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PAESAGGIO EPIGENETICO
Lo sviluppo ontogenico può essere rappresentato visivamente attraverso un'immagine, cara a Piaget, che deriva dalla ricerca embriologica: il Paesaggio Epigenetico di Waddington (1957).
- È costituito da una superficie tridimensionale rappresentabile visivamente come un ampio paesaggio fatto di colline, montagne e vallate;
- Non si possono immaginare cose/modalità che noi non possiamo fare (es. volare);
- L'organismo nel suo percorso di sviluppo viene rappresentato come una BIGLIA che corre all'interno del paesaggio (sentieri vincolanti: acquisizione delle capacità);
- Waddington introduce l'interazione stimoli ambientali-fattori biologici;
- Questa metafora mostra come le dinamiche in tempo reale siano allo stesso tempo parte e causa dei cambiamenti che noi osserviamo a lungo termine;
- La biglia si può trovare in un punto specifico perché prima ha avuto un passato e quel passato ha influenzato il suo percorso.
punto determina un futuro;
Questa metafora mostra come le dinamiche in tempo reale siano il risultato della storia ontogenica di un individuo e quindi dei cambiamenti che si sono verificati nel passato;
Tutti svolgeranno un percorso ma arriveranno sempre a un punto in comune (es. linguaggio);
Il paesaggio epigenetico mette in evidenza il problema della variabilità intra-individuale (anche i fatt. ambientali possono cambiare il percorso es. malattia, mancanza genitori) e la variabilità interindividuale;
Un altro contributo è quello di consentire la rappresentazione dei processi di traiettorie attraverso numerosi paesaggi ciascuno dei quali ha una diversa funzione psicologica (es. memoria, attenzione, emozioni).
Il paesaggio epigenetico può aiutarci a capire la complessità dello sviluppo rappresentando il grande numero di interazioni dinamiche che caratterizza l'ontogenesi.
Il messaggio più importante che ci ha
lasciato Waddington è questa metafora: lo sviluppo è complesso, multi-determinato, continuo, progressivo, auto-rinforzante, non-reversibile. In biologia per "Epigenetico" si intende qualsiasi meccanismo biologico che contribuisce a controllare l'attività dei geni. INNATISMO, MATURAZIONISMO, PREFORMAZIONISMO, DETERMINISMO GENETICO: Per maturazione si intende un fenomeno di natura causale, in grado di condurre l'organismo, sulla base di info pre-codificate al raggiungimento (in modo autonomo o nel corso del tempo) di determinare: capacità, abilità, stadi di sviluppo. Gli innatisti hanno sostenuto che il riflesso di marcia fosse una programmazione antica automatica e che verso i 2/3 mesi sparisce, e torna con la deambulazione in posizione eretta ai 12/13 mesi. DALLA MENTE DI DIO ALLO SPERMATOZOO/OVULO: Dottrina degli sperimenti (XVII sec) e Dottrina de gli ovulisti (XVIII sec). Homunculus. Oggi si fa ricorso al concetto di maturazione quandoci si riferisce alla comparsa di comportamenti che sono predeterminati nella loro struttura e sequenza da un programma genetico. La maturazione dell'organismo viene concepita come una forza che porta con sé caratteri latenti (genotipo) trasformandoli in caratteri effettivi (fenotipo) richiedendo in questo processo una minima influenza da parte dell'ambiente. Ciascuno di noi è portatore dei genotipi ma ne esprimiamo solo alcuni. In psicologia la ricerca della spiegazione dal cambiamento nella maturazione neurale ha avuto un ruolo centrale nel passato. LA TEORIA MATURATIVA DI ARNOL GESELL: Gesell dichiarò che i fattori ambientali possono fungere da innesco e sostenere lo sviluppo ma che non possono modificare la forma o la sequenza. Tuttavia il raggiungimento di questo traguardo ha rivelato negli ultimi anni quanto la metafora informazionale (idea che dentro i geni ci siano informazioni per la costruzione di capacità, abilità e funzioni) sia inadeguata.Spiegare l'emergere di quelle funzioni nel corso dello sviluppo. E continuano con grande vigore ancora oggi:
- Paradigma del B. competente (conoscenze innate);
- Neuroscienze dello sviluppo (studiare le zone cerebrali del comportamento);
- Teoria di Chomsky (negli anni '60 è un linguista) sull'acquisizione del linguaggio (LAD).
LA GENETICA COMPORTAMENTALE
Eric Turkheimer afferma che il dibattito tra natura e cultura è finito. Tutti i tratti comportamentali umani sono ereditabili.
- I gemelli omozigoti sono più simili degli eterozigoti;
- I gemelli biologici sono più simili di quelli adottivi;
- I gemelli omozigoti separati alla nascita e adottati da famiglie diverse sono simili.
Sullo sfondo delle ricerche/scoperte che hanno mutato per sempre la biologia:
- Conclusione mappatura genoma umano;
- Scoperte delle cellule staminali pluripotenti: trattate bene possono essere usate per qualsiasi cosa (es. ricostruire un organo),
Strutture del mondo esterno. Secondo questa prospettiva lo sviluppo si basa sull'esperienza.
SKINNER (1974) non è la persona ad agire sul mondo, ma il mondo ad agire su di lui:
Apprendimento: cambiamento più o meno permanente che si verifica come risultato dell'esperienza.
- Condizionamento classico (risposta provocata): la risposta condizionata mostra che si è verificato un apprendimento associativo per il fatto che:
- Si è determinato un'associazione tra ST-RP;
- Tale associazione è di natura acquisita.
- Condizionamento operante (risposta emessa): il soggetto agisce nell'ambiente e lo modifica emettendo dei comportamenti in risposta a stimoli. Qualsiasi evento che aumenta la probabilità di comparsa della risposta può essere definito rinforzo.
Alcuni dei più estremi sostenitori di questa ipotesi, credevano che le abilità psicologiche di un bambino potessero essere modellate dall'ambiente.
attraverso l'apprendimento. ESEMPI DI LEGGI COMPORTAMENTISTE: 1. Più rapidamente si verifica il rinforzo dopo la risposta più esso sarà efficace; 2. Una risposta data in presenza di uno stimolo viene generalizzata a stimoli simili; 3. Ci vuole tempo a estinguere un comportamento rinforzato positivamente, rispetto ad uno che è stato sottoposto a un rinforzo continuo. I comportamentisti pensavano che tali leggi si adattassero a tutte le culture, età, tipi di comportamento (motorio, cognitivo, emotivo, sociale), agli uomini e animali. IL COMPORTAMENTISMO OGGI: - TERAPIA COMPORTAMENTALE: fobie, ansia; - TECNOLOGIA DEL COMPORTAMENTO: conduzione della classe, programmi di apprendimento per portatori di handicap psicologico. CONDIZIONAMENTO ALLA PAURA: La neurobiologia e le neuroscienze hanno iniziato ad indagare il comportamento affrontando lo studio di alcuni aspetti del condizionamento (Video: fobia per i topi del piccolo Albert) Il comportamentismoIl tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.
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interpreta il paesaggio epigenetico privilegiando il ruolo dell’esperienza.
ESPERIENZA = APPRENDIMENTO = comparsa di nuove abilità cognitive, percettive, emozionali, linguistiche.
L’ontogenesi è predeterminata.
BRONFENBRENNER (1979) pensa che sia essenziale studiare lo sviluppo del contesto, ovvero lo sviluppo secondo una prospettiva ecologica.
INTERAZIONE SOCIALE
Schaffer, rifacendosi a Vygotskij, sostiene che tutte le principali forme della comunicazione verbale dell’adulto con il B. divengono successivamente funzioni psichiche.
Ogni funzione comparirebbe due volte, su due piani diversi: prima su quello sociale poi su quello psicologico, prima tra le persone come categoria inter-psichica poi all’interno del B. come categoria intra-psichica.
Secondo interpretazioni del pensiero di Vygotskij, la conoscenza emerge nel contesto dell’’interazione sociale e le prime interazioni costituiscono le radici dello sviluppo mentale consentendo
L'acquisizione di schemi interattivi che permettono al B. di entrare in rapporto con gli altri membri della propria specie, indispensabili per lo sviluppo del linguaggio e altre capacità cognitive: alternanza dei turni e condivisione dell'attenzione.
IMITAZIONE: l'agire per l'imitazione costituisce un comportamento caratteristico degli animali sociali.
NEURONE SPECCHIO: le cellule mirror si attivano mente osserviamo i movimenti compiuti da altri. Queste cellule si attiveranno quando metteremo in atto quegli stessi movimenti.
MATURAZIONISMO ed EMPIRISMO sono accumunati da una assunzione di base, cioè che il percorso di sviluppo di un organismo esista a priori.
DETERMINISMO: si assume che ogni evento naturale abbia una causa e che, se venisse prodotta, l'evento si ripeterebbe.
- I fenomeni naturali, fisici o comportamentali, presentano una regolarità facilmente decifrabile;
- Questa regolarità nei moduli di comparsa dei fenomeni ci
consente di individuare le cause;
Queste, una volta individuate e precisate, permettono l'elaborazione di ipotesi, fornendo la base per prevedere eventi futuri.
RIDUZIONISMO: come principio teorico consiste nell'asserzione che un comportamento complesso non è altro che un insieme di comportamenti semplici. Come strategia di ricerca utilizza l'isolare/studiare singolarmente le unità comportamentali di cui è costituito un comportamento complesso.
PRINCIPIO DI PARSIMONIA: elaborare moduli esplicativi che riconducono la realtà all'interno di strutture concettuali le più semplici possibili. Viene data la preferenza a quella che ha una struttura più semplice. Consentendo la concettualizzazione di "forme emergenti", forme che non sono codificate nei geni o nell'ambiente ma che sono il prodotto emergente di complesse interazioni tra geni-ambiente.
Secondo questo approccio l'ontogenesi perde ogni pre
ne probabilistica della realtà è il fisico austriaco Erwin Schrödinger, che nel 1935 formulò l'equazione di Schrödinger, fondamentale nella meccanica quantistica. Secondo questa visione, la realtà non è deterministica ma è descritta da una funzione d'onda che contiene tutte le possibili configurazioni del sistema. Solo quando viene effettuata una misura, la funzione d'onda collassa su uno stato specifico, determinando il risultato dell'osservazione. Questa interpretazione probabilistica della realtà ha portato a una rivoluzione nel modo in cui comprendiamo il mondo a livello microscopico.