sveglia: è il pap&ag