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PERIODO SENSOMOTORIO
1° sottostadio: Sia che si solleciti la mano che la pianta del piede di un bambino lui li chiude. La prensione ha probabilmente la funzione di aggrapparsi a qualcuno, e scompare intorno a 3-4 mesi. La marcia involontaria è una delle prove sottoposte ai bambini alla nascita, e rappresenta uno degli indici di salute neurologica insieme alla scala di Apgar. Il neonato, se posto a contatto con una superficie dura, muoverà le gambe; scompare intorno a 4 mesi ed è preparatoria alla deambulazione. Tutti i riflessi sono innati e cessano di esistere se non servono più, hanno dunque una funzione adattiva. 2° sottostadio: REAZIONE CIRCOLARE PRIMARIA Il bambino reitera azioni piacevoli, non finalizzate a produrre risultati sul mondo esterno. Ad esempio agita le mani, pur non consapevole del proprio schema corporeo. Anche la suzione è una reazione circolare primaria. Sono reazioni inconsapevoli, casuali, non finalizzate. 3° sottostadio:REAZIONE CIRCOLARE SECONDARIA (4-8 mesi)
Si ha la scoperta casuale del nesso mezzi-fini (es. funicella/ carillon). Se il bambino, senza volontarietà, muovendo le mani intercetta il filo, attiva il carillon. Comincia ad esserci un effetto sul mondo. Questo educherà il bambino a legare azioni ed effetti. Secondo Piaget non si tratta ancora d'atti d'intelligenza, perché l'azione è ancora un prodotto casuale.
4° sottostadio: RELAZIONE MEZZI-FINI (8-12 mesi)
Se il bambino vuole prendere un oggetto ed è ostacolato da un altro, sposterà l'oggetto che funge da ostacolo. Capisce che gli oggetti esistono indipendentemente dal fatto che lui li veda o no. Anche con Spitz, con "l'angoscia dell'ottavo mese", si credeva che in questo periodo il bambino fosse già in grado di pesare l'assenza. In questo modo, il bambino ha compreso anche alcuni rapporti spaziali e l'esistenza.
dell'oggetto comincia ad essere indipendente dal soggetto.
5° sottostadio: REAZIONE CIRCOLARE TERZIARIA: OGGETTO PERMANENTE (12-18 mesi)
Il bambino ha mentalizzato definitivamente gli oggetti. Si ha la reazione circolare terziaria, che prevede l'invenzione di nuovi mezzi per sperimentazione attiva. Kohler studiò le scimmie e le sottopose ad una serie di problemi. La scintilla dell'intelligenza compare durante il problem solving. Il problema era raggiungere una banana collegata ad un filo troppo alto perché potessero raggiungerla. Una scimmia (Sultano) usò dei bastoni per costruire una sorta di scala e raggiungere la banana. Questo comportamento è identico a quello del bambino in questo stadio.
6° sottostadio: INVENZIONE DI MEZZI NUOVI (oltre i 18 mesi)
Il bambino vede un oggetto sul tavolo e vuole raggiungerlo. Va in un'altra stanza, cerca qualcosa che ha mentalizzato pur non avendola fisicamente presente per aiutarsi a raggiungere lo
scopo.Dalla nostra iniziale dipendenza dalle cose si arriverà quindi ad un totale affrancamento dell'essere umanoàdalle cose in questo consiste la crescita cognitiva.Nel secondo anno di vita nasce l'intelligenza rappresentativa o simbolica, in cui l'oggetto viene usatosempre meno. Più cresciamo, più è complesso il modo in cui rappresentiamo le cose. Ci sono diversiprecursori dell'intelligenza rappresentativa:
- linguaggio simbolico (Dinosauro pur non essendoci, lo mentalizziamo). Per sua natura il linguaggio èsimbolico, per cui nel momento in cui il bambino inizia a parlare può utilizzarlo.
- imitazione differita : il bambino mantiene una parola o un comportamento in memoria, legandolo ad unostato mentale, e lo riproduce a distanza di tempo in un contesto non identico, ma somigliante. Questo èsintomo che sta facendo un confronto, e l'intelligenza rappresentativa funzione proprio tramite i confronti.
- gioco
di finzione (simbolico) : è il primo dei giochi simbolici. È il precursore più importante, il bambino finge che A sia B. In seguito i bambini passano ad un secondo livello di simbolizzazione, che è rappresentato dal gioco di ruolo. Anche per la theory of mind questo veniva considerato importantissimo.
Possiamo parlare di gioco di finzione solo se:
- c'è un attore che finga
- chi finge deve pensare che esista una differenza
- deve esserci una rappresentazione mentale
- sovrapposizione della dimensione immaginaria su quella reale (non sincresi)
- consapevolezza dei punti 2, 3 e 4
- intenzionalità
I bambini che sono abituati a svolgere attività ludiche con il gioco di finzione sono anche meno aggressivi. Tendono ad utilizzare un'aggressività simbolica (fare facce arrabbiate, stringere i pugni, simulare un attacco) e questo riduce l'aggressività funzionale.
2° STADIO : PENSIERO SIMBOLICO PRE-CONCETTUALE (2-4 anni)
Fa parte
del pensiero pre-operatorio. I bambini in questo periodo comprendono di poter lasciare segni con penne, matite, ecc. Si può fare una riflessione sul grafismo infantile. I bambini usano strumenti per lasciare segni stabili, quindi è già avvenuta una maturazione muscolare, scheletrica, neurologica. Sul grafismo incide anche la dimensione socio-culturale. Si sviluppa, inoltre, in maniera collegata all'intelligenza test GRAFO-MOTORIA. Ad esempio, viene chiesto ad un bambino di disegnare una persona che passeggia mentre piove, e sulla base di alcuni elementi è possibile dedurre il livello d'intelligenza, seppur anche la qualità dell'ambiente ne influenzi il livello. Da 0 a 2 anni si assiste a quello che viene definito realismo fortuito, in cui il bambino disegna qualcosa e dice cosa rappresenta. Da 2 a 5 anni si parla di realismo mancato, in cui il bambino vuole davvero disegnare qualcosa ma non sempre riesce. Oppure, ama tanto il colore rosso e usaquesto colore anche per l'erba. Si parla di realismo intellettuale intorno a 4-5 anni, in cui il bambino disegna una figura umana e poi laveste, disegnando prima il corpo e poi coprendolo con l'abito. Il realismo visivo (creativismo adulto) si ha intorno ai 12-13 anni. PENSIERO INTUITIVO (4-8 anni) Insieme al pre-concettuale costituisce il pre-operatorio. Il bambino non è ancora capace di incrociare due pensieri (quello che avevamo indicato come irreversibilità). PENSIERO OPERATORIO CONCRETO (8-12 anni) Entra in gioco la reversibilità. Il pensiero non dipende più dalla prospettiva del soggetto.- Invarianza del numero (5-7 anni)
- Invarianza della lunghezza (6-8 anni)
- Invarianza dell'area (7-9 anni)
- Invarianza del liquido (8-9 anni)
- Invarianza della sostanza (7-9 anni)
- Invarianza del peso (7-11 anni)
- Invarianza del volume
mentalizzato. L'ultimo stadio è il pensiero operatorio astratto, ipotetico/deduttivo formale. Il pensiero non si forma più sulla base dell'accordo con l'esperienza; posso anche avere conclusioni empiriche contrarie ma mi baserò su ragionamenti.
Secondo Piaget possiamo creare e distruggere qualsiasi realtà. Il passaggio al pensiero operatorio astratto prevede un pensiero fortemente decentrato.
Nello stadio pre-operatorio concreto il bambino cerca di analizzare i fattori, non seguendo una logica, mentre in quello formale analizza ogni cosa in maniera sistematica.
Una psicanalista francese, parecchi anni fa, paragonò l'adolescente ad un'aragosta. L'aragosta perde sistematicamente il carapace, rimanendo senza difese. All'adolescente accade la stessa cosa: si devono creare nuove strutture esterne. Questa studiosa sostiene che l'adolescenza si caratterizza per questo sentimento di essere indifesi, dove per
altro la formazione di questo tipo di pensiero lo rende anche più capace di analizzare ciò che gli succede. La competenza cognitiva potentemente acquisita in questo periodo, può essere anche causa di un disagio psicologico. I suicidi si verificano prevalentemente durante quest'età. Una delle possibili ragioni che portano l'adolescente a non vedere soluzioni è proprio la sua capacità di vedere l'infinita grandezza del mondo.
Film: la leggenda del pianista sull'oceano. Una creatura viene abbandonata su una nave, e viene allevata dal personale, che lavora spalando carbone. Pur non essendo mai uscito dalla nave, diventa un produttore di musica. Guarda le persone, le comprende, e le traduce in musica. "Non è quello che vidi che mi fermò, è quello che non vidi."
CREATIVITÀ
Il contenuto semantico della parola creatività è vario. Ogni processo psicologico importante, come
L'apprendimento e la creatività, non è una sola cosa, ma ciò che il modello teorico che stiamo utilizzando sostiene: il metodo ritaglia l'oggetto. L'oggetto che sto analizzando non ha una natura unica, ma quella che il modello che sto utilizzando gli fa avere. Non ha una sua natura autonoma dai suoi modelli teorici. Tre sono quelli fondamentali, che ci hanno lasciato molta conoscenza e molta competenza.
- gestalt theory
- associazionismo (continuità)
- fattorialismo: indipendentemente dal fenomeno osservato, la creatività è un insieme di fattori singoli, non un prodotto unitario.
La gestalt theory è apparsa con un articolo del 1912. Si chiama "gestalt" perché questa teoria è nata in Germania, e gestalt significa forma. Nasce in concomitanza allo strutturalismo wundtiano. Per Wundt per comprendere la percezione di un oggetto, bastava suddividerla nei suoi elementi base. Gli strutturalisti vennero criticati molto.
Perché si dimostrò che sezionare il pensiero vivo lo uccidesse. Il motto della gestalt è invece: "l'insieme è diverso, di più, della somma delle singole parti". Per gli strutturalisti era invece un'esigenza comprendere le unità strutturali di un fenomeno. Per la gestalt, è invece necessario visualizzare l'insieme ed eventualmente dopo valutare le parti, senza considerarle però assemblate.
Da la "testa corretta": "L'intelligenza che sa solo separare atrofizza la possibilità di riflessione e comprensione, eliminando la possibilità di un giudizio correttivo e la comprensione. L'intelligenza incapace di visualizzare il contesto, rende ciechi, incoscienti e irresponsabili."
Kohler studiò nel loro ambiente le scimmie. Studiò un comportamento particolarmente intelligente degli animali, non ascrivibile a qualità presenti nel soggetto appena nato,
prodotti dall'apprendimento. Kohler rilevò un comportamento intelligente nelle scimmie e pubblicò