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SISTEMA SCOLASTICO

Agenzia di socializzazione secondaria perché il bambino nel momento in cui si inserisce in questi nuovi contesti che vanno a costituire un altro microsistema entra in relazione con figure differenti dalla famiglia. Le istituzioni scolastiche sono sistemi più complessi rispetto a quelli familiari, sono caratterizzati da regole. Differenza anche tra spazi fisici a disposizione. Le relazioni familiari sono più rilassate. Gli ambienti scolastici sono meno coinvolgenti. Man mano che si cresce la parte motivazionale passa in secondo piano per far spazio alla parte cognitiva. All'interno della scuola ci sono ruoli ben definiti e si perseguono obiettivi specifici. È importante che la scuola sia osservata anche nei cambiamenti che ci sono stati nel corso della storia. La scuola è cambiata rispetto al passato, dall'ambiente fisico alla formazione dei professori e maestri. Quindi ogni insegnamento non deve guardare solo all'apprendimento.

dell'area esterna, come il cortile o il giardino, che possono essere utilizzati per attività all'aperto. L'orientamento pedagogico si riferisce alla metodologia di insegnamento adottata dalla scuola. Ci sono scuole che seguono un approccio tradizionale, basato sulla trasmissione di conoscenze da parte dell'insegnante, mentre altre adottano un approccio più innovativo, basato sull'apprendimento attivo e sulla partecipazione degli studenti. Il clima sociale si riferisce all'atmosfera che si respira all'interno della scuola. Una scuola con un clima sociale positivo favorisce l'apprendimento e la socializzazione degli studenti, mentre una scuola con un clima sociale negativo può avere effetti negativi sul benessere e sul rendimento degli studenti. In conclusione, la scuola svolge un ruolo fondamentale nella formazione dei bambini, non solo dal punto di vista accademico, ma anche dal punto di vista sociale e emotivo. È importante che le scuole offrano un ambiente stimolante e inclusivo, in cui gli studenti possano acquisire conoscenze e competenze, ma anche sviluppare relazioni positive con gli altri e imparare a gestire le proprie emozioni.

L'ambiente esterno.

07.04.2020

Importante il rapporto tra i vari sistemi di riferimento, es famiglia – scuola. La scuola garantisce anche la possibilità di sviluppare una propria identità, autonomia. Offre la possibilità di comunicare con gli altri. Le scuole si differenziano per ambiente fisico, approccio pedagogico e altri elementi (lezione ieri). Es ambiente: aree verdi per pausa; aule attrezzate per determinate discipline. Al nido la presenza di spazi verdi o comunque spazi comuni è essenziale.

Orientamento pedagogico differente seppur approvate dallo Stato italiano. Ogni insegnante ha l'autonomia di svolgere un tipo di lezione che si basa sulla sua formazione.

Molto importante è anche il clima sociale, la qualità delle relazioni e degli atteggiamenti che caratterizzano quella scuola: possono essere centrati sulla competizione o collaborazione, climi tesi o rilassati.

I tipi di relazione che si stabiliscono in classe sono sia verticali

e orizzontali. Verticali:complementari con l'insegnante. Orizzontali con il gruppo dei pari. Il comportamento in classe è regolato anche dal contratto scolastico; i comportamenti accettati in classe, regole implicite e esplicite, una sorta di statuto.

Approcci didattici: 2 tipi: centrati sull'insegnante; o di apprendimento passivo.

Approccio teorico centrato sul bambino (Montessori), che è un soggetto attivo che regola e discute la attività da svolgere, esporre idee, dare luogo a una discussione; opinione dell'insegnante sull'intelligenza è diversa. Agli studenti viene data la possibilità di costruire collettivamente la conoscenza.

La relazione insegnante – bambino cambia nel tempo. Nido: figura dell'insegnante come sostituto del genitore, in scuola secondaria rapporto più formale perché orientato all'apprendimento più specializzato, ma la figura dell'insegnante deve conservare il ruolo di

supporto. Leadership dell'insegnante può essere più o meno autoritaria: si sviluppa poi in termini più autoritari o permissivi.

STILI EDUCATIVI

Leadership autoritaria: l'insegnante è al centro della conduzione della classe, accentra su di sé la gestione della classe e lasciando i bambini un po' in disparte nella gestione, i bambini lavorano bene solo se controllati. Laddove sfugge il controllo c'è un'esplosione del bambino in crescita della rabbia e delle emozioni e di ribellione; che sono anche comportamenti naturali dovuta all'oppressione. C'è poco spazio perché l'allievo possa essere autonomo. Non ci troviamo di fronte a comportamenti cognitivi disfunzionali, ma comportamenti aggressivi litigiosi giustificati dall'ambiente litigioso che si crea in classe. La distanza che si crea tra alunno e insegnante. È importante anche nelle scuole secondarie e superiori la presenza

Dell'insegnante soprattutto in casi di isolamento dell'adolescente rispetto al resto della classe. Importante rendere la lezione partecipativa e personalizzata. L'importanza dell'ascolto è fondamentale. Ascoltare significa entrare a contatto con il mondo interno dell'individuo che parla.

Leadership democratica: insegnante che mostra apprensione rispetto agli alunni. Organizza le attività con gli alunni. Ambiente più partecipativo. Si tratta di una leadership che favorisce l'apprendimento.

Leadership permissiva: insegnante che lasciano piena autonomia agli alunni. Questo tipo di conduzione della classe è poco produttivo perché provoca confusione, si perde la figura di riferimento dell'insegnante; ci troviamo in una fase evolutiva in cui il soggetto ha bisogno della figura di un adulto come guida e se viene a mancare si crea una situazione negativa. Se si motiva l'allievo si ottengono risultati positivi.

Per il nido:

Tre aspetti: qualità professionale delle educatrici (di stampo universitario con aggiornamento continuo), le condizioni di lavoro, e la quantità di bambini. Un altro elemento è l'approccio didattico che la struttura adotta. Verificare l'efficacia delle strategie educative messe in atto. 08.04.2020 James: la coscienza è un flusso continuo, fermarla rappresenta uno snaturamento. (Freud, lezione precedente) Es. io e super-io. La struttura umana è complessa. L'impostazione della gestalt (psicologia della forma) in cui non si vanno a cogliere i singoli elementi ma il tutto. Es. melodia, non sentiamo le singole note ma sentiamo la melodia nel suo insieme. Essi affermano che in ogni esperienza psichica il tutto è diverso dalla somma delle parti che lo costituiscono. L'esperienza non si può scomporre in tanti elementi singoli. Nel 1913 Watson dà origine al movimento del comportamentismo, secondo questa concezione si deve tenerstimolo incondizionato, grazie all'associazione con uno stimolo condizionato. In entrambi i casi, l'attenzione è rivolta al comportamento osservabile e alle sue cause ambientali, piuttosto che alla coscienza o ai processi mentali interni. La teoria di Skinner si concentra sull'importanza del rinforzo positivo nel modellare il comportamento. Secondo questa teoria, se un comportamento viene seguito da una ricompensa o un rinforzo positivo, è più probabile che venga ripetuto in futuro. Al contrario, se un comportamento viene seguito da una punizione o un rinforzo negativo, è meno probabile che venga ripetuto. Questa prospettiva comportamentale ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e sulla pratica clinica. Ha portato allo sviluppo di tecniche di modifica del comportamento, come l'addestramento degli animali e la terapia comportamentale, che si basano sull'uso di rinforzi positivi per promuovere comportamenti desiderati e ridurre comportamenti indesiderati. In conclusione, la psicologia comportamentale si concentra sullo studio del comportamento osservabile e delle sue cause ambientali, escludendo la coscienza e il metodo introspettivo. Questa prospettiva ha portato a importanti scoperte e applicazioni pratiche nel campo della psicologia.stimolo.PIAGETCopia della realtà esterna. Non c'è nessun tipo di azione da parte dell'individuo.Tra stimolo e ambiente c'è l'organismo. E in esso avvengono una serie di rappresentazioni.Contrapposizione tra comportamentismo e dottrina di Piaget:Uomo elaboratore di informazioni
  • Decide cosa mettere in atto
  • Meccanismo decisore è unico, la mente. Non possono essere eseguite più cose alla volta.
Meccanismo dell'accomodamento, meccanismo dell'assimilazione (?)Piaget si chiede come otteniamo la conoscenza e come essa si formano. La conoscenza non è semplicemente una copia o registrazione delle cose che ci circondano, ma è un apprendimento. Le motivazioni che ci portano a un certo comportamento sono irrilevanti al comportamentista ma sono importanti per un cognitivista.Strutture cognitive si evolvono dalla nascita all'età adulta.Processo cognitivo tiene conto anche dell'ambiente. Noi

Siamo dotati di sistemi interni innati. 4 fattori che garantiscono lo sviluppo mentale:

  1. Maturazione nervosa: crea presupposti organici in modo che gli organi che servono siano attivati. Es. reazione occhio mano.
  2. Equilibrazione: la naturale tendenza che presentano le strutture mentali si completano in un sistema completo reversibile.
  3. Trasmissione sociale: sociogenesi della conoscenza. I pensieri dell'individuo influenzati dall'ambiente culturale in cui vive.
  4. L'esperienza: può essere di diverso tipo, fisico percettiva conoscenza delle cose, logico matematica cosa possiamo fare con le cose.

Fattori che non si vedono uno per uno nello sviluppo, ma dobbiamo considerare ogni fattore.

Il bambino non è semplicemente una mente da riempire, il suo funzionamento mentale non va riscontrato solo nel comportamento osservabile, ma anche dal ragionamento.

Secondo Piaget ogni organismo deve adattarsi alle esigenze dell'ambiente e possiede una sua struttura in gradi

di adattarsi, dall'adattamento dipende la sopravvivenza. Nella fase di adattamento le strutture natali si modificano e danno luogo a nuove strutture. Egli ritiene che l'intelligenza è l'ambito migliore da indagare per spiegare il processo di adattamento. Tale processo avviene attraverso due processi: ASSIMILAZIONE E ACCOMODAMENTO. Differenza tra i due: assimilazione processo attraverso il quale organismo applica strutture interne a nuove situazione, non cambio strutture interne. Assimilazione è il primo passaggio, in cui l'individuo non si modifica. Dato esterno assimilato e non modifica il dato interno es mangiare. Accomodamento è il contrario, processa da interno a esterno, con modificazione strutture esistenti per adeguamento all'ambiente. Formazione nuove strutture. Es. imitazione. Sono due processi antagonisti. Il primo esterno - interno, il secondo è il contrario. Assimilazione trasforma dato esterno secondo proprietà.

Formattazione del testo

dell

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
24 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kitty56 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Tognazzi Barbara.