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Oggi esiste un’ampia varietà di questionari utilizzati dai ricercatori al fine di misurare
i diversi stili di comportamento.
Sebbene i questionari siano comodi, c’è il pericolo che i genitori distorcano le
proprie valutazioni.
Interviste, diari, fornisco ai genitori l’opportunità di chiarire o confermare alcuni
comportamenti. Affidare ai genitori le videoregistrazioni, valutazione e osservazione
non è affidale a cause del possibile verificarsi di tendenze sistematiche. I genitori
possono riportare le proprie aspettative sul comportamento del figlio ecc
Recentemente però, le relazioni del genitore con quelle del ricercatore hanno
mostrato forte correlazione.
Osservazioni indipendenti
Valutazione sperimentale dell’autoregolazione: un esercizio di conflitto
spaziale
Essa può essere indagata a partire dai 2 anni di età attraverso un esercizio di
conflitto spaziale, solo dai 3 anni in poi si ottengono miglioramenti, che sembrano
indicare la presenza del primo sviluppo del sistema neuronale finalizzato a questo
tipo di funzione esecutiva o di controllo volontario.
La valutazione del comportamento è difficile: le risposte del bambino possono
rimandare a comportamenti opposti. Il bambino può essere cauto e poi acquisire
padronanza di sè, il contesto di laboratorio può essere di per sè allarmante e gli
infanti possono essere turbati.
Valutazione sperimentale
L’osservazione e la sperimentazione sono lontane dall’essere accettate, la loro
validità deve essere prima accertata.
Spiegazioni delle differenze di temperamento
Geni e biologia
Al temperamento si attribuisce un fondamento genetico e lo si considera sostenuto
dal l’ereditarietà biologica. Alcune abilità innate di manifestano presto nella vita
dell’individuo.
Eredità del temperamento
La ricerca ha mostrato come nei gemelli monozigoti il temperamento è più simile
rispetto a quelle dei gemelli eterozigoti. Nel temperamento vi è una forte componete
genetica.
3 giovedì 19 settembre 2019
Bagaglio biologico e processi neurologici
Gli studi di Kagan hanno rilevato differenze individuali nell’attivazione dell’amigdala
(struttura cerebrale esterna che esegue risposte di esitazione che fa parte del
sistema limbico), contribuiscono alle differenze nell’inibizione. In un bambino inibito,
gli stimoli nuovi attivano immediatamente l’amigdala e le sue connessione alla
corteccia cerebrale, che prepara il corpo a rispondere agli stimoli, in un bambino
disinibiti succede il contrario: il livello di attivazione non è così forte.
In uno studio, gli adulti che erano bambini inibiti, hanno mostrato Maggiore attività
dell'amigdala rispetto agli adulti valutati da bambini come disinibiti. Inoltre questi
due gruppi si potevano distinguere in base a misure fisiologiche: frequenza
cardiaca, livello di cortisolo, dilatazione della pupilla E pressione sanguigna.
Ulteriore supporto biologico giunge dai neurotrasmettitori controllati dai geni: nei
bambini disinibiti si trovano alti livelli di serotonina e dopamina, che regolano le
risposte a informazioni nuove. Inoltre nei bambini disinibiti si osserva Maggiore
mobilità del lobo frontale sinistro.
Potenziale di cambiamento
Pare che alcuni aspetti del comportamento, come ad esempio le reazioni alle novità,
dipendano dalla biologia. Ci sono però Dalle incertezze: è impossibile accertare se
le differenze neurologiche rilevante causino il comportamento osservato oppure
siano risultato del temperamento. Il temperamento raggiunge la sua massima
stabilità tra i 24 e i 48 mesi, anche se alcune caratteristiche non sono
completamente sviluppate o non hanno nemmeno iniziato a svilupparsi. Kagan
riconosce la possibilità che il temperamento cambi: c’è sempre una piccola quota di
bambini disinibiti che con il tempo assume un atteggiamento più riservato a casa di
esperienze in cui hanno provato forte ansia. O viceversa. Il cambiamento sembra
legarsi alla maternità: le madri non troppo protettive o esigenti aiutano i bambini a
crescere in modo meno reattivo. Anche se le nostre tendenze ereditarie metto in
moto limiti e orientamenti, è possibile cambiare i risultati comportamentali
attraverso impegno ed esperienza.
Ambiente e genitorialità
Ambiente
L'ambiente può influenzare in modo notevole il temperamento ( fattori culturali,
soddisfazione dei bisogni primari). La nostra personalità, Lo stato mentale, Le
percezioni e le aspettative possono influenzare il modo in cui ci comportiamo con
gli altri, soprattutto nell'ambiente familiare.
Variabili materne
È stato considerato come la cultura possa condizionare percezioni e
comportamenti.
Poiché la socializzazione dei bambini in genere comincia a casa, i fattori genitoriali
hanno particolare influenza sul comportamento del bambino. Esamineremo come le
caratteristiche della madre possono ripercuotersi sul temperamento emergente nel
figlio. Il contesto in cui si inserisce il bambino può influenzare l’espressione del suo
temperamento. Un fattore particolare all'interno del contesto, sono le persone
considerate nei termini della natura delle relazioni che gli individui anno con il
bambino. Tanto più È stabile la relazione tra madre bambino, quanto più sarà stabile
il temperamento di quest'ultimo. Se invece a causa del suo stato psicologico la
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madre non può essere naturalmente reattiva o avere interazioni normali con il figlio,
il bambino potrà manifestare problemi di temperamento. Ulteriori studi hanno
rilevato che madri depresse hanno meno probabilità di rispondere ai segnali nel
bambino. La vulnerabilità depressiva nella madre o nel padre, si associano ad
affettività negativa nonché a una mancanza di controllo volontario da parte del
bambino. Per esaminare il temperamento di un bambino occorre tenere in
considerazione oltre ai geni e alla biologia, anche il contesto sociale in cui il
bambino risulta essere inserito.
Temperamento lungo termine
Sviluppo della personalità?
Molti ricercatori utilizzano il termine personalità per fare riferimento a stili
comportamentali dei bambini più grandi. Il temperamento non può descrivere
emozioni più consapevoli e controllate che avvengono nel tempo.
Ulteriore ricerca longitudinale
Anche le caratteristiche temperamentali ereditate geneticamente possono
accumulare Forza responsiva in seguito ad un rinforzo ripetuto. Nel contesto delle
interazioni con le altre persone, le persone possono essere coinvolte a mantenere la
continuità delle caratteristiche fino a quando esse non vengono elaborate in
strutture cognitive in profondità, come la nostra personalità. Questo rapporto tra
temperamento iniziale e personalità adulta, può essere spiegato meglio tramite il
concetto di “goodness of fit”.
Goodness of fit
Il concetto definisce come le componenti genetiche e le forze ambientali, si
combinano e interagiscono per produrre risultati di sviluppo positivo o negativo.
Temperamento gli altri risultati di sviluppo
Funzionamento cognitivo e comportamento sociale
Per un funzionamento cognitivo come l’apprendimento, aspetti quali: orientamento
attentivo, autocontrollo ecc. , sono molto rilevanti poiché influenzano la prestazione.
I bambini con capacità attentiva limitata e con alta impulsività, hanno maggiori
probabilità di manifestare problemi di apprendimento.
Durante la prima infanzia, le caratteristiche del temperamento possono influenzare il
comportando sociale. Le differenze temperamenti si rivelano già negli asili.
Le interazioni madre-bambino possono dar vita a differenti tipi di temperamento.
Sviluppo del concetto di sé e dell’identità di genere
Che cosa sono?
Il concetto di sé si riferisce alle idee che abbiamo su noi stessi, riguardo le
nostre qualità fisiche e mentali e alle nostre caratteristiche emotive e
comportamentali. Esso si sviluppa presto, è influenzato da molteplici fattori
sia cognitivi sia sociali. Hanno molta importanza le autopercezioni, in quanto
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hanno un valore centrale per la nostra personalità e e per il nostro
comportamento.
L’identità sociale è il senso di identità derivato dall’appartenenza ad un
gruppo sociale, include: la categorizzazione di se stessi come membri del
gruppo, sentimento di appartenenza al gruppo, messa in atto di
comportamenti coerenti con quanto ci si aspetta dai membri del gruppo.
Teorie dello sviluppo del concetto di Sè
Secondo alcuni studiosi, il concetto di sé si sviluppa a tappe, in modo
graduale e cumulativo. Mentre vengono elaborate nel corso della fanciullezza,
le idee relative a chi siamo, vengono anche continuamente analizzate e
riviste, alla luce del nostro sviluppo cognitivo e delle esperienze sociali. Ad
esempio ogni toddler diventerà sempre più consapevole del proprio
comportamento così come delle risposte, percezioni, valutazioni degli altri a
riguardo. Tutte queste informazioni gioco un ruolo nel modellare il concetto di
sè.
Concetto di sé dei bambini nel corso degli anni
Prima di indagare gli stati di sviluppo del concetto di sé, nonchè i fattori che
lo influenzano, è bene esaminare i tipi di attribuiti e le qualità che i bambini
stessi si assegnano a differenti età.
La domanda “chi sono?” È una delle domande più semplici per ottenere
autodescrizioni da parte dei bambini.
È stato osservato che nelle autodescrizioni, i bambini più piccoli (fino a
cinque anni) compaiono osservazioni riguardanti le caratteristiche fisiche,
esteriori (l’aspetto, l’attività). Nei bambini più grandi invece, si assiste ad uno
spostamento verso descrizioni più “intime”: emergono le loro relazioni con gli
altri o i sentimenti, le credenze e atteggiamenti interiori.
Crescendo i bambini acquisiscono un linguaggio che permette loro di
esprimersi in modo più esauriente. Il concetto di sé nelle culture occidentali, è
considerato come un percorso lungo e complesso, che attraversa svariati
stadi nella fanciullezza e nell’arco di vita.
Comparsa del Sè: l’iniziale consapevolezza
La comprensione di esistere semplicemente come entità autonoma e
individuale è la primissima componente che emerge durante lo sviluppo del
nostro sé. Nella prima infanzia i bambini non possiedono questa
consapevolezza, non si percepiscono come essi distinti e separati dagli altri
con pro