vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LE RELAZIONI SOCIALI
Le prime esperienze della vita forgiano il nostro modo di comportarci con gli altri individui. Diverse teorie psicologiche considerano la relazione con la madre come una relazione cruciale per le relazioni affettive del resto della nostra vita. Il comportamentismo e la psicoanalisi freudiana condividono la convinzione che questa relazione sociale con la madre/caregiver sia funzionale al soddisfacimento di bisogni fisiologici dell'organismo, parlando di amore interessato.
Comportamentismo:
- La soddisfazione di pulsioni primarie costituisce un rinforzo situazionale (fame-latte);
- Il bisogno di tale rinforzo crea dei bisogni attiva
Psicoanalisi Freudiana:
- L'infante si trova in una situazione di narcisismo primario (fame-latte);
- Il bisogno di tale rinforzo crea dei bisogni attiva
L'interesse è una pulsione secondaria verso la fonte di soddisfazione (dipendenza dalla madre, madre); generalizzata ad altri adulti) - la soddisfazione dei bisogni - la dipendenza genera ricerca dell'infante ha anche natura di attenzione, vicinanza, paura sessuale; degli estranei, che a loro volta - le relazioni hanno un'origine diventano fonti di rinforzo; non-sociale: "L'amore nasce - antitetica all'autonomia, la dal bisogno soddisfatto di dipendenza è positiva soltanto cibo" [Freud] nei primi anni di vita.
Una visione opposta è quella che viene dalla etologia (studio del comportamento animale), dove si parla di comportamento specie-specifici, o istinti (come l'imprinting di Lawrence). Harlow ha fatto delle ricerche per capire quale caratteristiche deve avere per catturare l'impriting di un cucciolo non umano. Si è presa una scimmia ed è stato creato un surrogato di madre: una che dava solo.
latte e freddae l'altra che dava latte ed era calda e pelosa. Si è visto che la scimmia che cresceva con il surrogato dimadre calda e pelosa aveva comportamenti simili rispetto alle scimmie normali ed era più incentivatoesplorare l'ambiente esterno perché se aveva paura ritornava verso la madre surrogata che fungeva dabase sicura. Questi studi sottolineano che la relazione la relazione con il caregiver non ha solo lafunzione di creazione di legami sociali ma ha anche una funzione di ricchezza cognitiva, distimolazione. Da qui, Bowlby elabora la teoria dell'attaccamento. Afferma che l'uomo, come lascimmia, ha una tendenza innata a cercare la vicinanza e il contatto con un individuo della sua specie(attaccamento) e questo non è legato al cibo. Nell'uomo, poiché l'espressione emotiva e ilcomportamento che l'accompagna sono l'unico mezzo di comunicazione madre-infante, lacomunicazione emotiva diviene una
Caratteristica importante, prototipo delle relazioni intime per tutta la vita. Un modo fondamentale in cui c'è comunicazione emotiva è il contatto visivo ma il contatto (ci sono delle fibre che rispondono quando percorriamo 1 centimetro in 3 secondi, che è la velocità specifica delle carezze, chiamato tato affettivo).
Nella teoria dell'attaccamento ci sono dei sistemi che regolano il comportamento:
- Legame di attaccamento: relazione durevole ed emotivamente significante con una persona specifica; non è osservabile.
- Per creare un legame di attaccamento si mettono in atto dei comportamenti di attaccamento (osservabili) che possono essere di segnalazione o avvicinamento.
Questi comportamenti che sono finalizzati a mantenere o attirare l'attenzione sono regolati da un sistema comportamentale dell'attaccamento (non osservabile). Ha base nel cervello e stabilisce la meta di mantenere la vicinanza con uno o più individui.
FASI DELL'ATTACCAMENTO
- ...
Preattaccamento (0-3 mesi), tendenza innata che porta a un interesse verso un altro essere umano (senza distinguere una persona precisa). I comportamenti di segnalazione: pianto, vocalizzi, sorriso.
Attaccamento in formazione (3-8 mesi) inizia a formarsi un attaccamento verso i caregiver o familiari rispetto a estranei. Non c'è ancora nessun segno di protesta o sofferenza se la madre si allontana.
Attaccamento vero e proprio (8 mesi-2/3 anni) il bambino usa la madre come base sicura per le sue esplorazioni, inizia a avere ansia se la madre si allontana e ha paura dell'estraneo.
Rapporto reciproco (dai 3 anni in poi) il bambino inizia a sviluppare la teoria della mente, ovvero la capacità di rappresentare la mente delle altre persone e sapere che la mente delle altre persone è diversa dalla nostra. Il bambino ha nuovi mezzi per mantenere la vicinanza (suppliche, broncio, lusinghe, tentativi di persuasione).
Ulteriori sviluppi dell'attaccamento
sono aspettare dalla relazione, come mi comporto e come mi sento all'interno di una relazione. Questi modelli operativi interni influenzano le nostre interazioni con gli altri e possono condizionare la qualità delle nostre relazioni. Bowlby sostiene che un attaccamento sicuro, basato su una relazione madre-bambino stabile e amorevole, sia fondamentale per lo sviluppo di una sana vita relazionale. Un bambino che ha sperimentato un attaccamento sicuro avrà maggiori probabilità di sviluppare relazioni positive e stabili anche da adulto. D'altra parte, un attaccamento ansioso può portare a difficoltà nel formare e mantenere relazioni sane. Questo tipo di attaccamento è caratterizzato da una paura costante di abbandono e da una dipendenza eccessiva dall'altra persona. Le persone con un attaccamento ansioso possono essere molto sensibili alle dinamiche relazionali e possono avere difficoltà a fidarsi degli altri. In conclusione, il legame di attaccamento è un elemento cruciale nello sviluppo delle relazioni umane. Un attaccamento sicuro può favorire la formazione di relazioni positive e stabili, mentre un attaccamento ansioso può portare a difficoltà relazionali. È importante comprendere e lavorare sui propri modelli operativi interni per favorire relazioni più sane e soddisfacenti.Aspetto da me nella relazione con la figura di attaccamento, cosa mi aspetto dalla figura di attaccamento e che tipo di relazione c'è. Sono rappresentazioni mentali in cui fin dall'infanzia viene codificata l'esperienza, perdurano nel tempo. Il fatto che il bambino stia attaccato alla gonna della mamma e non esplori un posto nuovo, o che pianga e si incazzi dopo che la madre lo ha lasciato solo o che sia indifferente vuol dire che c'è stato un attaccamento insicuro.
TIPI DI ATTACCAMENTO:
- Sicuro: il bambino esplora l'ambiente usando la madre come base sicura. Piange alla separazione. Si avvicina alla madre quando torna e il pianto diminuisce.
- Insicuro di tipo evidente: il bambino esplora l'ambiente senza usare la madre come base sicura, reagisce all'estraneo allo stesso modo che alla madre. Quando la madre entra o la evita o è lento a salutarla e quando viene preso in braccio non la stringe. È un
comportamento tipico di chi è figlio di una madre invadente, che non sono attente alle necessità del figlio.
insicuro di tipo resistente: deriva da madri distaccate. Il bambino vive una situazione di conflittualità perché vuole entrare in comunicazione ma non ci riesce, tende a rimanere vicino alla madre. È difficile da consolare o alterna ricerca di contatto a rabbia.
insicuro di tipo disorganizzato: non si è formato un attaccamento (orfanotrofio, frequenti ospedalizzazioni, abusi). La teoria dell'attaccamento è stata altamente colpevolizzante per i genitori. Bisogna considerare anche il temperamento del bambino (la risposta innata agli stimoli) e fattori familiari/ambientali. Ci sono dei diversi tipi di attaccamento a livello culturale. L'attaccamento è possibile solo con figure adulte e ogni esperienza che faccio può modificare il modello operativo interno.
17.05.22 SISTEMI NEURALI COINVOLTI NEI
PROCESSI EMOTIVI
Per lungo tempo le emozioni sono state ritenute associate e regolate unicamente dal sistema limbico (tra la parte corticale e subcorticale) mentre oggi si pensa che l'organizzazione emozionale sia molto più complessa ed estesa. L'amigdala è un agglomerato di neuroni che è particolarmente importante nelle emozioni. L'amigdala riceve informazioni olfattive visive dalla neurocorteccia e uditive somatiche dal talamo. L'amigdala riceve informazioni generali ma la informano sulla possibilità che nell'ambiente ci siano degli stimoli che possono essere particolarmente importanti per l'organismo. Studi hanno dimostrato che l'amigdala si attiva in risposta a stimoli emozionali anche quando il soggetto non è consapevole di aver visto stimoli emozionali. L'amigdala elabora le informazioni subconsce e consce per controllare l'organismo: è legata all'ipotalamo (che controlla gli ormoni).
dello stress e il battito cardiaco) o con il mesencefalo (che gestisce la respirazione). Dal punto di vista dell'organizzazione neuronale c'è un doppio livello legato alla consapevolezza e un altro livello automatico. La regolazione emozionale si intende la capacità di controllare attraverso un'elaborazione cognitiva di più alto livello la risposta emozionale. Le persone usano delle strategie cognitive e comportamentali per sentirsi meglio (es. pensare all'incertezza del periodo di adesso mi mette ansia? Evito di pensarci o mi focalizzo su qualcosa di piacevole; dal punto di vista comportamentale la stessa cosa può essere espressa evitando la situazione problematica). Questa diversione cognitiva o comportamentale però è solo conscia, perché l'amigdala, quindi inconsciamente, io continuo a pensare al problema. Quindi più efficaci sono le strategie legate all'impegno (molti problemi derivano dal)fatto che le persone non vogliono affrontare la situazione emozionale e non ci pensano). Un esempio di strategia cognitiva legata all'impegno è pensare a come risolvere il problema; dal punto di vista comportamentale le strategie sono sfogare i propri sentimenti con gli amici (che permette la resilienza) o agire per risolvere il problema. Le emozioni positive compensano quelle negative facendole sparire prima. Mentre provare un'emozione negativa prima di un'altra emozione negativa crea come un accumulo e amplifica la seconda emozione negativa. Provare emozioni positive ti allunga la vita. Le posture corporee legate alle emozioni positive sono aperte. Nella teoria di ampliamento e costruzione afferma che le emozioni positive ampliano il nostro orizzonte e ci porta a fare esperienze nuove, a conoscere persone, che a loro volta portano ad avere più successo sul lavoro o creare una rete di appoggio che ci serve per essere resilienti e tutto questo porta a une filosofico che si riferisce alla capacità di comprendere, apprendere, ragionare e risolvere problemi in modo efficace. L'intelligenza può essere misurata attraverso test standardizzati, ma è anche influenzata da fattori come l'ambiente, l'educazione e l'esperienza. L'intelligenza è una caratteristica complessa e multidimensionale, che può manifestarsi in diversi modi. Alcune persone sono dotate di un'intelligenza logico-matematica, che si esprime nella capacità di ragionare in modo logico, risolvere problemi matematici e scientifici. Altre persone sono dotate di un'intelligenza linguistica, che si manifesta nella capacità di comprendere e utilizzare il linguaggio in modo efficace. Oltre alle intelligenze tradizionalmente riconosciute, come quelle logico-matematica e linguistica, sono state proposte altre forme di intelligenza, come l'intelligenza emotiva, che si riferisce alla capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. L'intelligenza può essere sviluppata e potenziata attraverso l'apprendimento e l'esperienza. L'educazione gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'intelligenza, fornendo agli individui le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare le sfide della vita. In conclusione, l'intelligenza è un costrutto complesso che si riferisce alla capacità di comprendere, apprendere, ragionare e risolvere problemi in modo efficace. È influenzata da diversi fattori e può manifestarsi in modi diversi. Sviluppare e potenziare l'intelligenza è un processo continuo che richiede impegno e apprendimento costante.