Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 58
Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 1 Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo: appunti Pag. 41
1 su 58
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PERCEZIONE GUSTATIVA E OLFATTIVA

Fin dalle prime ore, configurazioni facciali distinte in relazione a sapori gradevoli o sgradevoli, odori

piacevoli o spiacevoli e hanno la percezione della differenza fa salato e dolce.

Si ha un esempio nel fatto che i bni preferiscono il latte materno che quello di un’altra mamma, 2 batuffoli

imbevuti di questi latti, il neonato si gira verso quello materno MACFARLENE 1975

PERCEZIONE UDITIVA

Si ha una reattività precoce agli stimoli uditivi (già nell’utero). I neonati poi discriminano la voce della

mamma dalla voce degli altri. 

APPRENDIMENTO PRENATALE la mamma legge sempre una storia quando il bno è nella pancia, poi il

bno preferirà quella storia rispetto alle altre)

Esperimento DE CASPER e FIFER 1980: neonati ascoltano la voce della madre per 12 ore con un’auricola.

Successivamente vengono fatte oro ascoltare voce mamma e voce di sconosciuta preferenza della

mamma (si ha una suzione maggiore)

STUDI COORDINAMENTO AUDIO VISIVO di BUTTERWOTH e HARRIS, a 3 mesi i bni si volgono propriamente

verso la madre o il padre anche quando questi rimangono in silenzio e vengo riprodotte le loro voci da un

altoparlante.

COORDINAZIONE TATTILE VISIVA, ciucciotti in bocca senza farglieli vedere, uno è uno

normale, l’altro ha delle protuberanze, dopo che hanno tenuto in bocca gli viene

mostrata l’immagine dei due ciucciotti, e si vede che i bni si fissavano sulla foto

corrispondente al ciucciotto che avevano in bocca.

LIVELLO MOTORIO

Da 0 a 3 anni il bno acquisisce importanti competenze sia dal punto di vista della postura che dal punto di

vista del movimento (motricità grossa è quella di muoversi nello spazio, la motricità fini è quella di

movimenti più piccoli).

- Maggiore mobilità

- Posizione eretta

Attorno ai 3 anni si diventa “autonomi”

Progresso cefalo-caudale (testa-piedi) e prossimo-distale (dal tronco alle estremità)

Variabilità individuale (molto ampia) e interazione dei diversi fattori: fisici, sistema nervoso, cognitivo,

motivazionali, socio-emotivi, ambientali.

LA TEORIA DEI SISTEMI DINAMICI

GESELL diceva che lo sviluppo motorio è il manifestarsi del piano genetico, per maturazione.

Studi recenti come quello di THELEL (teoria sistemi dinamici) dice che i comportamenti motori sono fini al

percepire ed agire (obiettivi impliciti). Le percezioni sono a loro volta utilizzate per raffinare i MOVIMENTI.

L’affinamento avviene grazie a cicli di ripetizione della stessa azione e della percezione delle conseguenze

dell’azione.

Controllare un’attività motoria comporta degli sforzi attivi da parte del bno nel coordinare vari movimenti.

TAPPE SVILUPPO MOTORIO (PIU’ COMUNI) IN UN ANNO

MANIPOLAZIONE

Quando si indebolisce il riflesso di prensione il bno inizia a sviluppare la prensione vera e propria: un atto

volontario.

Fasi: 

- Avvicinamento a partire dalla spalla RASTRELLAMENTO

- Attraverso il gomito sposta l’avambraccio e della mano

- Coordinazione di spalla, gomito e polso.

Evoluzione gesto della prensione:

- CUBITO-PALMARE 3-6 MESI

- DIGITO-PALMARE 8 MESI

- RADIO-DIGITALE 10-13 MESI 19/03/2018

COMPETENZE GOSSO-MOTORIE A 3 ANNI

- Si acquisisce maggior sicurezza e agilità. Riescono a percepire l’ambiente padroneggiando i

movimenti oculari.

- Si ricerca l’equilibrio usando le braccia, e si riesce a camminare su una “linea retta”, il bno valuta

l’ambiente grazie a un processo che si è costruito nel tempo.

- Si riesce a salire le scale alternando i piedi o saltando coi piedi uniti da uno scalino.

- Iniziano a fare movimenti seguendo il ritmo della musica.

- Comincia ad usale tricicli con o senza pedali. Capacità di coordinare i vari movimenti

- Utilizzano la palla in maniera più appropriata. (es. iniziano a lanciare la palla e riprenderla)

COMPETENZE MOTORIE FINI A 3 ANNI

Hanno un controllo sempre maggiore delle mani, dita e polsi, così sono capaci anche a mangiare da soli o a

servire il cibo col cucchiaio.

Sono in grado di vestirsi (con vestiti “semplici”)

Sanno lavarsi le mani e i denti

Si fanno i primi giochi con: costruzioni, puzzle, forbivi, perline, plastilina, sabbia, farina e acqua, matite e

fogli (tratto pesante/leggero), pennelli.

ETA’ SCOLARE

Lo sviluppo motorio diventa più omogeneo.

Nelle attività grosso-motorie in genere i maschi hanno prestazioni migliori rispetto alle femmine, che però

sono più flessibili 

Si ha un maggior controllo del corpo riescono a stare seduti e prestare attenzione per periodo lunghi,

tuttavia si ha ancora forte bisogno di essere attivi.

I bni hanno ancora bisogno di muoversi ed entrare in contatto col proprio corpo. Bisogno di movimento

cognitivo e corporeo molto alto

COSA PUO’ FARE L’ADULTO

Possiamo promuovere attività per i bambini che non hanno sviluppato ancora certe capacità. Si esplora

mantenendo un clima giocoso e non giudicante.

Il bno se si sente giudicato nella sua capacità di fare un certo movimento o no, tutto ciò non lo aiuta.

L’adulto deve rispettare i tempi del bno.

Far partecipare i bni alle attività che incoraggiano l’imitazione (ruolo dei neuroni specchio).

Bisogna predisporre lo spazio e i materiali perché i bni sperimentino attività sempre più complesse, ciò

significa avere l’idea di una progressione (all’inizio è più utile utilizzare certi materiali, ma dopo altri)

Bisogna stimolare i bni a:

- Fare giochi in cui si utilizzano sia la motricità grossa che quella fine in maniera coordinata.

- Esplorare le proprietà degli oggetti con tutti i sensi.

- Utilizzare la ritmicità per favorire la coordinazione intermodale.

GIOCOC PER COORDINAZIONE OCULO MANUALE E MOTRICITA’ FINE

Si chiede ai bni di prendere le palline di diversa

grandezza con la pinza, e posizionarle nei contenitori

dello stesso colore. SI Può lavorare sul grande/piccolo,

sui colori. Sviluppo della capacità manuali o di

specializzazione.

APPRENDIMENTO E MEMORIA

Nel nostro percorso scolastico è importante ciò che abbiamo imparato riguardo al contenuto, ma la cosa

più impostante è che abbiamo imparato ad imparare.

[SCRIVERE LA NOSTRA DEFINIZIONE DI IMPARARE: imparare è come un’esperienza che può sembrare

talvolta lineare, ma che non lo è mai. È un processo che ci porta all’acquisizione di nuove competenze e

conoscenze che ci aiutano ad autorealizzarci. Imparare significa anche capire cosa certe esperienze ci hanno

insegnato e come ci hanno cambiato. Imparare è un processo involontario che tutti facciamo (come ad es.

imparare a camminare)]

CHE COSA SIGNIFICA APPRENDERE?

L’apprendimento può essere definito come un cambiamento piuttosto stabile del comportamento, che

nasce dall’esperienza.

A SCUOLA SI VA PER IMPARARE…

Ma imparare significa sempre la stessa cosa?

Quando chiediamo di imparare “qualcosa” il verbo sottintende sempre lo stesso processo? No.

“imparare la tab. del 6” trovare delle strategie per memorizzarla

I bni cominciamo ad interpretare in verbo “imparare”

IL COMPORTAMENTISMO

PAVLOV e WATSON: studi sugli animali e persone, isolano dei meccanismi dei processi di apprendimento

come: il condizionamento classico, che è un ‘associazione di uno stimolo neutro ad un comportamento

appreso.

Studio di comportamenti innati che si hanno in certe situazioni in cui siamo pre-geneticamente formati per

rispondere a questi stimoli.

Esistono comportamenti innati che, oltre a determinarsi nelle situazioni geneticamente per programmante,

si possono associare stabilmente a stimoli nuovi, grazie ad esperienze ripetute.

NEGLI ANIMALI

Il cibo (stimolo incondizionato) genera una risposta di

salivazione (risposta incondizionata)

Il campanello (stimolo neutro) genera una risposta di

orientamento (riflesso neutro)

Il suono del campanello ripetuto piu volte subito prima di

presentare il cibo (stimolo condizionato) elicita una risposta

di salivazione (riflesso condizionato).

I cani hanno imparato che ogni volta che sentono il campanello arriva il cibo, dopo tante ripetizioni, al solo

suono del campanello producevano saliva

Pavlov sostiene che l’apprendimento è causa di questi stimoli

NELL’UOMO

[https://www.youtube.com/watch?v=86uhfLq4a4k]

Questi studiosi hanno capito che associano degli stimoli in maniera opportuna si possono provocare certi

comportamenti di riflesso, che si trasformano in comportamenti appresi APPRENDIMENTO PER

ASSOCIAZIONE.

IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE

SKINNER: far acquisire o scoraggiare certi comportamenti con rinforzi o punizioni.

Rinforzo Positivoricevere qualcosa di gratificante che aumenta la frequenza del comportamento

desiderato (un premio fisico, ma anche una sensazione di benessere, un sorriso, un abbraccio)

Rinforzo Negativoricevere la sospensione di una condizione negativa a seguito del comportamento

desiderato (sospende la punizione, una cosa negativa viene tolta per rinforzare dei comportamenti positivi

che sono stati messi in atto)

Punizione ricevere qualcosa di sgradevole/spiacevole a seguito del comportamento che si vuole

estinguere

Esperimento SKINNER BOX: un ratto viene messo in una gabbia che ha

una leva, un distributore di cibo, un pavimento elettrificabile e un

dispositivo per la registrazione automatica delle risposte. Le levette

sono collegata sia al cibo che al pavimento.

I topolini che accidentalmente toccavano la leva ottenevano diversi

risultati, in alcuni casi arrivava del cibo, in altri casi si attivava l’elettricità sotto il pavimento. Skinner cosi

studia il rinforzo dei comportamenti.

I topini una volta capito che succedeva qualcosa si schiacciava la leva, se arrivava del cibo cercavano di

schiacciarla il più possibile (rinf. Positivo), ma se i topini prendevano la scossa giravano alla larga dalla leva

(punizione). Mentre se lasciava l’elettrificazione costante e la leva in quel caso toglieva l’elettrificazione, e

così i topini si accorgono che premendo la leva veniva tolto il disagio (rinf. Negativo).

Studiando questi topolini Skinner ha costruito questa teoria del Rinforzo.

NELL’UOMO…

Anche nei processi di apprendimento si hanno questi meccanismi di rinforzo.

Es. il bno piange e la mamma gli dà da mangiare, rinforzo positivo sul pianto grazie al cibo, la mamma riceve

un rinforzo negativo perché così il pianto cessa.

Il rinforzo negativo e l’apprendimento di evitamento hanno un ruolo importante nel comportamento

umano.

NELLA SCUOLA?

Questo tipo di approccio si ha con lode/richiamo. Lode per un comp

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
58 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nico9898 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Farina Eleonora.