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Influenze della conoscenza pregresse e delle aspettative

Crescendo i bambini accumulano esperienze e conoscenze del mondo,

ciò li porta a creare aspettative circa il suo funzionamento.

I bambini di tre anni hanno script relativi ad eventi quotidiani. Quando

crescono, lo sviluppo dello script è il modo attraverso il quale le

conoscenze pregresse e le aspettative possono aiutare nella codifica,

immagazzinamento e recupero delle informazioni.

Cause della dimenticanza

Come causa della dimenticanza, le informazioni potrebbero non essere

state codificate con successo, oppure l’informazione potrebbe essere

stata immagazzinata ma il bambino non è in grado di recuperarla.

Esistono anche determinati casi di dimenticanza o ricordo non corretto:

amnesia post traumatica e falsi ricordi.

L’amnesia post traumatica si verifica quando gli eventi sono dimenticati

o il ricordo viene represso in seguito ad un evento traumatico, gli eventi

reali sembrano persi. I falsi ricordi invece hanno luogo quando i bambini

ricordano qualcosa non avvenuto realmente.

Amnesia traumatica

La rimozione è un meccanismo di difesa psicologica che permette di

immagazzinare i ricordi spiacevoli nell’inconscio.

Falsi ricordi

Avviene quando si rievoca qualcosa che non è successo in realtà.

Rappresentano un fallimento della memoria. I bambini sono soggetti a

falsi ricordi, spesso raccontano storie fantastiche non realistiche. È

bene fare distinzione tra il racconto deliberato di falsi ricordi e il riferire

non corretto di falsi ricordi. I casi di interesse sono quelli in cui bambini

raccontano informazioni false ma da loro ritenute vere.

La suggestionabilità è il termine che indica l’attitudine di un individuo a

farsi influenzare delle idee o informazioni di altri.

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Interviste cognitive

(IC) Tecnica sviluppa per interrogare i testimoni in contesti legali, al fine di

ricevere informazioni precise.

Per aiutare il bambino a recuperare informazioni, il ricercatore deve aiutarlo a

costruire il contesto fisico e personale in cui si è svolto l’evento, attraverso

domande.

Bisogna incoraggiare il bambino a recuperare informazioni.

Attraverso IC si spera di ricostruire il contesto originale.

Il terzo luogo si deve incoraggiare il bambino a cambiare prospettiva.

Inoltre la IC tenta di far ricordare al bambino le cose in ordine non

cronologico.

Intelligenza

Si pensa che l’intelligenza sia composta da processi cognitivi come il

problem solving, memoria e pensiero. Il livello di intelligenza può indicare il

livello di efficacia con cui elabora le informazioni, risolve i problemi e si adatta

all’esperienza.

Intelligenza nei bambini

Una sfida nello studio dell’intelligenza dei bambini è data dal fatto che le loro

abilità linguistiche possono essere limitate o assenti, a seconda dell’età.

Approcci ai test d’intelligenza

Io QI è il quoziente intellettivo, ovvero il punteggio ottenuto dalla prestazione

di un individuo ai test d’intelligenza. È calcolato valutando l’età mentale divisa

per l’età cronologica e moltiplicata per 100.

La nozione di età mentale è stata introdotta da Binet tramite il suo lavoro con

i bambini.

Successivamente Stern, ripresa la nozione di età mentale e ideò la formula

per calcolare il QI descritto sopra. Se le prestazioni di un bambino sono

adeguate alla sua età, avrà un QI di 100. Un bambino con prestazioni

superiori allo standard dovrebbe avere un QI superiore a 100. Un bambino

con QI inferiore a 100, sarà considerato sotto la media dei coetanei.

Io test di intelligenza sono stati modificati. Le quattro aree in cui possiamo

valutare un bambino sono: ragionamento numerico, ragionamento astratto/

visivo, ragionamento verbale e memoria a breve termine.

Critica rivolta ai QI: l’età mentale si stabilizza durante met dell’adolescenza,

ciò significa che dopo un certo punto l’età mentale non cresce più. Mentre

l’etá cronologica non si arresta (gli anni). Per gli adulti esistono scale di

valutazione per l’intelligenza ad esempio scala di Wechsler.

Una o tante intelligenze?

G: abbreviazione di intelligenza generale.

Secondo Gardner, esistono 8 tipi di intelligenza: musicale, verbale,

matematica, spaziale, motoria,interpersonale, intrapersonale, naturalistica.

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Invece di considerare alto o basso il livello di intelligenza di un bambino,

questo approccio delle 8 intelligenza permette di considerare i punti di forza e

debolezza.

Un’ulteriore approccio considera anche l’intelligenza emotiva dei bambini, la

quale include la capacità di comprendere emozioni altrui e gestire le proprie.

Goleman suggerisce che l’intelligenza emotiva è un predittore della

competenza di un invidio nel mondo reale.

Secondo alcuni le abilità come quella musicale e artistica dovrebbe essere

considerate creative anziche intelligenza. La creatività è la capacità di

pensare in modi differenti e nuovi.

I test tradizionali non mettono in rilievo i punti di forza e debolezza dei

bambini.

Intelligenza e creatività

Sternberg ha proposto una teoria delle intelligenze multiple, ma anziché 8,

identifica 3 tipi di intelligenza. La teoria “triarchica” include: intelligenza

analitica, creativa e pratica.

I bambini con intelligenza pratica sono bravi in cose che non vengono

insegnate a scuola. I bambini con intelligenza analitica ottengono alti

punteggi nei test di QI. I bambini con intelligenza creativa ottengono scarsi

punteggi ai Test del QI.

Valutare l’intelligenza rispettando le differenze culturali

I bambini appartenenti a differenti culture possono interpretare le domande in

modo diverso del test del QI e rispondere in modo differente. Il pensiero

divergente è un pensiero creativo e originale. Esso si riscontra nei bambini

superdotati e può essere grande indice di intelligenza.

Bambini superdotati

I bambini sono considerati super dotati se il loro QI è almeno di 130. Possono

avere talenti speciali oppure eccellere in un particolare campo. Il pensiero

divergente che indica la creatività può essere un elemento importante per

questi bambini superdotati.

Interazioni tra ereditarietà e ambiente nello sviluppo

Quando i bambini crescono, accumulano esperienze.

Quanto più invecchiamo, quanto più la nostra intelligenza sarà influenzata da

fattori genetici, da piccoli vale il contrario.

(Metà analisi: metodo di analisi statistica che combina risultati di studi

condotti su uno stesso argomento al fine di rilevare un cambiamento

generale.)

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Cos’è il pensiero matematico

La potenza della matematica è data dal fatto che essa permette di andare

oltre la percezione (ad esempio con l’illusione di Müller-lyer).

La psicologia dello sviluppo studia il pensiero matematico dei bambini. Esso

è in qualche modo simile allo sviluppo del linguaggio. Per fare progressi nel

pensiero matematico i bambini devono apprendere i simboli matematici e il

loro significato, essere capaci di combinarli in modo razionale. Apprendere i

significati dei simbolo matematici non è semplice. transitività,

Nell’illusione sopra citata, è richiesta la comprensione della

ovvero la proprietà delle relazioni secondo cui si può giungere a nuove

conclusioni logiche in base alle premesse che includono altre due relazioni

(es: se A=B; B=C; allora A=C).

La matematica ha la necessità di comprendere le relazioni tra le cose,

piuttosto che la loro comprensione individuale. Le relazioni sono le posizioni,

associazioni, connessioni di una persona, cosa, o quantità rispetto ad

un’altra. Il significato dei simboli matematici si basa su relazioni.

La comprensione delle equivalenze tra insiemi (quantità) è spesso definita

come il concetto cardinale del numero (cardinalità).

Capire i numeri

Il pensiero matematico richiede una comprensione dei numeri che supera i

principi fondamentali del contare.

La carnalità è importante ma c’è un altro aspetto da considerare prima di

attribuire a un bambino la reale comprensione del concetto di numero:

l’ordinalità, ovvero l’utilizzo dei termini numerici per indicare il loro ordine.

Quindi, per poter dire che i bambini comprendono i numeri bisogna verificare

la comprensione del significato relazione dei termini numerici, l’aspetto

ordinale e cardinale della numerazione.

Capire le relazioni tra addizione, sottrazione è cruciale, poiché i numeri interi

fanno parte di relazioni additive, ovvero relazioni tra quantità definite

all’interno di uno schema parte-intero.

Alcuni ricercatori sostengono che la conoscenza dei numeri si dimostri con la

capacità di usare correttamente i principi del contare, altri come Piaget,

sostengono che tale conoscenza venga dimostrata con la capacità di i

produrre inferenze relazionali.

Se il bambino sa contare correttamente, possiamo attribuirgli una buona

capacita di contare. Questo però, non è sufficiente ad attribuirgli una buona

comprensione del numero.

Teorie recenti sull’origine della comprensione dei numeri cardinali e

ordinali

Attualmente esistono tre prospettive teoriche sul modo in cui i bambini

giungono a comprendere il significato dei numeri.

Teoria di Piaget: il punto di vista interazionista

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Abbiamo visto che la teoria di Piaget, definisce la competenza numerica dei

bambini Sulla base delle loro comprensioni delle relazioni tra quantità. Lo

studioso ha sostenuto che i bambini capivano i numeri soltanto se stabilivano

una connessione i numeri e le relazioni di quantità. Quindi disporre in schemi

di corrispondenza biunivoca o aggiungere e togliere elementi significa

mettere in atto schemi di azione, ovvero rappresentazioni di azioni che

possono essere applicate a degli oggetti portando risultati indipendenti dagli

oggetti stessi.

Piaget ha sostenuto che imparare a contare può accelerare il processo di

riflessione sulle azioni. Queste possono aiutare I bambini a comprendere le

contraddizioni in cui cadono quando pensano che due quantità siano

differenti anche se etichettate con lo stesso numero. Tuttavia, il processo che

li conduce alla comprensione del significato dei numeri è l'aumentare della

comprensione delle relazioni tra quantità.

Le ricerche di Piaget sulla comprensione delle relazioni tra quantità hanno

interessato tre concetti considerati dallo studioso centrali per l'acquisizione

dei numeri: equivalenza, l’ordine, inclusione in classi.

La visione innatista

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Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Miriam99. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Gattico Emilio.