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MEMORIA A BREVE TERMINE

La memoria a breve termine implica i tre stadi di codifica, immagazzinamento e recupero. L'informazione tende ad essere immagazzinata utilizzando sia un codice acustico che un codice visivo. La capacità di immagazzinamento è limitata a 7±2 ma è possibile allargare la capacità della memoria chunk, aumentando l'ampiezza di ogni singolo chunk. Il recupero rallenta con l'aumentare del numero degli item. La memoria di lavoro è utilizzata prevalentemente per risolvere vari tipi di problemi, come calcoli mentali, analogie geometriche e capacità di rispondere a domande sul testo.

MEMORIA A LUNGO TERMINE

La memoria a lungo termine implica anch'essa i tre stadi di codifica, immagazzinamento e recupero, ma visono complicazioni in quanto il fallimento della memoria può avvenire in uno qualsiasi dei tre stadi. La memoria a lungo termine si basa prevalentemente sul recupero degli elementi da

Il limite è di 7 elementi con una variazione di più o meno 2.35

Chunk = pezzo 16

La memoria a lungo termine può essere suddivisa in:

Memoria dichiarativa (o esplicita), riguarda le informazioni comunicabili e che vengono richiamate

  • divisa a sua volta in:
  • consciamente, che riguarda le informazioni specifiche a un contesto particolare, come un memoria episodica,
  • momento e un luogo 36che riguarda idee e affermazioni indipendenti da uno specifico episodio.

memoria semantica:

Memoria procedurale (o implicita), riguarda le informazioni relative a comportamenti automatici, inconsci.

Oggi possiamo dire che nei due tipi di memoria (dichiarativa o esplicita e procedurale o implicita) sono implicate zone cerebrali diverse. Mentre la memoria dichiarativa viene principalmente controllata dalla corteccia cerebrale, in particolare quella nella memoria procedurale sono implicate le strutture sottocorticali, gangli della corteccia cerebrale, temporale.

base.OBLIO Fallimento nel processo di recupero: il ricordo c'è ma è difficile da trovare.
Fattori che pregiudicano il recupero:
  • associando a diversi elementi uno stesso stimolo quando si cerca di recuperarne uno
  • Interferenza - solo gli altri si attivano e interferiscono col processo di recupero.
  • l'associazione di un ricordo ad esperienze negative può interferire con il suo recupero.
  • Ansia - esperienze emotive dolorose possono aver innescato un processo di rimozione per proteggere dal dolore che affiorirebbe dal recupero di certi ricordi.
  • lieve scarica elettrica che crea un breve stato di incoscienza durante il Terapia elettroconvulsiva, durante la quale possono andare effettivamente persi dei ricordi.
MODELLI DI RECUPERO Per ricordare due concetti apparentemente sconnessi fra loro si aggiungono delle connessioni significative, che creino un filo logico tra i due concetti.
Quanto migliori sono gli stimoli di recupero,tanto migliore è la nostra memoria Stimoli di recupero
  • creiamo dei percorsi che ci aiutano a ricordare
Processo di ricerca
  • attiviamo la rappresentazione del ricordo
Processo di attivazione
  • quanto più organizziamo il materiale che codifichiamo, tanto più facile è recuperarlo
Organizzazione
  • è più facile recuperare un fatto o un episodio se ci troviamo nello stesso contesto in cui lo abbiamo codificato
Contesto
  • tendiamo a pensare alle situazioni cariche emotivamente, più che a quelle neutre
Ripetizione
  • registrazione vivida e relativamente stabile delle circostanze in cui si ha notizia di un ricordo flash
AMNESIA

Perdita parziale della memoria. Esistono diversi tipi di amnesia:

  • incapacità di ricordare gli eventi, giorno per giorno e acquisire nuove informazioni fattuali. Anterograda

malattia.Retrograda:- incapacità di ricordare fatti avvenuti prima del compimento del terzo anno di età.Infantile:La memoria autobiografica è un caso particolare della memoria episodica, che riguarda episodi realmente avvenuti al soggetto stesso.La memoria procedurale riguarda invece soprattutto le abilità motorie e fonetiche, che vengono apprese con il semplice esercizio e utilizzate inconsciamente.

Test di riconoscimento = se abbiamo già visto un dato elemento ("hai visto Tizio alla festa?")

Test di richiamo = ripetere gli elementi memorizzati con minimi spunti di recupero. 17Il (= facilitazione per la pregressa esposizione allo stimolo) ha permesso di constatare che nei pazientiprimingamnesici (incapaci di ricordare vecchi eventi della loro vita) è solo la memoria esplicita ad essere compromessa, mentre la memoria implicita rimane intatta.

MEMORIA COSTRUTTIVAÈ possibile la generazione involontaria di ricordi inesistenti

Che possono essere stati inventati o indotti da pensieri o episodi che hanno fatto riaffiorare un certo ricordo. In questo caso un ricordo può essere modificato attraverso l'inserimento di nuovi particolari o interferenze oppure inventato totalmente in base a racconti che sono stati sentiti raccontare da terzi.

Cap. 10 - Motivazione

Motivazione = una condizione che determina la direzione e l'intensità del comportamento (desiderio di mangiare)

Due teorie della motivazione, che riguardano la sua origine, ciò che la provoca e il modo in cui controlla il comportamento:

Teorie pulsionali pongono l'accento sul ruolo dei fattori interni sulla motivazione (fame, sete = bisogni fisiologici di base)

Teorie da incentivazione pongono l'accento sul ruolo motivazionale degli eventi esterni o degli oggetti di desiderio (cibo, bevande, soldi, stima) il volere qualcosa si associa all'effetto piacevole (trovare piacevole quella cosa).

Alcuni incentivi sono in grado di agire come ricompensa indipendentemente dall'apprendimento. Rinforzi primari, come ad esempio un cibo dolce che può risultare piacevole già la prima volta che viene provato, hanno ottenuto almeno in parte il loro ruolo di rinforzo tramite l'apprendimento. Rinforzi secondari, come i soldi e il valore sociale che rappresentano, hanno ottenuto il loro ruolo di rinforzo attraverso l'apprendimento della loro relazione con altri eventi. Sebbene alcuni di essi, come ad esempio un cibo dolce quando siamo affamati, siano di per sé potenti fattori motivanti, la maggior parte degli incentivi si stabilisce grazie all'apprendimento. La motivazione da incentivazione affetto, cioè il desiderio di qualcosa, è tipicamente associata al fatto che quella cosa specifica ci piaccia. Per guidare le azioni future, i piaceri e i dispiaceri momentanei devono essere appresi, ricordati e attribuiti a oggetti ed eventi rilevanti, in modo che tali oggetti o eventi assumano la salienza incentivante.

sonoassociati a un effetto anticipato, che cattura l'attenzione e guida il comportamento di ricerca.

Volere = anticipazione del piacere (es. l'intenso desiderio quando si pensa a un pasto delizioso)

Piacere = si sperimenta nel momento in cui si inizia a consumare il pasto sistema dopaminergico cerebrale.

Molti tipi diversi di ricompense naturali possono attivare il L'attività di questi neuroni può costituire la base neurologica di tutti gli incentivi o "desideri".

L'attivazione artificiale di questi neuroni, tramite droghe o stimolazione cerebrale, provoca un aumento dellamotivazione per incentivi sia naturali sia artificiali. I cambiamenti in questo sistema, prodotti dalla ripetutaassunzione di droghe che lo attivano, possono rappresentare almeno in parte la causa del desiderio smodatodipendenzae compulsivo che si associa alla (si ha quando si verifica uno schema comportamentale diassunzione compulsiva e distruttiva della droga; la

persona desidera la sostanza in questione in modo compulsivo)

Tolleranza = il bisogno di un quantitativo di droga maggiore per ottenere lo stesso effetto euforizzante.

Astinenza = una reazione intensamente avversiva alla cessazione dell'uso della sostanza psicoattiva.

Sensibilizzazione neuronale = può essere permanente; i neuroni dopaminergici saranno attivati più intensamente dalle droghe e dagli stimoli ad esse collegate.

I fattori pulsionali tendono a promuovere l'omeostasi (= il mantenimento di uno stato interno costante).

L'omeostasi implica diverse componenti:

  • punto di equilibrio
  • un valore prestabilito o per uno stato interno ideale,
  • un segnale sensoriale che misura lo stato interno effettivo,
  • un raffronto tra il valore prestabilito e il segnale sensoriale,
  • una risposta che porta lo stato interno reale il più vicino possibile allo stato di equilibrio.

Si riferisce all'intera gamma delle esperienze consce di piacere e dispiacere.

I neuroni di tale sistema si trovano nella parte superiore del tronco encefalico e inviano i loro assoni attraverso il nucleo40 fino alla corteccia prefrontale. Questi neuroni usano il neurotrasmettitore dopamina per trasmettere il loro messaggio.accumbensÈ il valore che il sistema omeostatico cerca di mantenere.41 19La regolazione della temperatura è un esempio di omeostasi. La variabile regolata è la temperatura delsangue e i sensori sono collocati in varie parti del corpo, incluso l’ipotalamo. Gli accomodamenti consistono inrisposte fisiologiche automatiche (es. rabbrividire) o comportamenti volontari (es. mettersi un maglione).Sete = manifestazione psicologica del bisogno d’acqua, essenziale alla sopravvivenza: sete extracellulare = conseguente alla perdita d’acqua corporea perché non abbiamo bevuto o ci siamo sottoposti a una attività fisica intensa la perdita di liquidoextracellulare è rilevata dai sensori

della pressione sanguigna (neuroni che reagiscono ai cali pressori, situati nelle vene principali e in organi del nostro corpo);

sete intracellulare = dovuta all'osmosi, tendenza dell'acqua di spostarsi da compartimenti in cui è presente in abbondanza ad altri in cui è relativamente scarsa la perdita di liquido intracellulare è rilevata dagli osmocettori (neuroni ipotalamici che reagiscono alla disidratazione).

La fame si è evoluta per consentirci di selezionare un grande ventaglio di elementi nutritivi. Gli esseri umani hanno preferenze innate in fatto di gusto (es. cibi dolci - per i nostri antenati erano fonte di calorie, che allora scarseggiavano), così come avversioni innate (es. le cose amare - per i nostri antenati potevano indurre avvelenamento).

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
24 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Caratozzolo Amalia.