Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 47
Psicologia dello sviluppo Pag. 1 Psicologia dello sviluppo Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 41
1 su 47
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PLASTICITÀ DEL CERVELLO

cambiare e adattarsi in conseguenza al contesto o a danni/ deficit

È la capacità del cervello di

cerebrali. Raggiunge il suo apice nell’età prescolare prima che la fase di pruning inizi a

eliminare le funzioni non necessarie. Dopo l’infanzia questa abilità decresce ma è comunque

in funzione, la plasticità e il pruning mostrano come la natura –capacità genetiche- e la cultura

–input ambientali- interagiscono per costruire il cervello.

ATTIVITÀ DEL NEONATO

Nel primo mese il neonato tenderà ad assumere posizioni fetali ed è norma non opporsi a

questo atteggiamento. I primi mesi di vita il neonato ha un’attività esclusivamente riflessa

diretto dal sistema sotto-corticale, la parte cerebrale più antica responsabile degli istinti. I

riflessi neonatali servono al bambino per la prima sopravvivenza, intorno ai 3-4 mesi con la

maturazione della corteccia cerebrale questi iniziano a sparire.

Tra il primo e il secondo anno diversi bambini mangiano poco o sono schizzinosi, si nutrono

solo di ciò che conoscono e sono chiusi alle novità, questa risposta evoluzionistica è

funzionale alla sopravvivenza infatti con questo comportamento si evita di ingerire sostanze

potenzialmente pericolose.

RIFLESSI NEONATALI

-Rooting: ad una leggera stimolazione della guancia il neonato gira la testa in quella direzione

aprendo la bocca.

scompare intorno ai 6 mesi e facilita la ricerca del capezzolo.

-Prensione: afferra qualsiasi cosa che gli prema sulla mano.

Scompare intorno ai 3-4 mesi, propedeutica alla prensione volontaria.

-Moro: sorprendendolo con un forte rumore o lasciandogli cadere la testa, spalanca gli occhi e

allarga le braccia

Scompare intorno ai mesi e serve al neonato per rimanere attaccato alla madre.

-Stepping: se sorretto verticalmente e portato in avanti simulerà una camminata.

Scomparsa intorno ai 2 mesi, propedeutico alla deambulazione.

-Collo Tonico: se in posizione supina gira la testa a sx il braccio sx si allunga e il dx si piega.

Scomparsa intorno ai 4 mesi, preparazione dei gesti volontari di indicare e prendere.

-Nuoto: se immerso nell’acqua trattiene il fiato e muove braccia e gambe. 13

Scompare intorno ai 6 mesi, aiuta a non affogare se dovesse cadere in acqua.

-Babinsky: toccando la pianta del piede le dita si aprono all’esterno.

Scomparsa intorno ai 9 mesi.

ATTIVITÀ FONDAMENTALI

MANGIARE

Il neonato si nutre se possibile del latte materno, alimento esclusivo, per i primi 6 mesi, è

correlato ad una migliore salute e rappresenta un processo importante per il legame

instaurato tra le due parti. Molte madri non riescono allattare per i primi 6 mesi per la

preoccupazioni di perdere il lavoro, o in altri casi non si predispone all’allattamento.

In Colombia la madre può portare il bambino a lavoro per poterlo allattare. Il sostegno sociale

e la cultura influenzano la predisposizione della donna all’allattamento.

A partire dal 6° mese il cibo non è più gratuito per il neonato e si evidenzia la mancanza

cronica di cibo non adeguato causando mal nutrizioni, questo può portare all’arresto della

crescita e bloccare lo sviluppo cognitivo nelle regioni meno sviluppate. I bambini rachitici

possono avere deficit permanenti nelle loro capacità fisiche e intellettuali.

Le condizioni socioeconomiche di un paese influenzano fortemente le condizioni di crescita e

di sviluppo dei neonati. 14

PIANTO l’unico modo per comunicare una sensazione di disagio o disturbo

Rappresenta per il neonato

ma è comunque fondamentale in qualsiasi età.

Metodo di apprendimento, il pianto viene seguito da una risposta del genitore. Raggiunge il

suo picco nei primi 4 mesi, successivamente diminuisce e diventa un pianto selettivo, diversi

pianti per diverse ragioni. Diversi studi rivelano che i bambini piangono maggiormente

durante le ore pomeridiane.

Più il rumore è acuto più provoca attivazione fisiologica, il pianto del bambino è difficile da

ignorare e stimola nella madre la produzione della prolattina utile all’allattamento.

Chi è stato genitore ha una maggior attivazione del sistema limbico, ci si preoccupa anche se

il bambino è di un altro.

Coliche sono derivate da un apparato digerente immaturo che provoca un pianto continuo e

frenetico nei primi mesi frustrando i genitori che non riescono a calmare il neonato. Tendono a

sparire al 4° mese con la maturazione dell’apparato digerente.

Calmare il pianto a seconda del bambino ci sono diversi approcci; i ciucci sono efficaci nei

primi mesi, aumentando il contatto col corpo, cullarlo e fasciarlo aiuta a riprodurre le

condizioni del grembo, il massaggio aiuta molto. La cura Kangaroo, usato in africa, portare

tutto il giorno il bambino in un marsupio attaccato al corpo, il bambino non piange e non

presenta coliche anche se può avere qualche deficit nello sviluppo motorio.

DORMIRE

I neonati possono dormire fino alle 18 ore al giorno, già a partire dal 2° mese dormono il 50%

del giorno. Si possono svegliare ogni 3-4 ore per dormire. I caregivers possono avere la prima

notte di sonno buono dopo anche 6 mesi. All’età di 1 anno dormono circa 12h al giorno più

eventuali sonnellini ai quali si rinuncia nell’età prescolare.

I bambini hanno una grande quantità di sonno REM, caratteristiche dell’infanzia e

adolescenza, e non hanno le 4 fasi normali ma entrano direttamente nel sonno REM.

PROBLEMI DI SONNO

I problemi di sonno possono persistere fino al 6° mese, periodo in cui il bambino impara ad

autoconsolarsi e riaddormentarsi. Problemi di sonno cronico possono alzare il livello di stress

dei genitori che possono frustrarsi ed irritarsi facilmente peggiorando magari il rapporto col

bambino il quale per questo motivo non riuscirà a dormire serenamente creando una sorta di

circolo vizioso. Questo problema va sia nella direzione del genitore sia in quella dell’adulto.

COSA FARE QUANDO UN BAMBINO PIANGE DI NOTTE:

Secondo i comportamentisti il genitore non deve correre dal bambino se piange perché questo

rinforzerà un comportamento disfunzionale, il bambino apprenderà che ogni qualvolta che si

mette a piangere il genitore correrà da lui. Bowlby sostiene al contrario che dato che è un

neonato il pianto è semplicemente una richiesta d’aiuto al genitore che inizialmente

risponderà tempestivamente poi col passare del tempo ritarderà il suo intervento cosicché

impari ad auto consolarsi.

CO-SLEEPING:

Nelle culture collettivistiche come in Messico dove mirano all’unione di gruppo e alla

realizzazione del gruppo, il bambino tende a dormire molto col genitore. Nelle culture

occidentali dove si preoccupano della realizzazione del singolo e appoggiano l’autonomia e

l’indipendenza dell’individuo si tende a lasciarlo dormire da solo al più presto. Dormire col

bambino può anche compromettere la qualità del sonno dei genitori che magari stanno

scomodi o non possono avere eventuali rapporti.

La pratica co-sleeping può incrementare l’indipendenza de bambino e l’autonomia sociale. Il

co-sleepinng fa svegliare di più i genitori che pero si ri addormentano più velocemente

lasciando invariato il tempo di sonno. Nei primi mesi i bambini che dormono a pancia in giù 15

coi genitori hanno più probabilità di contrarre la SIDS (morte nella culla) magari per

soffocamento. Nei primi mesi quindi è meglio se il neonato dorme in una culla a parte. 16

SIDS (Sudden Infant Death Syndrome):

è la morte improvvisa e immotivato del bambino mentre dorme. Nonostante colpisca un

neonato su 1000 è una delle cause maggiori della mortalità infantile, sindrome che colpisce

maggiormente i prematuri e i sotto-peso.

AUMENTO DIMENSIONI CORPOREE

Dalla nascita alla vita adulta la grandezza del corpo aumenta di 21 volte, aumentando

all’infanzia, fermandosi alla fanciullezza per poi aumentare di nuovo all’adolescenza. Alla

nascita le gambe del neonato sono a ranocchio per poi raddrizzarsi verso i 6-7 mesi e

nell’infanzia lo sviluppo è di tipo cefalo-caudale, dalla testa ai piedi.

Le sequenze che regolano lo sviluppo sono 3, Cefalo-Caudale, dalla testa ai piedi,

Prossimo-Distale, dalle porzioni più vicine al centro del corpo verso quelle più esterne e

Specifica rispetto alla massa, la motricità investe prima sulle parti più grandi poi quelle via

via più piccole, prima si cammina poi si fanno piroette.

Si scoprì che i bambini che si abituavano velocemente agli stimoli e che in seguito

guardavano un’altra novità accoppiato a quello vecchio del quale si ricordavano ottenevano

punteggi più alti nei test d’intelligenza per bambini.

Nella femmina lo sviluppo è più precoce ma si ferma anche prima, alcune tappe dello sviluppo

motorio possono essere accelerati con la pratica, infatti nel 2002 i bambini di 3 mesi grazie a

manopole di velcro appiccicose anticipavano di 2 mesi la capacità di afferrare gli oggetti.

Il ritmo di sviluppo fisico non è correlato al loro sviluppo cognitivo, il raggiungimento di certe

tappe da sensazioni di gioia sia al bambino sia ai genitori. I neonati nell’apprendere a

muoversi spesso falliscono ma grazie ad una motivazione intrinseca riprovano fino a

superare queste sfide.

Lo sviluppo fisico facilita lo sviluppo mentale e relazionale, incamera informazioni

dell’ambiente, decide lui dove andare e cosa toccare e può avvicinarsi da sé al genitore.

Lo sviluppo è influenzato dall’ambiente circostante e dalle stimolazioni sociali, se il

temperamento è di tipo introverso il bambino può risultare tardivo mentre se è un bambino

estroverso senza paura si lancerà e si farà male le prime volte ma dopo aver avuto esperienza

riuscirà nel suo intento.

LATI PROBLEMATICI

Il rapporto tra il bimbo, che ora esercita un controllo sull’ambiente e sulle relazioni, e il

caregiver (colui che si occupa di lui) cambia. Il bimbo si muove e scopre l’ambiente

acquisendo autonomia e ciò comporta la disciplina da parte del caregiver per proteggerlo dai

potenziali pericoli. La sicurezza diventa un problema, il bimbo esplora noncurante del pericolo

quindi bisogna creare delle condizioni favorevoli in un ambiente sicuro per le capacità

emergenti.

Baby proofing: bisogna creare misure di sicurezza mettendosi nei panni del bambino che

viene attirato da tutti gli stimoli sensoriali, queste misure devono essere continuamente

aggiornate tenendo o anticipando il ritmo di sviluppo.

SVILUPPO PERCETTIVO E SENSORIALE

Sensazione: prodotto dell’interazione tra l’informazione de

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
47 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher torl di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Albiero Paolo.