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DISCONTINUO QUALITATIVO

Lo sviluppo della mente umana è rappresentato da progressivi passaggi di diversi stadi di sviluppo. Ciascuno stadio è un'organizzazione psicologica con un'organizzazione coerente. Nel passaggio successivo non si perdono le acquisizioni dello stadio precedente, ma l'età varia. Il bambino riesce a simbolizzare la realtà senza conoscerla direttamente o toccarla. Questi passaggi sono importanti ai fini degli esami per verificare in quale fase di sviluppo si trova il bambino. Per fare ciò, si costruiscono degli strumenti di misura per comprendere in quale dimensione è collocato.
  1. Fase molto ampia dei primi due anni. Fino alla comparsa del linguaggio, che è la base della rappresentazione mentale ed è il criterio per passare alla fase successiva - STADIO SENSOMOTORIO. I bambini sbattono perché vanno a percepire la causa-effetto.
  2. STADIO PREOPERATORIO - prima delle operazioni formali. Il bambino inizia a rappresentare mentalmente gli oggetti, capisce e classifica le... (testo incompleto)

Caratteristiche salienti dell'oggetto. Giocando i bambini imitano dei modelli che non vedono. Si è creato in mente una serie di azioni che lui ha memorizzato e riprodurre mentalmente e fisicamente. È dai 2 ai 6 anni.

OPERATORIO CONCRETO → Fare operazioni mentali che si è capaci di fare solo quando c'è un determinato livello di astrazione. Addizioni, sottrazioni, trasformazioni della materia ecc. Per il bambino esiste solo il loro punto di vista, fissità dal punto di vista cognitivo, egocentrismo intellettuale. Dai 6 ai 12 anni età scolare e primaria di primo grado.

OPERATORIO FORMALE → Dai 12 anni in poi. Agire su concetti astratti, parlare di pace, su concetti di natura astratta; età in cui si vuole salvare il mondo ma solo coloro che riescono ad arrivare a questi stadio. È di colui che ha un ragionamento scientifico e non si basa solo sull'esperienza, non va a naso. Quindi quali fattori possono influenzare.

la mia soluzione, faccio delle ipotesi, delle manipolazioni e vedo quello che succede.

PASSAGGIO DEL PRIMO STADIO

Come vediamo che il bambino ha queste capacità di rappresentazioni mentali?

  • Imita modello in differita
  • Gioco simbolico (non è più imitazione, ma trasferisce delle caratteristiche del modello e le trasferisce simbolicamente su un altro oggetto) - prende scopa per poterla usare come cavallo.

Queste capacità permettono di sviluppare la fantasia.

Linguaggio - caratteristica definitiva: ogni parola rappresenta qualcosa.

Cercare di uscire da egocentrismo, mettersi in un punto di vista non proprio. Tre montagne di tre altezze diverse, prova astratta. Il bambino si posiziona ad uno dei lati e gli chiede che cosa vedrebbe dal lato opposto, facendogli vedere delle foto. Il bambino non riesce ad uscire dal proprio punto di vista. Non riescono ad uscire dall'egocentrismo intellettuale prima degli 8 anni. Prima di questa età non si riesce ad avere reversibilità.

perché operano solo su un elemento ad esempio3+3= 6 e non riescono a tornare da 6 a 3+3. Il bambino non riesce a coordinare due caratteristiche cioè lunghezza e larghezza. Prima dei 7 anni il bambino non riesce a coordinare più caratteristiche di un oggetto quindi se pallina o salsicciotto se hanno la stessa quantità di plastilina? Lui risponde di no. Dopo 7-8 anni riesce a rispondere di si. Si riescono a mettere insieme solo quando li leghiamo logicamente. Stesso concetto della plastilina. Si chiede se a e c sono uguali. Metodo tipico della scienza → di fronte a problema prima si capisce quale caratteristiche possono descrivere quel fattore. Piaget prova del pendolo. Il bambino deve scegliere il tipo di peso, la lunghezza del pendolo, la spinta che da ecc. Lui è interessato a come il bambino affronta la prova e non interessato alla soluzione. Ma a come si pone, se si approccia in modo sistematico quindi cambiando un fattore alla volta per trovare.

La combinazione migliore. Non tutti gli individui umani ragionano in modo scientifico e astratto, questo è visibile anche nei principi morali dell'adolescente. Piaget fu contestato perché facendo prove sul campo non erano adeguate all'età. Le prove erano troppo attratte, non c'era l'inclusione del contesto. Bisogna modificare i criteri, riformulare le domande per i più piccoli. C'è la motivazione in questo gioco a differenza dell'altra prova. Prove di Piaget sono decontestualizzate. Apprendimento collaborativo consente raggiungimento di obiettivi più elevati rispetto al singolo.

Lezione 14. Vygotskij mette al centro il contesto culturale a differenza di Piaget. Interiorizzazione di forme di pensiero cristallizzati nella cultura. Lo sviluppo significa di appropriarsi dei significati della cultura da parte dell'individuo. È interiorizzazione di forme culturali. Il contesto diventa cruciale. I contesti

differenti portano ad idee differenti. Diventano essenziali i compagni di viaggio, cioè le persone con cui si apprende, soprattutto le persone più competenti.

X ESAME: Zona di sviluppo prossimale: Zoped, è la zona del possibile, è una zona di sviluppo cognitivo che potrei raggiungere ma non da solo, cioè è il potenziale in me, ma mi serve qualcuno per raggiungerlo (può essere il compagno più bravo o educatore), così aiuta a colmare la Zoped.

L'apprendimento collaborativo porta a soluzioni qualitativamente migliori rispetto all'apprendimento singolo, studiare veramente in gruppo porta a risultati migliori rispetto a stare da soli.

Bruner bisogna studiare come si sviluppano le strutture cognitive sapendo che nello sviluppo è importante l'interazione. La forma di pensiero del bambino passa attraverso 3 fasi.

Per Piaget la prima fase era senso-motoria cioè esisteva la realtà se la potevo toccare e

manipolare, rappresentazione esecutiva, concreta. Rappresentare la realtà in modo iconico. Simbolica: è la forma più astratta, non ho l'immagine del cavallo ma attraverso la parola "cavallo", non ha nulla di cavallo, ha le lettere, ma chi ha la memoria simbolica sa che la parola "cavallo" a chi si riferisce e tutti i contorni intorno. L'uso cosciente del linguaggio segnala l'assimilazione del pensiero simbolico. Si ha dopo i due anni quando il bambino ha uso cosciente del linguaggio. Quando lui dice "casa" lui si immagina la sua casa. Importante interazione con gli altri. I primi altri che un bambino ha sono i genitori, perché sono le persone che stanno con lui e che risolvono i loro problemi. Bruner è un po' Piaget perché racconta lo sviluppo attraverso 3 forme di rappresentazione mentale, ma anche un po' Vygotsky perché sostiene che i processi mentali hanno fondamento sociale. Capacità di pensiero

influenzata dalla cultura attraverso simboli, artefatti e convenzioni che passano attraverso i genitori. I genitori gli trasmettono tutto ai bambini. Il bambino assomiglia ai genitori perché il bambino è condizionato dai genitori.

Scaffolding: è l'impalcatura, per fare i pilastri bisogna fare un'impalcatura, si fa una specie di camera di legno e si mette il cemento molle per dargli una forma. I genitori hanno questo ruolo per la strutturazione cognitiva.

Nel bambino non esiste l'intenzione, non piange perché ha fame ma perché sta male perché ha la pancia vuota e siamo noi che gli diciamo che "aspetta ora arrivo di do il cibo", gli diamo l'intenzione. Gli diamo un'impalcatura, successivamente impara a piangere con l'intenzione di mangiare.

Modelli trans-generazionali: alcuni modelli si passano di generazione in generazione, bisogna acculturarsi.

Lezione 15 Psicologia dello sviluppo

Bruner inserisce un nuovo

tipo di pensiero: il pensiero narrativo, legato anche alla capacità di racconto, di guardarsi dentro, riflettere e raccontare. Bruner in qualche modo parla di sviluppo cognitivo, guarda dentro l'individuo ma dà grande ruolo all'esperienza, all'interazione. Si passa poi ad una fase cognitivista pura, prende il sopravvento HIP (human information processing), branca della psicologia che ha studiato i processi mentali cercando di scomporli pezzo per pezzo e poi è stata la base dell'intelligenza artificiale e dell'informatica che hanno copiato il modo di funzionare della mente (il computer funziona come il cervello, si è cercato di mimare ciò che fa la mente umana). Prima memoria iconica, poi breve termine e poi a lungo termine, è un processo sequenziale. Per capire quali processi mentali entrano in gioco in un certo compito, bisogna fare l'analisi del compito, anche a livello motorio, ad esempio, si analizza nello specifico cosa.

Il testo descrive la prestazione cognitiva e la teoria della mente nel bambino. La prestazione cognitiva si riferisce al modo in cui il bambino ragiona e comprende il mondo intorno a lui. Parallelamente allo sviluppo cognitivo, il bambino sviluppa una teoria della mente, ovvero una comprensione del fatto che le persone hanno desideri, motivazioni e intenzioni che influenzano il loro comportamento. Il bambino inizia a riflettere su perché fa certe cose e perché gli altri agiscono in determinati modi. Inoltre, il bambino si rende conto che le persone possono fare del male per raggiungere i loro obiettivi. Le percezioni che il bambino ha del mondo gli permettono di sviluppare delle credenze e di agire di conseguenza. Ad esempio, se il bambino vede che le persone si allenano in palestra, può sviluppare la credenza che l'esercizio fisico sia importante e agire di conseguenza, anche basandosi sulla scienza se crede in essa. Questo è il modo in cui il bambino ragiona.

stessa cosa vale per idesideriEmozioni: organizzatori dell'azione, mi incazzo perché mi prepara alla lotta, la paura mi prepara allafuga/mimetismo per sopravvivere →L'azione ha delle conseguenze, se faccio qualcosa che dà i risultati desiderati possono essere felice ilbambino impara che se facendo una cosa che sodisfa il desiderio, questo genera felicità (poi scopre chenella vita non è sempre così), se ho un desiderio e non ottengo il desiderio mi arrabbio. Le reazioni sonospesso legate alle conseguenze delle azioni in base al sistema credenza-desiderioQuesto il bambino lo impara osservando gli altri, sentendo i racconti dei genitori, spesso sono i genitori cheproiettano i desideri. Il bambino impara che se fa qualcosa ottiene quella cosa e ottiene gioiaCome si fa a capire che le azioni derivano dai propri sistemi di credenze, non la realtà oggettiva in assoluto(domanda d'esame) c'è una specie dimente, non riesce a comprendere che una persona possa agire coerentemente con una credenza falsa. Questo gioco è un modo divertente per testare la teoria della mente di un bambino. Il gioco funziona così: il bambino viene mostrato un oggetto, ad esempio una scatola di biscotti, e gli viene chiesto cosa pensa che ci sia dentro. Il bambino risponde che ci sono biscotti. A questo punto, l'adulto apre la scatola e mostra che al suo interno ci sono invece matite colorate. Il bambino viene quindi chiesto cosa pensa che un altro bambino, che non ha visto l'apertura della scatola, creda che ci sia dentro. Se il bambino ha la teoria della mente, risponderà che l'altro bambino crederà che ci siano ancora i biscotti, non avendo visto l'apertura della scatola. Questo gioco è un modo per valutare la capacità di un bambino di comprendere che le persone possono avere credenze diverse dalle proprie e che queste credenze possono influenzare il loro comportamento. È un passo importante nello sviluppo della teoria della mente e della capacità di comprendere gli altri.
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Publisher
A.A. 2021-2022
145 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia1020 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica e pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Mallia Luca.