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Tra 18 e 24 mesi: il bambino riesce a rappresentarsi l'oggetto e riesce a trovarlo anche in seguito a spostamenti invisibili e soltanto inferiti.

Stadio preoperatorio 2/7 anni: gli permette di arrivare a sviluppare la funzione simbolica. Tra i comportamenti abbiamo imitazione differita, gioco simbolico e linguaggio. Per l'imitazione differita dopo 2 anni il bambino non ha più bisogno di una percezione diretta del modello per imitare, ma può imitare anche a distanza di tempo quel modello perché se ne è creato un'immagine o rappresentazione mentale, quindi un modello interno. Nello stadio preoperatorio i bambini sono ancora in grado di svolgere operazioni, che sono azioni interiorizzate che prevedono l'organizzare delle informazioni provenienti dall'ambiente a proprio piacimento (che presuppone poi la capacità di pensare a livello simbolico). Nello svolgere dei compiti considera un solo aspetto alla volta. Gli ostacoli

All'utilizzo delle operazioni mentali sono legate ad alcune caratteristiche e tratti del pensiero: egocentrismo, animismo, rigidità e ragionamento prelogico.

Egocentrismo: egocentrismo intellettuale. I bambini tra 2 e 7 anni sono in grado di percepire e pensare il mondo solo dalla loro personale prospettiva. Incapacità di decentrarsi dalla propria visione delle cose. A causa di esso i bambini non sono ancora in grado di ragionare sulle relazioni: le conversazioni di gruppo sono in realtà dei monologhi collettivi, che consistono nell'incitarsi reciprocamente all'azione più che a comunicarsi pensieri veri e propri. Per indagarlo Piaget sviluppò ed utilizzò un compito specifico definito il compito delle tre montagne. Nell'esperimento originale i bambini venivano posti davanti ad un plastico che rappresentava le tre montagne di Ginevra. Dall'altra parte del plastico veniva messa a sedere una bambola. Al bambino venivano poi mostrate 4

Foto che rappresentavano le 4 principali prospettive del plastico e gli si chiedeva di indicare prima la foto che rappresentava la sua prospettiva poi quella che rappresentava la prospettiva della bambola. Il bambino diviene capace di risolvere questo compito quando acquisisce la capacità di decentrarsi. Fino a gli 8 anni i bambini però sembrerebbero incapaci.

Animismo: il bambino tende ad estendere le caratteristiche degli organismi viventi anche agli esseri animati. Ha un'incapacità di fare una distinzione tra oggetti inanimati da esseri viventi. Questo fa sì che anche agli oggetti vengano attribuiti desideri, emozioni e volontà. Il superamento avviene in modo graduale.

  1. Ogni oggetto è animato e cosciente
  2. Solo le cose che si muovono sono animate
  3. Sono animate solo le cose con moto spontaneo
  4. Solo animali ed esseri umani sono animati

L'animismo è legato con le paure.

Rigidità di pensiero: si riferisce a una modalità di

Il pensiero tipico e condiviso da tutti i bambini in questa fascia d'età è che i bambini nello stadio preoperatorio hanno una tendenza a pensare agli oggetti ed agli eventi nell'ordine in cui sono stati originariamente sperimentati. Il bambino non è in grado di annullare gli effetti di un'azione mentale attraverso l'esecuzione di un'altra azione mentale ad essa opposta. Mostrare a un bambino 10 perle di legno, di cui 7 nere e 3 bianche, e chiedere se sono di più le perle nere o le perle di legno. Secondo Piaget, il fallimento in questo compito è dovuto proprio all'irreversibilità del loro pensiero. Permane nella mente del bambino la dissociazione delle perle nere da tutte le altre, poiché non riesce a ricongiungere le perle nere con le altre. Inoltre, per questi bambini non si può parlare di costanza dell'identità, il loro pensiero sembra essere dominato da tratti percettivi irrilevanti, che non riescono però ad.

più alto e stretto è di più rispetto agli altri due. Questo perché il bambino si basa solo sull'aspetto esteriore del recipiente e non comprende ancora il concetto di conservazione della quantità di liquido. Il ragionamento trasduttivo è un tipo di ragionamento che mette in relazione due eventi solo perché si verificano insieme, senza considerare altre possibili spiegazioni o connessioni causali. Questo tipo di ragionamento non è in grado di fare ragionamenti deduttivi, che vanno dal generale al particolare, né ragionamenti induttivi, che vanno dal particolare al generale. Un altro errore comune è quello di invertire il rapporto causa-effetto, cioè attribuire la causa a un evento che in realtà è l'effetto di un'altra causa. Questo tipo di ragionamento può portare a conclusioni errate e ostacolare l'acquisizione di nozioni fondamentali, come ad esempio la conservazione. La conservazione è la comprensione che alcune caratteristiche di base della materia non vengono modificate anche se assistiamo a dei cambiamenti nel loro aspetto esteriore. Ad esempio, se versiamo un liquido da un contenitore di forma diversa in un altro, la quantità di liquido rimane la stessa. Tuttavia, i bambini nello stadio preoperatorio non sono ancora in grado di comprendere questo concetto e tendono a pensare che il liquido nel terzo recipiente più alto e stretto sia di più rispetto agli altri due.

è di più. Al bambino poi vengono presentate due palline di plastilina della stessa dimensione. Si chiede al bambino in quale delle due ci sia più plastilina. Quando gli è chiaro che le due palline sono uguali si procede a creare un cilindro lungo e stretto utilizzando una delle due palline. Il bambino dello stadio preoperatorio tenderà a rispondere che nel cilindro ce n'è di più. Al bambino vengono mostrate due file di gettoni e gli si chiede in quale delle due file ci siano più gettoni. Dopo essersi accertati che il bambino comprenda che le due file sono uguali, davanti a lui si distanziano i gettoni della seconda fila. Il bambino risponderà che nella seconda fila ce ne sono di più. Queste prove verranno risolte da bambini dello stadio operatorio concreto.

Vere e proprie operazioni mentali. Il bambino arriva a comprendere che ad ogni operazione corrisponde un'operazione inversa: reversibilità. Questa conquista segna il momento di nascita del pensiero logico poiché permette al bambino di coordinare tra loro diversi punti di vista. Superamento dell'egocentrismo intellettuale. Tutto il pensiero arriva quindi ad organizzarsi in operazioni mentali. La reversibilità ora consente di operare con le azioni mentali e gli risulta possibile annullare l'effetto di un'azione mentale eseguendone un'altra. Queste però sono ancora operazioni concrete, ovvero vincolate a oggetti o eventi concreti e specifici di cui il bambino fa esperienza diretta, non è in grado di ragionare su nozioni astratte. Dopo i 7 anni il bambino passa da una modalità di pensiero dominata dalla percezione a una modalità di pensiero dominata dalla logica. Fasi: conservazione, seriazione, classificazione e numero.

L'acquisizione della conservazione permette al bambino di arrivare a comprendere che alcune caratteristiche essenziali degli oggetti non vengono intaccate da modificazioni superficiali. La conservazione riguarda il volume, lunghezza, numero, dimensione e massa. La capacità di seriazione si basa sulla capacità del bambino di fare inferenze transitive, ovvero sulla sua abilità di organizzare mentalmente gli oggetti/eventi sulla base di criteri. La classificazione riguarda la capacità acquisita dei bambini di classificare oggetti/eventi in diversi gruppi in base a certi criteri e di individuare la relazione che esiste tra i gruppi. Divengono in grado di comprendere la relazione tra una parte e il tutto e cosa voglia dire includere in una categoria. Dalla seriazione e dalla classificazione secondo Piaget deriverebbe l'idea di numero. Il bambino comprende che la numerazione è un processo arbitrario e compare la consapevolezza della sua.variabilità. Terza transizione: il pensiero ipotetico-deduttivo: passaggio che permette di arrivare allo stadio operatorio formale. Al bambino viene messo a disposizione un esempio dipendolo e gli vengono forniti oggetti di differente massa e delle cordicelle con lunghezze differenti utili per formare un pendolo. Gli si dice che si tratta di una prova per vedere come le persone risolvono i problemi e che il problema da risolvere è determinare da che cosa dipenda il periodo di oscillazione del pendolo. Le variabili da prendere in considerazione sono la lunghezza della cordicella, la massa dell'oggetto, l'altezza da cui viene spinto e la forza con cui viene spinto. La risposta corretta per risolvere il problema è che il periodo di oscillazione del pendolo è funzione solo della lunghezza della cordicella. Solo i bambini nello stadio operatorio formale, procedono in maniera sistematica verificando ogni fattore. I bambini nello stadio preoperatorio prendono inconsiderazione come unica variabile la spinta che viene impressa all'oggetto. Durante lo stadio operatorio concreto il bambino prova ad analizzare diversi fattori e procede casualmente senza pianificazione. Per arrivare alla soluzione occorre che il bambino, da un lato metta in gioco un pensiero di natura formale e dall'altra che proceda in modo ipotetico-deduttivo. Deve essere in grado di utilizzare uno schema se...allora.. Formulando delle ipotesi e procedendo alla loro verifica. Solo così il bambino potrà arrivare a sviluppare un ragionamento ipotetico-deduttivo e probabilistico. Si consolidano le capacità di problem solving avanzato. Le operazioni formali si differenziano da quelle concrete. Il bambino diviene capace non solo di pensieri logici ma anche di applicazione delle regole attraverso la modalità se...allora... Una delle acquisizioni è il pensiero astratto che comporta la capacità di ragionare su oggetti/eventi che ilbambino non ha mai sperimentato direttamente. Questo sviluppo consentirà al bambino di arrivare a riflettere e discutere in futuro, di considerare diverse possibilità e diversi altri mondi possibili. Critiche: Viene criticato per l'eccessiva importanza data all'acquisizione delle capacità di ragionamento. Secondo la psicologia cognitiva, l'intelligenza non dipenderebbe solo dalle capacità grezze manifestate dal bambino, ma anche dalle conoscenze. La critica più nota alle teorizzazioni Piagetiane è quella relativa all'accento posto dall'autore sull'auto-generazione delle strutture cognitive. Piaget non nega l'importanza dell'ambiente nello sviluppo cognitivo, ma lo interpreta esclusivamente come oggetti con cui interagire, non si interessa dell'ambiente inteso come relazioni sociali. Altre critiche è di aver postulato una teoria stadiale. Lo stadio inteso nell'eccezione di Piaget non può

più essere considerato un approccio teorico utilizzabile. Non si ritiene più che lo sviluppo sia caratterizzato da salti qualitativi che si ripropongono

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
46 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marti17__ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Della Zoppa Letizia.