Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 20
Psicologia dello sviluppo Pag. 1 Psicologia dello sviluppo Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo Pag. 16
1 su 20
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PSICOLOGIA DEL SUPPORTO RELAZIONALE

La psicologia dello sviluppo: Studia le funzioni psicologiche degli esseri umani, la natura dei cambiamenti

e i fattori alla base dei cambiamenti.

Per parlare di quello che siamo noi oggi bisogna parlare di quello che eravamo da bambini (ciclo della

vita).

Studia come noi cambiamo nel tempo, durante la vita. Accompagna lo sviluppo della persona umana.

Identifica comportamenti, li descrive e li spiega. Quello che noi facciamo nel quotidiano nel nostro piccolo,

la psicologia dello sviluppo lo fa a grandi linee per spiegarci i comportamenti.

Azioni bambino per diventare grande:

-Acquisire conoscenze: quando nasce non sa che è nato, deve imparare.

-Deve accrescere le abilita di pensiero: da un pensiero dove tutto è presente sull’immediato, poi verso i

12 anni arriva pensiero deduttivo (fare ipotesi)

-Apprendere uso linguaggio: verbale oppure gestuale

-Imparare a esprimere emozioni: attraverso verbale e corpo. Emozioni primarie sono innate (rabbia,

paura, gioia, tristezza)

-Acquisire regole di comportamento attraverso la relazione con gli altri

Fasi ciclo di vita: prenatale, prima infanzia, prima fanciullezza o seconda infanzia, media fanciullezza o

terza infanzia, adolescenza, giovinezza, età adulta, età senile

Metodi di indagine per capire meglio le fasi della vita:

-interviste, questionari (rapidi e somministrati a tante persone, info in modo standardizzato. Ma poca

accuratezza, poca sincerità)

-studi di casi (molte fonti di raccolte dati. Si fa la storia di base dell’individuo)

-metodo clinico (si lavora sulla singola persona, ma si vuole a tutti i costi trovare una patologia)

-osservazione naturalistica (dipende anche dall’osservatore)

-osservazione strutturata (vado più volte a osservare, è poco naturale)

Il ricercatore per procurarsi i dati può usare più metodi, per una completezza dello studio.

Obiettivo: conoscere il più possibile la mente umana, conoscere meglio noi stessi nei rapporti con gli altri.

Determinanti importanti nello sviluppo:

Esistono fattori genetici e fattori ambientali.

Le nostre azioni dipendono sempre da tre parti:

-parte costituzionale: è proprio nostra, è individuale e si crea all’interno del grembo materno in funzione

della maturazione neuropsicologica e neurobiologica che noi abbiamo

-parte ereditaria: ciò che ci hanno passato genitori e nonni; non solo in termini somatici e fisici, ma anche

neuropsicologici e comportamentali

-parte ambientale: su questa parte ci si può lavorare (finchè i bambini sono piccoli ci si può lavorare);

Sviluppo come evoluzione, maturazione (maturano le aree cerebrali, delle capacità di rapporto con il

mondo), sequenza, cambiamento (non è detto che chi nasce con delle fatiche oggettive sia costituzionali,

ereditarie, e ambientali, non possa avere poi la sua rivincita, per quel che potrà)

Sviluppo prenatale: è quello ancor prima della nascita.

Bonding: processo fisico, emozionale, ormonale e spirituale, di legame. Tra madre, figlio e padre.

Consolida la relazione tra genitore – bambino.

Crescita del bambino è fin dal grembo materno:

-olfatto si completa nel 2 mese di gravidanza, il neonato riconosce l’odore della madre e del suo latte.

-udito si completa tra 2 e 5 mese di gravidanza (sente rumori interni di mamma e esterni), il neonato

riconosce subito la voce della mamma.

-tatto si completa verso 8 settimana con contrazioni uterine e respiri, bisogno di contatti fisici.

-gusto si completa nel 3 mese gravidanza, assapora liquido amniotico

-vista tra 4 e 6 mese di gravidanza, colori, luci e viso materno.

I primi mutamenti che il bambino deve fare: la respirazione, la nutrizione e la termoregolazione.

Stati neuro-comportamentali sono il sonno, la veglia e il pianto.

Sonno: quando nasce un bambino dorme 20 ore su 24. Poi il bisogno di dormire diminuisce con l’età.

Pianto: per farsi capire quando ha sonno/fame.

Appena nato il bambino ha schemi comportamentali riflessi, che scompaiono entro i primi 6 mesi.

Importante che scompaiano, perché così si vede che il bambino ha uno sviluppo neurologico.

Pianto e suzione sono azioni congenitamente organizzate, le abbiamo già dentro altrimenti non potremmo

sopravvivere.

Quando bambino perde capacità innate, inizia lo sviluppo della sua motricità.

Organizzatori: servono per la relazione con gli altri (sorriso, angoscia dell’estraneo, riconoscimento e

utilizzo del no).

Piaget parla di vari stadi dello sviluppo del bambino:

-stadio pre-oggettuale: bambino pensa che madre siano un tutt’uno, per lui non esiste il mondo esterno.

Bambino è completamente dipendente dalla sua figura di attaccamento.

Piaget dice che bambini quando nascono hanno schemi di comportamento (innati) e poi diventano

strutture cognitive sempre più complesse.

Come facciamo noi ad imparare? Piaget dice che c’è un’assimilazione (noi prendiamo tutte le info

dell’ambiente, le mettiamo in schemi preesistenti e assimiliamo). C’è una seconda fase detta

accomodamento, che è una modificazione degli schemi preesistenti dopo l’assimilazione.

(es: siamo in Cina, sentiamo parole sconosciute che assimiliamo perché le sentiamo e basta, dopo un po’

le accomodiamo: inizio a pensare che quelle tre parole mi servono per ringraziare, le altre due per dire

ciao.. L’accomodazione è una fase di rielaborazione).

Questo lavoro cosi perfetto (assimilazione-accomodazione) lo facciamo quando siamo piccolini. Da

assimilazione e accomodamento inizia un processo di adattamento.

L’intelligenza è la capacità di adattarsi all’ambiente.

4 stadi di sviluppo cognitivo secondo Piaget:

-stadio sensomotorio

-stadio preoperatorio (bambino che viene trattato in fisioterapia, può dire che si è rotto la spalla perché ha

disubbidito. Quindi è molto incentrato su lui, è ancora il momento dell’aspetto di egocentrismo).

-stadio delle operazioni concrete (qui tutto diventa causa-effetto. Bambino riesce a dire sono caduto e mi

sono rotto la spalla perché non ho visto il gradino)

-stadio delle operazioni formali (quello dell’adolescenza, periodo in cui si inizia a criticare tutto, questo

succede perché nasce il pensiero critico ed è da sperimentare)

Come crescono le abilità del bambino dal punto di vista cognitivo, aumentano anche quelle di relazione,

quindi il linguaggio: da linguaggio privato (egocentrico) diventa linguaggio socializzato.

La competenza linguistica è composta da diverse fasi. Ci vogliono quasi 5 anni perché un bambino possa

usare delle frasi ben complesse.

L’evoluzione del bambino è lenta rispetto a quella di un qualsiasi altro animale. Perché la specie umana

nasce così imperfetta e ci vuole molto più tempo per raffinarsi e completarsi? Perché questa imperfezione

aiuta il miglioramento della specie! In questo modo, ogni generazione è più evoluta di quella precedente.

Dai 12 anni in poi abbiamo la capacità di fare delle ipotesi (fa parte dello stadio delle operazioni formali).

Pensiero passa dalla concretezza a delle ipotesi.

Vygotskij dice cose interessanti per far si che noi conosciamo molto di più il cervello.

Dice che la maturazione fisiologica abbia un ruolo secondario rispetto all’influenza del contesto sociale e

culturale.

Il suo pensiero è contrapposto a quello di Piaget.

Lo sviluppo cognitivo è dunque un processo sociale che avviene su tre livelli: livello culturale,

interpersonale, individuale.

La persona anziana deve essere valorizzata per tutta la parte di saggezza che ha accumulato nel suo

percorso della vita.

Lo sviluppo del bambino si basa sulla trasmissione di questa saggezza.

Lo strumento culturale di maggior valore è il linguaggio. Vygotskij riteneva che il linguaggio avesse

un’importanza fondamentale nello sviluppo cognitivo del bambino.

Vygotskij sostiene anche che il linguaggio prima serve per comunicare verso l’esterno, e poi si interiorizza

e diventa pensiero.

Vygotskij dice che c’è una zona di sviluppo prossimale, zona importante perché io posso raggiungere

anche se non è ancora attinente al mio stadio evolutivo, ma solo se qualcuno vicino a me mi accompagna

a raggiungerla. (es: io bambino di terza posso imparare a fare le divisioni di tre cifre tipiche di 4

elementare solo se qualcuno accanto a me mi aiuta a capire ed imparare). Ecco allora l’evoluzione della

specie, perché si aprono delle conoscenze che sembravano impensabili negli anni precedenti.

Noi riusciamo a imparare dal punto di vista cognitivo solo se siamo tranquilli dal punto di vista emotivo.

Per star bene noi dobbiamo stare dentro al dialogo d’amore.

Un dialogo d’amore per crescere: Un bambino può crescere solo all’interno di una relazione affettiva.

Studio di Harlow: cucciolo staccato da madre, gli fanno scegliere tra due madri sostitutive; cucciolo

sceglie la madre calda.

Noi più che di cibo, dobbiamo riempirci di affetti. Abbiamo bisogno di attaccamento, ciò consente il

proseguimento della specie umana.

Bowlby si occupa del sistema di attaccamento.

Noi desideriamo dagli altri una coerenza interna (se dico al mio fidanzato che lo amo e il giorno dopo

faccio finta che non esista non sono coerente). Questa coerenza che noi vediamo nelle persone

l’acquisiamo sin dai primi anni di vita e la impariamo dalla figura di attaccamento.

Ci sono diversi tipi di attaccamento, tutto dipende dalla nostra figura materna.

Spitz diceva che i bambini si specchiano negli occhi dei genitori; come io guardo questa persona, questa

si sente. (precursore del concetto dei neuroni specchio).

L’essere umano è predisposto a prendersi cura del neonato (sistema di attaccamento).

Il disturbo alimentare fa perdere la percezione e la conoscenza che io ho di me. Non mi riconosco più per

come sono realmente. Chi soffre di disturbi alimentari soffre molto: quello che noi gli mandiamo in termini

di realtà lo respinge. (24 mese ci si inizia a percepire, si ha la percezione del sé).

Esistono diversi tipi di attaccamento individuati da Bowlby. Sono importanti perché è come se ci fosse una

fotografia tra la relazione mamma-bambino. In funzione di come noi siamo stati trattati quando eravamo

piccoli, sarà segnata la nostra evoluzione e il nostro carattere. Bowlby studia i primi anni di vita.

-TIPO A, INSICURO EVITANTE (20-25% delle persone): i bambini non mostrano disagio, al momento della

separazione dalla figura di attaccamento, e al momento della riunione ne evitano la violenza e il contatto.

Le madri dimostrano affetto attraverso baci, ma esprimono avversione per il contatto fisico: possono

essere anche psicologicamente non disponibili e quindi non riuscire a soddisfare i bisogni del bambino. La

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mojhozze di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Bellini Alessio.