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Estratto del documento

DUE ELEMENTI:

 STRESSORE è l’evento che scatena La sensazione di disagio/pericolo

 VALUTAZIONE sul piano COGNITIVO E EMOTIVO Si occupa di capire se quello stress è Minaccioso o

affrontabile. E la valutazione che si fa di questa situazione, quindi quale strategia si mette in atto.

 INSIEME QUESTE DUE PROCESSO DI REAZIONE ALLO STRESS

 Portano ad un

1) Se l’individuo è in grado di opporsi a questo processo con le proprie possibilità si avrà uno STRESS

CONTROLLABILE

2)Se l’individuo non riesce ad opporsi a questo processo si avrà uno STRESS INCONTROLLABILE

AGENTI STRESSANTI O STRESSOR:

Sono eventi in grado di provocare stress.

Alcuni eventi UNIVERSALMENTE STRESSANTI: per esempio la morte di una persona cara Mentre Altri eventi non

vengono definiti STRESSANTI da tutti.

Per esempio: il. BUNGEE JUMPING: alcune persone lo considererebbero estremamente stressante, altre Lo

considerano stimolante e divertente.

Quindi gli eventi Stressanti vengono considerati tati in base ad una VALUTAZIONE INDIVIDUALE. Un evento diventa

stressante quando l’individuo lo percepisce come MINACCIOSO, quando non si hanno le strategie/risorse per fargli

fronte.

TIPOLOGIE DI EVENTI STRESSANTI:

 STRESSORI CATACLISMICI hanno un alta intensità, si presentano All’improvviso e influenzano molte

persone. Es: Guerra Ucraina, Pandemia e COVID

 

STRESSORI PERSONALI riguardano eventi importanti Della propria vita Es. Perdita genitore o Perdita

lavoro

 STRESSORI AMBIENTALI  eventi portatori di stress relativi a fatiche Quotidiane Es. Traffico, coda alla

posta

 EVENTI UPLIFT Eventi positivi minori che portano Benessere che aiutano a superare eventi di stress (es.

buona relazione con il Compagno)

IL COPING È un insieme dei pensieri e comportamenti utilizzati per superare eventi valutati come stressanti.

IL COPING serve per regolare lo stress e la gestire le Cause.

Il Coping è influenzato dal l’ottimismo e l’estroversione E ha tra gli obiettivi anche quello di elevare il benessere

personale.

PROCESSO DI COPING:

1)VALUTAZIONE dell’ individuo della situazione

2)EMOZIONI NEGATIVE che si sono arrivate da quell’ evento o situazione

3)DE-INTENSIFICARE le EMOZIONI NEGATIVE INTENSE

Questo processo è influenzato da AMBIENTE ESTERNO e CARATTERISTICHE PERSONALI

DUE TIPI DI COPING:

 

COPING PRIMARIO Capacità di fronteggiare l’evento Stressante

 

COPING SECONDARIO Cerca di fronteggiare e regolare la Reazione emotiva e la risposta emotiva

messa In- atto dal soggetto per rispondere allo stress.

LE STRATEGIE DI COPING Possono essere:

 Focalizzate sulle emozioni → Es. guardare il lato positivo di una Situazione strategia che serve per

affrontare una certa situazione anche se si è partiti da emozioni negative, cercando di vedere il lato positivo,

quali sono le emozioni positive che si può attivare in questa situazione.

Strategia rivolta alla modificazione di Reazioni emotive di fronte allo stress

 Focalizzate sul problema  significa cercare una soluzione pratica per la situazione che sta causando

stress. Strategia rivolta alla modificazione del Problema o della causa dello stress

Es. partecipare ad un gruppo di studio per Migliorare il mediocre rendimento Scolastico

STILI DI COPING:

 HARDINESS: RESISTENZA ALLO STRESS  Le persone che riescono ad affrontare lo stress con più

successo sono state definite dotate Di hardiness (resistenza allo stress).

Queste pirsone affrontano to stress in modo ottimistico e cercano di conoscere e affrontare gli stressor, convertendo

cosi eventi stressanti in eventi meno minacciosi.

La hardiness è costituita da 3 componenti

- Impegno: tendenza di una persona a lanciarsi in qualsiasi compito che esegua con la Sensazione che le

sue attività siano importanti e significative

- Sensazione di sfida: il ritenere che il cambiamento, anziché la stabilità, sia la normale nella vita; il

cambiamento viene visto come incentivo invece di rappresentare una minaccia.

Lo stress diventa una sfida che si vuole affrontare…

- Sensazione di controllo: la percezione che le persone siano in grado di influenzare Gli eventi della loro

vita

 LEARNED HELPLESSNESS IMPOTENZA APPRESA L’impotenza appresa nasce quando una persona

capisce

Che gli stimoli Spiacevoli o negativi non possono essere controllati

Si capisce che non si è più indipendenti, perché non si ha più controllo sulle attività fondamentali della propria

vita. E questa perdita di controllo può provocare stress e effetti negativi sulla propria salute.

PATTERN ADATTIVIDI COMPORTAMENTO PER AFFRONTARE LO STRESS

È importante modificare la propria reazione fisiologica allo stress attraverso:

- BIOFEEDBACK quando un individuo modifica e controlla i processi fisiologici interni riducendo la

pressione sanguigna, frequenza cardiaca e altri fattori che sono causati dall’ aumento dell’ livello di stress.

- ESERCIZIO FISICO REGOLARE migliora la salute complessiva – Può ridurre il rischio di certe malattie

(es. cancro) – da alle persone una sensazione di controllo Sul proprio corpo, oltre che un sentimento di

Realizzazione

COLLOQUIO PSICO-SOCIALE NEI SERVIZI PER I MINORIE PER LA FAMIGLIA

L’assistente sociale è Operatore della cura e dell’aiuto che ha il compito di promuovere, insieme ad altre professioni e

istituzioni, il benessere e le condizioni favorevoli perché le stesse famiglie possano affrontare e superare una

condizione di bisogno o difficoltà, un compito volto a ridefinire i comportamenti, le modalità relazionali e gli stili

pedagogici delle famiglie in crisi, riconoscendone le potenzialità e le capacità.

Il principale strumento di lavoro è COLLOQUIO SOCIALE Uno strumento di aiuto, sia per Chiarire quali sono le

Possibilità D’interventi concreti a sostegno Della persona perché non si parta di cose astratte, ma cosa meglio fare

Concretamente.

IL COLLOQUIO CONGENITORI

Quando si parla di minori, di solito si ha prima il colloquio con i genitori, e a volte lo si ha solo con i genitori. Quando si

è davanti ai genitori, durante il colloquio, ogni AS si porta dietro le esperienze personali, ma anche professionali come

te teorie, tecniche, che aiutano la visione delle cose, orientano lo sguardo e mettono in evidenza alcuni aspetti, ma

possono condizionare e possono fare distogliere l’attenzione dall’ insieme.

Le lenti attraverso le quali l’assistente sociale osserva i genitori durante il colloquio sono:

1° lente: IL RISCHIO

Le persone che incontra l’assistente sociale sono portatrici di storie dolorose, confuse e spesso drammatiche e

Questo porta l’assistente sociale ad essere “naturalmente” portato ad avere una visione di parte e parziale.

- Di parte perché istintivamente ci si schiera a FAVORE DEL MINORE in quanto soggetto più debole

- Parziale perché non bisogna perdere di vista la situazione nel suo insieme. Non bisogna perdere di vista

le varie prospettive e punti di vista. Perché magari c’è anche il genitore che è un Difficoltà che ha bisogno

di aiuto.

È importante non considerare solo la rete di rischio, come è giusto che sia, ma bisogna cogliere tutte le sfumature. Se

parliamo con la persona facendoci travolgere dalla lente del rischio dell’evento critico, PERDIAMO di vista L’INSIEME

DELLA SITUAZIONE, si rischia che le ragioni del più debole in primo piano oscurino del tutto le difficoltà e le iniziative

delle altre Persone coinvolte.

2° Lente: IL RUOLO ISTITUZIONALE DELL’AS

Quando L’AS svolge un ruolo istituzionale quando si ha un mandato dalla magistratura in situazioni complesse, può

accadere che prevalga negli operatori la preoccupazione di marcare il Contesto istituzionale e normativo in relazione

al mandato della magistratura, in cui si ha una certa tutela e protezione perché si è all’interno di una cornice giuridica,

e però dall’ altro lato non si è ben visti dalla persona che si ha davanti

Se da un lato bisogna rispondere al mandato istituzionale, dall’ altro è importante instaurare una relazione di aiuto e

fiducia con i genitori.

3° Lente: IL GIUDIZIO E LA RESPONSABILITÀ

Gli AS sono persone, quindi tutti noi partiamo già con dei pregiudizi che derivano dai nostri vissuti, culture e idee, ma

si rischia di non vedere quella che è la realtà.

Quindi È importante non bisogna giudicare, ma essere neutrali.

Ed è importante anche cogliere anche le altre prospettive degli altri, bisogna sentire tutti i membri del nucleo

famigliare.

Bisogna saper vedere le persone in tutte le loro prospettive e cercare di farle coesistere insieme in modo funzionale.

Il colloquio con i genitori non si deve cercare di raccogliere tutte le informazioni possibili in generale, ma bisognerà

orientarsi a cercare di raccogliere solo informazioni relative agli aspetti che servono per poter risolvere quet problema.

Durante il colloquio con i genitori è possibile farsi un’idea su e capire:

- stile educativo adottato

- Legame affettivo

- Se i genitori hanno delle competenze per poter regolare i bisogni del bambino

- Se c’è una Attenzione sensibile nei confronti del minore oppure c’è una incapacità di dare l’importanza

dovuta ai Segnali del bambino.

Bisogna Mostrare particolare attenzione durante il colloquio con persone che Appartengono a culture clu tenendo

conto delle difficolta linguistiche Senza pregiudizi nei confronti delle loro tradizioni.

Questo perché sicuramente loro avranno uno stile educativo diverso dal nostro e che ritengono normale.

Durante il colloquio è importante indagare l’ambito della RESPONSABILITA’ e competenze cioè la capacità di

ciascuno, delle competenze che riconosciamo a quel genitore che possono essere utili per costruire un legame

positivo con il figlio.

L’operatore si trova quotidianamente di fronte a persone in Difficoltà con le quali ci si confronta in colloqui talvolta

carichi di Emozioni che portano forti associazioni che Appartengono al mondo interiore e alla storia personale. Questo

può anche portare a MOVIMENTI DIFENSIVI inconsapevoli nell’operatore.

Alcuni esempi utili per far sentire all’interlocutore la presenza Empatica dell’operatore:

- Mi rendo conto che per lei è molto difficile…

- Se vuole prendersi una pausa perché sento che le costa molta fatica …

- Se ascolto to stato di confusione che questa storia produce in me credo Di capire…

- Provo a dirle che cosa ho capito io finora di tutto il suo racconto… → perché a volte c’è molta

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
57 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Samanthaa_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Panesi Sabrina.