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LO SVILUPPO SECONDO L’HIP:

la memoria

Metodi di studio:

• Ricerche indirette

• Abituazione e disabituazione

• Condizionamento operante

Presenza precoce della memoria implicita (che si manifesta sol nel comportamento)

Più difficile stabilire se negli infanti è presente la memoria esplicita, perché gli studi comportano prove di

rievocazione.

La memoria di rievocazione per Piaget compare al VI stadio; per altri studiosi è già presente alla fine del

primo anno. 18

L’attenzione

Attenzione: messa a fuoco di risorse mentali. Essa migliora l’elaborazione cognitiva di molti compiti, ad

esempio afferrare un giocattolo o sommare dei numeri.

Gli studi sulla percezione dimostrano che esiste attenzione selettiva (esplorazione visiva di parti interne

degli stimoli)

Con la maturazione delle strutture cerebrali inizia ad aumentare l’attenzione sostenuta, ossia la capacità di

resistere a stimoli distraenti; è una capacità che continuerà a crescere fino all’adolescenza.

Possibilità di esplorare a lungo e approfonditamente gli oggetti, combinazioni di schemi, crescita di

interessi.

Attenzione

 Prima infanzia:

o I neonati possono identificare e fissare il contorno di uno stimolo

o Infanti di 4 mesi possono prestare attenzione selettiva e sostenuta ad un oggetto

o L’attenzione nella prima infanzia ha a che fare con i processi di abituazione e

disabituazione.

 Abituazione: decremento di risposta ad uno stimolo dopo ripetute presentazioni

dello stesso

 Disabituazioni: recupero della risposta abituata dopo un cambiamento di stimolo

PENSIERO

Cosa significa pensare:

 Consiste nella manipolazione e nella trasformazione delle informazioni in memoria

 Pensiamo in modo da poter ragionare, riflettere, valutare le idee, risolvere problemi, prendere

decisioni

Nella prima infanzia:

 Concetti: categorie che raggruppano oggetti, eventi e caratteristiche sulla base di proprietà comuni

 I termini concetto e categoria non sono sinonimi: il concetto è una rappresentazione mentale della

categoria, che, invece, è l’insieme degli oggetti reali trattati come equivalenti anche se diversi

 I bambini formano concetti molto presto nel loro sviluppo; i neonati di 3 mesi formano delle

categorie sulla base di caratteristiche percettive

La categorizzazione

 La memoria contiene soprattutto informazioni su categorie a cui si riferiscono la maggior parte dei

concetti

 Le categorie sono organizzate in gerarchie o tassonomie: le più generali includono le più specifiche;

questo ci permette di ricondurre a categorie note entità individuali nuove

 I concetti lessicali danno significato a parole singole: questo ha indotto a far coincidere

l’acquisizione dei concetti con lo sviluppo del linguaggio nel secondo anno di vita (secondo Piaget e

Vygotskij addirittura con l’età scolare)

Studi recenti:

 La capacità di categorizzare compare molto presto (già a tre mesi gli infanti distinguono immagini di

animali)

 

Sono presenti precocemente sia categorie specifiche che globali non si sa però se queste nei

bambini piccoli sono di natura concettuale

 Secondo alcuni studiosi i concetti nascono da categorie percettive

 Secondo altri le categorie di livello intermedio derivano da una schematizzazione percettiva, quelle

globali da processi di astrazione concettuali

Soluzione di problemi

Robbie Case: 19

I bambini fin dalla nascita sono solutori di problemi. Ogni comportamento è guidato da strutture di

controllo esecutivo che comprendono tre componenti:

 Rappresentazione stato esistente

 Rappresentazione stato desiderato

 Strategia per raggiungere il secondo

Le strategie diventano sempre più lunghe e complesse.

Periodo sensomotorio secondo Case:

0. Consolidamento: i bambini esercitano le strutture già presenti alla nascita (1-4 mesi)

1. Coordinazione unifocale: due strutture vengono coordinate in una nuova (tendere le braccia alla

mamma) (4-8 mesi)

2. Coordinazione bifocale: la coordinazione avviene anche se bisogna spostare l’attenzione da un

oggetto a un altro (cucchiaio alla bocca senza rovesciare il contenuto) (8-12 mesi)

3. Coordinazione elaborata: viene inserita un’ulteriore azione (immergere il cucchiaio e portarlo alla

bocca) (12-18 mesi)

L o sviluppo del linguaggio

Linguaggio = abilità di esprimere e comprendere la comunicazione verbale. La capacità di ricezione si

riferisce alla comprensione e codifica del linguaggio. Bambini con problemi in questa componente hanno

difficoltà nel processamento e nella comprensione di parole o frasi. La capacità di espressione si riferisce

alla produzione del linguaggio. Bambini con problemi in questa componente usano singole parole o frasi e

risposte semplici.

Generatività infinita: la capacità di produrre un numero infinito di frasi di senso compiuto a partire da un

numero finito di parole e regole.

Acquisizione del linguaggio

Processo di maturazione nell’individuo delle competenze comunicative e linguistiche della lingua specifica a

cui è esposto

Tale maturazione passa attraverso una serie di stadi

Comunicazione verbale:

La capacità specificamente umana di comunicare verbalmente implica due tipi di competenze:

 Linguistiche, capire e produrre frasi significative e formate secondo le regole grammaticali

 Comunicative, abilità di usare le frasi in modo appropriato al contesto

Una lingua è un sistema formato da poche decine di fonemi, unità minime prive d significato, la cui

combinazione da origine a decine di migliaia di morfemi, unità più grandi dotate di significato, combinabili

secondo regole in un numero infinito di frasi discorsi o testi

Controversia natura-cultura.

A 4-5 anni un bambino ha già un dizionario o lessico mentale di migliaia di parole, con informazioni su

pronuncia, significato, categorie grammaticali è già in grado di formare frasi in base a una sintassi. Come

mai? 

CULTURA Skinner: il linguaggio si apprende tramite modellaggio, imitazione, rinforzo come ogni altra

forma di apprendimento (teoria oggi superata)

NATURA Chomsky: principi universali innati comuni a ogni lingua. 20

Parametri variabili specifici per ogni lingua, che il bambino apprende tramite

fissazione dei parametri (oggi teoria della modularità)

COSTRUTTIVISMO

Approccio che accomuna teorie diverse; esse concordano sul fatto che l’acquisizione del linguaggio si basa

sull’integrazione di strutture sottese ad altre abilità cognitive. Nella sintesi di Elisabeth Bates e Virginia

Volterra:

teoria della modularità: il linguaggio viene acquisito e mantenuto grazie ad una speciale facoltà

indipendente dalle altre facoltà mentali. Filogeneticamente, è il risultato di una improvvisa comparsa o

mutazione

teoria cognitivista-funzionalista: il linguaggio viene acquisito e mantenuto mediante processi che condivide

con altri domini. Filogeneticamente, si è evoluto gradualmente da abilità preesistenti

Fattori biologici e ambientali

• Fattori biologici

– Il linguista Noam Chomsky (1957) sosteneva che gli esseri umani sono biologicamente

predisposti per imparare il linguaggio in un determinato momento e modo nel corso della

loro vita.

– I bambini nascono dotati di un dispositivo di acquisizione del linguaggio (language

acquisition device -LAD).

– I bambini sono preparati dalla natura a distinguere i suoni del linguaggio e a individuare e

seguire le regole del linguaggio.

• Fattori ambientali

– La prospettiva comportamentista

 Il linguaggio è rappresentato da catene di risposte acquisite attraverso meccanismi

di rinforzamento (Skinner, 1957)

 Il linguaggio è una capacità acquisita complessa.

 Critiche: i bambini imparano la sintassi delle loro madrelingua anche se non

vengono rinforzati nel farlo; il grande e vario ordine tipico del linguaggio non può

essere spiegato dal comportamentismo.

– Interazione con le persone: Il sostegno e il coinvolgimento di chi si prende cura dei bambini e

degli insegnanti favoriscono in gran misura l’apprendimento linguistico di un bambino.

– La quantità di conversazione offerta dai genitori ai loro figli è proporzionale alla crescita del

vocabolario del bambino.

o La quantità di conversazione è legata allo status socio-economico della famiglia.

Fonologia

– Il sistema di suoni di una lingua

– Un fonema è un’unità di suono più piccola che influenza il significato

– La fonologia contiene le regole fonotattiche che governano le combinazioni dei suoni che possono

o non possono occorrere in sequenza all’interno di una parola. Ad esempio, in italiano la /t/ può

combinarsi con /r/, /s/, /l/, ma non con /v/ o /c/.

Alle basi dello sviluppo fonologico:

capacità di:

– Distinguere suoni linguistici (pochi giorni)

– Produrre suoni linguistici (mesi e anni)

Gli ostacoli alla produzione di suoni linguistici nel neonato sono:

– Immaturità del tratto vocale

– Scarso controllo dei movimenti degli organi coinvolti nella fonazione, che dipende dalla

maturazione del sistema nervoso centrale e dall’esercizio 21

– Insufficiente memoria di lavoro (ricordare e riprodurre l’esatta sequenza di suoni): certe parole

vengono pronunciate male ancora a 5-6 anni

Fino all’età di 6 mesi i bambini sono in grado di discriminare i suoni di tutte le lingue umane. Tra i 6 e i 12

mesi di vita questa capacità generalizzata di riduce drasticamente. A 12 mesi riescono a distinguere

solamente i suoni della/e lingua/e cui sono esposti

Sviluppo fonologico:

periodo prelinguistico

– Prime settimane: suoni vegetativi

– 2 mesi: vocalizzazioni non di pianto (la varietà aumenta intorno ai 4 mesi)

– 7 mesi: lallazione canonica

– 10-12 mesi: lallazione variata

Periodo linguistico (1-3 anni)

– Prime parole con frequente imitazione ma errori tipici

Ripetizione sillaba iniziale, Cheché Caffè

omissione del resto

Cancellazione sillabe non Nana Banana

accentate

Semplificazione della struttura Tega Strega

sillabica CCV

Eliminazione consonanti CV Atto Gatto

Sostituzione consonanti Tole sole

A tre anni la maggior parte dei bambini italiani padroneggia tutti i fonemi della nostra lingua.

Comunicazione preverbale e verbale

Nelle interazioni adulto-bambino vi è un’alternanza dei turni simile a una conversazione.

– Pseudodialoghi:

o Fin dalla nascita la madre utilizza le pause spontanee del bambino durante la suzione per

parlargli o coccol

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
79 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Assolo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Crescentini Cristiano.